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sabato 30 ottobre 2021

Anna Dia

                                                     

Anna Dia Coach Relazioni di coppia - Aiuto le donne insoddisfatte delle loro relazioni di coppia a far rinascere la propria parte femminile per sentirsi nuovamente vitali, potenti e capaci di costruire relazioni armoniose e autentiche e a sbloccare la creatività e la passione nel lavoro.

venerdì 29 ottobre 2021

Cantinettavino.it


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MATILDE G è la più giovane artista alle audizioni live di Sanremo Giovani

 La sedicenne cantante e compositrice romana, il cui talento è stato scoperto a Singapore, fa parte dei 46 che si sfideranno nelle prossime audizioni live 



credits photo Alessia Bulani


Tra i tanti nomi noti, la giovanissima Matilde G è uno dei pochi volti nuovi nei 46 artisti passati alla fase successiva. Il prossimo appuntamento sarà quindi tra circa un mese, a fine novembre, quando la Commissione Artistica di Sanremo Giovani, presieduta dal direttore artistico Amadeus, renderà noti gli 8 che, insieme ai 4 provenienti da Area Sanremo, parteciperanno a Sanremo Giovani il 15 dicembre in prima serata su Rai1. 


Nel frattempo la cantante e compositrice Matilde G, con il brano “Lasciami qui”, si è aggiudicata un posto fra i 46 che concorreranno alle audizioni live per un posto in prima serata risultando la più giovane fra tutti i candidati con i suoi 16 anni di età. 

Romana di origine, il talento pop di Matilde G è stato scoperto a Singapore, dove vive con la famiglia dal 2019, dalla label svedese The Kennel AB (Celine Dion, The Scorpions, BTS, Pussycat Dolls, The Sam Willows) che, in collaborazione con l’etichetta italiana A&A Recording ha curato la produzione di “Lasciami qui”, il brano in italiano presentato alle selezioni di Sanremo Giovani.  


Durante il suo soggiorno a Singapore, infatti, la cantante ha sempre mantenuto un’affettuosa connessione artistica con Andrea Casamento e Steve Luchi e da questa intesa artistica nasce “Lasciami qui” scritto dalla stessa Matilde G insieme a Steve Luchi, Andrea Casamento, Sara Porcari, Lorenzo Gioacchin e Josefin Glenmark. Prodotta e mixata da Harry Sommerdahl, co-prodotta da Steve Luchi, produzione vocale Josefin Glenmark, masterizzata da Pontus Kalm.


“Lasciami qui” arriva dopo il successo internazionale dei brani prodotti per il mercato asiatico sotto etichetta The Kennel AB. Le canzoni di Matilde G muovono dal pop classico all’elettro-pop upbeat e fino ad ora hanno raccontato la sua vita di teenager: una relazione a distanza dopo il trasferimento a Singapore dove vive dal 2019 (The Distance), un amore complicato che non funziona (In My Mind), la sua voglia di diventare una pop star (Cup Of Tea) e di come lei si senta diversa da come famiglia e insegnanti la vorrebbero (Sorry Wrong Person), la sua voglia di lasciarsi andare ai piaceri della vita (Doorbell), specialmente in un momento complicato come quello che stiamo vivendo, tema ripreso con ancora maggior enfasi nell’ultima release (Milk N’ Honey), nella quale esprime il desiderio di vivere senza limiti e confini.


Matilde G si è posizionata prima tra i cantanti al Singapore’s Got Talent, terza al KWC Singapore e prima tra gli italiani al concorso mondiale ISing World. Nel 2020 ha ricoperto il ruolo di una delle tre co-protagoniste del musical MakeIt presso il prestigioso teatro di Nagoya (Giappone).



SOCIAL LINK

https://linktr.ee/girasole




BIO


Matilde G, nome d’arte di Matilde Girasole, è una cantante, compositrice, autrice e musicista.

