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mercoledì 30 ottobre 2019

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martedì 29 ottobre 2019

in radio dal 29 ottobre “Ruggine” il singolo d’esordio della rock band bolognese Boavista



Anticipando un album in uscita ad aprile 2020
, un inno alla resilienza.




Ruggine parla di rinascita, resilienza e di come l’abitudine (negativa) possa essere corrosiva rischiando di distruggere tutto. La Ruggine si crea quando l’acqua (vita) si sedimenta con materiali ferrosi (caratteri forti e orgogliosi). 

Il viaggio e la vita sono gli elementi che contraddistinguono il brano che incita a non mollare mai, anche quando si affrontano momenti difficili… “Nervi che tremano sotto il peso di un attimo”. Il brano scritto da Luigi Bellanova e Simone Tancredi, rispettivamente chitarra e voce dei Boavista si fonda su sonorità rock dal ritmo incalzante con melodie graffianti che entrano subito in circolo.

Prodotto e arrangiato da Filippo Manni (NUtonelab) Masterizzato e Mixato da Simon Gibson (Abbey Road Studio), Ruggine è accompagnato da un video che ha il sapore di un cortometraggio con una storia che interpreta alla perfezione il senso del brano.




Etichetta: Nutone Lab
Edizioni: Boavista - NutoneLab 
Radio date: 29 ottobre 2019

BIO

I Boavista sono una band pop-rock made in Bologna, formata nel 2019 da una idea di Simone Tancredi e Luigi Bellanova. 

Se pur di recente formazione i Boavista vantano numerosi palchi e ore di studio provenienti dal background di ogni singolo componente del gruppo, esperienza che si traduce in sonorità con influenze che oscillano dal rock americano al pop inglese con forti richiami al cantautorato italiano. 

Dopo un veloce "fine-tuning" i Boavista portano nelle piazze "Caduta Libera", album di esordio di Simone incontrando subito il favore del pubblico, grazie ad un sound maturo e curato in ogni dettaglio. La band approda alle finali regionali di Sanremo Rock catturando da subito l'attenzione della critica e i complimenti della giuria. 

Il risultato di questo incontro non poteva che compiersi in un disco e nel loro singolo d’esordio Ruggine, realizzato dietro sotto la direzione artistica di Filippo Manni (Nutonelab).

I Boavista sono:
Simone Tancredi: Voce
Luigi Bellanova: Chitarre
Gianluca Frascà: Tastiere
Alberto Zapparoli: Batteria
Alessandro Marani: Basso




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ETICHETTA E MUSIC PRODUCTION: NUTONE LAB

venerdì 25 ottobre 2019

SALINITRO “PEZZI DELLO STESSO CUORE” è il singolo d’esordio del cantautore siciliano in radio dal 25 ottobre

 La pop ballad dal tema autobiografico incita a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno in ogni relazione d’amore finita male.


“Pezzi dello stesso cuore” trae ispirazione dal passato sentimentale dell’autore e interprete del brano. Salinitro non ha mai perso l’ostinazione nel tener fede ai propri sogni e alla propria emotività, malgrado non sia sempre facile avere tale determinazione. Allo stesso modo, l’amore è qualcosa che secondo lui va preservato e se certi eventi, quali i tradimenti, ne costituiscono una battuta d’arresto, esso continua in qualche misura a legare fra loro due persone, forse anche controvoglia. “Pezzi dello stesso cuore” quindi, è un invito a guardare il lato positivo della relazione e a “rischiare di precipitare”.
Il pezzo è stato registrato e prodotto al Massive Arts Studios di Milano. 
Autoproduzione
Radio date: 25 ottobre
BIO 
Emanuele Salinitro, in arte Salinitro, nasce a Gela, in Sicilia, il 2 ottobre 1990. Grazie alla passione per la musica nutrita da entrambi i genitori e all’ascolto della vasta collezione di dischi presenti in casa, Salinitro comprende sin dalla primissima adolescenza l’esigenza di avvicinarsi maggiormente alla sfera musicale iniziando a prendere prima lezioni di pianoforte e poi lezioni di canto dal maestro Armando Nilletti. Il canto, in particolare, si rivela il suo canale espressivo per eccellenza. Dai karaoke nei locali alle serate dal vivo insieme ai musicisti, ed in particolare all’amico chitarrista Salvatore Maganuco, la voglia di comunicare attraverso la musica lo spinge a prendere anche lezioni di chitarra e, soprattutto, a scrivere canzoni. L’incontro con il Massive Arts di Milano, avvenuto nel marzo 2019, ha aperto un nuovo capitolo nel percorso musicale di Salinitro, trasformandolo in cantautore e rendendo possibile la pubblicazione di alcuni suoi brani.
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Camomilla Isterica “Ad occhi aperti” è il singolo che segna la svolta stilistisca e narrativa della multiforme band romana

