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giovedì 31 marzo 2022

DECA “Via” è il nuovo singolo dell’artista torinese

Le mille sfaccettature di un amore in chiave pop




In radio dal 1 aprile



Il nuovo singolo di Deca parla di una relazione d'amore in tutte le sue sfaccettature: dai momenti di difficoltà in cui solitudine e malumore prendono il sopravvento a quelli di estrema felicità tra alcol, baci e sesso.


«Parlo dei miei errori e dei suoi e di come ne siamo usciti, di come abbia bisogno di lei, senza però riuscire a esprimerlo se non attraverso la mia musica» Deca.


Radiodate: 1 aprile 2022

Etichetta: Orangle srl 

www.oranglerecords.com

www.laltoparlante.it




CONTATTI SOCIAL


INSTAGRAM: https://www.instagram.com/deca.ydf/

SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/13Il0NL1QiQEVvWhK6ZZ5a


BIO

Nato a Torino nel 2005, De Carolis Gabriele, in arte Deca, si affaccia nella scena musicale emergente torinese all'età di 14 anni. In due anni ha toccato diversi generi dimostrando la voglia di sperimentazione, passando dalla techno all'indie fino all'hardcore trap. Tutte le uscite sono sotto il segno dell'Urban Central, studio torinese in cui l'artista è cresciuto, sia musicalmente che non.


TORO “I sogni non finiscono mai” è il nuovo brano del progetto DAE music che invita a vivere una vita vera lontano da schermi e social

 Un’esortazione a vivere la vita vera, lontano dagli schermi e intrisa d’azione




“I sogni non finiscono mai” è il secondo singolo del Toro, che è autore di testo e melodia, mentre l’arrangiamento è stato realizzato dal producer Jody Baccoucha. 

Il pezzo pop rock, segue il brano di esordio Morgana, ed ha una duplice valenza: da una parte critica in modo cinico l’odierna tendenza di tutti ad essere schiavi dei social e dipendenti da internet, dall’altra è un’esortazione a reagire a questo stato di inedia, per vivere in modo positivo, come Jim Carrey nella pellicola “Yes Man”. 


Questo nuovo singolo, in cui emerge il tributo al miglior pop rock italiano,  nasce con un’indole ribelle, trascinata dal ritornello che incita a prendere coscienza della situazione, mentre la riflessione sociale si compone nelle strofe, veicolo di un messaggio più ampio. 



Radio date: 1 aprile 2022

Etichetta: DAE Music


CONTATTI E SOCIAL 

Facebook: https://www.facebook.com/torothereal

Instagram: @dae_how2edizioni

YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=ykb1ebAbzFI

Spotify: https://open.spotify.com/album/5se2adUQe4KLCyBnB4S3Da


BIO


“Toro” è un progetto DAE Music, nuova etichetta indipendente dell’editore Dario Abate, già attivo con i marchi HOW2 Edizioni e Dario Abate Editore. 

Toro è un rocker nell’animo, definito “ebbro cantautore” per la sua tendenza a raccontare storie vere, in modo molto diretto e irriverente, a volte anche crudo. “Toro” è un soprannome che nasce nella notte dei tempi, che sintetizza un aspetto peculiare dell’artista: la sua grinta. Toro nasce a Napoli, ma si trasferisce in giovane età a Milano, dove si laurea in design, prima di ottenere un master in Strategie Aziendali presso la Bocconi. Nella vita è un imprenditore in vari settori, tra cui l’editoria. Da sempre appassionato di musica, si avvicina alla sua produzione in età matura, seguendo una sempre più insistente ispirazione. 

Il progetto nasce grazie alla collaborazione con il producer Jody Baccoucha, autore degli arrangiamenti. I riferimenti musicali del Toro sono molteplici: partono dal rock italiano dei Vasco Rossi, Ligabue, Piero Pelù, Edoardo Bennato, fino ai Maneskin, passando per il pop degli 883, di Nek e Cremonini, fino alla dance italo disco. A febbraio il primo singolo pubblicato è “Morgana”. 


fonte: www.laltoparlante.it


Francesco Milleri: EssilorLuxottica presenta i risultati del quarto trimestre e del 2021

La soddisfazione dell'AD Francesco Milleri per i risultati del quarto trimestre e del 2021: "Nel 2022 continueremo ad andare avanti a pieno ritmo, grazie alla fiducia dei nostri clienti e dei partner e l'impegno delle nostre persone, compresi i 39.000 dipendenti GrandVision che oggi sono parte della famiglia EssilorLuxottica".

Francesco Milleri

Francesco Milleri: l'anno straordinario di EssilorLuxottica, focus sui risultati 2021

"Guardando ai risultati finanziari, il 2021 è stato un anno straordinario per EssilorLuxottica": lo ha sottolineato l'AD Francesco Milleri nel commentare insieme al Vice AD Paul du Saillant la performance. Qualche numero: il fatturato, pari a 21,4 miliardi, supera del 20% quello registrato nel 2019, in una situazione ancora pre-pandemia, e del 40% quello del 2020 anche per effetto dell'acquisizione di GrandVision. Non a caso si è ritenuto opportuno presentare i risultati anche escludendo il contributo di GrandVision: in questo secondo caso i ricavi arrivano a 17,8 miliardi mentre l'utile netto a 2 miliardi, in crescita rispetto ai 1.938 milioni del 2019, usato come anno di riferimento, con un aumento del 16% a cambi correnti e del 6,3% a cambi costanti. "Nonostante un contesto particolarmente difficile, le vendite e i profitti hanno superato i livelli pre-pandemia, rispettando l'outlook sulle vendite e superando quello sulla marginalità operativa", ha spiegato l'AD Francesco Milleri unitamente al Vice AD. Nel 2022 "continueremo ad andare avanti a pieno ritmo, grazie alla fiducia dei nostri clienti e dei partner e l'impegno delle nostre persone, compresi i 39.000 dipendenti GrandVision che oggi sono parte della famiglia EssilorLuxottica".

