Il problema dell'immigrazione dal Nord
Africa è figlio legittimo (diretta conseguenza) delle scelte
neocolonialiste dell'Onu, delle multinazionali, di un po' tutti i
Paesi industrializzati e di quelli emergenti. Le guerre fatte, quelle
fatte fare o foraggiate di denaro o armi in quella zona del mondo
hanno dato origine a sofferenze e migrazioni, fughe da morte certa e
cruenta. Questo tipo di politica, aggressiva e coloniale, ha derubato
le popolazioni africane e mediorientali privandole delle proprie
materie prime o sventrando interi territori, non ha migliorato la
situazione economica dei cittadini europei concentrando le enormi
ricchezze in poche mani, ha ucciso tantissima gente ne ha mutilati
altri e reso ancor più poveri milioni e milioni di esseri umani,
creato seri grattacapi ai Paesi del Mediterraneo, preparato terreno
fertile per il terrorismo internazionale e la propaganda dell'ISIS
favorendo la sua campagna di reclutamento. Anni di presunto contrasto
al Terrore e di azioni di Polizia Internazionale hanno mostrato il
vero volto della Guerra e della violenza: la spoliazione dei più
elementari diritti umani. In qualunque modo pensiamo di uscirne non
lo faremo senza pagare un alto costo di vite umane. Da una parte ci
sarà l'ISIS o qualunque organizzazione criminale che intenderà
usare il naturale malcontento di una fetta di popolazione mondiale
che è stanca di sentirsi oppressa senza aver la possibilità di
reagire. Dall'altra ci sarà un'invasione incontrollabile che
comporterà altri tipi di pericoli, problemi e insoddisfazione. In
qualunque modo si cascherà, si cascherà male. E sarà anche un po'
colpa nostra. La lezione storica di due guerre mondiali ravvicinate
nel tempo, tra gli stessi avversari e per i medesimi motivi, non è
stata sufficiente ad impedirci di commettere gli stessi errori del
passato. Anzi, li abbiamo migliorati...
Pier Giorgio Tomatis
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