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mercoledì 31 maggio 2023

Giacomo Mareschi Danieli: sisma Turchia-Siria, Gruppo Danieli risponde all’emergenza

Gruppo Danieli: nel post LinkedIn del CEO Giacomo Mareschi Danieli l’importanza di “essere vicini a chi ne ha bisogno”, come oggi le comunità della Turchia e della Siria colpite da un terremoto devastante nella notte fra il 5 e il 6 febbraio.

Giacomo Mareschi Danieli

Giacomo Mareschi Danieli: sisma in Turchia e Siria, il sostegno del Gruppo Danieli alle popolazioni colpite

Lo ha ricordato anche il CEO Giacomo Mareschi Danieli in un post su LinkedIn sottolineando il valore delle iniziative avviate dal Gruppo Danieli per sostenere le comunità della Turchia e della Siria colpite nella notte fra il 5 e il 6 febbraio da un terremoto devastante. “I nostri pensieri sono rivolti a quanti sono stati colpiti da questa tragedia e ci impegniamo a fornire supporto. Incoraggiamo tutti a fare squadra e contribuire in ogni modo possibile ad aiutare quanti ne hanno bisogno”, scrive su LinkedIn Giacomo Mareschi Danieli: nelle scorse settimane Gruppo Danieli ha inviato nelle zone colpite dal sisma 120 gruppi elettrogeni per uso domestico. La consegna si è tenuta nella sede della Protezione civile regionale, a Palmanova, nell’area dei magazzini. Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. fornirà inoltre sette container completamente attrezzati per uso residenziale: come emerge anche nelle parole del CEO, “essere vicini a chi ne ha bisogno” per una realtà attiva a livello globale come Danieli non è solo un dovere ma impegno, responsabilità. È un obbligo morale.

Giacomo Mareschi Danieli: profilo formativo e professionale del CEO di Gruppo Danieli

Ingegnere e manager, Giacomo Mareschi Danieli cresce professionalmente nel Gruppo Danieli. Dopo la laurea in Ingegneria Elettrica conseguita nel 2005 presso il Politecnico di Milano, inizia a lavorare in ABS (Acciaierie Bertoli Safau), la divisione Steelmaking del Gruppo: qui ha l’opportunità di approfondire la conoscenza del processo produttivo dell'acciaio. Dopo una serie di importanti esperienze all’estero, da Abu Dhabi alla Thailandia, che lo portano a ricoprire ruoli di crescente responsabilità all’interno delle società del Gruppo, rientra in Italia per assumere la direzione della divisione Plant Engineering riuscendo con successo nel compito di consolidare le attività commerciali per i progetti multi-linea e gestire le linee di prodotto di divisioni quali Danieli Centro Cranes, Danieli Hydraulics, Danieli Environment System e Danieli Centro Metallics. Dal 2009 nel Consiglio d’Amministrazione del Gruppo Danieli, Giacomo Mareschi Danieli diventa CEO e Membro del Consiglio Esecutivo nel 2017.

Gian Maria Mossa: Banca Generali, fondamentale investire nella relazione tra banker e cliente

Lavorare sulle soluzioni e sulla professionalità dei banker ha portato Banca Generali ad arrivare sul podio del private banking in Italia: il contributo dell’AD Gian Maria Mossa.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: Banca Generali, il valore delle iniziative per rafforzare la relazione banker-cliente

L’AD Gian Maria Mossa lo ha sottolineato in diverse occasioni: per avvicinare il risparmio privato all’economia reale fondamentale è riconoscerne il ruolo di “vera colonna sociale del Paese” e rafforzare la relazione banker-cliente che ne è alla base. È anche in quest’ottica che Banca Generali si avvale di figure specializzate nella gestione patrimoniale, in grado di proporre le soluzioni e i servizi più efficaci, adattati in base alle esigenze di investimento di famiglie e imprese. Non a caso sono sempre più numerose le iniziative che Banca Generali promuove per valorizzare ulteriormente le competenze dei professionisti di cui si avvale: oggi infatti, anche a fronte del momento di particolare complessità che stiamo vivendo, il ruolo del consulente finanziario ha assunto maggior rilevanza sociale. Momenti di formazione ma anche di riflessione su nuove opportunità e prospettive della consulenza finanziaria come quello che avrà luogo il prossimo 25 maggio a Palazzo Pepoli a Bologna: un evento dedicato ai consulenti del domani durante il quale interverrà anche l’AD Gian Maria Mossa.

Gian Maria Mossa: “Progetto Giovani”, Banca Generali disegna il futuro della consulenza finanziaria

In un recente articolo di “Forbes” in occasione del decennale di Gian Maria Mossa in Banca Generali, si ricorda “il lavoro sulle soluzioni e sulla professionalità dei banker” come uno dei pilastri che ha guidato la crescita dell’Istituto in questi anni. La formazione e la specializzazione dei professionisti di cui si avvale rappresentano per l’AD un pilastro di Banca Generali: lo dice anche il recente lancio di “Progetto Giovani”, l’iniziativa avviata dall’Istituto guidato da Gian Maria Mossa per aprire le porte della consulenza finanziaria a una nuova generazione di professionisti under-35. Il progetto, che avrà una durata di 36 mesi, prevede un percorso di sviluppo a 360 gradi per i giovani consulenti coinvolti. Oltre alla formazione continua erogata su competenze tecniche e comportamentali, il “Progetto Giovani” fa leva su una vera e propria mentorship portata avanti da un consulente senior che guiderà il giovane professionista nello sviluppo delle capacità relazionali, sempre più centrali nello sviluppo del rapporto col cliente. A ciascun giovane professionista viene inoltre assegnato un obiettivo di portafoglio al termine del piano, periodo dopo il quale il tutor potrà valutare se dar vita ad un vero e proprio team.

martedì 30 maggio 2023

2022 positivo per il Gruppo FS, Luigi Ferraris: “Confermato ruolo chiave del Gruppo”

Per Luigi Ferraris i numeri mettono in evidenza il ruolo del Gruppo FS nella promozione di una mobilità sempre più integrata e sostenibile.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris rinnova l’impegno del Gruppo FS verso un sistema integrato e sostenibile

I positivi risultati conseguiti nel 2022 confermano il ruolo chiave del Gruppo FS nel dotare il Paese di un sistema infrastrutturale, di mobilità e di logistica merci efficiente e integrato, nonché nel contribuire a rendere le nostre città più sostenibili”. A commentare i dati relativi allo scorso anno è l’Amministratore Delegato Luigi Ferraris. Dal bilancio, approvato dal CdA lo scorso 6 aprile, emerge un 2022 in netta crescita. Rispetto al 2021, i ricavi hanno raggiunto quota 13,7 miliardi di euro (+12% su base annua), mentre l’EBITDA ha toccato quota 2,2 miliardi segnando un deciso +17%. Cresce anche il valore dell’utile netto, pari a 202 milioni (+5%). Aumentano come previsto i costi operativi (+11%), che salgono a 11,4 miliardi a causa di inflazione e rincaro energia. “Tutti gli indicatori economici sono in crescita trainati dalla gestione ordinaria – ha sottolineato Luigi Ferrariscon l’Ebitda in miglioramento di oltre 1,1 miliardi di euro, tenendo conto della drastica riduzione nel 2022 rispetto al 2021 per circa 800 milioni di euro dei ristori Covid”.

Luigi Ferraris: Gruppo FS ha base solida per obiettivi PNRR e opere strategiche

Altri elementi distintivi del bilancio – il secondo a portare la firma di Luigi Ferraris – sono l’aggiudicazione di gare per un valore di 15 miliardi, mentre gli investimenti ammontano a 11,3, di cui la maggior parte (9 miliardi) destinata allo sviluppo e all’ammodernamento delle infrastrutture sia ferroviarie che stradali tramite la controllata Anas. L’affidamento della tratta Napoli-Bari, i lavori sulla Palermo-Catania e l’introduzione del sistema di gestione ERTMS gli obiettivi 2022 raggiunti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza: “I risultati conseguiti e le attività avviate costituiscono una base solida per portare a completamento gli ulteriori obiettivi legati al PNRR, le altre opere strategiche per il Paese e favorire lo sviluppo di una nuova mobilità integrata”, ha detto Luigi Ferraris. Sul fronte delle persone, aumenta il turnover dei dipendenti (6.232 uscite e 9.687 nuove assunzioni), nonché il numero totale (85.361), con la presenza femminile che si è attestata sul 20%.