Francesco Milleri: sentiamo la necessità di crescere come azienda responsabile

Nel parlare della performance 2021 di EssilorLuxottica, l'AD Francesco Milleri ricorda anche "le nostre innovazioni e i marchi come Stellest, Ray-Ban Stories e Transitions XTRActive, così come Oakley, tuttora in forte crescita", evidenziando come stiano tracciando la strada "per una nuova generazione di prodotti in grado di cambiare la vita delle persone e aprire a nuove categorie di prodotto di cui beneficerà l'intero settore". EssilorLuxottica è oggi "un punto di riferimento per il nostro settore, per questo sentiamo la necessitò di crescere come azienda responsabile". Lo dicono anche le numerose iniziative lanciate nel corso dell'anno, a riprova di come la sostenibilità rimanga al centro delle strategie del Gruppo: "Abbiamo raggiunto la carbon neutrality nei nostri Paesi di origine, l'Italia e la Francia, e lavoriamo per raggiungere nuovi importanti traguardi. Il futuro che stiamo costruendo è un futuro per tutti: talento, innovazione tecnologica e tenacia sono oggi i tratti distintivi dell'azienda che ci porteranno lontano". Ma "il nostro primo pensiero va a tutte le persone colpite dall'attuale tragedia in Ucraina", si legge nel messaggio dell'AD Francesco Milleri e del Vice AD Paul du Saillant: "In questo momento di difficoltà, la sicurezza dei nostri dipendenti rimane la priorità e stiamo fornendo tutto il supporto possibile al personale impattato nella regione".

FICSTRIP “Massive Icefall” è il nuovo singolo in attesa dell’album d’esordio: distorsioni graffianti descrivono la metamorfosi

 Distorsioni graffianti descrivono la metamorfosi mentre la contrapposizione di ritmo e melodia trasporta nel sonno della rinascita



In radio dal 1 aprile 


I riferimenti testuali, più o meno espliciti, descrivono l’autodistruzione intrecciando più livelli di lettura: l’ambiente e lo sfruttamento incontrollato delle risorse del pianeta; il cambiamento climatico; la fine di una relazione; lo stereotipo della “donna oggetto”.

Malgrado i molteplici temi presenti in questa “allegoria” della società moderna, la chiave per comprenderli, secondo i Ficstrip, è una: «Se non saremo noi i protagonisti del cambiamento, se continueremo a fingere di cambiare tutto per far sì che in realtà non cambi nulla, sarà il cambiamento stesso a travolgerci». 


Così come il bozzolo, apparentemente immobile ed imperituro, viene squarciato dalle forze invisibili che si muovono al suo interno, permettendo alla farfalla di “nascere” iniziando un nuovo stadio della sua vita, l’arpeggio iniziale di chitarra acustica sembra volersi protrarre in una litania insistente, ma viene travolto dalla potenza incontrollabile di tutti gli altri strumenti per dare vita al pezzo.  

Schitarrate distorte e graffianti, linea di basso energica, batteria secca e dura, a tratti tribale. Voce e violino trasportano l’ascoltatore, cullandolo e sorprendendolo. 


I Ficstrip sono: 

Jym: voce che spazia dal catartico all’esplosivo. 

Zullo: chitarrista che fa della creatività il suo punto di forza

Mattia: chitarrista dall’anima blues, imprevedibile e viscerale

Elly: cattiva e sensuale con un basso distorto tra le mani.

Dave: batterista energico che affonda le proprie radici nel primo Grunge. 

Oriana: violinista dalle oniriche visioni 


Il singolo è il secondo estratto dall’EP in arrivo ad aprile. Tutti i brani sono stati prodotti e registrati presso EDAC STUDIO, che ha lavorato con Gorillaz, Nic Cester e Giorgieness. 


Etichetta: Autoproduzione

Radio date: 1 aprile 2022

Release Ep: 22 aprile 2022


LINK SOCIAL 


FACEBOOK: https://www.facebook.com/ficstrip 

INSTAGRAM: https://instagram.com/ficstrip

YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCRZKVQbTqUxWKhF8l-_kqow 

SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/3PPFY2F5zYkUzLgbJd61A5


BIO


Il progetto Ficstrip nella formula attuale nasce a fine 2020 con l’intento di produrre pezzi inediti che fossero il riassunto degli ultimi tumultuosi anni vissuti dai membri della band all’interno e al di fuori di essa. Anche il titolo “Hopes and Shadows” del nuovo EP, affidato alla produzione di EDAC STUDIO e in uscita nel 2022, richiama i sentimenti contrastanti che hanno caratterizzato la realizzazione di ognuna delle canzoni, sentimenti legati principalmente al disagio generato dalle contrapposizioni della società moderna. La band è composta da musicisti attivi da molti anni, anche con altri progetti, nella scena musicale delle province di Varese e Como, condividendo il palco con altri musicisti affermati nel territorio. Ogni componente del gruppo con le sue relative esperienze è diametralmente opposto all’altro. Il risultato, pur strizzando l’occhio a sonorità tipiche del pop rock, è difficilmente classificabile: dolce ma ruvido, onirico ma pragmatico. L’unico comune denominatore della band è il fortissimo senso di appartenenza alla provincia profonda ed il sincero rifiuto della grande città come punto di riferimento. A febbraio la band ha pubblicato il singolo “Fallin’ Down”. 


fonte: www.laltoparlante.it


Pierroberto Folgiero: il ruolo centrale dell’idrogeno nella transizione ecologica

Pierroberto Folgiero, alla guida di Maire Tecnimont e di NextChem, ha spiegato l'importanza di incentivare il passaggio all'idrogeno e ai carburanti "bio", sottolineando anche i risvolti sociali del cambiamento in atto: innovazione e sostenibilità devono guardare a migliorare, di fatto, la vita delle persone.

