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lunedì 30 settembre 2019

Community, sotto la guida di Auro Palomba, si afferma tra i primi advisor d’Europa

Considerato uno degli advisor più competenti del settore, Auro Palomba è il fondatore di Community. Secondo Mergermarket, il Gruppo si posiziona come unico italiano tra i primi 20 d'Europa e consegue il primato nazionale per numero di deal. Tale riconoscimento ne conferma la leadership in Italia e in Europa.
Auro Palomba

Auro Palomba: Community è il primo advisor italiano per la comunicazione finanziaria in Europa

Mergermarket, osservatorio privilegiato di intelligence finanziaria, ha posizionato Community, Gruppo di reputation management fondato e guidato da Auro Palomba, come primo e unico advisor di comunicazione italiano, tra i primi 20 del settore in Europa. La società, inoltre, ha conseguito il primato nazionale per numero di operazioni, dati i 16 deal per un controvalore di USD 1,048 miliardi (pari a 7,1 miliardi di Euro); un riconoscimento che conferma la leadership del Gruppo in Italia e in Europa. Community ha sede a Milano, Roma e Treviso, ha una rete di partnership estesa anche in altri Paesi e già nell'anno 2018 si è distinta come prima società italiana di PR advisory. Oggi, l'azienda guidata da Auro Palomba conta 50 professionisti attivi tra le varie sedi e coordinati da: Giuliano Pasini, Roberto Patriarca, Marco Rubini e Pasquo Cicchini, in qualità di Team Leader. Il professore Daniele Marini, invece, segue le attività dell'Ufficio Studi del gruppo.

Auro Palomba: "Community player di primo piano"

"Con questo riconoscimento Community si conferma un player di primo piano nel mercato nazionale e internazionale della consulenza nell'ambito della comunicazione finanziaria, in particolare per grandi aziende e investitori che vogliono approcciare il mercato italiano. Siamo molto soddisfatti che la classifica di Mergermarket abbia ancora una volta riconosciuto le competenze del nostro team, coeso, motivato e preparato, e la nostra capacità di visione strategica in deal internazionali" ha dichiarato il Presidente Auro Palomba. L'advisor ha fondato nel 2001 la società, che nel corso di quasi vent'anni ha ampliato i propri servizi e le competenze legate alla comunicazione digitale, formazione e pubblic affairs. Nel 2018, Auro Palomba, insieme al CEO di Reputation Manager, Andrea Barchiesi, ha dato vita a Reputation Science, la prima joint venture tra comunicazione tradizionale e digitale. L'accordo più recente è stato siglato nel luglio 2019 con Nativa, finalizzato a costruire un competence center utile per il supporto delle società nell'implementare progetti di reputazione e sostenibilità.

sabato 28 settembre 2019

scoutmenu.it


La piattaforma scoutmenu.it agevola la ricerca dei locali in base ai piatti che gli utenti desiderano, senza tradire le aspettative. L’obiettivo del nostro servizio è soddisfare le esigenze di tutti gli utenti offrendo loro la possibilità di scegliere tra moltissime alternative. Con noi puoi scegliere un locale in base alla geolocalizzazione, per tipologia di cucina, per piatti specifici, per budget, quelli con il feedback migliore e quelli che offrono sconti. Scoutmenu dà la possibilità agli utenti di scegliere il proprio menù anche da casa allo stesso modo di come lo si fa seduti nei locali.

venerdì 27 settembre 2019

MARCO AUGUSTO “MILANO” è il nuovo singolo del cantautore italo-tedesco che omaggia la sua città d’origine

Una dichiarazione d’amore eterna alle proprie radici, ai ricordi, ad un passato che ha forgiato indelebilmente l’identità dell’artista. 