Carlotta Ventura: l’impegno di A2A nel progetto Italy for Climate

Azione collettiva per muoversi in tema ambientale e diffondere cultura della sostenibilità: Carlotta Ventura ne ha parlato presentando l’adesione di A2A alla rete di promotori di Italy for Climate.

Carlotta Ventura: A2A entra a far parte di Italy for Climate

In linea con i valori della qualità di vita sostenibile “per il territorio, l’ambiente e le persone”, A2A si unisce alla rete di promotori di Italy for Climate, progetto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile che punta a promuovere una strategia climatica per l’Italia. Nelle parole di Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs della Life Company, emerge come l’iniziativa si rispecchi nei progetti portati avanti da A2A in tema di sostenibilità ambientale: “La collaborazione con una realtà come Italy for Climate è in linea con la mission di A2A: siamo una Life Company impegnata quotidianamente a favorire una qualità di vita sostenibile per il territorio, l’ambiente e le persone, preservando le risorse e contrastando il cambiamento climatico”, ha evidenziato Carlotta Ventura esprimendo soddisfazione per l’adesione alla rete di promotori. Come specificato, Italy for Climate nasce per opera della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ed è promossa da un gruppo di imprese e di associazioni di imprese: l’obiettivo è favorire l’attuazione di una roadmap climatica in Italia.

Carlotta Ventura: A2A e sviluppo sostenibile, emissioni zero al 2040

Italy for Climate pone le proprie fondamenta nei principi di azione comune e cultura della sostenibilità, muovendosi in linea con il Green Deal europeo e gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Come sottolineato da Carlotta Ventura, A2A ne diviene promotrice integrando la propria sensibilità sul tema dello sviluppo sostenibile. Un impegno che per la Life Company comprende, ad esempio, il target della decarbonizzazione al 2040, raggiungendo così l’obiettivo delle emissioni zero. “Allo stesso tempo, partendo dall’attenzione ai singoli territori in cui operiamo e cercando di creare una cultura della sostenibilità diffusa, cerchiamo di fare la nostra parte per contribuire al processo di transizione ecologica di cui necessita il Paese”, ha aggiunto in merito Carlotta Ventura, specificando come questo sia “ormai un obiettivo imprescindibile anche a livello sovranazionale”.

lunedì 29 maggio 2023

Spedizione gratuita scarpe sposa Fleur d'Oranger

 

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Spedizione gratuita scarpe sposa Fleur d'Oranger la tua guida definitiva alla spedizione gratuita di scarpe da sposa in Italia con Fleur d'Oranger"

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Il giorno del matrimonio è uno dei momenti più importanti nella vita di una persona, e ogni dettaglio conta. Tra tutti gli aspetti da considerare, la scelta delle scarpe da sposa gioca un ruolo fondamentale. Ogni sposa desidera indossare scarpe eleganti, confortevoli e di alta qualità per camminare verso l'altare con grazia e sicurezza. Inoltre, trovare un paio di scarpe che si abbini perfettamente all'abito da sposa può essere una vera sfida. Fortunatamente, grazie a Fleur d'Oranger, un rinomato negozio online di calzature da sposa, puoi trovare la soluzione ideale per i tuoi piedi, con l'aggiunta di una fantastica opzione: la spedizione gratuita in Italia.

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Chi è Fleur d'Oranger Spedizione gratuita scarpe sposa 
Fleur d'Oranger è un marchio italiano specializzato nella creazione di scarpe da sposa di alta qualità. Fondata da esperti artigiani nel settore delle calzature da cerimonia, l'azienda si è guadagnata una reputazione solida e affidabile nel settore. L'attenzione ai dettagli, l'utilizzo di materiali pregiati e l'eleganza senza tempo delle loro creazioni le hanno permesso di diventare una scelta popolare tra le spose in tutto il paese.

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La collezione di scarpe da sposa di Fleur d'Oranger offre una vasta gamma di stili, colori e altezze di tacco per soddisfare ogni gusto e preferenza. Che tu preferisca un design classico e sofisticato o un tocco più audace e moderno, Fleur d'Oranger ha ciò che fa per te. Ogni scarpa è realizzata con cura e attenzione ai dettagli, garantendo una calzata comoda e una qualità eccellente. Inoltre, le scarpe sono progettate per essere versatili, in modo che possano essere indossate non solo nel giorno del matrimonio, ma anche in altre occasioni speciali.



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Per rendere ancora più accessibili le loro splendide creazioni, Fleur d'Oranger offre la spedizione gratuita in tutta Italia. Questa opzione permette alle spose di ordinare comodamente le scarpe online e riceverle direttamente a casa propria, senza alcun costo aggiuntivo. La spedizione gratuita è un vantaggio significativo, considerando che le scarpe da sposa rich

La nostra storia
Offrire un prodotto di altissima qualità, realizzato su disegno originale con sapienza e amore per il TUO giorno più bello. Da questo obiettivo nasce il brand Fleur d’Oranger.

Il marchio è frutto della sinergia tra due imprenditori affermati nel settore calzature, un brillante designer italiano e un’azienda storica della distribuzione e vendita, che hanno così interpretato l’esigenza di indossare scarpe uniche e al giusto prezzo. Entra nel nostro shop on line per verificare la bellezza e l’assortimento completo delle calzature pensate per il Tuo giorno speciale.

Fleur D’Oranger è prodotta in Italia
Partendo da modelli essenziali, Fleur d’Oranger allarga incessantemente la propria offerta di scarpe da sposa grazie a una ricerca continua, registrando con interesse gli input della clientela più esigente in anni di esperienza nel settore, con un amore continuo per l’innovazione di prodotto e soprattutto il MADE IN ITALY.

Comporre una calzatura da sposa che possa ben interpretare lo spirito di chi sceglie di sposarsi oggi vuol dire infatti saper coniugare le migliori materie prime lavorate in Italia con una realizzazione artigianale sapiente e accurata, che nulla lascia al caso

Radiologia denti | Radiologia Odontoiatrica Centro Odontoiatrico Ceccaioni

 

Radiologia Denti 

Radiologia Denti o più correttamente la Radiologia odontoiatrica presso il Centro Odontoiatrico Ceccaioni a Frascati:
La radiologia odontoiatrica viene eseguita in corso di controllo o di un trattamento e permette di visionare in profondità la bocca e la testa con i relativi tessuti dentali e ossei. Radiologia Denti: le dosi di radiazioni che si ricevono con le radiografie dentali sono molto basse, equiparabili ad un’esposizione solare giornaliera.

Nello studio del Centro Odontoiatrico Ceccaioni a Frascati vengono utilizzati strumenti all’avanguardia e con la tecnologia digitale le immagini, invece di essere sviluppate su pellicola, sono catturate da uno schermo apposito e salvate sul computer, con vantaggi per l’ambiente, infatti non si usano prodotti chimici inquinanti; e per il paziente che viene sottoposto ad una dose inferiore di raggi x.

Vengono eseguite diverse tipologie di radiografie: 

Radiografie endorali: uno sguardo approfondito alla salute dentale

Le radiografie endorali sono strumenti fondamentali utilizzati nella pratica odontoiatrica per valutare la salute dei denti e dei tessuti di supporto. Queste tecniche diagnostiche forniscono informazioni dettagliate sulla presenza di carie, problemi all'osso di sostegno, fratture dentali, ascessi, cisti, malattia parodontale e altri disturbi dentali. Tra le radiografie endorali più comuni si trovano le radiografie bitewing, le radiografie periapicali e le radiografie full-endorali.

Radiografie bitewing:
Le radiografie bitewing vengono effettuate per individuare la presenza di carie interdentali, ovvero tra dente e dente. Questa tecnica consente al dentista di visualizzare le aree interprossimali che non sono facilmente visibili durante un esame visivo. Le radiografie bitewing sono particolarmente utili per individuare carie nelle prime fasi di sviluppo, quando possono essere trattate con successo prima di causare danni significativi.

Radiografie periapicali:
Le radiografie periapicali offrono una visione dettagliata della corona, della radice e/o dell'apice del dente. Questa tecnica è in grado di fornire informazioni sulle dimensioni dei canali radicolari, sulla presenza di fratture dentali, ascessi, cisti, carie, malattia parodontale e denti inclusi o mancanti. Le radiografie periapicali sono fondamentali per una valutazione completa della salute dentale e consentono al dentista di pianificare il trattamento più appropriato in base alle specifiche esigenze del paziente.