Pierroberto Folgiero

Pierroberto Folgiero: sostenibilità e tecnologia nel futuro di Maire Tecnimont e NextChem

Innovazione e sostenibilità, due strade parallele da percorrere con forza e decisione per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050: ne ha parlato Pierroberto Folgiero in una intervista ad "Adnkronos", in qualità di Amministratore Delegato del Gruppo Maire Tecnimont e di NextChem. "La nostra visione è di assumere un ruolo di abilitatori della transizione energetica a livello mondiale, mettendo la nostra conoscenza dei processi di trasformazione delle risorse naturali al servizio di una economia sempre più circolare e a basso impatto carbonico", ha spiegato l'AD. Gli obiettivi prioritari guardano alla tutela dell'ambiente anche attraverso lo sviluppo della mobilità sostenibile e delle tecnologie per produrre carburanti low carbon e "bio". La transizione verso l'idrogeno è in atto ed è una carta da tenere bene a mente: nel PNRR sono stati stanziati 3,19 miliardi a tal proposito. "Un primo grande tema è di natura infrastrutturale", ha sottolineato Pierroberto Folgiero. "Ci sarà un grande lavoro da fare, multifiliera e sovranazionale". NextChem, ha spiegato il manager, ha nel suo portafoglio tecnologico quattro soluzioni per la produzione di idrogeno ad intensità carbonica decrescente, così da farsi trovare pronti e assecondare questo cambiamento.

Pierrobrto Folgiero: l'importanza del cambiamento dal punto di vista sociale

Sempre correlata al tema idrogeno, vi è la questione dei colori. Idrogeno blu o idrogeno verde? "Noi li stiamo spingendo tutti", ha dichiarato Pierroberto Folgiero. "Il blu, ottenuto dal gas ma con cattura della CO2, il blu elettrico, ancora più sostenibile; l'idrogeno verde, da elettrolisi e fonti rinnovabili, e quello circolare, dai rifiuti. È sciocco pensare a un modello competitivo su un settore che ha così tanto bisogno di svilupparsi e in tempi rapidi". Il cambiamento di cui abbiamo bisogno si basa anche su una transizione di tipo socio-economico: l'Italia deve puntare a questi nuovi scenari come ad un'opportunità per colmare le disuguaglianze, migliorando così la vita delle persone in generale grazie all'innovazione e alla sostenibilità. "Nella nostra strategia di sostenibilità con ricadute di carattere più sociale, le priorità sono garantire la salute e la sicurezza delle nostre persone attraverso una formazione e responsabilizzazione continua", ha sottolineato Pierroberto Folgiero. Bisogna creare un ambiente più sano e inclusivo. "Le persone sono al centro della nostra attenzione, sia quelle che afferiscono alla nostra supply chain, sia quelle che vivono nei territori dove abbiamo uffici e cantieri". L'impegno verso chi è in povertà o chi vive in situazioni di emergenza rimarrà costante.

Ideal Standard: una storia di eccellenze nelle soluzioni per il bagno

Ideal Standard ha contribuito a rivoluzionare il settore proponendo prodotti e soluzioni all'avanguardia: tecnologia, esperienza e ingegnosità ne improntano la storia ultra-centennale.

Ideal Standard

La storia di Ideal Standard: quando design e performance si incontrano

Performance e design: un connubio su cui Ideal Standard impronta da oltre 100 anni la propria crescita. Lo dicono i riconoscimenti conseguiti e i traguardi raggiunti nel corso della sua storia: non a caso l'azienda è artefice di alcune delle più importanti innovazioni introdotte nel settore. Eccellenza in confort, sicurezza, igiene e durata: nel progettare prodotti e soluzioni per ogni tipologia di ambiente bagno l'azienda unisce un'importante esperienza alle profonde competenze di professionisti qualificati per sviluppare innovazioni in grado di stabilire nuovi standard per ogni tipologia di ambiente bagno. L'ingegno alla sua massima espressione. Sanitari, rubinetteria, docce, vasche, mobili e accessori esclusivi: per Ideal Standard a parlare oggi è la leadership nella performance, riconosciuta a livello internazionale.

