Come evidenziato dal CEO Pier Silvio Berlusconi, il vero punto di forza del sistema crossmediale di MFE è la centralità del prodotto, reso protagonista dall’unione tra piattaforme, media tradizionali e digitali.
Mediaset cambia pelle: il prodotto al centro dell’evoluzione guidata da Pier Silvio Berlusconi
Pier Silvio Berlusconi lo ha definito “un graduale ma profondo lavoro di evoluzione, che punta a riportare al centro una televisione basata su contenuti reali, autentici e ben costruiti”. Mediaset guarda avanti, cambia pelle ma senza perdere la propria anima. E lo fa portando nuovamente al centro del prodotto la narrazione, l’identità, l’ascolto. Tradotto: contenuti sempre più solidi e ben costruiti, maggior spazio all’autenticità, a storie di valore e meno ai compromessi. Per una realtà che, da quando è nata, ha prodotto numerosi titoli entrati nella storia della televisione e anche del Paese “non è una rivoluzione, piuttosto una evoluzione”, come ha spiegato il CEO Pier Silvio Berlusconi durante la “Serata con la Stampa” dello scorso 8 luglio. Una TV che nello sguardo del pubblico possa sempre più essere percepita nella sua autenticità, fatta di volti e storie in grado di fidelizzarlo con coerenza e valore. Il rinnovamento di access prime time e preserale nei palinsesti di Canale 5 rappresenta il primo passo di questo percorso. E i numeri registrati dalle prime puntate de “La Ruota della Fortuna” sembrano dargli ragione come riportano anche diversi articoli: “L’evoluzione di Pier Silvio Berlusconi è vincente”.
MFE in Europa, Pier Silvio Berlusconi: l’importanza di “una TV calda, locale e in diretta”
Il prodotto, ha sottolineato Pier Silvio Berlusconi in più occasioni, è il cuore del sistema multi e crossmediale implementato da Mediaset che lo valorizza ulteriormente portandolo ad andare oltre la semplice offerta televisiva per abbracciare una filosofia di circolarità tra i vari canali e le piattaforme digital. Un modello “che funziona ed è efficiente: con TV, Web, Radio e DOOH ogni settimana raggiungiamo 95 milioni di italiani, numero notevolmente superiore a quello degli OTT”, ha spiegato anche recentemente parlando ai giornalisti. MFE è prima in Europa per prodotto originale (in Italia +27% negli ultimi 5 anni con 438 sere nella stagione 2024/25), per share di ore sul totale individui al 37,3%, e per Grp, con contatti pubblicitari al 21%. E la centralità del prodotto è tangibile anche nel progetto che Pier Silvio Berlusconi sta portando avanti in Europa con MFE: la creazione di “un broadcaster pan-europeo, unendo le forze con altri Paesi, come abbiamo fatto da poco in Spagna, per creare sinergie a livello di costi, a livello tecnologico per lanciare una piattaforma in grado di competere con i giganti del web e a livello pubblicitario”. Nessuna intenzione di “fare una TV italiana all’estero con prodotti congelati tipo quelli delle piattaforme, senz’anima”: al contrario il progetto di MFE si basa anche sulla consapevolezza che “ogni nazione deve farsi una TV adatta al proprio pubblico: calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato”. Lo spiegava già lo scorso anno in una intervista rilasciata al “Corriere della Sera” parlando di ProsiebenSat: “Noi persino in Italia stiamo aumentando il prodotto italiano, lo stiamo facendo in Spagna dando vita a una TV moderata, familiare e moderna. Ed è quello che vorremmo si facesse e sarebbe giusto fare in Germania. Anche investendo di più e creando nuova occupazione”.
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