L’Amministratore Delegato del Gruppo FS Stefano Donnarumma ha illustrato l’ambizioso progetto fotovoltaico che contribuirà a decarbonizzare il sistema ferroviario italiano. Il primo passo? L’installazione di 1 GW di solare, ma l’obiettivo a lungo raggio è raggiungere i 2,2 GW entro il 2034.
Stefano Donnarumma: soddisferemo il 34-40% della domanda di energia entro il 2034
Il Gruppo FS punta a coprire il 19% del proprio fabbisogno energetico annuo entro il 2029 con quello che sembra essere il più grande progetto fotovoltaico italiano. Con un investimento di 1,3 miliardi di euro per l’installazione di un gigawatt di solare, Ferrovie dello Stato Italiane compie il primo grande passo per la decarbonizzazione del sistema ferroviario. A illustrare il piano del Gruppo è stato l’Amministratore Delegato Stefano Donnarumma in un’intervista rilasciata a “Il Sole 24 Ore”. “Quel gigawatt è solo un inizio – ha dichiarato il manager – perché, oltre l’orizzonte di piano, noi puntiamo a raddoppiare la capacità installata, portandola a 2,2 GW al 2034 per soddisfare il 35-40% della nostra domanda di energia al 2034”. Considerando che Ferrovie dello Stato Italiane costituisce attualmente il soggetto più energivoro del Paese – i suoi 7 terawattora di consumi rappresentano circa il 12% dell’intera domanda nazionale – il piano in questione assumerebbe un ruolo davvero cruciale per la transizione energetica dell’Italia. Stando a quanto riportato dall’AD Stefano Donnarumma, per la realizzazione del progetto il Gruppo FS sta pensando a un veicolo societario ad hoc. “La societarizzazione – ha spiegato – ci consentirebbe l’apertura del capitale a soggetti terzi, (…) interessati a partecipare a questa operazione”. Sotto il profilo della governance, ci sarà da capire se il nuovo veicolo “sarà in pancia a RFI o farà capo alla holding”.
Stefano Donnarumma: il mix energetico del piano
“Oltre l'8o% della nuova capacità rinnovabile sarà costituita da impianti fotovoltaici con una taglia da 6 a 10 megawatt connessi alle sottostazioni elettriche di Rfi e dedicati a supportare i consumi da trazione che sono la fetta principale del nostro fabbisogno”, ha proseguito l’AD del Gruppo FS, chiarendo quale sarà il mix energetico del piano. Ci saranno impianti più grandi da 50 megawatt, che andranno a costituire il 14% del totale e che saranno però costruiti a partire dal 2027, a causa di iter approvativi più lunghi. Il resto sarà invece formato da impianti di media tensione sotto 1 MW, che verranno installati soprattutto su coperture e parcheggi di stazioni. Il progetto prevede inoltre la costruzione di impianti di stoccaggio per garantire la conservazione dell’energia. Questi verranno probabilmente realizzati in aree di pertinenza di FS non idonee ad accogliere nuova capacità rinnovabile ma in grado di ospitare tali sistemi. Gli impianti sorgeranno dunque principalmente, ma non esclusivamente, negli spazi e negli edifici che appartengono al Gruppo. Stefano Donnarumma ha infatti spiegato che le aree ferroviarie, essendo qualificate “idonee” dal Governo, godono di un iter autorizzativo più veloce, “ma i progetti non dovranno essere necessariamente del Gruppo”, piuttosto dovranno essere funzionali allo scopo. L’AD ha infine ribadito che l’azienda non è interessata a gestire direttamente questi impianti e che è aperta a valutare delle partnership: “Stiamo già iniziando a studiare una serie di opportunità laddove ci sono aree prossime alle nostre linee ferroviarie”.
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