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martedì 5 agosto 2025

Fabrizio Di Amato racconta come è nata MAIRE: l’intervista

L’evoluzione di MAIRE da quando era un piccolo nucleo di tre persone a Gruppo quotato in Borsa presente in 50 Paesi: Fabrizio Di Amato racconta la sua esperienza da imprenditore e fondatore della società.

Fabrizio Di Amato

MAIRE: la storia di Fabrizio Di Amato nell’intervista di Marcello Ascani

La storia di MAIRE, il Gruppo ingegneristico che sviluppa soluzioni per la transizione energetica, si interseca con quella del suo fondatore e Presidente Fabrizio Di Amato, di recente intervistato dallo youtuber Marcello Ascani. Nell’intervista, racconta di come è passato dall’essere un giovane imprenditore a leader di un colosso dell’ingegneria da 6 miliardi di euro. Fabrizio Di Amato ha solo 12-13 anni quando un’esperienza lavorativa estiva gli fa capire che il suo futuro sarebbe stato nel settore dell’impiantistica, dell’ingegneria e della tecnologia. “C’era un artigiano diventato imprenditore che aveva un po’ di persone e io gli davo una mano. Ero molto bravo coi numeri e mi chiese di rimanere”, ricorda. Dopo averne parlato con i genitori, inizia a dividersi tra studio e lavoro, continuando per diversi anni. “L’unico tempo libero era la domenica. Dormivo fino all’una e il pomeriggio vedevo qualche amico, poi lunedì si ricominciava”. Avendo già acquisito esperienza a sufficienza, conclude le superiori e decide di lanciarsi nella sua avventura imprenditoriale. Così, nel febbraio dell’83 fonda il primo nucleo di MAIRE, costituito da soltanto tre persone. Pur mantenendo i piedi per terra, fin dal principio è convinto che sarebbe diventata “una grande azienda”.

Fabrizio Di Amato: le tappe più significative della crescita di MAIRE

Dopo aver acquisito i primi clienti, con non poche difficoltà, Fabrizio Di Amato investe i guadagni nell’azienda e continua in questo modo per un po’. “I margini erano bassi ma a me non interessava. Io ho sempre investito nell'azienda e devo dire che poi alla fine i risultati sono arrivati”. A segnare la crescita di MAIRE sono soprattutto due momenti, entrambi coincidenti con delle acquisizioni. La prima, di Fiat Engineering, si conclude dopo oltre un anno di trattativa e contribuisce ad espandere gli orizzonti della società. La seconda, di Tecnimont, a un anno di distanza dall’altra, serve a proiettare MAIRE in tutto il mondo. “Acquisirla non era solamente strategico da un punto di vista industriale, significava diventare di punto in bianco un player gigantesco in Italia”, afferma l’imprenditore. Ormai divenuta una realtà più che affermata, a novembre 2007 la società viene infine quotata in Borsa. Oggi, è presente in 50 Paesi a livello mondiale.

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