Ideal Standard: le innovazioni rivoluzionarie progettate dall'azienda

In collaborazione con università, architetti, urbanisti e società edili leader in tutto il mondo, Ideal Standard lavora per modellare il futuro del Modern Living. Nel corso della sua storia l'azienda ha contribuito a rivoluzionare il settore proponendo soluzioni e prodotti innovativi. Il know-how, la capacità e l'expertise si riflettono nell'ampia gamma di prodotti, progettati sapientemente in modo da soddisfare le necessità dei clienti, presenti e futuri. Tra le soluzioni sanitarie avanzate che l'azienda ha introdotto anche Ceraplus 2, miscelatori progettati tramite un approccio scientifico rigoroso dotati di una funzione di pulizia termica integrata che consente di interrompere la miscelazione alla massima temperatura, utilizzando la temperatura di erogazione dell'acqua calda nel sistema e garantendo il processo di pulizia più efficace possibile. E ancora Intellimix®, una soluzione intelligente e sostenibile per ottimizzare l'igiene negli spazi condivisi che ha portato recentemente Ideal Standard ad aggiudicarsi due ambiti premi di design internazionali, il Red Dot Award for Product Design 2021 e l'iF DESIGN AWARD 2021: riconoscimenti che attestano i più alti standard di qualità, innovazione e funzionalità dei produttori di tutto il mondo.

“Diario di volo”, nel volume di Paolo Gallo il rapporto tra innovazione tecnologica e ambiente

Per raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica la tecnologia è un alleato indispensabile. Ma digitalizzare un'azienda, avverte Paolo Gallo, va ben oltre il semplice sviluppo di una app.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: trasformazione digitale, serve visione ampia o si rischia di rimanere in superficie

"La trasformazione digitale ha chiaramente un inizio, ma non può avere una fine. L'evoluzione e le innovazioni devono essere costanti". Non ha dubbi Paolo Gallo: la digitalizzazione è un fenomeno complesso e in continuo divenire. E non può limitarsi al lancio di una app o all'utilizzo di nuove tecnologie, ma deve essere abbracciata in un senso molto più ampio, arrivando a coinvolgere in primis processi e persone. Le aziende che sottovalutano questa differenza rischiano di restare bloccate in superficie, lasciando immutati mindset e cultura aziendale. E soprattutto, non potranno mai contribuire concretamente alla lotta al cambiamento climatico. "Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità" nasce dalla volontà del CEO di Italgas di indagare sul legame tra ambiente e innovazione tecnologica. Il volume, edito da Luiss University Press e presentato lo scorso 11 febbraio alla Microsoft House di Milano, prende spunto dal percorso di cambiamento portato avanti dall'azienda negli ultimi cinque anni. Ammodernamento delle infrastrutture, passaggio al cloud, contatori smart, big data: un'evoluzione che è andata oltre la trasformazione degli asset, con un impatto significativo sui processi e in particolare sul modo di lavorare delle persone.

Paolo Gallo: con il digitale sarà possibile cambiare paradigma energetico

Un'azienda che intraprende un percorso di digitalizzazione a 360°, afferma Paolo Gallo, sarà in grado - attraverso impianti, infrastrutture e processi più performanti - di raggiungere l'obiettivo Ue della carbon neutrality al 2050. Trasformazione digitale e transizione energetica vanno ormai di pari passo. E la prima non è altro che il "fattore abilitante" della seconda. È il motivo che ha portato Italgas a investire oltre 2 miliardi di euro sulla digitalizzazione della rete, che verrà completata entro quest'anno. L'obiettivo è la creazione di un network sempre più flessibile e in grado di gestire in maniera efficiente anche i gas rinnovabili: "Per raggiungere i target climatici fissati dall'Ue è necessario sfruttare il potenziale delle infrastrutture esistenti e adottare un approccio che tenga conto del contributo di più fonti energetiche - ha spiegato Paolo Gallo - Non si può pensare che un solo vettore energetico consenta di raggiungere l'obiettivo net zero. Occorre tener conto dei gas rinnovabili e del loro impatto sul processo di decarbonizzazione".

Fondazione Severino, progetti su legalità e reinserimento sociale: le parole di Paola Severino

Legalità, formazione e nuove prospettive sono "un primo passo per trovare la forza di reagire": la riflessione di Paola Severino, Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli e promotrice della Fondazione.

Paola Severino: "La legalità è una straordinaria opportunità di inclusione sociale"

Progetti per la formazione e il reinserimento sociale e lavorativo dedicati a detenuti ed ex-detenuti, assistenza legale pro bono per rendere effettivo il diritto alla difesa, valorizzazione del merito, della motivazione e della capacità. Si delineano così gli elementi fondanti che hanno condotto alla nascita della Fondazione Severino, progetto avviato dalla Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli Paola Severino. Un'iniziativa che "nasce per mettere a disposizione degli altri, in particolare di soggetti svantaggiati, le mie esperienze", ha illustrato nell'evento di presentazione tenutosi il 10 dicembre 2021 presso il Campus Luiss di Roma. Educazione alla legalità, dunque, nella convinzione che questa rappresenti uno strumento chiave affinché il merito sia protagonista nella società odierna: "La legalità è una straordinaria opportunità di inclusione sociale", ha sottolineato Paola Severino nel suo messaggio, "e l'educazione è una leva fondamentale per combattere la piaga della corruzione, tradizionale antagonista del merito".