Guarda il video su YouTube


«Sono nato a Milano ma mi sono trasferito in Germania poco dopo. Nonostante questo non ho mai smesso di portarla nel mio cuore con le sue immagini, i suoni e i suoi profumi. Così mi sono messo sulla via del seguire i miei ricordi, alla ricerca dei posti, delle scene vissute da bambino». Marco Augusto 

“Milano” è una dichiarazione d’amore alla città che ha dato la luce a Marco Augusto.
La produzione del video, proprio per esaltare il concetto di ritrovo dell’intimità, è stata realizzata col supporto dei familiari dell’autore. Prima su tutti del fratello Claudio Kunzani, che in Germania lavora nel campo televisivo alla “HR Hessischer Rundfunk”. 

«Quando compongo le mie idee, gli accordi, i testi, lascio uscire quello che viene, non ci penso troppo. Le parole escono ogni tanto in tedesco e molto più spesso nella mia lingua madre italiana. Sarà così, perché mi sento molto italiano, anche se vivo la gran parte della mia vita in Germania. Come un albero ho esteso i miei rami, ma la radice è rimasta salda a Milano». Marco Augusto

Partito con la musica classica e poi, presto, attivo nel mondo rock, Marco Augusto compone canzoni che mescolano armonie raffinate ad influssi classici e ad un sound pieno e corposo sorretto da chitarre imponenti.

Etichetta: Halligalli Records 
Radio date: 27 settembre 2019

BIO


Nato nel 1969 a Milano, si trasferisce in Germania poco tempo dopo. A 7 anni inizia a studiare pianoforte classico, ma presto diventa anche attivo sul campo rock/pop. 
Dagli anni ´90 in poi suona in diverse bande rock/pop e intensifica la sua attività di songwriting in lingua tedesca e soprattutto in italiano. Nel´98/´99 durante un anno di soggiorno a Firenze partecipa alla finale del Festival di Viareggio, di “Big del domani” e “Castrocaro Terme”. Dal 2000 in poi pubblica diversi album, singoli e music video in Germania. Nel 2012 decide di lasciare il suo mestiere e di dedicarsi completamente alla musica. Nel 2019 arriva il singolo “Milano” pubblicato per Halligalli Records. 


Contatti e social

CISCO “Aquile Randagie”

Il cantautore emiliano firma la colonna sonora del film che tratta il tema dello scoutismo al tempo della resistenza


«Alcuni anni fa dei ragazzi mi hanno proposto di partecipare alla colonna sonora di un film. Si trattava di una storia di resistenza, ma diversa dal solito, che vedeva in primo piano un gruppo di scout, le Aquile Randagie. Io non la conoscevo, mi sono documentato e ne è nata una canzone in vecchio stile che completa i titoli di coda di questo pezzo di storia italiana». Cisco

Scritto dal regista Gianni Aureli insieme a Massimo Bertocci, Francesco Losavio e Gaia Moretti, Aquile Randagie narra una storia ambientata nel ventennio fascista: tutte le associazioni giovanili sono chiuse per decreto del Duce, anche l’associazione scout italiana. Un gruppo di scout decide di dire di no e fonda le Aquile Randagie, giovani e ragazzi che continuano le attività scout in clandestinità, per mantenere la Promessa: aiutare gli altri in ogni circostanza. Dopo il 1943, i ragazzi danno vita al movimento scout clandestino che supporterà la resistenza fino alla fine della guerra. Insieme ad alcuni docenti del collegio S.Carlo, le Aquile Randagie entrano a far parte di OSCAR - Organizzazione Scout Cattolica Assistenza Ricercati, riuscendo a far scappare in Svizzera più di 2000 persone ricercate dai nazifascisti. 

Aquile Randagie uscirà nelle sale il 30 settembre dopo essere stato presentato in anteprima al Giffoni Experience

Il brano “Aquile Randagie” che accompagna i titoli di coda è stato scritto da Stefano “Cisco” Bellotti. Attualmente il cantautore emiliano è impegnato con “Indiani e cowboy” tour, il calendario di concerti che si lega al suo nuovo album e che lo sta portando a esibirsi in tutta Italia. 



