L'imposizione
fiscale, in Italia, è la più alta d'Europa (si sa) e le sue
ramificazioni, le interpretazioni possibili delle varie Leggi,
scatenano dibattiti e polemiche infinite. La tassazione può essere
diretta o indiretta in base a ciò che costituisce oggetto di calcolo
(il patrimonio o il consumo). E anche questo si sa. Quello che si
conosce meno o, meglio, che gli imprenditori pubblicizzano meno (e
sbagliano) sono i costi occulti che in questi ultimi governi sono
stati una vera e propria mannaia per ogni azienda. Allo scopo di non
apparire vessatoria nei confronti dell'imprenditoria, la politica
nostrana ha operato un sostanziale aumento dell'imposizione fiscale
operando su ciò che a prima vista potrebbe apparire corollario della
produzione. Ma che di fatto non lo è. Le spese che le imprese
possono inserire a bilancio sono state diminuite o rimaneggiate
variando il concetto di deducibilità o imponibilità. E' bastato
variare le percentuali, un po' qua e un po' là, per ottenere
significative nuove entrate erariali. Sto parlando dei costi per la
telefonia, il trasporto, la salute, ecc. Oggi, qualunque compagnia
telefonica riesce a fornire il proprio servizio ad un costo
leggermente inferiore ai 20 euro ma se avete bisogno di un contratto
business il prezzo raddoppia e più. La scusa principale non è il
maggior onere da parte della ditta erogante (più telefonate e più
efficienza nel servizio) ma proprio la possibilità di dedurre tale
spesa. Peccato che questa possibilità sia continuamente menomata,
Governo su Governo. Ad oggi, si possono dedurre solamente l'80% delle
spese telefoniche e solamente se la linea è dedicata (ciò significa
che i contratti devono essere per forza business e quindi... più
costosi). Il servizio è migliore con una linea business? No ma
tant'è. In Italia l'importante è pagare. Sempre. Altri costi
occulti sono legati al trasporto. Le spese deducibili (carburanti,
manutenzione e consumo) si dividono in numerose categorie in base
alla tipologia del mezzo. Le cose cambiano se l'oggetto è un veicolo
per trasporto merci, ad uso promiscuo, per i dipendenti. La
detrazione è in tutti i casi solo parziale e continua a diminuire ad
ogni riduzione delle tasse prospettata dai nostri super governi. Poi,
ci sono le spese per la mensa fornita ai dipendenti, i costi di
rappresentanza, bolli, assicurazioni, omaggi e manutenzione ordinaria
di immobili, spese sanitarie, ecc. Per fortuna, però, #èlavoltabuona
e le cose non potranno che cambiare. In peggio...
Pier Giorgio Tomatis
Pier Giorgio Tomatis
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