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domenica 13 aprile 2025

Pietro Labriola: evitare aste onerose per garantire innovazione e copertura

Seguire il modello tedesco per il rinnovo gratuito delle frequenze mobili agli operatori, in cambio di investimenti in reti e infrastrutture. Questa è la proposta di Pietro Labriola, AD di TIM, per consentire in Italia la diffusione del 5G Standalone.

Pietro Labriola

Pietro Labriola guarda al modello tedesco del rinnovo delle frequenze gratuito

A margine della scadenza delle frequenze mobili italiane prevista per fine 2029, Pietro Labriola, AD di TIM, ha proposto di applicare la stessa soluzione che è stata impiegata in Germania. Infatti, l’agenzia tedesca di telecomunicazioni e reti ha rinnovato in maniera gratuita i diritti d’uso delle frequenze per gli operatori, che potranno continuare a sfruttare lo spettro radio mobile, ma si impegneranno ad offrire più obblighi di copertura e maggiore accesso alle frequenze per la concorrenza. Pietro Labriola ha sottolineato come l’obiettivo tedesco sia quello di consentire agli operatori di investire in infrastrutture e servizi per migliorare la copertura di rete e non sottrarre risorse alla finanza pubblica. Una decisione che cura gli interessi del Paese, con gli operatori che si sforzeranno per migliorare la qualità e la copertura.

Pietro Labriola: consentire agli operatori di investire in infrastrutture e reti

Pietro Labriola è convinto di estendere anche in Italia l’uso delle frequenze radio gratuitamente. Dall’ultima consultazione Agcom è emerso che la metà delle immobilizzazioni delle telco sono causate dai costi per i diritti d’uso delle frequenze, con solo il 30% destinato agli investimenti della rete, ragion per cui il 5G Standalone è poco diffuso in Italia. Il manager alla guida di TIM ha ribadito quanto sia necessaria una visione strategica improntata al futuro, in grado di consentire agli operatori di investire in innovazione e incrementare la qualità delle reti, ricordando quanto onerosa sia stata l’ultima asta frequenze e quanto poco sostenibile sarebbe replicare quel modello. Pietro Labriola ha reclamato con decisione la stretta di un patto che consenta agli operatori di pianificare investimenti infrastrutturali in un contesto stabile, prevedibile e funzionale alla diffusione del vero 5G Standalone e ai servizi che ne conseguono.

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