BIO
In una sera fredda e senza nebbia del febbraio ‘92, sale sul palco di un piccolo locale carpigiano, per cantare alcuni brani irlandesi, così per gioco, insieme a una band che non conosceva formatasi solo pochi mesi prima, I Modena City Ramblers!
Da quel momento cambiò tutto e partì un’avventura intensa, importante, con più di un milione di copie vendute, piena di incontri, eventi e concerti indimenticabili insieme ai Van Morrison, Cranberries, Deep Purple, Primus, Manu Chao e gli Ska-p, Pogues, Shane McGowan ,Chieftains o Goran Bregovic.
Nel 2006, tra le nebbie e la bassa nasce “La lunga notte”, primo lavoro solista che annovera anche la partecipazione di Don Andrea Gallo. Un album che parla di impegno sociale, del non cedere ai compromessi, della solitudine e dell’umiltà, della fatica e del dolore. Una nuova band, nuovi viaggi (Tanzania, Romania, Treno della memoria), la partecipazione a “Stazioni Lunari” e un vestito musicale diverso, meno stretto e più svolazzante del solito. 
Nel 2008 esce “Il Mulo” è un manifesto di quella testardaggine di cui Cisco è sempre andato fiero, la volontà di non seguire le mode, di andare avanti per la propria strada e chi se ne frega se è stretta, tortuosa, in salita. Nel 2009 la magica serata in Piazza San Giovanni, per il concertone del Primo maggio. Dopo sei album in studio negli ultimi otto anni arriva il momento di incidere “Dal vivo volume I” che riassume tutta l’attività live dopo l’uscita dai Modena, passando dalle serate in acustico ai concerti con l’intera band, collaborando con Bandabardò, Enzo Avitabile, Orchestra Multietnica di Arezzo e altri ancora. Tra la fine del 2009 e il 2010 un altro grande momento condiviso con altri due transfughi dei MCR, cioè Cottica e Rubbiani. “40 anni – Storie di Ramblers, innocenza, esperienza”. Nello stesso anno esce “Fatica da coltivare”, con le mondine di Novi, un percorso che si snoda fra i canti di lavoro e le canzoni di Cisco, che scorre in mezzo a sentimenti di lotta, fatica, sudore e resistenza. 
Dopo il premio ANPI alla memoria di Renato Fabrizi, arriva la voglia di scrivere “Il gigante”, pezzo inserito poi in un libro illustrato per bambini dai 3 ai 99 anni con i disegni di Andromalis. 
“Fuori i secondi” è il titolo del terzo album in studio , voluto, desiderato, con una lavorazione che viene da lontano, con omaggi ad Augusto Daolio, il pittore Ligabue, Jurij Gagarin e Dorando Petri. Un urlo di esortazione che chiama ognuno di noi ad assumersi le proprie responsabilità, è un invito a incrociare i guantoni col destino avverso e metterlo al tappeto. Il 25 giugno del 2012, un altro evento da ricordare, la temporanea reunion coi MCR allo stadio Dall’Ara davanti a migliaia di persone per aiutare l’Emilia falcidiata dal terremoto.
In seguito esce “Oh Belli Ciao. Ecco perché ho lasciato i Modena City Ramblers”, la biografia romanzata, composta assieme all’amico scrittore Carlo Albè. Duecento pagine di racconti e aneddoti, molti dei quali mai svelati, per parlare di un viaggio durato quattordici anni.
Il 2015 è l’anno di “Matrimoni e funerali”, un vero e proprio viaggio all’interno della vita, partendo dalla nascita, fino alla fine dove troviamo la grande mietitrice ad accoglierci, con un brano dal titolo “Cenere alla cenere”. Più recentemente con Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, anima, cuore e materia dei vecchi Ramblers è stato tempo di sedersi, suonare, inventare, tornare indietro nel tempo, quando tutto era spontaneo e meno social, creando un lavoro al titolo evocativo “I Dinosauri”.