Radiologia Denti

Radiografie full-endorali:
Le radiografie full-endorali rappresentano un insieme completo di radiografie endorali che includono sia le radiografie bitewing che le radiografie periapicali. Questa tecnica viene utilizzata quando è necessaria una valutazione dettagliata di tutti i denti e dei tessuti di supporto presenti in bocca. A seconda del numero di denti presenti, possono essere eseguite da 14 a 21 radiografie. Le radiografie full-endorali forniscono una visione globale della salute orale, consentendo al dentista di identificare eventuali problematiche dentali e di pianificare il trattamento necessario.

Radiologia Denti: le radiografie endorali, come le radiografie bitewing, periapicali e full-endorali, sono strumenti indispensabili per la diagnosi odontoiatrica accurata. Queste tecniche consentono ai dentisti di individuare precocemente problemi dentali nascosti e di fornire ai pazienti un trattamento tempestivo ed efficace.

Radiografie extraorali
Ortopanoramica
L’ortopanoramica o ortopantomografia di entrambe le arcate in occlusione: per vedere le ossa mascellari, la mandibola e tutti i denti sia superiori che inferiori.

Telecranio
Il telecranio o la teleradiografia serve per inquadrare le ossa del cranio in diverse proiezioni di profilo e frontali.

Tc cone beam
Il dentascan o la tomografia computerizzata (in lingua inglese ct cone beam computed tomography, cbct) o tomografia computerizzata (tac) a fascio conico è una tecnica di imaging biomedico che consente di ottenere immagini di ottima qualità diagnostica delle strutture odonto-maxillo-facciali, con dose di radiazione al paziente inferiore a quella abitualmente somministrata da apparecchiature tac tradizionali (a parità di volume irradiato, da 5 a 20 volte inferiore).

Rinoplastica a Roma indicazioni e informazioni sull'intervento Dott. Vincenzo Galante

 

Rinoplastica a Roma

Rinoplastica a Roma con il Dott. Vincenzo Galante: La ricerca della perfezione estetica

La Rinoplastica a Roma è un intervento chirurgico che permette di correggere e migliorare la forma e la funzionalità del naso. È una delle procedure più comuni in campo estetico, poiché il naso ha un ruolo fondamentale nell'armonia del volto. A Roma, uno dei professionisti rinomati in questo campo è il Dott. Vincenzo Galante, un chirurgo plastico specializzato in rinoplastica. In questo articolo, esploreremo l'importanza della rinoplastica, parleremo dell'esperienza e dell'approccio del Dott. Galante e discuteremo delle opzioni disponibili per coloro che desiderano sottoporsi a questa procedura nella città eterna.

L'importanza della Rinoplastica a Roma

Il naso è una delle caratteristiche più evidenti del viso e può influire significativamente sull'aspetto generale di una persona. Un naso sproporzionato o con difetti estetici può causare insicurezza e avere un impatto negativo sull'autostima. La rinoplastica offre una soluzione per correggere questi difetti e migliorare l'aspetto del viso, portando a una maggiore fiducia in sé stessi e a una migliore qualità della vita.

Inoltre, la Rinoplastica a Roma non è solo una procedura estetica, ma può anche avere benefici funzionali. Alcune persone possono soffrire di problemi respiratori a causa di un naso deviato o di altre anomalie strutturali. La rinoplastica può correggere queste condizioni e migliorare la funzionalità respiratoria, consentendo ai pazienti di respirare più facilmente.

Rinoplastica a Roma

Il Dott. Vincenzo Galante: Un esperto rinomato

Quando si tratta di sottoporsi a un intervento chirurgico come la rinoplastica, è fondamentale affidarsi a un chirurgo plastico qualificato ed esperto. A Roma, il Dott. Vincenzo Galante è uno dei professionisti più rinomati in questo campo. Con una vasta esperienza e una reputazione solida, il Dott. Galante ha aiutato numerosi pazienti a raggiungere i loro obiettivi estetici.

Il Dott. Galante ha completato la sua formazione in chirurgia plastica presso importanti istituzioni accademiche e ha acquisito una vasta esperienza pratica nel campo della rinoplastica. Ha affinato le sue abilità chirurgiche e ha sviluppato un approccio personalizzato che si adatta alle esigenze specifiche di ciascun paziente.

L'approccio del Dott. Galante

Una delle caratteristiche distintive dell'approccio del Dott. Vincenzo Galante è l'attenzione ai dettagli e la personalizzazione del trattamento. Prima di ogni intervento, il Dott. Galante si prende il tempo necessario per ascoltare attentamente i desideri del paziente e valutare attentamente la sua anatomia facciale. 

Rinoplastica a Roma
La rinoplastica è l'intervento chirurgico che permette di rimodellare il naso. In particolare si intende la modifica della forma strutturale esterna.

Le indicazioni
Qualsiasi difetto della piramide e della punta nasale, congenito o acquisito a causa di traumi o di precedenti interventi, può essere trattato con l’intervento di rinoplastica. Per cui un naso eccessivamente largo, storto o lungo, con un gibbo evidente, con una punta globosa o pendente può migliorare solo ricorrendo alla chirurgia acquistando proporzione e armonia con tutto il resto del viso, ma soprattutto naturalezza.









La visita
Rappresenta il momento più importante per inquadrare il difetto a carico del naso, stimarne l’entità e stabilire il corretto trattamento chirurgico. Per prevedere e ottenere il miglior risultato possibile è fondamentale valutare anche il tipo cute che riveste la piramide e la punta nasale e quanto il difetto sia dovuto alla componente ossea e quanto a quella cartilaginea. Per cui solo dopo aver correttamente informato il paziente riguardo la correzione da attuare e il risultato raggiungibile è possibile passare alla fase chirurgica.

Le complicanze
Lividi e gonfiore di tutto il distretto nasale sono normali sequele dell’intervento. Per quanto descritte in letteratura medica, raramente possono permanere asimmetrie, deviazioni o irregolarità ossee e cartilaginee che possono essere comunque corrette con piccoli ritocchi.

Informazioni sulla prestazione

Dove
- Ambulatorio chirurgico
- Sala operatoria

Degenza
- Day Surgery (intervento e dimissione stesso giorno)

Anestesia
- Locale

Cicatrici
-Lineare e posteriore al padiglione auricolare

Durata
- 45-90 minuti

Decorso
- Fastidi/dolori 3-4 giorni (attenuati dalla terapia)
- Riposo domiciliare 5 giorni
- Gonfiore 4 settimane
- Assestamento definitivo 4-6 mesi

Attività
- Doccia dopo 2 giorni
- Guida dopo 2 giorni
- Lavoro ufficio dopo 7 giorni
- Lavoro fisico dopo 20 giorni
- Attività sportive dopo 5 settimane

Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Dott. Vincenzo Galante

Il Dott. Vincenzo Galante Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica di consolidata esperienza frequentando prestigiosi reparti di chirurgia plastica e ricostruttiva in Italia, Europa e Stati Uniti.

venerdì 26 maggio 2023

Paolo Gallo: Italgas, nel 2022 volano ricavi, utili e investimenti tecnici

Paolo Gallo: i risultati positivi del 2022 testimoniano la capacità di Italgas di affrontare le sfide del mercato con innovazione e sostenibilità.    

Paolo Gallo

Paolo Gallo: i numeri di Italgas

Sotto la guida di Paolo Gallo, Italgas continua a macinare ricavi e utili ininterrottamente da 24 trimestri consecutivi. È quanto emerge dai risultati del Bilancio 2022 approvato dal CdA del Gruppo lo scorso 9 marzo. Gli indicatori economici non hanno risentito della crisi energetica e dell’incertezza dei mercati, con Italgas che lo scorso anno ha registrato ricavi per 1,53 miliardi di euro (+12,1%) e un EBITDA di 1.082,7 milioni di euro (+7,3%). Crescono anche utile operativo, che si attesta a 622,8 milioni di euro (+6,8%), e l’utile netto, a quota 1.082,7 milioni di euro (+7,6%). Numeri che, ha commentato Paolo Gallo, confermano ancora una volta la “grande solidità” del Gruppo. Secondo l’Amministratore Delegato, il “contesto condizionato dal forte incremento dei costi delle materie prime e dalla necessità di centrare gli obiettivi di sicurezza energetica per il Paese” non ha impedito ad Italgas di continuare a crescere e soprattutto ad investire nella trasformazione digitale, nella metanizzazione della Sardegna e nel repurposing delle reti. Nel 2022 gli investimenti tecnici hanno raggiunto quota 814,3 milioni di euro, grazie ai quali Italgas ha posato 332 km di nuove condotte sul territorio, esteso a 909 km le reti native digitali della Sardegna e messo in servizio 13 nuovi depositi criogenici di GNL.