Nata a Roma con la passione per la musica, ha studiato canto fin da piccola con i migliori vocal coach italiani, tra cui il maestro Marco Vito (Amici, The Voice of Italy, Ti Lascio Una Canzone) ed è stata sul podio di importanti festival nazionali, tra cui il Tour Music Fest e il VideoFestivalLive

Italiane le sue prime produzioni musicali, curate da professionisti del calibro di Andrea Casamento (Maestro della Prova del Cuoco) Steve Luchi (ammirato batterista e produttore di vari artisti tra cui  J-Ax e Irene Grandi) e Roberto Vernetti (vocal coach XFactor e producer per Malika Ayane tra gli altri).

Nel 2019 si è trasferita a Singapore, dove si è fatta subito conoscere cantando nei locali della città e posando come modella per fotografi asiatici. Inoltre, si è posizionata sul podio al Singapore’s Got Talent, al KWC Singapore e al concorso mondiale ISing World Junior.

Un talento riconosciuto che Matilde G ha supportato con lo studio del canto (8th grade Trinity College), pianoforte (5th grade Trinity College), teoria musicale (5th grade ABRSM). Suona anche la chitarra e ha competenze di tecnologia musicale e composizione.

Alla fine del 2020 è stata notata dall’etichetta svedese The Kennel AB che negli ultimi dieci anni ha prodotto più di 100 canzoni che sono arrivate #1 nelle chart hits internazionali. In  questo modo la  giovanissima Matilde G ha firmato il suo primo contratto discografico e si è posta sotto la sapiente guida del managing director per l’Asia Julius Ng, veterano dell’industria discografica (già managing director di Sony Music Asia).


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Secondo me non bisogna mai porsi dei limiti, se con un paio di ballerine ci sentiamo più sicure e tranquille, meglio queste, che rischiare di fare qualche brutta figura con un paio di scarpe con cui non sappiamo camminare, come un paio di scarpe con tacco con le quali rischiamo di cadere, ma andiamo a vedere come indossarle, e quando sono più adatte.

Le ballerine possono essere molto eleganti, se non abbiamo problemi di altezza, potremmo indossarle senza alcun pensiero, ma se non volete che si notino, ricordate di indossare sempre un abito molto lungo che non lasci vedere i piedi neanche mentre camminate, e fate attenzione a quando vi sedete.
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giovedì 28 ottobre 2021

GIUSEPPE DAGOSTINO “Fuori Orario” è il singolo d’esordio del giovane artista

 Un brano leggero che nasconde la malinconia di un amore finito



In radio dal 29 ottobre



Un brano all’apparenza leggero, spensierato, allegro e romantico che nasconde però un significato più profondo. In questo primo singolo Giuseppe cerca di riavvicinarsi alla persona che ha amato ricordando i bei momenti trascorsi insieme, le risate e gli abbracci.  Un tentativo vano, che lascia un vuoto enorme, ma come racconta il giovane artista «non bisogna arrendersi mai in amore, dobbiamo cercare sempre di metterci in gioco quando cʼè in ballo una seconda persona, ma bisogna essere pronti anche a lasciarla andare». 


La produzione del brano è stata realizzata presso VS Advice Music Recording Studio Milano da Savino Valerio e Alberto Boi.



Etichetta: Advice Music

Radio date singolo: 29 ottobre 2021



CONTATTI SOCIAL


INSTAGRAM: https://www.instagram.com/giuseppedagostinofficial/

FACEBOOK: https://www.facebook.com/Giuseppe-Dagostino-110699054457459/

LINKEDIN: https://www.linkedin.com/in/giuseppe-dagostino-58923920b

TWITTER: https://twitter.com/Gius3ppe02


BIO


Giuseppe, classe 2002, nasce a Trani. Affascinato dalla musica fin da piccolo, è durante l'adolescenza che scopre la sua grande passione per il canto. Accompagnato dalla sua chitarra inizia un percorso cantando in diverse band locali e successivamente perfezionando e studiando con alcuni vocal coach. Partecipa con la band a diversi contest, dove viene apprezzato  per il modo sempre genuino nelle interpretazioni dei brani cover, dando una chiave interpretativa originale,  emozionando l'ascoltatore. Giuseppe ama esibirsi live in acustico, dove si sente libero di esprimersi al meglio. Dopo diverse esperienze inizia un percorso con l’etichetta discografica Advice Music che lo prepara al debutto ufficiale nel mondo artistico/discografico con il primo singolo dal titolo “Fuori orario” in uscita il prossimo 29 ottobre e scritto da due compositori ed autori Fabio Biko Vaccaro e Mattia Fodera. 