Contatti e social
Web: www.ciscovox.it

https://www.aquilerandagiefilm.eu/
https://www.facebook.com/arilfilm/

BEPPE DETTORI “MENTRE PASSA” è il secondo singolo estratto dall’album @90

Uno dei brani più intimi e profondi dell’ultimo progetto discografico del cantautore sardo affronta le sfumature più oscure del percorso di vita di un essere umano.
    

L’accettazione della condizione umana è al centro della tematica del brano, le debolezze, le paure e la consueta voglia di ribellarsi, domata dalla grande difficoltà nel rinunciare agli espedienti per fuggire dalla realtà. Complicata e subdola, menzognera e spietata con le proiezioni di felicità fittizie.

Il singolo è estratto dall’album @90, un progetto iniziato nel 1998 e portato in vita nel 2019. Oggi, dopo 20 anni, e dopo aver vissuto passate esperienze nel difficile mondo discografico ed editoriale, nell’ambiente musicale a tutto tondo, dietro le quinte e in scena, Beppe Dettori e Giorgio Secco si sono ritrovati per rilanciare il loro progetto. Dopo avere dissotterrato l’album, ripulito e rimasterizzato le tracce, tutto ha riacquisito un senso rivelandosi ancora profondamente e incredibilmente attuale. @90 è un nome dovuto alle sonorità tipicamente anni 90 fortemente presenti e per omaggiare quel periodo ricco di fermenti musicali e di cambiamenti tecnologici, di crisi economiche e politiche ma anche di grandi soddisfazioni e consapevolezze.

DICONO DI @90

Quella dell’ex voce dei Tazenda è una sana e genuina attitudine rock” Rumore

“Come a dire che il tempo scorre e va ma non cancella e anzi, se possibile, fortifica e consacra”. Blog Music

“Perché la sostanza rock del cantautorato proposto dall'ex Tazenda, venata di blues e folk, è forse la più adatta a superare le ingiurie del tempo. Se a ciò si accompagnano testi ben scritti e con qualità, la sfida può dirsi vinta”. Music Traks

“Aver dissotterrato questo disco rimasto accantonato per quasi vent'anni è un gesto d'amore verso la musica e verso quanti amano le emozioni a fior di pelle”. Low Music

“Un disco di grande rock d’autore e di delicatezza compositiva che ovviamente non solo richiama ma ci regala proprio una fotografia di quel periodo, di quei suoni, di quelle abitudini”. Just Kids Magazine 