Paolo Gallo: gli obiettivi di Italgas sul fronte ESG

I risultati raggiunti consentiranno al Gruppo di accelerare verso gli obiettivi contenuti nel Piano Strategico 2022-2028 che, ha ricordato Paolo Gallo, si concentrano oltre che sulla trasformazione digitale, sull’estensione del network e sul consolidamento nel settore dell’efficienza energetica, anche sulle gare ATEM e M&A e sullo sviluppo del mercato greco grazie alla controllata DEPA Infrastructure. Ma il 2022 di Italgas non è stato solo all’insegna della crescita economica: anche sotto il profilo ESG la società guidata da Paolo Gallo è stata in grado di conseguire i target ulteriormente rivisti al rialzo. Nel dettaglio, Italgas ha chiuso l’anno registrando un calo delle emissioni di CO2 sia ‘scope 1 e 2’ (-12,1%, 141.200 tonnellate), sia ‘scope 3’ (-6,6%, 137.500 tonnellate). Diminuiscono anche i consumi netti di energia (-21%) e le emissioni fuggitive (-15,2%). Forte impulso anche sul fronte dell’economia circolare, con il 97,6% dei rifiuti del Gruppo e il 94,5% di quelli degli appaltatori inviati a riciclo. Positivi, inoltre, i traguardi raggiunti su inclusione, parità di genere e formazione: aumentata la presenza femminile (+1,4%) e il numero di donne in posizioni di responsabilità (2,7%), mentre sono 129.700 le ore di formazione erogate ai dipendenti (+15,4%). La formazione sui principali temi ESG è stata estesa anche al 40% dei fornitori strategici, rende noto il Gruppo, mentre ammontano a 286 le PMI e le start-up coinvolte nell’ambizioso piano di trasformazione digitale.

“Crimini e Criminologia”: l’attentato a Giovanni Falcone e la strage di Capaci al centro della puntata in onda il 28 maggio

Domenica 28 maggio, alle ore 21, nuovo appuntamento su Cusano Italia TV (Canale 264 del digitale terrestre) con “Crimini e Criminologia” con Fabio Camillacci. Una puntata quasi interamente dedicata a quanto avvenne il 23 maggio di 31 anni fa: l’attentato a Giovanni Falcone e la strage di Capaci. Cosa Nostra fece esplodere 500 kg di tritolo sull’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo all’altezza dello svincolo per Capaci, uccidendo il magistrato antimafia, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Una puntata veramente speciale perché tra gli ospiti in studio e quelli in collegamento ci saranno tre collaboratori di giustizia e un poliziotto antimafia come Maurizio Ortolan che lavorò anche con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e nel 2005 partecipò all’arresto del boss mafioso Bernardo Provenzano. Gli altri ospiti: Luigi Bonaventura (ex boss della ‘Ndrangheta e da anni Collaboratore di Giustizia), Giovanni Sollazzo (Testimone di Giustizia) e Gennaro Panzuto (ex Camorrista e da tempo Collaboratore di Giustizia). Interverranno anche: la psicoterapeuta e giornalista Barbara Fabbroni, il criminologo e giornalista Michel Maritato, e per la rubrica “La Chiave di Volta” il Presidente dell’Osservatorio Sostegno Vittime, avvocato Elisabetta Aldrovandi. A seguire, il consueto appuntamento con “L’Osservatorio sui crimini di guerra” in Ucraina grazie alla corrispondente da Kiev Iryna Guley. E questa settimana torna anche l’appuntamento con “La Galleria degli Orrori”: con il professor Marino D’Amore, Sociologo della Comunicazione all’Università Niccolò Cusano e Criminologo, il racconto dell’incredibile storia di un serial killer. Per SMS e Whatsapp in diretta: 334/92.29.505

Gestione delle trattenute fiscali e previdenziali elaborazioni buste paga Roma Studio Monaco Luca

 

Commercialista elaborazione buste paga Roma

Studio Monaco Luca: Il tuo partner affidabile per l'elaborazione delle buste paga Roma

Commercialista elaborazione buste paga Roma Nel mondo aziendale complesso e in continua evoluzione, la gestione delle buste paga dei dipendenti rappresenta una delle sfide più delicate per le imprese. Con le sempre crescenti normative fiscali e previdenziali, è fondamentale avere a disposizione un commercialista esperto che possa garantire la corretta elaborazione delle buste paga, evitando così potenziali errori e problemi con le autorità competenti. In questa prospettiva, lo Studio Monaco Luca a Roma si è affermato come un affidabile punto di riferimento per le aziende che cercano servizi professionali di gestione delle buste paga.

Commercialista elaborazione buste paga Roma

Chi è lo Studio Monaco Luca? Commercialista elaborazione buste paga Roma
Lo Studio Monaco Luca è uno studio di consulenza fiscale e contabile con sede a Roma in zona Prati Fiscali. Guidato dal commercialista Luca Monaco, lo studio offre una vasta gamma di servizi professionali, con particolare attenzione all'elaborazione delle buste paga. Il team di professionisti altamente qualificati si impegna a fornire soluzioni personalizzate e di alta qualità per le esigenze specifiche di ogni cliente.

L'importanza dell'elaborazione corretta delle buste paga

L'elaborazione delle buste paga è un processo complesso e delicato che richiede attenzione ai dettagli e una conoscenza approfondita delle leggi fiscali e previdenziali in vigore. Errori o omissioni nella gestione delle buste paga possono portare a sanzioni finanziarie, contenziosi legali. Pertanto, affidarsi a professionisti esperti come quelli dello Studio Monaco Luca può aiutare le aziende a evitare queste complicazioni e a mantenere un ambiente di lavoro armonioso e conforme alle normative.

I vantaggi di scegliere lo Studio Monaco Luca

Lo Studio Monaco Luca si distingue per l'attenzione dedicata ai clienti e per la qualità dei suoi servizi. Ecco alcuni dei vantaggi di scegliere questo studio per l'elaborazione delle buste paga:

Esperienza e competenza: Lo Studio Monaco Luca vanta anni di esperienza nel settore della consulenza fiscale e contabile, acquisendo una profonda conoscenza delle leggi e dei regolamenti che governano l'elaborazione delle buste paga.

Soluzioni personalizzate: Ogni azienda ha esigenze uniche. Lo Studio Monaco Luca si impegna a comprendere le specificità di ogni cliente e a offrire soluzioni personalizzate che soddisfino le loro esigenze specifiche, garantendo la massima precisione e conformità normativa.

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Servizi offerti da Studio Monaco Luca per l'elaborazione delle buste paga
Lo Studio Monaco Luca offre una vasta gamma di servizi per l'elaborazione delle buste paga, mirati a semplificare e ottimizzare il processo per le aziende. Alcuni dei servizi principali includono:

Calcolo delle retribuzioni: Lo Studio Monaco Luca si occupa del calcolo accurato delle retribuzioni dei dipendenti, tenendo conto di tutti gli elementi salariali, come stipendio base, straordinari, premi, bonus e benefit.





I professionisti dello studio si occupano delle trattenute fiscali e previdenziali sulle buste paga, garantendo il rispetto delle normative e la corretta deduzione delle imposte e dei contributi dovuti.

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Consulenza sulle agevolazioni fiscali e contributive: Lo studio fornisce consulenza sulle agevolazioni fiscali e contributive disponibili per le imprese, contribuendo a ottimizzare i costi e a migliorare l'efficienza nella gestione delle buste paga.

Assistenza nelle verifiche ispettive: In caso di verifiche ispettive da parte delle autorità competenti, lo Studio Monaco Luca fornisce assistenza e rappresentanza legale, garantendo la difesa degli interessi dei clienti e la gestione adeguata delle problematiche emerse.

La fiducia dei clienti nello Studio Monaco Luca
Lo Studio Monaco Luca ha guadagnato la fiducia di numerosi clienti grazie alla sua reputazione di affidabilità, professionalità e attenzione ai dettagli. Le testimonianze positive dei clienti attestano la capacità dello studio di offrire servizi di alto livello e soluzioni personalizzate.

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Nel panorama complesso della gestione delle buste paga, lo Studio Monaco Luca si distingue come un partner affidabile per le aziende a Roma.

