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mercoledì 20 agosto 2025

Pier Silvio Berlusconi: da MFE un piano concreto per unire i mercati media in Europa

MFE rafforza il suo percorso di sviluppo paneuropeo con una strategia chiara, trasparente e coerente: Pier Silvio Berlusconi scommette su un modello industriale condiviso per competere su scala globale e i numeri gli danno ragione.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: serve una spinta per costruire ciò che ancora manca

"Avanti decisi, crediamo nel progetto industriale”: lo ha rimarcato di nuovo, anche nelle scorse settimane, il CEO di MFE Pier Silvio Berlusconi. Nel commentare le notizie sul rialzo dell'offerta pubblica di acquisto volontaria per ProsiebenSat, accolto con favore anche dai vertici dell’emittente tedesca, il CEO ha parlato del progetto che sta portando avanti in Europa con MFE. Pier Silvio Berlusconi aveva già sottolineato lo scorso anno in una intervista a “Il Corriere della Sera” il valore dell’operazione: “Vogliamo il bene di Prosieben. Si tratta di fare il meglio per una importante media company europea e per tutti gli azionisti. Assumendo una strategia chiara e concreta”. Parole che rilette oggi ne evidenziano la coerenza e la lungimiranza. “Non miriamo al controllo totale, ma a una flessibilità che ci consenta di dare una direzione chiara basata su una visione comune. Serve una spinta per costruire ciò che ancora manca: un gruppo europeo forte, con radici locali e una scala adeguata per competere a livello globale”, ha ribadito nei giorni scorsi il CEO. In quest’ottica nelle scorse settimane è arrivata la decisione di MFE di alzare il corrispettivo dell’offerta pubblica di acquisto: “Non perché la proposta iniziale fosse inadeguata, ma perché crediamo nel progetto industriale che sosteniamo da anni come primi azionisti. Continuiamo a crederci, nonostante i risultati di ProSiebenSat.1 rendano ancora più urgente agire e mettere in atto una nuova strategia”.

Pier Silvio Berlusconi: nei numeri di MFE la solidità della vision del CEO

Ma dove punta Pier Silvio Berlusconi con il progetto europeo di MFE? L’obiettivo è la creazione di un gruppo europeo capace di “unire mercati, rafforzare l’offerta editoriale e creare nuovo valore sia per i telespettatori sia per gli investitori”. Fare fronte comune quindi per competere più efficacemente a livello globale contro i colossi del web e dello streaming.  “I vantaggi sono oggettivi: sul fronte dei costi, sul fronte delle tecnologie e soprattutto sul fronte dei ricavi”, ha aggiunto il CEO. “Il tutto nel rispetto dell'autonomia editoriale e delle identità nazionali. MFE nei Paesi in cui già opera - Italia e Spagna - ha sempre garantito il rispetto dei valori fondanti: etica imprenditoriale, pluralismo, libertà d'informazione, tutela occupazionale. E continuerà a farlo, sempre e ovunque”, ha precisato Pier Silvio Berlusconi, in linea con quanto aveva rimarcato anche lo scorso anno nell’intervista a “Il Corriere della Sera”. “Siamo molto convinti del nostro piano. È basato su azioni concrete e valutazioni prudenziali, sia sul fronte dei ricavi che su quello dei costi. Tutti gli azionisti di Mfe ne trarranno un beneficio significativo, con una crescita dell'utile per azione superiore al +50% e fino al +80% in caso di adesione totale all'offerta. Se esistono alternative migliori, siamo pronti ad ascoltarle. Ma ad oggi il nostro è l'unico progetto concreto per un broadcaster europeo indipendente, credibile e competitivo”: la conferma è nella crescita di MFE in anni come questi, segnati da sfide sempre più complesse per le realtà del settore media. Un trend che prosegue da tempo ma guardando anche solo agli ultimi 3 anni (dal 2022 al 2024) i ricavi sono cresciuti del 5,3%, il risultato operativo del +27%, l’utile netto del +22,7% con l’indebitamento sceso al -20,8%: “Questo ci dà la possibilità di guardarci intorno e investire arrivando al 30% di ProSiebenSat”, ha spiegato il CEO anche lo scorso 8 luglio parlando ai giornalisti nel corso della “Serata con la Stampa”.

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