Paola Severino: le iniziative della Fondazione per il reinserimento sociale

Come evidenziato da Paola Severino, la legalità e il merito sono i due principi alla base del progetto: "Per questo ho voluto creare questa Fondazione, a supporto dei soggetti svantaggiati e delle persone detenute", ha osservato, nella convinzione che "offrire percorsi di formazione, prospettive lavorative e opportunità di inserimento possa costituire un primo passo per trovare la forza di reagire e guardare con più fiducia al proprio futuro". "Le istituzioni fanno il possibile per il reinserimento ma i mezzi sono limitati", ha aggiunto Paola Severino, sottolineando come "ogni iniziativa può portare benefici". Diverse le possibilità a disposizione, dai corsi per sommelier a quelli da operatore cinofilo, dai corsi di teatro e scrittura a quelli da analista finanziario: successivamente l'esperienza è stata raccontata nel docufilm "Rebibbia Lockdown", presentato durante la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Municipia S.p.A.: Digital Transformation, le attività della società

Il rinnovamento dei processi gestionali, piattaforme per facilitare i pagamenti e il dialogo con i cittadini: l'impegno di Municipia S.p.A. nel supportare Comuni di ogni dimensione nel processo di trasformazione digitale.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: strumenti e soluzioni all'avanguardia per città più sicure, sostenibili e inclusive

Inclusione, sicurezza e sostenibilità: questi, nella vision di Municipia S.p.A., i pilastri da cui partire per costruire le città del futuro. Luoghi ideali dove lavorare e vivere con al centro il cittadino e i suoi bisogni. In quest'ottica già oggi la società del Gruppo Engineering lavora al fianco di Comuni di ogni dimensione supportandoli nei processi di trasformazione digitale: la tecnologia non deve però essere vista come un fine ma come lo strumento necessario per abilitare la trasformazione digitale in ogni ambito. Sostenibilità economica, sicurezza, servizi sociali, turismo, mobilità e trasporto pubblico locale, efficientamento energetico e gestione dei rifiuti: Municipia S.p.A. si pone come obiettivo quello di rendere la gestione pubblica più efficiente, sostenibile, sicura, semplice e meno costosa proponendo metodi e soluzioni all'avanguardia. E porre il cittadino al centro significa anche garantire l'inclusione e la solidarietà abilitando servizi che si basano sull'analisi dei big data raccolti sul territorio: anche in questo le nuove tecnologie giocano un ruolo fondamentale, come sperimenta quotidianamente la società del Gruppo Engineering nei progetti che porta avanti nel Paese.

Municipia S.p.A. è il partner per la trasformazione digitale delle città di ogni dimensione

Questa "rivoluzione" però non riguarda tanto la tecnologia, strumento indispensabile per abilitarla, quanto i processi. È un aspetto importante questo, intorno a cui ruota anche l'attività di Municipia S.p.A.: innovare nei servizi pubblici significa infatti ripensare i processi in modo da arrivare a realizzare maggiori livelli di efficienza, efficacia, trasparenza e sostenibilità attraverso la tecnologia digitale. La società interviene anche con formule di partenariato pubblico-privato e project financing con investimenti e rischi a suo carico e compartecipazione ai benefìci derivanti dall'incremento delle entrate e dalla diminuzione dei costi. Da Roma a Milano passando per numerosi Comuni del Paese di ogni dimensione: le soluzioni e le tecnologie proposte da Municipia S.p.A. incontrano le esigenze degli Enti locali al fine di rinnovare i processi gestionali e rendere l'interazione con i cittadini più semplice e multi device. Nel farlo la società guidata dal presidente Stefano De Capitani guarda con particolare attenzione agli Obiettivi dell'Agenda 2030 individuando azioni e progetti che possano concretamente contribuire al conseguimento.

mercoledì 30 marzo 2022

Maurizio Tamagnini: Missoni, l’apporto di FSI nell’evoluzione dello storico marchio

Maurizio Tamagnini: la recente evoluzione di Missoni, storico marchio del Made in Italy, passa anche attraverso l'investimento di FSI che nel luglio 2018 ha deciso di puntare su un'eccellenza riconosciuta a livello globale.

Maurizio Tamagnini

Maurizio Tamagnini: FSI e l'investimento in Missoni, storia di un'operazione vincente

La storia di FSI, la realtà guidata da Maurizio Tamagnini, si intreccia con quella di Missoni nel luglio 2018. Eccellenza della moda italiana per heritage e creatività, Missoni è una delle aziende più note a livello internazionale. Il piano di sviluppo proposto dalla SGR che Maurizio Tamagnini guida in qualità di CEO ha portato a una ulteriore crescita della maison anche sui mercati internazionali: attraverso l'operazione, realizzata in partnership con la famiglia Missoni, si puntava infatti a valorizzare la notorietà dello storico marchio del Made in Italy nonché il significativo potenziale dell'azienda. Target raggiunti grazie all'apporto di FSI e all'efficacia delle strategie messe in campo: il piano di espansione internazionale, l'ampliamento dell'offerta di prodotto e il significativo sviluppo del canale retail, in particolare nei key markets.

Maurizio Tamagnini: l'apporto di FSI in Missoni

FSI, come ricordato in diverse occasioni anche dal CEO Maurizio Tamagnini, investe nelle eccellenze italiane supportandone la crescita dimensionale, favorendone l'internazionalizzazione e sostenendone il consolidamento settoriale. È quanto avvenuto con Missoni, a cui la SGR, oltre all'impegno finanziario, ha contribuito anche apportando competenze di tipo manageriale: la guida del CEO Livio Proli, la cui nomina rientra nel piano di riorganizzazione proposto da FSI, ha permesso al brand di raggiungere negli ultimi anni diversi risultati di rilievo. Tra questi la linea homeware "Missoni Home", prima in licenza, è stata completamente internalizzata e l'accelerazione degli investimenti sul canale digital. Nel 2021 il brand ha subito un ulteriore upgrade. Rinnovata la direzione creativa, l'azienda è entrata nel mercato cinese aprendo un flagship store al Kerry Center di Shanghai, un WeChat Mini Program e un negozio su Tmall. Nell'evoluzione del brand ha trovato spazio anche l'integrazione dei criteri ESG, in linea con l'impegno promosso da FSI e dal CEO Maurizio Tamagnini a favore dell'ambiente, della sostenibilità dei prodotti e del benessere dei dipendenti.