RADIO DATE: 27 SETTEMBRE 2019
ETICHETTA: UNDAS EDIZIONI MUSICALI

BIO

Beppe Dettori si trasferisce dalla Sardegna a Milano all’età di 22 anni. Dopo le prime difficoltà, molto utili sono i consigli ricevuti da Fabio Concato, che lo aiuta a muoversi nell’intricata industria discografica. Dal 1994 al 1996, lavora in studio per Ron, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri e va in tour con Gatto Panceri. Nel 1997, scrive per i Ragazzi Italiani, che partecipano a Un disco per l’estate con la canzone Non finire mai. 
Nel 2000, scrive Il mio amore per te per Eros Ramazzotti, inserito nell’album Stile libero. Inoltre nel 2004 scrive il brano Canto alla vita per Josh Groban, prodotto da David Foster, che vende in tutto il mondo oltre 6 milioni di copie.Altre collaborazioni importanti negli anni a seguire sono quelle con Paolo Meneguzzi e Gianluca Grignani. Nel 2006, ha pubblicato l’album “Kapajanka Project 01. Nel novembre dello stesso anno, diventa la nuova voce del gruppo dei Tazenda, a poco più di un mese dalla morte del leader storico Andrea Parodi.
Con i Tazenda, duetta con Eros Ramazzotti, (Domo Mia), Francesco Renga (Madre Terra), Gianluca Grignani (Piove Luce), e ospiti di Marco Carta a Sanremo.
Beppe è anche vocalist di numerosi spot pubblicitari e collabora con Mediaset sia per show televisivi (La sai l’ultima?, Meteore e Matricole e Viva Napoli), sia per sigle di cartoni animati (ha cantato “Beyblade VForce” con Giorgio Vanni, “Sherlock Holmes indagini dal futuro”, “Belfagor”, “Gladiator’s Academy”, “Quella strana fattoria” con Cristina D’Avena, e infine “Pokémon: the master quest” con Giorgio Vanni e Cristina D’Avena).
Nel 2009 e 2010 partecipa e collabora ai convegni internazionali de “La Voce Artistica” a cura del Dr FUSSI, luminare della foniatria internazionale, sul tema della voce diafonica e le applicazioni agli stili musicali. Pertanto intraprende la via della didattica con lezioni individuali e di gruppo (masterclass), in ogni parte di Italia.
Verso la fine del 2012 termina la collaborazione con la leggendaria band dei Tazenda che inizio già nel 2006, collezionando 5 album, 3 di inediti e 2 live, vendendo quasi 200.000 milka copie. Nel 2015 scrive un nuovo album in “Limba” (lingua sarda) dal titolo “ABBA”, dal quale viene estratto l’omonimo singolo. Collaborano al singolo Paolo Fresu e i Tenores di Bitti. Nello stesso periodo scrive per Valerio Scanu “COSI’ DISTANTE”, all’interno del progetto discografico che lo vide vincitore a Sanremo.
Nel 2017 dallo stesso album estrae un ulteriore singolo in una veste completamente vocale, “BRINCARE”. Nell’album presente anche la versione integrale e strumentale. Verso la fine dello stesso anno pubblica l’intero album ABBA con 11 tracce tutte in lingua sarda.
L’anno 2018 è un anno di progetti teatrali di alto spessore culturale. BIANCOENERO, in merito alla longevità dei centenari sardi, progetto musico-fotografico che risalta la peculiarità culturale e tradizionale, oggetto di studio da tantissimi studiosi e scienziati di fama nazionale e internazionale. Ideata e prodotta da Kaos Lab. Nel 2019 è la volta invece di S’INCANTU ‘E SAS CORDAS (l’incanto delle corde) progetto musicale con l’arpista comasco Raoul Moretti, dove si esalta il suono e la vibrazione delle corde (voce, chitarra acustica e arpa elettrica ed elettronica). Prodotta dal Teatro Alidos.
E ancora, un “reading dinamico” dal titolo LA VERA STORIA DEGLI ELEMENTI di Leonardo Omar Onida. Beppe cura le musiche in gran parte tratte dall’album ABBA. Performance coreografiche di Bianca Maria Lay. Imminente uscita è il lavoro discografico @90 con il produttore Giorgio Secco. Nasce l’Etichetta editoriale sarda “UNDAS” (ONDE) www.edizioni.undas.it con lo scopo di divulgare e tutelare i prodotti musicali realizzati in Sardegna e fornire loro, così, una “finestra nel mondo”.