CISCO “Canzoni dalla soffitta” è il nuovo progetto del cantautore emiliano che celebra i 30 anni di carriera. Un album che ne contiene un secondo "Live dalla soffitta"

  Un album che ne contiene un secondo, intitolato “Live dalla soffitta”, per ripercorrere con brani editi e inediti un periodo di isolamento e incontri, che raccoglie amici, artisti e suoni di una vita in musica.


 



Release album 29 ottobre


Canzoni dalla soffitta” è un album che nasce dai rapporti con gli altri nel momento esatto in cui l’idea stessa del contatto con le persone è stata messa in discussione. In questo nuovo progetto discografico di Cisco ci sono gli amici di sempre, la voglia di parlare alle nuove generazioni, raccontando loro di chi ci ha lasciato e, allo stesso tempo, è un disco che scava a fondo nella storia musicale del suo autore, a 30 anni di distanza da quel febbraio 1992 in cui salì per la prima volta sul palco con i Modena City Ramblers

I mesi chiusi in casa per proteggere sé stessi e gli altri da una situazione, quella pandemica, così nuova e al contempo peculiare, per Stefano Cisco Bellotti sono coincisi con le giornate passate in soffitta. Quei momenti in cui era impossibile non riflettere sul proprio quotidiano hanno alimentato la necessità di raccontare, di creare per andare oltre le chiusure. 

All’interno di questo rifugio Cisco scrive, suona e compone, dando vita a due progetti,  uno di inediti con 12 canzoni che ospitano la collaborazione con Simone Cristicchi e con Dan Chiorboli, Tamani Mbeya e Phil Manzanera. L’altro è un album di live, intitolato “Live dalla soffitta” con altrettanti brani, estratti da uno zaino musicale carico di tre decenni di concerti in giro per l’Italia e il mondo. 


«Ho deciso di fare due dischi, uno registrato in maniera più classica anche se classica non è stata data la necessità di mantenere le distanze e lavorare ciascuno nel proprio “home studio” e uno fatto di live, chitarra, voce e armonica, così come erano le performance che realizzavo quotidianamente dalla soffitta. Ho deciso di trasformare in un disco anche questa abitudine presa per mantenere quel collegamento con chi era a casa, con chi mi segue o con chi semplicemente aveva piacere della mia compagnia, scegliendo quelle canzoni che sono parte della mia storia musicale, forse meno note rispetto ad altre, ma per me molto significativeCisco. 


“Canzoni dalla soffitta” - Track by track 


Baci e Abbracci

Il brano cantanto con Simone Cristicchi in cui folk e rock fanno da colonna sonora a una festa, quella in cui torneremo a ballare insieme quando la tristezza e la fatica finiranno. È un brano di buon auspicio che, attraverso un parallelismo con il periodo appena successivo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, cerca di descrivere il clima di festa e liberazione che vivremo quando la pandemia sarà finita, con la possibilità di divertirci insieme, pronti ad abbracciarci e baciarci di nuovo un po’ come fu per i nostri genitori e nonni al termine di quella terribile tragedia. 




Andrà tutto bene

Un brano che ha alle spalle una storia speciale, scritto in collaborazione con l’amico Giovanni Rubbiani, durante il primo lockdown, cantato in uno degli appuntamenti quotidiani "Dalla soffitta" sui social di Cisco che tanto successo hanno ottenuto, la canzone in seguito ha avuto una vita propria e una vicenda unica e particolare. È stata ascoltata e voluta da Dan Chiorboli, musicista di origini italiane che vive in Sud Africa, con cui Cisco ha collaborato due anni fa nel disco e nella tournee italiana “The Liberation Project”, per il progetto artistico musicale internazionale che si chiama Solidarity Express. È nato così un pezzo colorato e “globale” di world music impreziosito dalla splendida voce di Tamani Mbeya che duetta con Cisco in lingua Chichewa del Malawi.