Il gruppo che ha fatto dell’ambivalenza ossimorica il proprio punto di forza si svela in una nuova veste pop con un brano che, attraverso un immancabile linguaggio ironico, racconta il disagio delle nuove generazioni. 



AD OCCHI APERTI, che è anche la title track dell’omonimo album pubblicato nel 2018 per l’etichetta ANIMUNDI, è costruita su atmosfere decisamente pop ed estremamente leggere, abbastanza inconsuete per la band romana che da anni sviluppa il proprio progetto artistico su basi dalle matrici prog-rock. Il testo molto diretto ed immediato, assai lontano dalle visioni più immaginifiche e meno esplicite di quasi tutti i progetti musicali di Camomilla Isterica, fa di AD OCCHI APERTI un unicum difficilmente replicabile.

Il brano racconta con estrema ironia e dissacrante energia il disagio delle nuove generazioni in un Paese sempre meno “per giovani”, dove la popolazione invecchia, le pensioni diventano un miraggio, la politica è vista sempre più come un gioco di potere lontano dalla quotidianità dei problemi fatti di lavoro precario, salari con cui si stenta ad arrivare alla fine del mese e parcometri con cui dover fare i conti (nel senso letterale del termine). Ma in tutto il brano non si respira l’atmosfera del lamento disperato o della rabbia che induce alla violenza perché il ritmo e l’arrangiamento musicale, ma anche il testo stesso, sembrano portare l’ascoltatore più verso il sogno di chi, per l'appunto ad occhi aperti, riesce ancora ad immaginare un mondo migliore ed a pensare di poterlo ottenere e raggiungere. Se poi ci si sofferma a considerare che il messaggio viene lanciato da una band che, fatta eccezione per la splendida vocalist Valentina “Nanà” Petrossi, vede musicisti oramai anagraficamente over 50 si può comprendere come la preoccupazione, su cui ridere un po’ sopra ma anche riflettere, accomuni oggi tanto i giovani quanto coloro che hanno a cuore la sorte dei propri figli e delle generazioni successive.

Ed ecco allora che in realtà anche questo brano, anche se con una atmosfera musicale decisamente più pop del solito, va perfettamente ad inserirsi in quel percorso che contraddistingue da anni il lavoro di Camomilla Isterica: cercare di trasmettere e provare emozioni affrontando anche temi estremamente significativi ma sempre con l’opportuna delicatezza e la giusta ironia, senza prendersi troppo sul serio o avere la pretesa o l’aspettativa di insegnare nulla a nessuno, perché si può riflettere e far riflettere anche divertendosi e con un sorriso.

Guarda il video su YouTube

Con il loro ultimo album “Ad Occhi Aperti” (2018-edizioni ANIMUNDI) la band ha saputo abbinare a pezzi decisamente d’atmosfera come “Magica Scia” o “Altra Pagina” altri brani dalle atmosfere molto più rock tradizionali come “Inopportune Verità” o “Di Tecnica e Cuore”, mentre la delicatezza di “Quali Distanze” o “La Parte migliore” sono un eccellente contrasto con l’ironia e l’allegria di “Folle Congiura”. Ad aprire e chiudere rispettivamente l’album due brani decisamente pop: “Ad Occhi Aperti”, che dà il titolo all’intero album, e “Lasciala Andare”, che chiude il lavoro con quel misto di amaro e dolce, profondo e leggero tipico del percorso di Camomilla Isterica.
Un album maturo, che prosegue un percorso musicale di anni ma che ha dalla sua una freschezza ed una leggerezza tali da renderlo facilmente ascoltabile anche alle orecchie del grande pubblico. 