CONTATTI E SOCIAL

mercoledì 25 settembre 2019

Risonanza magnetica aperta sottocarico in piedi G-SCAN installata al Sanem 2001


Risonanza magnetica Risonanza magnetica aperta sottocarico in piedi G-SCAN installata al Sanem 2001 – Viale Somalia 108 Roma.
Presso il Laboratorio Analisi Cliniche Sanem 2001 è stata recentemente installata l'innovativa Risonanza magnetica aperta sottocarico in piedi G-SCAN.
L’apparecchiatura ad elevatissime performance permette lo studio delle articolazioni e della colonna vertebrale IN PIEDI e quindi sotto carico.
Risonanza magnetica aperta sottocarico in piedi G-SCAN è un valido aiuto diagnostico in quanto può fornire ulteriori informazioni rispetto al sistema tradizionale che prevede l'esecuzione della RISONANZA MAGNETICA solo a paziente disteso sul lettino.
Infatti eseguire un esame di risonanza in piedi consente di studiare il corpo umano nella condizione che abitualmente assumiamo nel corso delle nostre attività.
L'indagine sarà più idonea di quella tradizionale, eseguita in posizione distesa, a rilevare la patologia vertebrale e articolare; è un nuovo punto di vista nello studio delle compressioni vertebrali e delle patologie delle articolazioni; in particolare il soggetto da esaminare si trova in una posizione del tutto naturale che evidenzia i rapporti tra le varie strutture muscolari, cartilaginee, ossee e legamentose e soprattutto chiarisce come tali strutture interagiscano quando sottoposte al peso corporeo.
Quindi il punto di forza della nuova Risonanza magnetica aperta sottocarico in piedi G-SCAN installata presso il Laboratorio Analisi Cliniche Sanem 2001 non è la potenza, ma la possibilità di ruotare il magnete da zero a 90 gradi, con il paziente sul lettino.
Risonanza magnetica aperta sottocarico in piedi G-SCAN è in grado di risolvere il problema dei cosiddetti esami "falsi negativi".
Molte delle risonanze eseguite in posizione orizzontale - confermano gli specialisti - possono non rilevare nulla, mentre il dolore persiste.
L'esame in piedi cambia la prospettiva.
Non solo: talvolta l'osservazione degli esami eseguiti in posizione VERTICALE ha portato a cambiare terapia.

APPLICAZIONI DIAGNOSTICHE
Risonanza magnetica aperta sottocarico in piedi G-SCAN è particolarmente indicato per lo studio delle articolazioni e della colonna vertebrale in tutte le patologie in cui il concetto di biomeccanica delle articolazioni e di instabilità è fonte di problematiche.
Valutazione neurologica ed ortopedica delle patologie degenerative della colonna pre-tratamento chirurgico o farmacologico.
Patologia discale
in cui il trauma rappresenta il principale fattore patogenetico, includendo il soprappeso cronico, il multitraumatismo cronico e le conseguenze di un trauma acuto.
Instabilità vertebrali
e nella valutazione post-chirurgica del rachide (nel cui sospetto è utile effettuare l'esame con apparecchiature RM dedicate allo studio sotto carico, in modo da permettere di evidenziare spondilolistesi ed eventuali conflitti radicolari associati, più difficilmente diagnosticabili con uno studio statico).
Valutazione posturale ed ortopedica delle patologie derivanti da cause di disallineamento osteo - articolare.
Valutazione ortopedica delle patologie osteo - articolari da stress (medicina sportiva ).
Valutazione neurologica ed ortopedica dell'efficacia del trattamento chirugico effettuato.
L’apparecchio esegue l’esame prima in ortostatismo e poi in clinostatismo in modo da poter valutare le differenze tra i due esami.
Per questo motivo la durata dell’esame di un tratto è di circa  40 minuti.
Inoltre, tra le caratteristiche principali della Risonanza magnetica aperta sottocarico in piedi G-SCAN ricordiamo il confort di poter eseguire l'indagine in una macchina veramente APERTA (ideale quindi per chi soffre di claustrofobia); infatti la conformazione architettonica del magnete, aperto a forma di G, offre la possibilità di effettuare l'esame a pazienti claustrofobici, cioè a quei soggetti che mal tollerano stare in ambienti chiusi ed angusti quali il "tunnel" degli apparecchi di Risonanza Magnetica.
Inoltre per il maggior comfort del paziente l’apparecchio è stato installato in una stanza con una finestra sul parco della clinica in modo da ridurre al minimo problematiche di claustrofobia. 