Successivamente il brano è “volato” in Inghilterra da Phil Manzanera (chitarrista dei Roxy Music e braccio destro di David Gilmour dei Pink Floyd, anche lui nel Liberation Projet) che ha deciso di metterci la sua chitarra e produrlo. 


La finestra sul cortile

Omaggio all’omonimo capolavoro di Alfred Hitchcock capace di tornare così attuale nelle settimane in cui a ognuno di noi era concesso solo lo spazio delle proprie finesre per tenersi legati al mondo. Chiusi in casa, osservando i comportamenti dei propri vicini di casa e dirimpettai, ha fatto nascere uno spaccato dell’Italia fra canzoni cantante sui balconi e nuove relazioni. 


Vox Dei

Si dice «Voce di Dio, voce del popolo» ma in questo caso Cisco si ferma alla prima parte del detto e gioca con la mitologia greca e romana e con le divinità che la compongono.  Una ballata tra sacro e profano  in cui ci si chiede cosa pensino le divinità nell’osservarci alle prese con i nostri problemi quotidiani e all’incapacità dell’uomo di badare al mondo che gli è stato concesso. 


Leonard Nimoy 

Un brano atipico per il mondo musicale di Cisco ispirato da una canzone dell'amico rapper Marco Benati, in arte Benna, dedicata al proprio figlio. Ha come riferimento le nuove generazioni, Cisco parla a loro, ai più giovani, quasi fossero dei figli. Il personaggio del titolo lo conoscono tutti, è il grande "Leonard Nimoy", il capitan Spock di Star Trek, a cui è attribuita la frase «Tieni le orecchie alte Leonard Nimoy perché i costumi li hanno sia i pagliacci che gli eroi». Un ottimo consiglio per navigare nel mondo della vita. 


Lucho 

La canzone dedicata a Luis Sepulveda, grande scrittore cileno scomparso nel 2020, ripercorre il rapporto fra i due artisti che Cisco descrive così: «Per noi che lo abbiamo conosciuto e frequentato la sua scomparsa è stata una grande perdita. Non negava mai un incontro o un momento di confronto, spesso utile per sviluppare idee e scrivere canzoni ispirate anche dai personaggi dei suoi libri. Sarà sempre nei nostri cuori.»


Riportando tutto a casa

Definita da Cisco come «la canzone più nostalgica che abbia mai scritto» ripercorre la sua vita musicale intitolandosi proprio come l’album d’esordio dei Modena City Ramblers uscito nel 1994. Il prossimo febbraio il cantautore festeggerà trent’anni di carriera sul palco, divisa a metà fra la band e il periodo solista. È anche il brano più “irlandese” scritto dopo l'uscita dai MCR e per questo Cisco ha chiamato con sé per interpretarlo con il suo tin whistle l’amico flautista Franco D’Aniello, «il suono dei Modena City Ramblers». 





Il mio posto 

Un brano che parla di Carpi e del rapporto con la città in cui si nasce e cresce. Una sorta di poetico omaggio che oscilla fra conflitto e amore, fra il desiderio di abbandonare una realtà che si sente stretta e la capacità di amarla come nessun altro luogo per il suo essere terra riconosciuta e cara.


Cosa lasciamo 

Il secondo brano dedicato alle nuove generazioni, in cui si mette a confronto ciò che abbiamo ricevuto e ciò che lasciamo a chi verrà dopo di noi. Nel coro voci di bambini, figli di musicisti e amici dell’artista riuniti in un improvvisato «Coro di Capitan fagiano» che rende la canzone divertente e leggera. 