Radio date: 25 ottobre 2019
Pubblicazione album: 2018
Etichetta ed Edizioni: ANIMUNDI s.r.l.

BIO

Camomilla Isterica nasce un giorno di diversi anni fa da pregresse esperienze della prog-band Mura Pericolanti e acquista la forma attuale con l’arrivo nel gruppo della splendida voce di Valentina “Nanà” Petrossi. All’attivo della band – oggi composta da 5 elementi nella classica formazione tastiere, chitarra, basso, batteria e voce - ci sono numerosi spettacoli dal vivo, eventi, rappresentazioni e tre album, il primo dei quali, “l’inferno Invisibile”, legato all’omonimo spettacolo realizzato in collaborazione con il corpo di ballo del Maestro Renato Greco. Non solo danza, ma anche poesia, pittura, teatro: la contaminazione tra le varie arti è il fil rouge lungo il quale si muove il progetto Camomilla Isterica, musicisti alla continua ricerca di uno speciale frenetico equilibrio. In questa scia si colloca lo spettacolo e il tour di musica e poesia “Con-Sonanze” dal quale prende vita “Le facce del cuore”, evento a favore della campagna “Control-Arms” di Amnesty International, realizzato insieme a numerosi artisti ed amici tra cui il maestro Gerardo Di Lella, Alfonso Angrisani, Pacifico, Sandy Muller, Nino Taranto e lo splendido Giuseppe Zeno. Successivamente esce il secondo album dal titolo “Il rumore del vento” la cui presentazione coinvolge il rapper Ghemon, in un particolare intreccio “on stage” sul palco di Stazione Birra. 
La continua voglia di unire differenti esperienze artistiche dà vita successivamente all’incastro con la pittura nel live “I Colori della Musica” al quale seguono interessanti performance ad apertura dei concerti romani di Aldo Tagliapietra (ORME) e la mitica P.F.M.
Dopo due anni di registrazioni effettuate tra Lazio e Toscana, ha visto la luce nel 2018 il terzo lavoro della band dal titolo “Ad Occhi Aperti”.
Il videoclip del brano che da titolo all’album è stato premiato al Festival dei Tulipani di Seta Nera 2019, dedicato a tematiche di interesse sociale, quale migliore regia della sezione cortometraggi musicali.


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Senato, il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati al convegno “Gemello Digitale”

Servono norme e principi etici per evitare che le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale possano rivelarsi dannose: il pensiero di Maria Elisabetta Alberti Casellati, invitata ad aprire un convegno in Senato sul tema.

Il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati parla di innovazione e Intelligenza Artificiale aprendo i lavori del convegno "Gemello Digitale - L'altro me".
Maria Elisabetta Alberti Casellati

Maria Elisabetta Alberti Casellati apre con un indirizzo di saluto il convegno "Gemello Digitale - L'altro me".

L'innovazione tecnologica e lo sviluppo digitale, l'impatto in ambito politico ed informativo, le connotazioni di natura etica ed educativa: temi rilevanti, su cui si è espressa in più occasioni anche il Presidente del Senato. Non a caso Maria Elisabetta Alberti Casellati è stata invitata ad aprire i lavori del convegno "Gemello Digitale - L'altro me", in programma il 25 settembre preso la Sala Zuccari. L'evento accompagna la cerimonia di consegna del Premio "Nostalgia di Futuro" 2019: nato in ricordo di Giovanni Giovannini, storico presidente FIEG, viene assegnato annualmente a ricercatori, imprese e studenti che si sono distinti per la creazione di start up progetti di informazione innovativi. In occasione dell'evento, gli studenti del liceo Pitagora-Croce di Torre Annunziata (Napoli) hanno donato al Presidente del Senato un'agenda per sensibilizzare i giovani verso tematiche sociali come la violenza su donne e minori. Nel suo intervento, Maria Elisabetta Alberti Casellati ha sottolineato come le applicazioni pratiche dell'intelligenza artificiale, per quanto essa possa portare benefici all'intera società e all'economia, stiano comunque sollevando problematiche giuridiche ed etiche e lo faranno sempre più in futuro: "Questioni che non possono essere affrontate in un ambito esclusivamente nazionale, con riguardo solo al rafforzamento del quadro normativo interno. Presuppongono invece una visione più ampia, di ordine sovranazionale, che si caratterizzi per un approccio alla materia, tale da rafforzare la fiducia dei cittadini nello sviluppo digitale".