LA POTENZIALITA' DIAGNOSTICA DELLA NUOVA STRUMENTAZIONE
La nuova Risonanza magnetica aperta sottocarico in piedi G-SCAN installata installata presso il Laboratorio Analisi Cliniche Sanem 2001 è tecnologicamente avanzata e per questo offre diverse potenzialità diagnostiche:
- In tutte le patologie in cui il concetto di biomeccanica delle articolazioni e di instabilità è fonte di problema.
- Valutazione neurologica ed ortopedica delle patologie degenerative della colonna pre-trattamento chirurgico o farmacologico
- Valutazione posturale ed ortopedica delle patologie derivanti da cause di disallineamento osteo-articolare
- Valutazione ortopedica delle patologie osteo-articolari da stress (Medicina Sportiva)
- Valutazione neurologica ed ortopedica dell'efficacia del trattamento chirurgico effettuato

Avvocato esperto diritto famiglia Roma – Studio associato Biagi


Avvocato esperto diritto famiglia Roma – Studio associato Biagi.
Diritto della famiglia: assegno di divorzio cosa sta cambiando:
Con 386 voti favorevoli e 19 astensioni, la Camera ha approvato il nuovo testo di legge dovrà ora passare al Senato, introducendo due novità importanti: l’assegno sarà slegato dal tenore di vita e potrà essere concesso anche per un periodo di tempo determinato, si introduce cioè il principio dell’ “assegno a tempo”. Per la determinazione della somma conterà: come in passato la situazione patrimoniale complessiva dei coniugi, la durata del matrimonio, l’età e la salute del richiedente, il contributo economico personale dato da ciascun coniuge alla formazione del matrimonio di ognuno o di quello comune. Conteranno inoltre il patrimonio e il reddito netto di entrambi, il fatto che uno dei coniugi abbia un reddito ridotto anche in considerazione di studi interrotti o non fatti perché si è dedicato ai doveri coniugali o alla cura dei figli comuni minori, disabili o comunque non economicamente indipendenti.
L’assegno non sarà più dovuto in caso di nuovo matrimonio, di convivenza o di unione civile e il giudice potrà determinare la durata, valutando ad esempio una ridotta capacità di sostentarsi dovuta a ragioni contingenti o superabili. Per la prima volta viene espresso più chiaramente il principio dell’importanza del lavoro di cura della casa e dei figli, svolto dalla donna, ma slegato dal tenore di vita.
In caso di divorzio, la moglie potrebbe avere un assegno minimo, nonostante il marito abbia un elevato reddito, anche a causa del lavoro svolto domestico dalla moglie, per consentire al marito di far carriera. Altre sentenze della Cassazione, successivamente alla nota sentenza “Grilli”, avevano indicato sempre più chiaramente che la valutazione dell’assegno non potesse prescindere da ciò che i coniugi avevano fatto, insieme, nel corso dell’unione, sia dal punto di vista economico, sia nella cura della famiglia.
Avvocato esperto diritto famiglia Roma – Studio associato Biagi.
Separazione e divorzio: 6 regole per aiutare i figli ad affrontare il cambiamento della famiglia.
Riteniamo che genitori rivestono un ruolo fondamentale nell’aiutare i figli ad affrontare il cambiamento e adattarsi alla nuova realtà familiare, per questo la modalità con la quale si comunica ai figli la decisione di separarsi deve tenere in considerazione alcuni fattori fondamentali. Ecco sei regole che possono aiutare i genitori a spiegare la separazione ai figli. 

