Un
interessante saggio tra storia e folclore di Danilo Tacchino
La
Liguria è una terra affascinante, rivierasca e montuosa, abitata da
un popolo di antiche origini, fiero della propria identità, cultura
e tradizioni.
Ma
la Liguria è anche una terra di misteri e di leggende, di creature
fantastiche e di personaggi marinari, stretta com’è tra
l’abbraccio del mar Ligure da un lato e quello di fitte schiere di
monti selvosi dall’altro.
Nell’immaginario
di chi ligure non è, si tratta, essenzialmente, di una terra
balneare, di ombrelloni e di spiagge, di località marittime che
attirano per ferie e vacanze soprattutto piemontesi, valdostani e
lombardi, e che, quindi, viene sovente ridotta allo stereotipo
consumistico di terra che espleta una funzione quasi esclusivamente
da “stessa spiaggia, stesso mare”, tanto per dirla citando il
verso di una celebre canzone dei mitici Anni Sessanta.
Però,
leggendo questo intrigante libro di Danilo Tacchino, intitolato
“Liguria nascosta e dimenticata” (pagine 314, Euro
17,90) pubblicato dalle Edizioni Ligurpress di Genova, ci si
accorge subito che, per fortuna, la Liguria non è solo questo…
È
infatti una terra che ha una lunga storia, e come tutte le terre che
hanno alle spalle una lunga storia, è ricca di tradizioni, miti,
leggende e fiabe che, spesso, sono note soltanto ai cultori di storia
locale, folclore e tradizioni popolari.
Ecco
che allora questo libro, che si presenta con una taglio decisamente
divulgativo, apre la strada alla conoscenza di una Liguria ben
diversa dall’immagine vacanziera che di lei abbiamo in mente.
È
una Liguria un po’ arcana, a tratti fiabesca, intrisa di elementi
mitologici, una Liguria, per l’appunto nascosta e dimenticata,
come suggerisce già il titolo stesso del libro.
Ed
è una Liguria incredibilmente affascinante, perché è la Liguria
delle streghe e dei diavoli, degli animali fantastici e delle
vestigia di antiche civiltà, di femmine fatali e di audaci
navigatori, di avventurieri e di pirati…
Danilo
Tacchino, con un’abilità divulgativa davvero degna di rilievo,
riesce a mantenere desta l’attenzione del lettore, proponendogli
storie e leggende di suggestivo fascino, come, per esempio, quella
del pirata vichingo Hasting, che s’innamorò di una
splendida statua di Venere da lui stesso razziata durante il
saccheggio della città di Luni; oppure, la storia legata allo
Scoglio di Panèa e alla commovente leggenda del drago
pietrificato; o, ancora, la leggenda molto inquietante del Diavolo
del Branco, in cui si parla di un tenebroso baratro, situato tra
Pietra Ligure e Toirano, sul fondo del quale si troverebbe un arcano
accesso nientemeno che per i terrificanti abissi dell’Inferno.
E
poi, ancora, storie sanguinose di invasioni e di scorrerie, dai
predoni saraceni ai longobardi, dai pirati turchi alle armate
napoleoniche, a testimonianza che la Liguria, in quanto terra di
mare, ha vissuto sulla propria pelle anche tutti i rischi e tutti i
pericoli che questo, soprattutto nei secoli passati, comportava…
E
sono tutte leggende molto avvincenti, storie piene di fantasia,
aneddoti e vicende che affascinano perché sono tuttora intrise di
mistero e avvolte da un alone di magia che, inevitabilmente, seduce
ed incanta la fantasia del lettore.
Ma
la Liguria nascosta e dimenticata non è solo questo: c’è
un lungo lavoro di letture, di studio, di accurata e minuziosa
ricerca dietro la scrittura di questo libro. Un lavoro attento,
meticoloso, serio e ben documentato, che traspare chiaramente
soprattutto da capitoli come quello dedicato ai nove Papi liguri,
oppure quello che indaga sulla nobiltà sepolta o, ancora, il
capitolo (molto affascinante sotto molteplici punti di interesse)
dedicato alle Storie dei Camalli.
Ma
il lungo lavoro di ricerca effettuato da Danilo Tacchino si riscontra
anche ad ogni pagina della seconda parte del volume, interamente
dedicata agli “aneddoti”, che contiene storie interessanti su
Cantarana e la grotta dei Saraceni, oppure sul paese di Montalto e i
suoi insostituibili muli, o, ancora, le notizie sulla drammatica
passione del Venerdì Santo a Vallebona, oppure le pagine dedicate
all’affascinante storia del celebre Principato di Seborga.
È
dunque un volume assai importante quello che avete tra le mani, cari
lettori, perché la sua lettura vi condurrà alla scoperta di una
Liguria ignota, lontana dalle abituali mete vacanziere, circonfusa da
un alone di mistero e di leggenda che affascina e seduce, anche per
merito dell’abilità con cui un valente scrittore qual è Danilo
Tacchino ha saputo divulgare e rendere accessibili a tutti, tematiche
e argomenti che, il più delle volte, restano di esclusiva
appartenenza di schiere di lettori specializzati o particolarmente
interessati a questo genere di soggetti.
Con
questo bel libro, la Liguria descritta da Danilo Tacchino ci appare
un po’ meno nascosta e un po’ meno dimenticata, e, forse, la sua
lettura può stimolarci ad andare a visitare i paesi e le località
che l’Autore ha saputo così efficacemente descrivere.
Il
volume può essere richiesto direttamente all’Autore, e-mail
dantacc@tin.it,
oppure alla Ligurpress tel. 010-8301701.
Fabrizio
Legger
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