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mercoledì 23 luglio 2025

Diana Bracco ricorda il nonno e il padre al Giorno del Ricordo

Nel corso della Giornata del Ricordo, celebrata lo scorso 10 febbraio al Teatro Civico di Rho, Diana Bracco ha reso omaggio alla memoria del nonno, fondatore del Gruppo e fervente irredentista, e del padre, che ha per tanti anni supportato gli esuli istriani.

Diana Bracco

Diana Bracco: la memoria del nonno e del padre

In occasione del Giorno del Ricordo del 10 febbraio, l'evento in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli giuliano-dalmati, si è svolto presso il Teatro Civico di Rho lo spettacolo teatrale “Il sentiero del padre” di e con Davide Giandrini. All’iniziativa ha partecipato anche l’AD e Presidente del Gruppo Bracco Diana Bracco che, attraverso un video messaggio, ha ricordato la memoria del nonno Elio, fondatore del Gruppo nel 1927, nato nell’isola di Lussino e sostenitore del movimento irredentista, e del padre Fulvio che si impegnò fortemente per gli esuli istriani del campo profughi della Villa Reale di Monza. “La nostra famiglia, fortemente irredentista, fu condannata a non mettere più piede su quelle terre, Istria, Fiume e Dalmazia, andate nelle mani di Tito. Papà — ha aggiunto Diana Bracco — è tornato a Neresine nel 1970, ritrovò i profumi e i colori che aveva abbandonato da ragazzino”.

Diana Bracco: dal padre la passione per la musica e la Scala

Accolta al teatro dal Sindaco Andrea Orlandi, Diana Bracco ha ricordato come l’Istria sia una terra selvaggia e la sua asprezza e durezza abbiano conferito al padre rigore e fermezza: “Gli ha forgiato il carattere e donato le caratteristiche tipiche della generazione di pionieri dell’industria italiana, all’origine di grandi famiglie che hanno nomi prestigiosi”. La passione per la musica di Fulvio Bracco è stata trasmessa alle sue figlie, interesse “che porta sempre me alla Scala e mia sorella all’Accademia Santa Cecilia a Roma”. La Scala rappresenta un punto di riferimento per la città di Milano, motivo per cui il Gruppo ha finanziato diversi suoi progetti: “Era il modo di papà per restituire quel che Milano gli aveva dato”, ha evidenziato Diana Bracco. A rendere suo padre veramente orgoglioso e felice, ha rivelato infine la manager, è stata la nomina nel 1963 a Cavaliere del Lavoro.

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