Per sempre giovani 

Il 6 dicembre 1990 un aereo in avaria abbandonato dal pilota precipita nell’aula di una scuola superiore di Casalecchio di Reno. Muoiono 12 ragazzi e un tredicesimo si suicida poco tempo dopo, ma quella strage che porta il nome dell’Istituto Salvemini in cui accadde è rimasta impunita e senza memoria. Lo scorso anno, in occasione dei trent’anni dai fatti, Cisco e l'associazione delle vittime si sono incontrati. Ne è nato un brano che racconta gli avvenimenti con gli occhi di un sedicenne degli anni Novanta, intitolato appunto “Per sempre giovani”. Lo stesso titolo è stato scelto per il documentario girato dal giornalista Stefano Ferrari e per la grafic novel pubblicata a ricordo delle vittime.  


Il fantasma di Tom Joad

Una traduzione del brano di Bruce Springsteen realizzata da cantautore bolognese Luca Taddia. Nel testo si ritrova l’idea di una crisi che può arrivare da un momento all’altro rendendolo il brano molto attuale rispetto ai tempi che stiamo vivendo 


Fiori morti 

Una seconda traduzione dall’inglese, questa volta di un brano dei Rolling Stones “Dead Flowers” resa con il sound tipico del folk americano. La canzone è stata inserita nel disco per omaggiare Charlie Watts. 



“Live dalla soffitta” - Track by track 


Dodici brani che non ci si aspetta dal repertorio di Cisco, nessuno dei quali è veramente un manifesto della sua carriera musicale. Si parte da “La grande famiglia”, un pezzo importante della storia dei Modena City Ramblers reinterpretato in versione acustica con chitarra, voce e armonica e si prosegue con “La legge giusta” ripresa a 20 anni dai fatti di Genova. 

Bianca” è un intenso brano dell’ultimo disco di Cisco, una ballad in dialetto emiliano  dedicata alla  figlia a cui segue una cover. Il primo brano cantato in inglese da Cisco è “By this river” di Brian Eno. 

“Diamanti carboni” è un altro brano del repertorio del cantautore realizzato poche volte dal vivo, mentre “La pianura dei sette fratelli” è un brano dei The Gang che è entrato stabilmente nel repertorio classico dei Modena City Ramblers. Realizzata con una versione tamburo e voce è “L'unica superstite” che ricorda la storia di una strage nazifascista nelle montagne reggiane. 

Aquile randagie” fa parte della colonna sonora dell’omonimo film indipendente del 2019 e racconta una storia di resistenza nel mondo dello scoutismo, mentre “Pioggia nera” faceva parte dell’album “Novecento” dei MCR. 

Nel disco anche il ricordo al caro amico Enrico “Enriquez” Greppi attraverso la reinterpretazione di “Manifesto” della Bandabardò. 

La strada” è un altro vecchio brano che spesso chiudeva i concerti dei Modena City Ramblers, mentre a concludere l’album di live c’è un'altra cover, “Ovunque proteggi” dell’amico Vinicio Capossela. 



C e P Cisco produzioni

Edizioni Impronta 

Radio date: 29 ottobre 2021


CONTATTI E SOCIAL


WWW www.ciscovox.it

Facebook https://www.facebook.com/ciscobellotti

Instagram https://www.instagram.com/stefano_cisco_bellotti/




BIO


Stefano Bellotti, in arte Cisco (nato a Carpi, il 29 luglio 1968), è un cantautore italiano di musica folk rock.

Nel 1992 entra a far parte di una band appena formatasi, i Modena City Ramblers, e ci rimane fino al finire del 2005, collezionando oltre 1.200 date in Italia e in Europa e vendendo circa un milione di dischi.

Con i Modena realizza 8 album: “Riportando tutto a casa” (1994), “La grande famiglia” (1996), “Terra e libertà”(1997),  “Raccolti” (1998),  “Fuori campo” (1999),  “Radio Rebelde” (2002),  “Viva la vida y muera la muerte!” (2004) e “Appunti partigiani”(2005)Nel 2006 inizia la sua carriera da solista pubblicando il disco “La lunga notte”, a cui seguono “Il mulo” nel 2008, “Fuori i secondi” nel 2012, “Matrimoni e funerali” nel 2015, “I Dinosauri” nel 2016 questo  in collaborazione con gli amici “ex Ramblers”, Giovanni Rubbiani ed Alberto Cottica. 
Sono inoltre usciti nel 2009 l'album live “Dal vivo - Volume uno” e del 2013 il “Dal vivo – Volume due”.
 È del 2019 l’ultimo lavoro musicale “Indiani & Cowboy” registrato in Texas ad Austin insieme a Rick del Castillo, produttore americano.