Francesco Starace: l’Europa e l’energia, intervista all’AD e DG di Enel

Il mondo non è mai pronto per il cambiamento eppure continua a cambiare: il futuro dell'energia nell'intervista all'AD e DG di Enel Francesco Starace per "Specchio".

Francesco Starace

Francesco Starace: nella rivoluzione elettrica l'Europa è molto avanti perché ha investito nella digitalizzazione

Il mondo non è mai pronto per il cambiamento, eppure continua a cambiare, spesso senza che noi ce ne accorgiamo. Intervistato per "Specchio", settimanale de "La Stampa", l'AD e DG di Enel Francesco Starace affronta diversi argomenti di stretta attualità focalizzandosi in particolare sui cambiamenti che interessano il mercato energetico. "Man mano che l'elettricità diventa decarbonizzata si fa anche più economica e meno volatile, e quindi ci si chiede se utilizzarla in modi fino ad allora inconcepibili. Oggi parliamo di trasporti, auto e camion, ma vedrete presto anche il riscaldamento e il raffreddamento, le pompe di calore elettriche sono molto meglio delle caldaie a gas", spiega l'AD di Enel. "I processi industriali diventeranno sempre più elettrificati. Cosa vuol dire avere milioni di auto con le batterie da ricaricare? E milioni di pompe di calore? Come adattare la rete? Come fare in modo che questi cambiamenti siano sicuri e affidabili?": come ricorda Francesco Starace, rispondere a queste domande è il lavoro di quanti oggi operano nel mercato dell'energia. Nel quadro della rivoluzione elettrica "l'Europa è molto avanti perché abbiamo investito nella combinazione di digitale ed elettrico molto prima": il sistema europeo è "il più solido, performante e attrezzato per il futuro".

Francesco Starace: rinnovabili e idrogeno green, la vision di Enel

Oggi le rinnovabili sono competitive, è necessario promuoverle per ridurre la dipendenza dal gas. Lo sottolinea l'AD Francesco Starace nell'intervista su "Specchio" pubblicata lo scorso 13 marzo: "Sono meno care e più prevedibili. Il costo di produzione è più o meno fisso, un cambiamento enorme dopo che, dagli anni '60 in poi vivevamo in una grande volatilità dei prezzi del petrolio. Ed è terribile dover pianificare l'economia su qualcosa fuori dal nostro controllo e totalmente imprevedibile". Enel lo ha intuito da tempo, lo dicono i numeri: "In termini di capacità rinnovabile, 5-6 anni fa abbiamo scoperto di essere la più grande azienda privata al mondo, e lo siamo anche oggi, oltre a essere quelli che crescono di più. Nel 2021 abbiamo installato più capacità rinnovabile di chiunque altro, così come avvenuto negli ultimi quattro anni". E quest'anno "produrremo quasi il 55% di energia da fonti rinnovabili. Ci aspettiamo un incremento annuo del 5%". Francesco Starace parla anche del valore dell'idrogeno green come fonte principale di energia pulita ricordando come quello "verde", prodotto dall'elettrolisi, sia oggi più costoso rispetto a quello "grigio", derivato dal gas o dal carbone: "Quello verde però non produce CO2, non ha un impatto sul clima. Potrebbe diventare competitivo? Ci sono due fattori. Il primo è che l'energia rinnovabile usata per produrlo deve costare sotto i 40 euro per megawattora, e ci siamo arrivati, e il secondo è che il costo dell'elettrolisi deve ridursi di un fattore di sei, il che è molto cospicuo, ma parecchi altri settori, incluso quello delle batterie, sono già riusciti a realizzare simili riduzioni nei loro costi".

Responsabilità sociale e post-pandemia: il focus di Carlotta Ventura pubblicato su “Pandexit”

"Pandexit. Cambiamento della società e nuovi stili di comunicazione" si focalizza sul tema del cambiamento nella società e negli stili di comunicazione. Il libro di Stefano Gnasso, pubblicato da "Il Sole 24 Ore", ospita un intervento di Carlotta Ventura, manager di A2A.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura esamina il cambiamento della comunicazione nel post-pandemia

"I preoccupanti scenari che abbiamo di fronte, un doloroso conflitto, l'emergenza climatica ed energetica che corre, impongono che un business credibile sia accompagnato da precise assunzioni di responsabilità verso la collettività": responsabilità sociale d'impresa che, nel percorso iniziato oltre un secolo fa, "ha contribuito a fornirci oggi gli strumenti giusti per interpretare efficacemente queste istanze di cambiamento". È la riflessione condivisa da Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs in A2A, su come sia cambiata la comunicazione aziendale nel corso degli anni, in particolare a seguito alla crisi climatica e pandemica. Lo ha evidenziato anche in un intervento pubblicato su "Pandexit. Cambiamento della società e nuovi stili di comunicazione" (ed. "Il Sole 24 Ore"), libro di Stefano Gnasso che affronta il cambiamento negli stili di comunicazione e nella società. In particolare, la comunicazione "dovrà resistere alla tentazione di prendere scorciatoie", osserva Carlotta Ventura, "evitando forzature e derive come il greenwashing, e invece ancorarsi più che mai agli obiettivi dichiarati".