1. Un verità a portata di bambino: dare una spiegazione semplice e adeguata all’età del bambino, evitando ove possibile di temporeggiare e di alimentare false speranze. Cercare di non dare la colpa della separazione all’altro genitore.
2. Genitori per sempre: nelle separazioni mal gestite le vittime principali sono i bambini perchè si trovano, spesso all'improvviso catapultati fuori dal mondo sicuro in cui erano abituati. Per questo al bambino non interessa capire perché i genitori si sono lasciati e di chi è la colpa, ma interessa capire (anche e soprattutto con i fatti) che l'amore dei genitori nei suoi confronti non cambierà, genitori si è per sempre.
3. Come dirlo: la decisione di separarsi andrebbe comunicata insieme, in modo tale che il bambino senta di poter continuare a contare su entrambe i genitori; rispondere alle sue domande e rassicurarlo di non avere nessuna responsabilità in merito. Adattare la comunicazione all'età ed iniziare a prepararlo al cambiamento.
4. Quando dirlo: ove possibile lasciare un margine di tempo adeguato fra la comunicazione ed il momento in cui uno dei due lascerà la casa, evitando la concomitanza con altri cambiamenti importanti (introduzione di un nuovo partner, arrivo di un fratellino, inserimento a scuola, ecc.);
5. Rispettare il suo dolore: anche se un genitore non vorrebbe mai vedere il proprio figlio soffrire, è comprensibile che possa essere triste, arrabbiato, o apparentemente indifferente; dobbiamo dargli la possibilità di esprimersi, capire e rispettare il suo dolore;
6. Garantire la bigenitorialità: sviluppare un senso profondo e condiviso di responsabilità genitoriale, garantendo al figlio la possibilità di mantenere e rafforzare relazioni significative con ciascun genitore. Rappresenta la possibilità di deporre le armi, di costruire un rapporto diverso fra adulti e di collaborare per il bene dei propri figli, perché essere genitori non è qualcosa che si dissolve con la fine del rapporto di coppia, ma che prosegue per tutta la vita.
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martedì 24 settembre 2019

Cdp, Fabrizio Palermo: “Partnership con 60mila Pmi in tre anni”

Cassa depositi e prestiti cambia passo. L’Amministratore Delegato Fabrizio Palermo ha illustrato la nuova missione del Gruppo durante un’intervista rilasciata a “Il Sole 24 ore”. In tre anni Cdp diventerà partner di 60mila Pmi.

Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di Cassa depositi e prestiti, ha commentato gli obiettivi principali del nuovo piano industriale. Come ha rivelato in un'intervista rilasciata a "Il Sole 24 Ore", si vuole dare valore al mondo delle imprese, in particolare quelle medie e piccole che costituiscono la spina dorsale dell'Italia.
Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato Cassa depositi e prestiti

Fabrizio Palermo presenta il nuovo piano industriale di Cdp

Fabrizio Palermo, alla guida di Cassa depositi e prestiti, ha illustrato il nuovo piano industriale. L'Amministratore Delegato si è soffermato sul mondo delle imprese, in particolare quelle medie e piccole, che costituiscono la spina dorsale del nostro Paese. Nello specifico, Cdp non sarà presente solo a Roma ma punta a organizzare iniziative su tutto il territorio italiano che gli permetteranno di stringere partnership strategiche con 60mila Pmi in circa tre anni, il triplo di quelle attuali. Sulla base del modello francese della Caisse de dépôts, Fabrizio Palermo vuole supportare le aziende, la pubblica amministrazione e lo sviluppo infrastrutturale del Paese: "Andremo sempre di più dove le imprese vivono, producono, vendono. Il tutto in complementarietà con le banche e in sinergia con le fondazioni bancarie" ha dichiarato l'AD.

Fabrizio Palermo: l'esperienza professionale

Nato a Perugia nel 1971, Fabrizio Palermo consegue a pieni voti la laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma nel 1994. Un anno più tardi si trasferisce a Londra, dove avvia il proprio iter professionale. La prima esperienza che matura è nella Divisione Investment Banking di Morgan Stanley, dove si occupa prevalentemente di operazioni di collocamento azionario e obbligazionario, acquisizione e fusione tra imprese. Nel 1998 approda in McKinsey e si specializza nel risanamento e rilancio di grandi gruppi industriali e finanziari fino al 2005, quando si sposta in Fincantieri. Nel corso degli anni ricopre posizioni e ruoli di vertice all'interno del Gruppo: è Direttore Business Development e Corporate Finance a riporto dell'Amministratore Delegato; Chief Financial Officer e Vice Direttore Generale. Dal 2014 al 2018 è Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili del Gruppo Cassa depositi e prestiti, responsabile sia della raccolta postale ed obbligazionaria, sia della gestione della liquidità, del portafoglio investimenti e dell'Asset Liability Management di Gruppo. Attualmente, Fabrizio Palermo è l'Amministratore Delegato e Direttore Generale dell'istituzione finanziaria.