Intelligenza Artificiale: Maria Elisabetta Alberti Casellati evidenzia la necessità di norme e principi etici

Secondo Maria Elisabetta Alberti Casellati quindi solo se saprà essere 'antropocentrica' l'Intelligenza Artificiale potrà avere un futuro sostenibile e godere della fiducia dei cittadini: "Lo sviluppo digitale non è fine a se stesso ma è uno strumento a servizio delle persone ed ha come obiettivo ultimo quello di migliorare il benessere degli individui. Per queste ragioni non basta che le applicazioni dell'Intelligenza Artificiale rispettino la legge. Occorre invece che osservino principi etici e che le loro attuazioni pratiche non comportino danni indesiderati". La Commissione, come ricordato dal Presidente del Senato, individua sette requisiti fondamentali dell'affidabilità delle applicazioni della AI. "A questo proposito vorrei soffermarmi su uno di questi in particolare: quello riferito all'intervento e alla sorveglianza dell'uomo, affinché i sistemi di Intelligenza Artificiale non ne riducano o limitino l'autonomia" ha sottolineato Maria Elisabetta Alberti Casellati, spiegando come "dovranno soprattutto essere sempre garantiti meccanismi di sorveglianza e di controllo gestiti dall'uomo, per prevenire danni o effetti negativi dei sistemi".

giovedì 24 ottobre 2019

Eni: Luigino Lusuriello commenta l’iniziativa “CallForGrowth”

"CallForGrowth" è un'importante iniziativa di Eni per fare emergere nuove idee nel campo dell'innovazione e della digitalizzazione. Luigino Lusuriello, alla guida della digital transformation del Gruppo, ha dichiarato: "Vogliamo innovare insieme".
Luigino Lusuriello

Luigino Lusuriello commenta i progetti di Eni per valorizzare nuove idee nel campo dell'innovazione

"Sogniamo una stazione di servizio aperta 24 ore su 24, ma fatta a misura d'uomo, che semplifichi la vita di ogni giorno e che sia sostenibile. Cerchiamo soluzioni innovative che possano migliorare la sicurezza e la salute della persona, facendo crescere la qualità della vita sul luogo di lavoro": sono le parole di Luigino Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni. Attraverso "CallForGrowth", il Gruppo punta a fare emergere nuove idee per valorizzare i servizi all'interno delle aree di rifornimento carburanti, anche nell'ottica di un miglioramento generale della salute e della sicurezza delle persone Eni. La "call for idea" è stata organizzata da Eni in partnership con la piattaforma di open innovation growITup. Si è trattato di un progetto importante per individuare e valutare le startup all'avanguardia sul tema della digitalizzazione in specifiche aree. "Vogliamo cambiare i nostri manuali operativi rendendoli più smart, più digital", ha dichiarato Luigino Lusuriello. "Vogliamo innovare insieme". Da tempo la digital transformation di Eni ha portato all'avvio di collaborazioni con soggetti tecnologicamente avanzati, rapidi nei processi operativi e in grado di portare nuove competenze: è tramite queste iniziative che si trovano nuovi talenti per sostenere il processo di cambiamento in azienda.

Luigino Lusuriello: il ritratto professionale

Luigino Lusuriello è attualmente Chief Digital Officer di Eni, incarico ricoperto dal 18 settembre 2018. Tale ruolo lo pone alla guida della trasformazione digitale del Gruppo. Laureato in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Genova, entra successivamente in Agip S.p.A. che gli affida l'incarico di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. La svolta internazionale della sua carriera avviene nel 2004: prima è Managing Director di Eni Congo, poi, dal 2007 al 2009, svolge il medesimo ruolo per Eni UK. Luigino Lusuriello completa la sua formazione prendendo parte al corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme", presso la Said Business School University of Oxford. Rientrato in Italia si occupa del coordinamento gestionale in Kazakhstan - Karachaganak in qualità di Vice President. Nel 2011, prima di ricevere l'attuale incarico, è Senior Vice Presidente Programma Iraq. Dal 2013 al 2018 è Executive Vice President Operations di Eni.

