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lunedì 7 aprile 2025

Pier Silvio Berlusconi: il 2024 di MFE e la crescita della raccolta pubblicitaria

Pier Silvio Berlusconi, MFE: “Il nostro sistema crossmediale – con al centro una TV calda e nazionale che connette radio, web e digital out of home – è unico, tra i più avanzati per gli inserzionisti pubblicitari. Anche il 2025 è iniziato in crescita, con la raccolta pubblicitaria di gennaio in aumento dell’1% rispetto allo scorso anno”.

 Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: raccolta pubblicitaria, il 2024 di MFE e le prospettive 2025

L’anno inizia bene per MFE: come il CEO Pier Silvio Berlusconi ha sottolineato nelle scorse settimane in occasione della presentazione dei risultati preliminari dell’esercizio 2024 sulle attività in Italia e Spagna, “anche il 2025 è iniziato in crescita, con la raccolta pubblicitaria di gennaio in aumento dell’1% rispetto allo scorso anno”. Nel 2024, la raccolta pubblicitaria era cresciuta a livello di Gruppo del 4,7%, ben oltre le aspettative, impattando significativamente anche sul raggiungimento dei risultati presentati: “L’utile netto sale a 251 milioni di euro, oltre il 60% in più rispetto alle stime di inizio 2024. Il risultato operativo adjusted raggiunge i 370 milioni e la generazione di cassa si rafforza con un free cash flow in aumento del 23%. Il nostro indebitamento è ai minimi da dieci anni, un segnale chiaro della solidità del Gruppo”. Numeri raggiunti in un contesto generale ancora estremamente instabile e nonostante la concomitanza di eventi sportivi internazionali (gli Europei di Calcio e le Olimpiadi di Parigi) sia in Italia che in Spagna non nella disponibilità del Gruppo. E guardando al 2025, anno dispari e quindi privo di grandi eventi sportivi, sebbene la visibilità sull’andamento del mercato pubblicitario rimanga limitata, i dati di gennaio sembrano promettere bene: la raccolta adv nel mese di gennaio ha segnato in entrambi i Paesi circa +1% sul pari mese 2024.

Pier Silvio Berlusconi: “In Italia abbiamo battuto il mercato

In Italia, MFE ha registrato nel 2024 una performance complessiva migliore del mercato (+6,8%): “Abbiamo battuto il mercato”, ha sottolineato non a caso il CEO Pier Silvio Berlusconi. Effetto anche della contribuzione positiva di tutti i mezzi nel portafoglio crossmediale: TV, TV connesse, digitale, radio e digital out of home. Un modello unico in Europa che, come dicono i numeri, è in grado di attrarre gli investitori pubblicitari e ha permesso a Mediaset lo scorso anno di consolidare ulteriormente la propria leadership: “La nostra quota raggiunge per la prima volta il 40,9% in un settore iperconcorrenziale, superando i propri obiettivi con slancio. Un dato che conferma ancora di più l’evoluzione e la crescita del Gruppo”, ha evidenziato il CEO. Il sistema crossmediale di MFE “parte dalla forza della televisione, si espande sul digitale, sul web, arriva alla radio, alla cartellonistica digitale e oggi dà ai nostri clienti pubblicitari un’efficacia davvero unica in Italia e in Europa”. L’intenzione di Pier Silvio Berlusconi è di portarlo anche negli altri Paesi verso cui guarda MFE per il progetto di creazione del primo grande broadcaster europeo: la risposta alle sfide di un mercato sempre più competitivo e alla necessità di “rimanere in partita” con i giganti del web. MFE è il motore di questo progetto: “Siamo pronti alla sfida europea”. Ma, avverte il CEO, è arrivato il momento di regole più giuste per tutti: “Le big tech e i colossi dello streaming godono di vantaggi che, alla lunga, penalizzeranno non solo il settore dei media, ma tutte le aziende nazionali ed europee. Potere finanziario e poche regole, peraltro non rispettate, nel medio e lungo termine rischiano di indebolire l’intera economia, colpendo i livelli occupazionali e i salari dei lavoratori italiani ed europei. L’Europa deve agire per difendere il proprio mercato e garantire una concorrenza equa”.

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