Nei 15 anni di carriera da solista si susseguono concerti in piazze e feste popolari e tour nei teatri e nei club di tutt’Italia. Per citarne alcuni: del 2007 è il “Venite a vedere tour”, del dicembre 2009  è il tour “'40 anni, storie di Ramblers, d'innocenza, d'esperienza in una formazione inedita insieme a Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, tutti e tre ex Modena City Ramblers; del 2014 è il tour “Oh Belli Ciao” di presentazione dell'autobiografia romanzata scritta a quattro mani con l'amico Carlo Albè che lo accompagna sul palco in uno spettacolo di musica e parole. Nell’autunno-inverno del 2016 c’è una mini tournée de “I Dinosauri” a seguito dell’uscita dell’album omonimo con i due amici ex Ramblers. Tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018 Cisco è impegnato in un fortunato tour teatrale che lo vede sul palco a proporre i suoi pezzi che meglio si prestano alle melodie “in acustico” assieme alle trombe di Simone Copellini e alle chitarre di Max Frignani.

Nell’autunno 2018 è nuovamente nei teatri italiani a fianco dello scrittore Carlo Albè con lo spettacolo di teatro-canzone dal titolo “Adda Venì Baffone”.

È dell’autunno-inverno 2019 la nuova avventura sul palco di teatri e club di tutt’Italia “Combat Folk Tour”, progetto musicale nato per festeggiare la maggiore età del disco “Novecento”, pubblicato da Cisco e la Casa del Vento nel 2001, assieme a lui sul palco Luca Lanzi, musicista e cantante della Casa Del Vento, e Francesco “Fry” Moneti, violinista dei MCR. 

Impossibile non citare l’esibizione al Concerto del Primo Maggio a Roma nel 2009, da solo col suo bodhrán davanti ad un pubblico di 800 mila  persone.

Cisco ha inoltre collaborato in spettacoli e concerti con: la Casa del vento, Ginevra Di Marco, la Bandabardò, le Mondine di Novi, i Nomadi, Giulio Cavalli e il “The Liberation Project ideato da Dan Chiorboli insieme a Phil Manzanera (Chitarrista dei Roxy Music).

Durante tutto il periodo del primo lockdown della pandemia, tra marzo e maggio 2020, si collega attraverso i suoi canali social di Facebook e Instagram, quasi quotidianamente regalando “Le canzoni dalla soffitta”, brani tratti dal suo repertorio e alcune cover, in acustico, voce e chitarra, ottenendo uno straordinario numero di visualizzazioni e contatti.


Abbigliamento urban

                                                           

Abbigliamento urban | Un brand streetwear elegante con la missione di creare un movimento e portare lo streetwear ad un nuovo livello, ispirandosi alla musica house e alla sua versatilità; una collezione semplice come la soul ma raffinata come il jazz, pensata per adattarsi alla frenetica vita della metropoli, resistente e comoda, adatta  sia al concetto quotidiano che quello mondano.

Con Banca Generali il Private Banking approda alla World Manufacturing Week 2021

In occasione della World Manufacturing Week 2021 tenutasi a Cernobbio, Andrea Ragaini, Vice Direttore di Banca Generali, ha parlato del ruolo del Private Banking nello scenario attuale.

Andrea Ragaini (Banca Generali): "Economia reale e Private Banking: serve orizzonte di lungo termine"

Diversamente dal mondo finanziario, l'economia reale è quella parte di economia connessa alla produzione e alla distribuzione di beni. Si tratta in pratica del vero motore di ogni Paese. Nel post-Covid investire nell'economia reale significa offrire un'opportunità di rilancio al tessuto produttivo, con imprese sempre più inclusive e responsabili. Ecco perché il ruolo del Private Banking deve essere quello di avvicinare i capitali privati all'economia reale. A sostenerlo Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali. Durante la World Manufacturing Week 2021, il manager è intervenuto come relatore all'incontro dal titolo "Strumenti finanziari per una nuova gestione economica". Promossa dall'Università LIUC e dalla World Manufacturing Foundation, la tavola rotonda è stata l'occasione per discutere sull'evoluzione dei mercati e in particolare sulle connessioni tra strumenti finanziari e manifattura. Secondo Ragaini per investire in economia reale è necessario un orizzonte di lungo termine. Il compito del Private Banking è quindi quello di guidare gli investitori. Per il Vice Direttore di Banca Generali sono tre gli elementi necessari allo scopo.