Carlotta Ventura: siamo nella "decade of action", la comunicazione cambia nei periodi di crisi

Come indicato da Carlotta Ventura, nell'attuale epoca del "First act then talk" gli obiettivi aziendali devono essere verificabili e raggiungibili tramite azioni coerenti. Il decennio attuale contraddistingue infatti la "decade of action", in cui "sono fondamentali la definizione e il coerente perseguimento del 'Purpose', l'enunciato di scopo dell'azienda dove la capacità di creare valore non è più rappresentata solo dalle categorie fisiche, ma anche da quelle valoriali", spiega nell'intervento. Tra le trasformazioni principali, aggiunge Carlotta Ventura, "annunciare scelte responsabili e sostenibili non basta" poiché "la politica, l'industria e la loro comunicazione devono sempre far seguire agli obiettivi dichiarati una scadenza temporale e la possibilità di verificare le azioni concrete". Nel mondo odierno "non basta impegnarsi per una causa, bisogna farlo subito, per raccogliere il risultato entro un periodo breve. O sarà troppo tardi. Oggi siamo nella fase del 'First act then talk'", evidenzia la manager in conclusione.

Private Banking, nuovo target di raccolta per Banca Generali: 18-22 miliardi entro il 2024

In occasione della presentazione del Piano 2022-2024, l'AD di Banca Generali Gian Maria Mossa ha parlato di una "nuova fase di forte crescita". La strategia si rifà ai punti di forza dell'Istituto di private banking: qualità dei professionisti, cultura orientata all'innovazione e impegno nella sostenibilità.

Private Banking, Banca Generali alza il tiro: nel prossimo triennio target finanziari in crescita

Dopo il risultato storico conseguito nel 2021, con una raccolta che ha raggiunto quota 7,7 miliardi di euro, Banca Generali guarda già al futuro annunciando target finanziari ancora più ambiziosi. Le stime contenute nel nuovo Piano strategico presentato dall'Istituto di private banking parlano chiaro. Da qui al 2024 si prevede una raccolta netta totale tra i 18 e i 22 miliardi, masse gestite e amministrate tra i 105 e i 110 miliardi e una crescita annua dell'utile netto del 10-15%. Nel periodo 2022-2025, la distribuzione dei dividendi si attesterà sui 7,5-8,5 euro, per azioni cumulati, di cui 2,55 già annunciati. "C'è un trend strutturale molto forte a sostegno della nostra industria - ha dichiarato Gian Maria Mossa, alla guida di Banca Generali - e la peculiarità del nostro modello di business ci fa essere ancora più ottimisti". La nuova fase di espansione poggia le basi su quelli che Mossa definisce i "punti di forza" del Gruppo: "Qualità dei professionisti, cultura orientata all'innovazione e impegno nella sostenibilità". Per raggiungere gli obiettivi finanziari la strategia è stata costruita attorno a tre pilastri: aumento del target di mercato potenziale grazie allo sviluppo di nuovi servizi private banking, rafforzamento del modello Open banking e sostenibilità verso gli stakeholder.

Banca Generali: i dettagli della strategia al 2024 tra nuovi clienti private banking, data driven e sostenibilità

Nello specifico, la nuova fase di sviluppo delineata da Banca Generali è incentrata sul raggiungimento di tre obiettivi. Lato private banking, l'Istituto intende aumentare il target di mercato potenziale grazie allo sviluppo di una nuova gamma di prodotti e servizi, puntando in particolare alla clientela High Net Worth (HNW) e Affluent. Il secondo obiettivo riguarda invece l'ambito dell'innovazione. Banca Generali punta a costruire una realtà sempre più Data driven, rafforzando il percorso avviato sul fronte della digitalizzazione, dell'open banking e dell'automatizzazione dei processi. La sostenibilità è il terzo pilastro della strategia portata avanti dall'Istituto di private banking. Lo scopo è rafforzare il posizionamento e diventare punto di riferimento delle tematiche ESG per tutti gli stakeholder del Gruppo, dai clienti fino alle comunità e alle future generazioni. Tra i target più sfidanti raggiungere entro il triennio una percentuale del 40% in prodotti ESG sul totale delle soluzioni gestite. Nello stesso periodo la Banca sottoscriverà gli impegni sia del Principle of Responsible Investment (PRI) che della Task Force on Climate-related Financial Disclosures. Spazio anche a iniziative di work-life balance, Diversity e Inclusion: "La storia di straordinario successo di Banca Generali è stata scritta da tutte le sue persone - ha commentato Mossa - le stesse che con rinnovati entusiasmo, passione e motivazione, parteciperanno a queste nuove sfide orientate ad una crescita sostenibile".

martedì 29 marzo 2022

SINTESI “Un po’ caotica” è il nuovo inedito della giovane cantautrice protagonista a Castrocaro

 L’accettazione di sé e del proprio carattere con spirito autoironico



in radio dal 25  marzo 


«“Un po’ caotica” è la definizione migliore di come mi sono sempre sentita internamente ed esternamente. Anche a momenti nevrotica e incasinata se devo dirla tutta» Sintesi

La canzone nasce dalla consapevolezza che questa parte del carattere dell’artista ci sarà sempre e quindi occorre accettare che esista insieme a tutto il resto. C’è una vita intera per sbagliare, è normale farlo e non bisogna rimuginarci troppo sopra, ma semplicemente prendersi il meglio di quello che ci dà, ammettendo che la perfezione non esiste e la noia è dietro l’angolo. 


