Stefano Venier guida Snam in anni di grandi sfide portandola a ritagliarsi un ruolo da protagonista nello scenario energetico europeo: il focus.
Snam tra progetti, sfide e investimenti: la vision di Stefano Venier e i risultati di rilievo
Snam ha chiuso il 2024 “con risultati molto positivi, superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa”. Parola di Stefano Venier: alla guida del Gruppo dal 2022, lo ha traghettato in una fase delicata per il settore energetico facendone emergere il ruolo chiave nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e nel rafforzare la capacità di stoccaggio. Negli ultimi anni, infatti, lo scenario energetico è stato segnato da grandi cambiamenti e sfide sempre più complesse che, come l’AD di Snam sottolinea anche sul suo profilo LinkedIn, hanno richiesto interventi sia tampone sia strutturali per garantire l’affidabilità degli approvvigionamenti. “Il conflitto russo-ucraino ha cambiato profondamente il contesto, rendendo necessaria una diversificazione rapida e strategica delle fonti energetiche, nonché il rafforzamento di alcuni elementi strutturali del sistema come gli stoccaggi. Per questo, in Snam, abbiamo avviato un piano di investimenti senza precedenti per rafforzare l’infrastruttura nazionale e migliorare la resilienza e stabilità del sistema”: anche i risultati registrati lo scorso anno con investimenti record per 2,9 miliardi di euro e una rafforzata capacità sui fronti del Gnl e dello stoccaggio sottolineano l’efficacia della vision che Stefano Venier ha impresso a Snam, sempre più pronta a ritagliarsi un ruolo da protagonista anche in Europa.
Stefano Venier: Snam guarda al futuro dell’energia, la direzione è tracciata
Snam, come ricordato in più occasioni anche da Stefano Venier, punta a costruire un sistema infrastrutturale paneuropeo sempre più interconnesso e multi-molecola, capace di garantire la sicurezza energetica del Paese e abilitare la transizione energetica verso il Net Zero al 2050: “In questo, la nostra rete gioca un ruolo sempre più cruciale, grazie a progetti come la Linea Adriatica, che sarà completata entro il 2027, e al potenziamento delle capacità di esportazione verso l’Austria e l’Europa centrale, che raggiungeranno 14 miliardi di metri cubi entro il 2026”. Determinante in questo percorso anche la crescita della capacità di rigassificazione: “Grazie ai nuovi terminali FSRU di Piombino e Ravenna, abbiamo raggiunto una capacità di 28 miliardi di metri cubi l’anno, triplicando il peso dell’LNG sul totale della domanda nazionale, oggi pari a oltre il 40%”. Ma è anche attraverso l’acquisizione di Edison Stoccaggio, portata avanti sotto la guida dell’AD, che Snam ha potuto consolidare il suo ruolo di maggior operatore di stoccaggio in Europa, garantendo una capacità pari al 30% della domanda italiana e a un sesto di quella europea. L’operato di Stefano Venier in Snam si contraddistingue, inoltre, per la costante propensione a guardare al futuro: “Ci stiamo preparando a un contesto energetico in continua evoluzione, puntando su progetti strategici come il SoutH2corridor per il trasporto di idrogeno dal Nord Africa verso il Centro Europa e il Ravenna CCS Project”. Servono tempo e investimenti significativi ma la strada delle molecole decarbonizzate è tracciata: “Per questo abbiamo previsto oltre 12,5 miliardi di euro al 2029, per accelerare la transizione e costruire un sistema sempre più resiliente e sostenibile”. E si guarda già oltre: “Vogliamo costruire un modello infrastrutturale moderno e capace di rispondere alle sfide del futuro, valorizzando al contempo le nostre persone, con il loro talento, la loro passione e il loro coinvolgimento”.
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