Sostenibilità ambientale, economica e sociale: Giovanni Lo Storto racconta “Percorsi Assisi”

Giovanni Lo Storto racconta gli obiettivi di “Percorsi Assisi”, prima Scuola di Economia interuniversitaria che si basa sulla filosofia francescana per creare un futuro più sostenibile.

Nasce da un'idea del Sacro Convento di Assisi, poi appoggiata dalla Luiss Guido Carli, dal Politecnico di Milano, dall'Alma Mater di Bologna e dalla Federico II di Napoli: "Percorsi Assisi" è una Scuola di Economia interuniversitaria basata sull'ottica francescana. L'ha presentata e sostenuta Giovanni Lo Storto, Direttore Generale Luiss.
Giovanni Lo Storto, Direttore Generale Luiss

Giovanni Lo Storto: gli obiettivi di "Percorsi Assisi"

Un'economia che metta al centro l'uomo e i suoi bisogni, sostenibile e attenta al benessere della nostra società: è a questo che dobbiamo puntare ed è in quest'ottica che si è svolto il corso interuniversitario "Percorsi Assisi". Da martedì 3 settembre a domenica 8 settembre i partecipanti, laureandi e neolaureati, hanno avuto l'opportunità di studiare economia ma secondo una visione diversa: la filosofia francescana. A sostenere il progetto c'era anche Giovanni Lo Storto, Direttore Generale dell'Università Luiss Guido Carli. "L'obiettivo di "Percorsi Assisi" è quello di mettere l'accento sulla formazione relativamente ai temi dello sviluppo economico in modo diverso e nuovo, attraverso un paio di innovazioni fondamentali: la prima è più università insieme, la Luiss, il Politecnico di Milano, l'Alma Mater di Bologna e la Federico II di Napoli, più l'Istituto teologico e la Basilica di Assisi". "Il secondo motivo", ha spiegato Giovanni Lo Storto, "è quello di mettere l'accento sulla possibilità di uno sviluppo economico che guardi alla sostenibilità come a una fonte di valore possibile. Sostenibilità ambientale certamente ma anche e soprattutto economica e sociale". "Percorsi Assisi" è la prima Scuola di Economia interuniversitaria: l'uomo deve, necessariamente, rimanere al centro delle politiche economiche del nostro futuro, che devono restare ben concentrate sul benessere del nostro Pianeta e delle persone che vi abitano, come insegna la filosofia francescana.

La figura professionale di Giovanni Lo Storto

Giovanni Lo Storto, Direttore Generale dell'Università Luiss Guido Carli, si è laureato in Economia presso lo stesso Ateneo. Dopo aver conseguito la laurea, lavora presso l'Unione Italiana di Rassicurazione, in Bartolini in qualità di Direttore Operativo di filiale e in Swiss Re, in staff al CEO Italia. Al contempo si avvicina al mondo accademico prima come assistente, poi come professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese di Assicurazione presso Luiss. Inizia così un percorso professionale che lo porta ai vertici dell'Ateneo nel 2013, dopo aver ricoperto l'incarico di Vice Direttore. Giovanni Lo Storto fa parte del Consiglio di Amministrazione della rivista Internazionale, della rivista Formiche e delle Fondazioni Gerardo Capriglione e Bruno Visentini. Co-Founder dell'acceleratore d'impresa LuissEnLabs, è inoltre attivo nel mondo dell'editoria: ha curato l'edizione italiana di "Jugaad Innovation", oltre ad essere lui stesso autore del libro "Erostudente. Il desiderio di prendere il largo", pubblicato nel 2017 da Rubbettino. Attualmente è Consigliere di Amministrazione indipendente di Pirelli & C. S.p.A. e membro del Comitato Controllo, Rischi, Sostenibilità e Corporate Governance, nonché membro del Comitato Remunerazione.

mercoledì 23 ottobre 2019

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lunedì 21 ottobre 2019

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venerdì 18 ottobre 2019

MATTIA “TIENI IL RESTO SE LO VUOI” è il secondo brano estratto dall’album di prossima uscita “Labirinti umani”

Un brano pop dalle sonorità dance-elettroniche che con il suo ritornello avvolge e travolge attraverso un forte impatto energetico, presentando in antitesi il racconto biografico di un periodo di limbo emotivo. 


