Nel corso della Giornata del Ricordo, celebrata lo scorso 10 febbraio al Teatro Civico di Rho, Diana Bracco ha reso omaggio alla memoria del nonno, fondatore del Gruppo e fervente irredentista, e del padre, che ha per tanti anni supportato gli esuli istriani.
Diana Bracco: la memoria del nonno e del padre
In occasione del Giorno del Ricordo del 10 febbraio, l'evento in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli giuliano-dalmati, si è svolto presso il Teatro Civico di Rho lo spettacolo teatrale “Il sentiero del padre” di e con Davide Giandrini. All’iniziativa ha partecipato anche l’AD e Presidente del Gruppo Bracco Diana Bracco che, attraverso un video messaggio, ha ricordato la memoria del nonno Elio, fondatore del Gruppo nel 1927, nato nell’isola di Lussino e sostenitore del movimento irredentista, e del padre Fulvio che si impegnò fortemente per gli esuli istriani del campo profughi della Villa Reale di Monza. “La nostra famiglia, fortemente irredentista, fu condannata a non mettere più piede su quelle terre, Istria, Fiume e Dalmazia, andate nelle mani di Tito. Papà — ha aggiunto Diana Bracco — è tornato a Neresine nel 1970, ritrovò i profumi e i colori che aveva abbandonato da ragazzino”.
Diana Bracco: dal padre la passione per la musica e la Scala
Accolta al teatro dal Sindaco Andrea Orlandi, Diana Bracco ha ricordato come l’Istria sia una terra selvaggia e la sua asprezza e durezza abbiano conferito al padre rigore e fermezza: “Gli ha forgiato il carattere e donato le caratteristiche tipiche della generazione di pionieri dell’industria italiana, all’origine di grandi famiglie che hanno nomi prestigiosi”. La passione per la musica di Fulvio Bracco è stata trasmessa alle sue figlie, interesse “che porta sempre me alla Scala e mia sorella all’Accademia Santa Cecilia a Roma”. La Scala rappresenta un punto di riferimento per la città di Milano, motivo per cui il Gruppo ha finanziato diversi suoi progetti: “Era il modo di papà per restituire quel che Milano gli aveva dato”, ha evidenziato Diana Bracco. A rendere suo padre veramente orgoglioso e felice, ha rivelato infine la manager, è stata la nomina nel 1963 a Cavaliere del Lavoro.
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