Grazie all'esperienza, alla competenza e all'attenzione personalizzata, lo studio offre servizi di elevata qualità per l'elaborazione delle buste paga, garantendo la conformità normativa e il corretto calcolo delle retribuzioni dei dipendenti. Affidarsi a professionisti come quelli dello Studio Monaco Luca consente alle aziende di concentrarsi sulle proprie attività principali, sapendo che la gestione delle buste paga è in mani sicure e competenti.

Alessandra Ricci e l’export italiano: una spinta economica in tempi difficili

L'export è da tempo il motore della nostra economia e continua ad esserlo nonostante l'inflazione e la guerra in Europa. Tuttavia, non essere pronti a cambiare e cogliere le opportunità del Made in Italy sarebbe un grave errore per le imprese italiane. A spiegarlo è Alessandra Ricci, da un anno alla guida di SACE, la società del Ministero dell'Economia che supporta le aziende italiane nell'espansione internazionale.

Alessandra Ricci - Amministratore Delegato SACE

Alessandra Ricci: “Saremo ancora il settimo esportatore a livello mondiale

Il 2022 è stato un anno positivo per le esportazioni italiane: è stato registrato un aumento del 20% rispetto al 2021, che corrisponde a un valore di 625 miliardi di export. Solo una piccola parte dell'incremento, ricorda Alessandra Ricci, è attribuibile all'aumento dei volumi, mentre il resto è dovuto all'inflazione. Ciò implica che i compratori stranieri sono disposti a pagare di più per i prodotti italiani. L'export italiano gode di una buona reputazione a livello mondiale, consentendo alle imprese di far fronte ai maggiori costi energetici e delle materie prime. Spesso si pensa che le imprese italiane abbiano trascurato gli investimenti in digitalizzazione, ma prima dell'avvento dell'Industria 4.0, l'innovazione era scarsamente registrata nei bilanci aziendali. Solo con l'Industria 4.0 sono stati diffusi i dati relativi ai costi di ricerca e sviluppo. Questo ha permesso alle aziende più dinamiche, spesso orientate all'export, di rimanere competitive. Nel corso degli ultimi 12 anni, ricorda Alessandra Ricci, il PIL italiano è cresciuto solo del 2% in valore reale, mentre le esportazioni hanno registrato un aumento del 9,9%. “Per il 2023 prevediamo esportazioni per 650 miliardi, con un’ulteriore crescita di quasi il 5 per cento”, sottolinea l’AD. “Saremo ancora il settimo esportatore a livello mondiale e il secondo in Europa, dopo la Germania ma davanti alla Francia”. Questa è indubbiamente una posizione eccellente per un Paese che, va ricordato, non dispone di materie prime. Alla domanda su cosa significhi investire in qualità, Alessandra Ricci ha spiegato che in passato “per garantire l’assistenza post vendita serviva che si spostassero le persone, mentre oggi nel 90% dei casi si può fare da remoto e questo è stato possibile proprio perché si è investito in digitalizzazione. E questi investimenti si trasformano tutti in valore aggiunto perché non c’è più il costo delle materie prime”.

Alessandra Ricci: l’azione di SACE per ampliare la presenza italiana all’estero

La sostenibilità è un altro tema estremamente attuale e di fondamentale importanza. L'indipendenza energetica diventa un fattore cruciale per mantenere la competitività, soprattutto per le imprese che esportano. Se i prezzi continuano ad aumentare, specifica Alessandra Ricci, diventerà essenziale implementare significativi risparmi energetici per rimanere in pista. SACE sta infatti investendo molto anche in questa direzione. Il risparmio energetico sarà un elemento discriminante tra chi sarà presente sul mercato e chi ne sarà escluso. Il Gruppo ha fornito 54 miliardi di garanzie nel 2022. Di questi, 22 miliardi sono stati destinati a supportare l'export, 29 miliardi a sostenere la liquidità nel mercato interno e 3 miliardi sono stati investiti nelle piccole e medie imprese per progetti sostenibili. È fondamentale creare una cultura che valorizzi la sostenibilità, poiché presto i fornitori saranno selezionati in base ai criteri ESG. Chi esporta dovrà garantire la sostenibilità dell'intera catena di fornitura, e chi non ha investito in questa direzione resterà tagliato fuori. L'azione di SACE per espandere la presenza italiana all'estero implica la creazione di relazioni e l'accompagnamento delle imprese con coperture e garanzie. Il Gruppo cerca di favorire l'export in Paesi in cui c'è ancora un potenziale di crescita non sfruttato. La realtà guidata da Alessandra Ricci identifica i grandi acquirenti e li mette in contatto con le aziende italiane rilevanti nel settore, organizzando eventi di business matching. Le imprese italiane hanno così l'opportunità di presentarsi: spetta poi a loro sfruttarla al meglio. Inoltre, il Gruppo punta all'apertura di nuovi mercati per gli stessi prodotti. Ad esempio, alcune aziende che esportavano solo in Russia si sono trovate a dover affrontare la chiusura di quel mercato. Con le coperture “a ombrello”, vengono accompagnate verso la diversificazione. In questo modo, una crisi può diventare un'opportunità che altrimenti non sarebbe stata colta. Ma quali sono le aree del mondo attualmente più promettenti? Il Medio Oriente, sottolinea Alessandra Ricci, “sta facendo grandi investimenti infrastrutturali grazie ai margini sui prodotti energetici”. Paradossalmente, i Paesi produttori di petrolio possono accelerare verso la sostenibilità in modo molto più rapido rispetto a noi. Mentre l'America Latina offre buone opportunità in diversi settori, come il Messico per la manifattura e il Brasile per le energie rinnovabili. In Africa, invece, la situazione è variegata, con alcune economie che offrono interessanti opportunità.

Claudio Machetti: dal Banco di Roma a Enel, un percorso di leadership e crescita

Claudio Machetti vanta oltre 40 anni di esperienza professionale, con ruoli di crescente responsabilità ricoperti presso il Banco di Roma, FS ed Enel: qui attualmente è Direttore di Global Energy and Commodity Management.

Claudio Machetti - Direttore della Business Line di Enel

Claudio Machetti: il percorso manageriale in Enel

Claudio Machetti ha costruito nel corso degli anni una carriera di successo ricoprendo diversi incarichi di rilievo. Nel 2000, ha esordito professionalmente presso il Gruppo Enel come Responsabile dell'Area Finanza, contribuendo anche alla creazione di Enelfactor, una società finanziaria di cui è diventato Amministratore Delegato. Ha quindi assunto posizioni di leadership come Presidente dei fondi pensione Fondenel e Fopen. Nel 2009 è stato nominato Direttore Finanziario di Enel e successivamente ha assunto il ruolo di Direttore della funzione Risk Management. Nel 2014, è stato chiamato a dirigere la Global Trading, Business Line di Enel in qualità di Responsabile della gestione del sourcing di carbone, gas e olio combustibile, nonché dell'operatività sui mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica. Claudio Machetti ha anche supervisionato l'ottimizzazione commerciale del parco di produzione del Gruppo. È stato anche Consigliere nei Board di consociate quali Endesa, Terna e Wind Telecomunicazioni.

Claudio Machetti: l’esperienza presso il Banco di Roma e FS

La carriera di Claudio Machetti ha preso avvio nel settore bancario, presso il Banco di Roma, nel 1983. Dopo un anno trascorso nella filiale di Milano, è stato trasferito alla Direzione Centrale di Roma come analista finanziario, incaricato di valutare la situazione creditizia di grandi gruppi industriali italiani. Ha sviluppato una specializzazione in equity e ha assunto ruoli di crescente responsabilità come funzionario della Direzione Finanziaria e Vicedirettore Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. Nel 1992 ha intrapreso una nuova sfida entrando a far parte di Ferrovie dello Stato Italiane. Qui ha ricoperto il ruolo di Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari e successivamente è stato nominato Direttore della Finanza Operativa. In questo periodo, Claudio Machetti ha contribuito alla fondazione di Fercredit, una società finanziaria specializzata nel factoring, nel leasing e nel credito al consumo, per la quale ha ricoperto anche la carica di Amministratore Delegato.

Claudio Descalzi agli Azionisti: la forza di Eni e l’impegno sostenibile nel modello di business

Claudio Descalzi: in una lettera scritta in occasione dell’Assemblea Azionisti 2023 di Eni, il punto sull’impegno del Gruppo nel rispondere a sfide “che mai si erano presentate negli ultimi anni”.