Private Banking e aziende: Banca Generali, l'esempio di BG4Real

Nel dettaglio, Andrea Ragaini ha parlato di regolamentazione, fiscalità e governance. Nel primo caso è necessaria la creazione di nuovi strumenti, come ad esempio gli ELTIF, i fondi di investimento europeo a lungo termine destinati a supportare le Pmi. In tema di fiscalità, il Vice Direttore di Banca Generali spinge per nuovi incentivi da parte del Governo. Insieme con l'applicazione delle regole di buona governance, questi tre elementi sono fondamentali per concentrare l'attenzione degli investitori italiani sulle possibilità che il Private Banking offre in termini di investimenti dedicati all'economia reale. Ragaini porta l'esempio di BG4Real, progetto lanciato da Banca Generali con l'obiettivo di creare strumenti di investimento che puntano proprio sul cambio di paradigma degli investimenti tradizionali: "La formazione in questo gioca un ruolo centrale: formazione per i consulenti che devono essere a conoscenza delle nuove dinamiche di mercato, diverse da quelle tradizionali, e formazione per i risparmiatori italiani che per anni hanno guardato al Private Banking solo nell'ottica di investimenti obbligazionari".

Città più digitali e più ecologiche: l’impegno di Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A. trasforma le città in "Augmented Cities", cioè dei Comuni che sanno sfruttare al meglio le potenzialità in continua crescita delle nuove tecnologie: il fine ultimo è migliorare la vita dei cittadini e dei lavoratori, operando sull'efficienza energetica, la sostenibilità, la mobilità, la fiscalità, la cultura, il turismo e non solo.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A. per le smart cities: gli ambiti di interesse

Municipia S.p.A. è una società specializzata in progetti per smart city e in trasformazione digitale per le città. Facente parte del Gruppo Engineering, leader in Italia nell'ambito della digital transformation, offre ai Comuni numerosi servizi digitali innovativi per migliorare la qualità della vita di tutti. Sfrutta investimenti privati e assorbimento del rischio operativo, utilizzando il project financing e contribuendo con risorse economiche, professionali e tecnologiche al raggiungimento degli Obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU. Fiscalità, efficienza energetica, welfare, mobilità sostenibile, cultura, turismo e non solo: Municipia S.p.A. si occupa anche di migliorare l'efficacia dello smaltimento rifiuti in ottica sostenibile e di sicurezza urbana. Si tratta di ambiti di intervento fondamentali per costruire, insieme ad aziende, enti e privati, un futuro migliore per la comunità e per i singoli cittadini.

Municipia S.p.A., da Smart Cities ad Augmented Cities

La mission di Municipia S.p.A. è sfruttare le potenzialità in continua crescita del digitale per ottenere maggiori livelli di efficienza, efficacia, trasparenza e sostenibilità. In generale, l'ambito in cui ci si muove è quello dei servizi pubblici all'interno delle città, per migliorarne la qualità a 360 gradi. Grazie all'intervento di Municipia S.p.A., anche il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini migliora, traendo così giovamento dai nuovi servizi introdotti. I Comuni italiani, in quest'ottica, diventano sempre più "citizen oriented", sempre più rivolti alle esigenze di chi vi abita, e sempre più ecosostenibili. Con la realtà guidata da Stefano De Capitani le città diventano "Augmented Cities", un'evoluzione delle Smart Cities: più tecnologiche, più resilienti, più inclusive, più capaci di integrare al meglio Intelligenza Artificiale, IoT e big data.