La Mail
Art favorisce la conoscenza tra gli artisti dei 5 continenti
E i più
svariati progetti di quest’arte si susseguono a ritmo continuo
La Mail
Art potrebbe essere davvero definita la forma d’arte più
rappresentativa dell’epoca della Globalizzazione. È infatti sia
un’arte globale sia per quanto riguarda il modo di realizzarla (nel
senso che si pratica utilizzando le tecniche più diverse e
disparate) sia perché mette in contatto tra loro artisti di tutto il
pianeta utilizzando…i mezzi semplicissimi della posta e del
francobollo!
Con
carta, colori, colla, ritagli di giornale e tanta fantasia, si
possono realizzare opere davvero interessanti, che spesso
costituiscono un vero e proprio “ritratto psicologico” dei
mailartisti che le hanno eseguite. Praticare la Mail Art (o Arte
Postale se si preferisce) è semplicissimo: basta avere tanta
fantasia e spiccate doti per il disegno, l’assembramento cartaceo,
il collage. Si realizzano opere che possono essere a soggetto libero
oppure su un tema scelto da organizza un “Progetto di Mail Art”,
e via per tutto il mondo, sulle ali dei francobolli, inghirlandate di
timbri postali, rivestite di buste che, spesso, sono già dei veri e
propri lavori, permeate come sono di colori o abbellite da disegni e
collage.
Basta
fare un giro su internet per scoprire che i siti dedicati alla Mail
Art sono tantissimi. Ogni appassionato mailartista può organizzare
un concorso di Arte Postale: si sceglie un tema, si diffonde il bando
ed ecco che le opere incominciano a fioccare dai paesi più diversi:
Italia, Russia, Inghilterra, Brasile, Giappone, Argentina, Germania,
Turchia, Canada, proponendo i lavori più diversi e anche più
bizzarri. Se vogliamo, la Mail art è una forma di “arte povera”
che si realizza con poco costo e che generalmente non ha accesso
nelle grandi gallerie d’arte o negli istituti accademici.
Le mostre
di Mail Art si fanno quasi sempre nelle sedi di piccole associazioni
di volontariato, in scuole che aderiscono a questi progetti, in
piccoli spazi espositivi autogestiti oppure presso sedi di movimenti
o gruppi artistici che hanno contatti con i mailartisti. Ma proprio
per questo la Mail Art è, a parer mio, una forma d’arte
decisamente popolare, che mette in contatto persone che hanno spesso
spiccate doti artistiche ma che sono escluse dai grandi circuiti
artistici delle gallerie e delle accademie, dove l’Arte Postale non
ha cittadinanza.
Attualmente
ci sono decine di concorsi di Mail Art. Ne segnaliamo alcuni: quello
dedicato al “Sogno”, organizzato dal New Copy Center, di La
Spezia, con la collaborazione del pittore spezino Alberto Sordi
(omonimo del celebre attore romano); quello dedicato al “Fuoco”,
organizzato da Nadia Poltosi, di Porto Alegre, in Brasile; quello
dedicato al personaggio di “Indiana Jones”, organizzato da Marie
Pierre Brot, della città di Sete, in Francia; quello dedicato al
“Sale”, ovvero il “sale nostrum”, organizzato dalla Art
Gallery Atrebates, di Dozza (Bologna). Per informazioni più
dettagliate visitare i siti internet www.artistampsnews.com
oppure www.archiviomailart.com
Fabrizio
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