A pochi mesi dall’uscita del brano “Labirinti umani”, ballata piena di carica emotiva e toni malinconici, Mattia Previdi ci trasporta con questo secondo singolo in tutt’altra direzione, cambiando registro musicale e melodico. 

“Tieni il resto se lo vuoi” è infatti un brano energico ed efficace con un ritmo marcato ed una melodia avvincente che rimangono nella testa sin dal primo ascolto. Ed è proprio tramite la forza persuasiva di una melodia vincente che Mattia corteggia l’ascoltatore dimostrando tutta la sua poliedricità musicale. 

Il brano risulta intuitivo a primo impatto. Dietro all’apparente leggerezza di una melodia incisiva si cela un profondo e mai scontato significato emotivo. Il testo parla, infatti, delle energie e delle fatiche che si spendono nei rapporti in cui ci si dona completamente senza volere nulla in cambio. Perché a volte è più forte l’istinto di dare rispetto al bisogno di ricevere. 

Ad ispirare l’artista nella scrittura del testo è stato il forte disorientamento provato in un periodo di transizione e di forti cambiamenti. Da un lato il bisogno di scappare dall’insoddisfazione della monotonia lavorativa di tutti i giorni insieme ad una forte malinconia derivante da rapporti sentimentali insoddisfacenti e distruttivi; dall’altro la voglia di riscattarsi, di dedicare le proprie energie anche alle proprie passioni per la produzione di nuova musica, e la voglia di lasciarsi andare trovando il proprio posto, tanto nei sogni quanto sulla terra, tanto nei rapporti umani quanto nel rapporto con se stessi.
L’artista sceglie così di raccontare con estrema leggerezza musicale questa sorta di limbo emotivo in cui ci si ritrova immersi quando arriva ad un nuovo inizio. 

L’arrangiamento del brano e le sue sonorità sebbene risultino differenti rispetto ad altri brani si incastonano perfettamente all’interno di un album che fa da cornice ad un progetto coerente ed eterogeneo al punto stesso. 

Autoproduzione
Radio date: 18 ottobre 2019
Pubblicazione album: 8 novembre 2019

BIO

Mattia nasce a Modena l’1.11.1987. Cresce sin da piccolo in un ambiente musicale che gli permette di coltivare sin da subito la passione per la composizione di brani e testi come autodidatta. Passione che resta segreta sino alla fine del suo percorso di studi in giurisprudenza. Dentro di lui coesistono infatti due anime, quella razionale ereditata dai genitori avvocati nonché dagli studi seguiti e quella passionale emotiva ereditata da due nonni- artisti di fama internazionale, Mirella Freni (cantante d’opera che ha calcato per 50 anni palchi come Scala di Milano e Metropolitan di NY) e Leone Magiera (pianista, musicista, ex direttore di diversi teatri tra cui la Scala, e maestro dei prodigiosi modenesi Freni e Pavarotti). E sarà proprio la nonna Mirella a credere nel talento del nipote e a supportarlo negli studi musicali. 

A marzo 2017 passa le selezioni per partecipare al corso Masterclass nella scuola di musica pop presso Operastudio di Patrizia Orciani e Virginio Fedeli (manager di Andrea Bocelli e altri cantanti di fama internazionale), dove ha la fortuna di collaborare per una prima redazione dei suoi brani con il celebre maestro Federico Capranica e l’insegnante di canto Elisabetta Nesca. 
Gli studi nella scuola proseguono con diversi insegnanti, tra cui Eleonora Lombardo e Nicole Di Patrizio. Tra i concorsi cui ha partecipato vi sono le semifinali di vmf live (semifinalista) e del Torino Music contest (semifinalista). Tra gli incontri più significativi, quello organizzato dai titolari della scuola con il produttore Michele Torpedine (Giorgia, Zucchero, Il Volo), che ha apprezzato il singolo labirinti umani e il brano resta come sei ed esortato Mattia a continuare a scrivere canzoni. 
Nel 2018 si dedica completamente alla produzione del suo album, in parallelo con l’attività professionale che gestisce a Modena insieme alla sorella Gaia. 