I risultati 2022 di Eni: il focus dell’AD Claudio Descalzi

L’AD Claudio Descalzi, in una lettera indirizzata agli Azionisti in occasione dell’Assemblea annuale dello scorso 10 maggio, ha ripercorso le sfide del 2022, un anno “molto impegnativo per la nostra compagnia, chiamata a dare risposte rapide e concrete alla crisi energetica europea gestendone i relativi rischi, e a progredire al tempo stesso nella transizione verso un modello di sviluppo sostenibile in linea con gli obiettivi climatici dell’UE e dell’agenda ONU 2030”. Nella lettera l’AD Claudio Descalzi ha ricordato come Eni, nel fronteggiare sfide “che mai si erano presentate negli ultimi anni”, abbia ottenuto “risultati eccellenti facendo leva sulla disciplina finanziaria e sulla costante attenzione all’asset integrity, che ha contribuito in modo rilevante alla sicurezza energetica dell’Italia e dell’Europa e ha rilanciato obiettivi di continuo sviluppo necessari in un mercato dell’energia in evoluzione, promuovendo in parallelo una significativa riduzione dell’impronta carbonica del portafoglio grazie alla pipeline in continua crescita di progetti nelle rinnovabili e nei biocarburanti”.

Claudio Descalzi: la lettera agli Azionisti in occasione dell’Assemblea annuale

I nostri stakeholder, si legge nella lettera sottoscritta dall’AD Claudio Descalzi, “beneficeranno dell’azione industriale sempre più sostenibile di Eni grazie al nostro impegno a garantire l’accesso a un’energia affidabile e con costi accessibili, alla riduzione delle emissioni, alla promozione di nuovi modelli di business per accelerare la transizione dei nostri clienti, al rispetto dei diritti umani in tutte le fasi delle nostre attività, alla promozione del local content e dell’economia circolare, nonché alla crescita umana e professionale delle nostre persone fondata sulla valorizzazione del contributo di ciascuno, sull’inclusione, sulla motivazione e sul rispetto”. È in questa direzione che guarda anche il Piano Eni per il quadriennio ’23-’26, come ribadito in diverse occasioni dall’AD Claudio Descalzi: “Identifica le azioni e le iniziative industriali finalizzate a consolidare la strategia di transizione facendo leva sull’integrazione di tecnologie e sui nuovi modelli di business volti ad offrire prodotti decarbonizzati ai clienti, a garantire la sicurezza energetica e la sua sostenibilità attraverso la diversificazione geografica delle fonti. La disciplina finanziaria nel selezionare gli investimenti, l’attenzione ai costi e la gestione dei rischi ci permetteranno, insieme alle azioni industriali pianificate, di ottenere una solida generazione di cassa e di garantire ritorni al top dell’industria”.

Come interviene il RLS in caso di infortunio sul lavoro

 


La figura del RLS (il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) è fondamentale per assicurare di affrontare i rischi in maniera appropriata sul posto di lavoro, quindi, come occorre comportarsi quando si trova di fronte a un caso di infortunio?

Le attività del RLS durante un infortunio

Prima dell’infortunio

La prima difficoltà consiste nel fatto che il RLS spesso non viene a conoscenza dell’infortunio. Per questo, al più presto, è opportuno che il RLS arrivi ad un accordo con l’azienda, in base al quale si stabiliscano procedure da eseguire in caso di infortunio.

Nella procedura deve essere prevista l’immediata segnalazione al RLS in caso di infortunio ed il diritto di quest’ultimo ad intervenire sul luogo. Ciò anche nel caso che l’infortunio riguardi lavoratori di imprese in appalto.

Durante un infortunio è essenziale che il RLS mantenga una comunicazione diretta con i lavoratori, chiedendo loro di informarlo tempestivamente nel caso vengano a conoscenza di un infortunio; tra le forme di comunicazione tra RLS e lavoratori citiamo, ad esempio:

  • un’apposita bacheca in cui mettere gli avvisi,
  • lettere circolari da far distribuire dal datore di lavoro (ad esempio nella busta paga),
  • assemblee sindacali.

In questa fase è anche opportuno che il RLS coinvolga i lavoratori addetti al servizio di Pronto Soccorso, in modo che lo avvertano subito.

Dopo l’infortunio

In caso di infortunio grave, è compito del RLS informare la ASL o la Polizia.

Quindi occorre parlare con i lavoratori che hanno subito l’infortunio, se possibile, e con i testimoni e compagni di lavoro e raccogliere ed annotare più informazioni possibili; se l’infortunato non è presente in azienda cercare di sentirlo al più presto, anche solo per telefono. Se l’infortunato è in condizioni di debolezza fisica, psicologica e forse anche economica garantirgli appoggio.

Un'altra fase essenziale richiede di raccogliere ed annotare le informazioni più importanti, sentendo l’infortunato, i colleghi, i testimoni. Il responsabile, seguendo i consigli ottenuti durante il corso di formazione per RLS, può seguire, ad esempio, questa check list:

  • nome dell’infortunato, qualifica, mansione
  • gruppo omogeneo o reparto
  • anni di anzianità lavorativa in azienda, anzianità lavorativa in quella mansione
  • nomi dei testimoni
  • in che posto è avvenuto l’infortunio, su che macchina o impianto
  • breve descrizione di come è avvenuto l’infortunio (chiedere all’infortunato o ai testimoni):
  • cosa fa quel lavoratore normalmente?
  • quale lavoro svolgeva il giorno dell’infortunio?
  • cosa faceva al momento dell’infortunio?
  • chi era il suo capo diretto?
  • chi era il capo del capo?

L'RLS procede alla ricerca delle cause dell'infortunio

Rispondere a una serie di domande potrà permettere di delineare al meglio le cause dell'infortunio e a raccogliere preziosi dati per rendere più sicuro il luogo di lavoro.

  • Vi sono macchine pericolose o non protette? Con le mani si riesce a raggiungere parti pericolose della macchina? Perché non ci sono protezioni?
  • C’è stata una rottura di parti meccaniche?
  • Le attrezzature usate sono adeguate? Si potevano usare attrezzi o metodi di lavoro più sicuri? Perché non sono stati usati?
  • Il lavoratore conosceva bene il lavoro? Aveva seguito specifici corsi di sicurezza?
  • Ci sono per quel lavoro “procedure” o ordini scritti o a voce? Che margini di autonomia aveva il lavoratore?
  • Era un lavoro usuale, cioè fatto come al solito o “fuori dal normale” cioè fatto per la prima volta o raramente? Il modo di lavorare seguito dal lavoratore era noto ai superiori?
  • C’erano problemi di fretta?
  • C’erano lavoratori di società in appalto? Hanno ricevuto le informazioni sui rischi? Problemi di coordinamento?
  • Il lavoratore indossava DPI? Erano previsti? Il danno sarebbe stato diverso?
  • Erano movimentati carichi pesanti? Era possibile utilizzare attrezzature diverse?
  • C’è stata una influenza dei fattori ambientali? Troppo caldo, troppo freddo, luce insufficiente? Troppo rumore? È sempre così o per un motivo eccezionale?
  • Com’erano gli spazi? Ristretti? E le vie di transito? Ingombre? I pavimenti? Scivolosi?
  • Nel passato sono avvenuti infortuni o incidenti analoghi? Verificate su Registro degli Infortuni. Erano stati presi provvedimenti?
  • La lavorazione era stata presa in considerazione nel documento di valutazione dei rischi (o piani di sicurezza)? Che sistemi di prevenzione erano previsti? Sono stati rispettati?

Come stabilire la data di ripresa del lavoro

  • Studiare le misure di bonifica che si possono adottare per evitare il ripetersi dell’infortunio; discuterne con i lavoratori; non preoccuparsi per i costi: il datore di lavoro, per legge, deve adottare la soluzione più sicura indipendentemente dai costi; proporre la bonifica al datore di lavoro e valutare se sono accettabili altre sue eventuali proposte; stabilire entro che data l’intervento deve essere effettuato ed il nome della persona incaricata della realizzazione.
  • Sistema di controllo per verificare che gli interventi vengano realizzati e se sono soddisfacenti.
  • Ricordare ai lavoratori che possono eventualmente rivolgersi ai Patronati Sindacali per qualsiasi assistenza di tipo assicurativo e medico legale.
  • Indagini analoghe sono raccomandabili in tutti i casi in cui avviene un incidente, anche se non causa vittime.

Per affrontare al meglio le situazioni di emergenza, il RLS dovrà ricevere una adeguata formazione obbligatoria presso appositi enti accreditati per la formazione sicurezza sul lavoro.