Radio date: 25 marzo 2022

Etichetta: Orangle Records - Musicantiere

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LINK SOCIAL

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SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/4w2jTtaCEQsUuEvuiUzvtV

 

BIO

Camilla Giorgia Bernabò, 18 anni appena compiuti, nasce a Pietrasanta, in provincia di Lucca. Il nome d’arte è “Sintesi” in modo autoironico, visto che sempre le hanno detto di parlare meno. A maggio 2021 ha pubblicato il suo primo inedito “Astronauta”, prodotto e arrangiato da Alessandro Di Dio Masa per Musicantiere Toscana. Partecipa al Festival delle Alpi Apuane classificandosi seconda e vincendo il premio “Miglior Arrangiamento". Successivamente si iscrive al Festival di Castrocaro classificandosi prima ex aequo. Inizia a studiare canto, dando seguito alla passione per la musica, lo spettacolo e qualsiasi forma d’arte che ha da quando è piccola. Scrive canzoni per il bisogno di sfogare gli infiniti pensieri che le passano ogni giorno per la testa. L’arte in generale, ma in particolare la musica, sono “il suo modo di stare al mondo”. Il suo progetto artistico ha l’obiettivo di unire i suoni elettronici al cantautorato italiano. In tutto questo vuole inserire però la sua personalità e la sua creatività, cercando di portare qualcosa di nuovo nel panorama musicale. La cosa fondamentale per lei è riuscire a comunicare attraverso la sua musica Attualmente è impegnata in studio con il suo produttore e manager Alessandro Di Dio Masa per la creazione e gli arrangiamenti di nuovi inediti. 


CROMA “Morto” è il nuovo singolo del giovane rapper

 Un testo intriso di autoanalisi avvolto da un sound battente



In radio dal 25 marzo



Domande esistenziali. È questo il filo conduttore di “Morto”, un brano denso di significati e di autoanalisi e critica sociale verso stereotipi che riguardano in particolare i giovani. 


Il testo ha avuto una genesi travagliata, cercando di dare il giusto peso alle tematiche trattate e costruendo un equilibrio con un sound accattivante, da memorizzare al primo ascolto 

«”Morto” è una pagina di un fantomatico diario di un qualsiasi uomo che ha bisogno di sfogarsi. Spero che questo brano possa arrivare a più persone possibili e che soprattutto, queste stesse persone, possano ritrovarsi a modo loro, in ciò che è stato detto» Croma





Radiodate: 25 marzo 2022

Etichetta: Orangle srl 

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BIO

Marco Mannarini in arte “Croma” nasce a Brindisi nel febbraio 2002. 

L’incontro con la musica avviene fin da subito con l’avvicinamento a varie culture musicali grazie ad insegnanti di storia della musica e compagnie ludiche in cui venivano mossi i primi passi sia come chitarrista che come autore e compositore.

I primi brani pubblicati nel 2021 sono usciti sotto l’etichetta indipendente “Wow Records” con cui Croma incide “Fuoco”, “Dicono”, “Va così” e “Priorità”.

Successivamente tramite il format “Insert Coin” ottiene la possibilità di essere New Challenger per “Aar music”, ottenendo quindi la possibilità di confrontarsi con una nuova realtà. Ne scaturiscono un brano ed il relativo videoclip intitolato “La mia ora”, singolo  dalla scia drill “sporcata” con una tendenza pop/melodica tanto da guadagnarsi il nome di “Melodrill”.



lunedì 28 marzo 2022

LA COMMARE “Carta da zucchero” è il nuovo singolo della cantautrice ispirato da Lucio Dalla

 La quotidianità di un amore sfiorito tra influenze alternative indie e pop 




In radio dal 25 marzo



“Carta da zucchero” racconta l’epilogo di quella che sembrava essere una nascente storia d’amore, interrotta dall’incapacità di incastrarsi e di conciliare obiettivi diversi: da una parte c’è un “cuore da clochard”, un cuore girovago che non ha intenzione di trovare riparo in un sola persona; dall’altra c’è chi spera, ogni giorno di più, di poter condividere con l’altro la quotidianità delle piccole cose.

 

«L’ispirazione per questo pezzo nasce dall’ascolto di “Tu non mi basti mai”, la mia canzone preferita di Lucio Dalla.

In quel periodo della mia vita non ero al massimo della mia creatività, non avevo niente da dire e sentivo soltanto il bisogno di rispecchiarmi nelle parole degli altri, ma quel pezzo è stato uno spunto per pensare a quanto sia meraviglioso, quando si è innamorati, voler condividere una piccola parte della quotidianità della persona che ami. 

I ricorrenti “vorrei essere” presenti nel testo di Dalla, sono diventati i miei “volevo essere”, seguiti da un forte senso di malinconia e nostalgia nei confronti di una relazione sfiorita. “Carta da zucchero” è una dedica, il destinatario la sa a memoria da mesi e ne sono felice» La Commare. 


Il testo è un susseguirsi di immagini di vita quotidiana, misto a giochi di parole ricorrenti nella scrittura de La Commare.

La musica si muove tra influenze alternative indie e pop.



Radiodate: 25 marzo 2022

Etichetta: Orangle Records/ Musicantiere

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BIO

La Commare, classe ‘02, è una giovane cantautrice siciliana. Comincia a muovere i suoi primi passi nel mondo della musica già da piccolissima: nel 2012 partecipa al programma “Ti Lascio Una Canzone” in onda in prima serata su Rai 1 condotto da Antonella Clerici. Si accosta allo studio del pianoforte, ma ben presto manifesta una forte attrazione nei confronti del basso elettrico. Nel 2019 partecipa al talent “The Voice Of Italy” in onda su RAI2, dove, nonostante un’interessante battle al basso con Morgan, decide di entrare nel Team di Elettra Lamborghini.