Il suo primo singolo di debutto, Labirinti umani, raggiunge migliaia di ascolti e streaming musicali entrando nella Indie Music Like raggiungendo la posizione 87/250. 

FORMAZIONE
2006 – Diploma liceo scientifico
2013 – Laurea magistrale in giurisprudenza 110 lode

AUDIZIONI SUPERATE
2017 – Master Pop Academy c/o Opera studio School di Virginio Fedeli docenti Elisabetta Nesca e Federico Capranica. 
2018 – semifinalista VMF live
2018 – semifinalista Torino Music Contest


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ISRAEL “JUST BE IN A GOOD MOOD” è il nuovo singolo del caleidoscopico artista in uscita il 18 ottobre

Un sound catchy trascinante dà nuova vita alla pop-dance anni ’90 nel brano del cantante e ballerino oriundo italiano.


Guarda il video su YouTube

Radio date: 18 ottobre 2019
Etichetta/Distribuzione digitale: IDM

BIO

Francesco Di Leone in arte Israel, oriundo italiano, nasce ad Addis Abeba (Etiopia) il 20 settembre del 1966. 
Vive sin dall’età di nove anni a Monterubiaglio, una frazione di Orvieto in provincia di Terni e, dopo sei anni, si trasferisce a Roma. Studia danza da autodidatta e nello stesso periodo si dedica alla scrittura di testi musicali, componendo e arrangiando canzoni presso vari studi di registrazione. È sempre stato influenzato da diversi generi musicali, tra cui: il soul, il funky, il reggae, l’R&B e l’afrobeat. Dopo una gavetta fatta di live in giro per l’Italia pubblica il singolo JUST BE IN A GOOD MOOD, in radio dal 18 ottobre 2019.

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ELE O’NAIK “LIBERI” feat. GIADA RUSSO il cantautore torinese lancia un nuovo singolo sui sentimenti contrastanti derivati dalla fine di una storia d’amore

L’ intima pop ballade si arricchisce della dolcezza vocale donata dall’interpretazione della cantante pugliese.


«Nel momento in cui è stato scritto il testo, il mio stato d’animo era confuso, c’era dentro di me quella voglia di ritrovare affianco una persona che mancava nella mia vita quotidiana, di sentire quella voce che ti distoglie dai problemi giornalieri e che ti fa pensare ad altro». ELE O’NAIK

Il singolo racconta la storia di due ragazzi che per varie ragioni hanno dovuto prendere la decisione di lasciarsi e di percorrere ognuno la propria strada. Entrambi i protagonisti rimpiangono la scelta che hanno fatto di interrompere i loro rapporti e spesso nel testo viene ricordata la bellezza e il feeling che c’era tra i due durante la loro storia. I due ragazzi si cercheranno sempre in mezzo ai loro ricordi, rimanendo consapevoli del fatto per cui nessuna storia che avranno in futuro sarà bella come la loro e che forse, proprio in quel futuro, un giorno si rincontreranno. 




Autoproduzione
Radio date: 18 ottobre 2019 

BIO

Ele O’Naik ha cominciato ad appassionarsi di musica quando, circa all’ età di 10 anni, sua mamma ha iniziato a cantare musica Gospel presso un gruppo di Torino.
Inizialmente orientato verso scena rap italiana, nel 2015 ha cominciato a prendere lezioni di canto avendo capito che il pop poteva essere una buona valvola di sfogo per riuscire a esprimere in maniera più ottimale la sua passione e le sue emozioni. A fine estate del 2018, grazie all’aiuto della sua famiglia e dei suoi amici, supera un periodo di crisi e di stallo e capisce che ha ancora voglia di tornare a esprimersi musicalmente.  Da lì non ha più smesso. Arriva il 18 ottobre in tutte le radio 2019 il singolo “Liberi”. 


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