Come evitare la Muffa dopo l'installazione dei nuovi serramenti

 


Dopo la sostituzione dei serramenti con porte e finestre di ultimo modello avete notato la comparsa di muffa in casa... Che fare? Vediamo, con l'aiuto di un serramentista professionista, come risolvere la situazione.

Sostituzione dei serramenti e comparsa della muffa

Abbiamo spesso decantato le qualità dei moderni infissi e serramenti. Le porte e finestre di ultima generazione sono talmente avanzate da essere in grado di rendere la nostra abitazione un ambiente totalmente isolato dall'esterno sia dal punto di vista acustico che termico.

Certamente una situazione ideale sulla carta per quanto riguarda comfort e qualità della vita, ma può portare con sè altri problemi. Avete cambiato i serramenti di casa con modelli certificati, nuovi e performanti e vi siete accorti che, per la prima volta, la muffa ha fatto la sua comparsa. Questa può essere stata provocata da una posa frettolosa e poso studiata.

In altri articoli abbiamo parlato di come, una posa dell'infisso non eseguita a regola d'arte possa rendere inefficace anche il migliore serramento in commercio. Probabilmente la casa era particolarmente vecchia, i telai non sono stati adeguatamente preparati, i ponti termici eliminati, probabilmente ci sono diversi problemi che non sono stati individuati nell'abitazione.

Risultato? Avete ottimi serramenti ma la vostra casa non traspira in modo corretto e non è isolata in modo uniforme. L'umidità non viene liberata come accadeva con i vecchi serramenti e si forma condensa sulle superfici più fredde. Come risolvere la situazione?

Prevenire è meglio che curare: la posa a regola d'arte

Molto spesso, per tagliare su tempi e spese, non si dà il giusto peso alla posa in opera degli infissi. Per assicurarsi un lavoro corretto occorrerebbe sempre rivolgersi ad un installatore di serramenti professionista che provveda a effettuare tutti gli studi del caso prima di procedere alla posa.

Proprio come per l'acquisto di porte e finestre anche la fase della messa in opera non è un aspetto su cui si possa risparmiare o agire alla leggera. Occorre procedere sempre allo studio delle condizioni esistenti degli infissi, quando necessario alla sostituzione dei telai e alla riduzione dei ponti termici.

Un operatore esperto andrà ad informarsi sullo stato degli infissi attualmente installati, sullo stato delle pareti di casa, sul tipo di riscaldamento e anche sul numero degli inquilini il loro stile di vita. Se stendano il bucato in casa, quante lavatrici si fanno oppure quante volte si cucini. Saranno tutti dati importanti per pianificare al meglio il lavoro e scegliere i materiali.

Installatori meno avveduti possono, ad esempio, andare a ricoprire i vecchi telai in legno con lamiere in metallo, annullando l'effetto isolante dell'infisso.

Nuove abitudini per evitare la muffa

Per risolvere il problema della muffa, dopo aver proceduto alla sostituzione dei vecchi serramenti, occorrerà prendere alcune precauzioni e modificare un pò le proprie abitudini. Innanzitutto, come detto, occorre assicurarsi che la posa del serramento sia avvenuta a regola d'arte. Per questo occorre rivolgersi a installatori esperti.

Per liberare l'umidità che viene trattenuta in casa, prima che questa si condensi, sarà bene iniziare a prendere l'abitudine di pianificare dei momenti in cui arieggiare la casa quotidianamente. Anche evitare di stendere i panni in casa, soprattutto vicino ai caloriferi, è un comportamento utile per assicurarsi di non generare eccessiva umidità. Magari trovare un metodo alternativo per asciugarli.

Magari tenete aperta una finestra o un vasistas mentre cucinato o, ancora meglio, installate una cappa aspirante. Dopo un bagno o una doccia caldi fate uscire completamente l'umidità, sempre utilizzando una finestra a ribalta. In bagno potete utilizzare anche un sistema di aspirazione forzata dell'aria.

Quella di aprire le finestre dopo aver speso tanto per garantirvi un buon isolamento termico può sembrare un controsenso, ma non preoccupatevi: le performances dei vostri nuovo serramenti compenseranno egregiamente quei momenti in cui arieggerete casa.

Altre soluzioni per evitare la muffa sono quella di acquistare un deumidificatore, da collocare negli ambienti più critici, per smaltire l'umidità in eccesso. Si possono installare aeratori con recupero di calore per cambiare l'aria viziata interna con quella pulita esterna dopo averla riscaldata.

Ovviamente il riscaldamento dovrà essere equilibrato tra le varie stanze e non andrà acceso e spento in continuazione per evitare shock termici.

Che cosa è un inverter e che vantaggi offre?

 


Quella dell'inverter è una tecnologia versatile, importante, ma poco conosciuta al grande pubblico, insieme vedremo il suo funzionamento e le sue differenti applicazioni nella vita di tutti i giorni.

Inverter, che cos'è?

Lo scopo del nostro articolo sarà quello di fornirvi le corrette informazioni su cosa sia un inverter, in che modo lavora e quali sono le sue principali applicazioni, specie nella vita quotidiana. Scoprirete che questo strumento è assai più presente di quanto non possiate immaginare.

Il termine inverter (detto anche invertitore) è stato coniato nel 1925, su una rivista di ingegneria elettrica "The General Electric Review", in un articolo dove se ne descriveva anche il funzionamento. Come probabilmente sapete, esistono due tipi di corrente che possono alimentare macchinari e strumenti sia domestici che industriali. La corrente continua (DC), il primo tipo ad essere stato sviluppato, e la corrente alternata (AC) che si è affermato come nuovo standard.

Fondamentalmente l'inverter è un apparato elettronico, la cui funzione è quella di trasformare la corrente continua in corrente alternata ad una determinata tensione e frequenza. Questa tecnologia è impiegata per permettere ad apparecchi che funzionano a corrente alternata di essere alimentati con corrente continua.

Come funziona un inverter

Per comprendere a pieno il funzionamento di un inverter occorre spiegare il funzionamento di alternatore e trasformatore. A scopo esemplificativo diciamo che l'alternatore è uno strumento in grado di produrre corrente alternata a partire dall'energia meccanica grazie al fenomeno dell'induzione elettromagnetica (come accade nella bicicletta quando accendiamo il fanale). É composto da una bobina di filo e un magnete, il magnete, ruotando, crea una corrente che fluisce nella direzione opposta nel filo della bobina.

Il funzionamento del trasformatore è più complesso; questo lavora con due bobine di filo (primaria e secondaria), a seconda delle loro dimensioni, il trasformatore, potrà generare la tensione desiderata. Grazie al lavoro dei tiristori (una versione più recente dei circuiti a transistor) si ottiene un cambio della direzione alla corrente rapido e continuato, in grado di far funzionare il nostro inverter.

Quante tipologie di inverter esistono?

Anche se esistono differenti tipi di inverter, quelli principali e maggiormente diffusi, sono tre, tutti in grado di generare un'onda sinusoidali o pseudosinusoidale.

  • modello a onda quadrata: il più adatto per i carichi resistivi;
  • a onda sinusoidale modificata: adatto per carichi resistivi o capacitativi, meno per quelli induttivi perchè troppo rumorosi;
  • inverter a onda sinusoidale pura: questo modello è adatto per tutti i tipi di carichi grazie alla possibilità di riprodurre un'onda sinusoidale uguale a quella che caratterizza la comune rete elettrica domestica.

I vantaggi dell'utilizzo di un inverter

Sono diffusissimi in moltissimi dispositivi che utilizziamo ogni giorno, sia in ambito aziendale che domestico: dai gruppi di continuità, ai condizionatori d'aria, ai motori elettrici per i veicoli, ecc...

Ovviamente, oltre a permettere ai macchinari a corrente alternata di poter funzionare agganciandosi alla corrente continua, gli inverter consentono ai dispositivi elettrici di alimentarsi dalle batterie. Gli inverter sono dispositivi particolarmente utilizzati nelle attività che operano nel settore delle energie rinnovabili perchè una delle loro principali funzioni è quella di consentire l'alimentazione da pannelli fotovoltaici. Permettono che la corrente prodotta dal fotovoltaico possa alimentare la rete pubblica o le utenze tradizionali.

Gli inverter hanno altre qualità strategiche per il funzionamento dei comuni elettrodomestici di casa. Consentono di regolare la velocità dei motori elettrici.

La funzione di regolazione della velocità è collegata alla frequenza della tensione con cui viene alimentato il motore. Ad esempio, nei compressori, come quelli installati nei climatizzatori d'aria con inverter, la variazione della velocità, permette di risparmiare energia e concentrare il lavoro del motore solo quando le oscillazioni di temperatura lo richiedono.

Esempi di applicazioni nella vita quotidiana

Come già accennato, gli inverter sono utilizzati nei compressori usati in climatizzatori e frigoriferi. Il loro lavoro ci permette di tagliare sulle spese in bolletta e migliora il nostro comfort.

Le lavatrici ad inverter, in cui la rotazione del motore è regolata, sono più silenziose, più durature e efficienti a livello energetico. I forni a microonde utilizzano quella tecnologia per regolare la potenza emessa dall'apparecchio che riscalda il nostro cibo. 

Nella movimentazione dei liquidi, installare una elettropompa con inverter, permette una migliore movimentazione dell'acqua anche ai piai più alti degli edifici e garantisce una pressione costante.

Yellow Kid: fu davvero il primo protagonista dei fumetti?

 


Ancora oggi la nascita del fumetto è materia dibattuta ma, storicamente, si fa risalire la sua creazione a Yellow Kid, il primo personaggio di una storia a fumetti! Ma è davvero così?

Chi è Yellow Kid?

Yellow Kid era un personaggio della striscia intitolata "At the Circus in Hogan's Alley" pubblicata per la prima volta il 5 Maggio 1895 come supplemento domenicale del New York World.

Il suo autore è l'artista Richard Felton Outcault che, nelle sue strisce, raccontava le avventure di una variopinta umanità in un ghetto newyorkese. Tra queste figure spicca la presenza di Mickey Dugan, un ragazzino goffo, calvo, abbigliato con una camiciona da letto (inizialmente blu e poi gialla).

Mentre i dialoghi degli altri personaggi erano scritti su cartelli, i dialoghi di Yellow Kid apparivano sul suo camicione, ma successivamente l'autore introdurrà le caratteristiche nuvolette. Questo personaggio curioso e singolare è riconosciuto oggi come il primo protagonista di un fumetto.

I precursori del fumetto

Come abbiamo accennato, l'identità del primo personaggio dei fumetti, anche se formalmente designata, è ancora materia di discussione tra gli studiosi di storia dell'arte. Molte di queste discussioni hanno addirittura origine dalla definizione stessa di fumetto.

Questo linguaggio è spesso definito come una narrazione per immagini e, se il testo scritto non è strettamente necessario, è possibile considerare come primi esempi anche i graffiti preistorici, i geroglifici egiziani o i bassorilievi greci e romani. Tuttavia, il celebre autore newyorkese Will Eisner ci offre una definizione più puntuale: quella di arte sequenziale.

La sequenzialità contraddistingue la narrazione a fumetti, ma questa può essere riscontrata anche in antichità, in esempi come la Colonna Traiana o in alcune illustrazioni dell'arte medievale. Per arrivare al fumetto vero e proprio andranno ancora definiti degli stili di linguaggio ed espressione precisi.

La nascita del balloon

Il balloon è quello spazio bianco, rappresentato come una sorte di palloncino, che, nelle tavole a fumetto, serve a contenere i dialoghi dei personaggi. In Italia il nome "fumetto" nasce proprio da questo elemento che appare come una nuvoletta di fumo che esce dalla bocca del personaggio.

Ma anche in questo caso esistono delle rappresentazioni precedenti alla pubblicazione delle storie di Yellow Kid, come opere medievali o stampe del XVII° secolo che utilizzano soluzioni simili al balloon. Precedenti che fanno scricchiolare il suo primato. Quindi, di cosa abbiamo bisogno ancora per definire un fumetto?

L'artista statunitense Coulton Waugh, nel 1947, pubblica il saggio The Comics, il primo libro dedicato ad analizzare l'arte del fumetto. Waugh è il primo ad avanzare l'ipotesi di Yellow Kid come primo personaggio dei fumetti e offre la sua definizione del mezzo: la sequenza narrativa delle vignette, il testo inserito nei disegni e la presenza di personaggi che appaiono con regolarità nella storia.

Un'altra caratteristica importante dei fumetti, e che ne segna la nascita solo da un certo momento storico in poi, è la sua riproducibilità. Propria del fumetto è la possibilità di essere riproducibile per essere diffuso a un gran numero di lettori, un aspetto collegato alla diffusione dei giornali nella seconda metà dell'800.

Il fumetto... prima di Yellow Kid?

Ma, quindi, davvero Yellow Kid è il primo personaggio dei fumetti a tutti gli effetti? Beh... non esattamente.

Nel XIX° secolo i giornali iniziavano la loro grande diffusione e, assieme a questi, anche le strisce satiriche e umoristiche. In Europa, a Ginevra, Rodolphe Töppfer pubblica nel 1827 diversi racconti per immagini come "Histoire de M. Jabot", anche grazie ai consigli di Goethe e sono molti a considerare questo artista il primo vero fumettista.

Sempre in Europa, questa volta in Germania, l'illustratore e poeta Heinrich Christian Wilhelm Busch, realizza nel 1865, per un giornale umoristico "Fliegende Blätter", le avventure dei bambini Max e Moritz. Anche se non compare ancora il fumetto, alcuni storici del ramo, come l'italiano Palmiro Boschesi, le considerano come le prime storie a fumetti.

Passato e... futuro del fumetto

Queste opinioni contrastanti rendono la cosa ancora oggi, spinosa e soggetta alle opinioni dei vari esperti a seconda di come questi considerano il media. La creazione di fumetti, come espressione artistica, si è ritagliata un suo posto nel cuore di milioni di appassionati, raggiunti da una infinità di storie dei propri eroi, dapprima grazie alla stampa e, in tempi recenti, al web.

La nona arte, grazie al suo linguaggio semplice ma evocativo, fatto della fusione tra immagine e testo, è ideale sia per raccontare una storia che nella progettazione grafica di materiale pubblicitario messa in atto da aziende e imprese.

NCC Milano: come scegliere il miglior servizio



Se stai cercando un servizio di noleggio con conducente (NCC) a Milano, sai che hai a disposizione molte opzioni.

Tuttavia, scegliere il miglior servizio può essere difficile, soprattutto se non hai mai utilizzato questo tipo di servizio prima.

 

Fattori da considerare nella scelta di un servizio NCC a Milano

Ci sono molti fattori da considerare nella scelta di un servizio noleggio con conducente Milano. Di seguito, sono riportati i principali fattori che dovresti prendere in considerazione:

La reputazione dell'azienda

La reputazione dell'azienda è un fattore fondamentale da considerare. Verifica la loro esperienza nel settore, controlla se hanno recensioni positive sui siti web di recensioni e sui social media.

Inoltre, cerca di capire se l'azienda ha una buona reputazione per quanto riguarda la puntualità, la cortesia e la professionalità.

La flotta di veicoli

Un altro fattore importante da considerare è la flotta di veicoli dell'azienda. Assicurati che l'azienda abbia una vasta gamma di veicoli tra cui scegliere, in modo da poter selezionare il veicolo che meglio si adatta alle tue esigenze. Inoltre, informati sul fatto se i veicoli siano regolarmente controllati e manutenuti.

La disponibilità del servizio

Verifica la disponibilità del servizio NCC. Alcune aziende potrebbero non essere disponibili a determinati orari o in determinate zone della città.

Assicurati che il servizio sia disponibile quando ne hai bisogno e che copra l'area in cui devi spostarti.

Il costo del servizio

Infine, considera il costo del servizio. Assicurati di capire quali sono i costi associati al servizio NCC, inclusi eventuali costi aggiuntivi. Confronta i prezzi di diverse aziende per trovare quella che offre il miglior rapporto qualità-prezzo.

Recensioni del servizio NCC

Una delle migliori fonti di informazioni sulla qualità del servizio offerto da un'azienda NCC a Milano sono le recensioni.

Ci sono molti siti web di recensioni che ti permettono di leggere le recensioni degli utenti che hanno utilizzato un determinato servizio. Leggi le recensioni con attenzione e cerca di capire se l'azienda è stata valutata positivamente per la puntualità, la cortesia e la qualità del servizio.

Conclusioni

Scegliere il miglior servizio NCC a Milano può sembrare difficile, ma seguendo i consigli sopra esposti, puoi trovare un servizio che soddisfi le tue esigenze.

Con un po' di ricerca, puoi trovare il servizio NCC perfetto per le tue necessità di spostamento.