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martedì 29 giugno 2021

MICHELE BELLANO “In porta vado io” è il nuovo singolo estratto dall’album d’esordio del cantautore abruzzese

 La porta di un campo da calcio come metafora dei ruoli della vita


In radio dal 29 giugno


“In porta vado io” è una metafora in cui la porta, quella calcistica, diventa  opportunità, porta sbattuta in faccia o porta che si spalanca all'improvviso regalandoci un sogno.

Ancora di più, immaginando la classica partita di calcetto tutti vogliono essere il fantasista, l'attaccante che segna e che sale agli onori della cronaca per la sua prodezza, per aver regalato la vittoria alla propria squadra e il titolo, assume quindi, anche un significato rispetto al ruolo di ognuno di noi. Non si può giocare senza portiere e tutti si è fondamentali. Accettare però, di seguire la propria strada con costanza e pazienza, non è attitudine diffusa. 

«La particolarità di questo disco è che ogni brano ha una sua vita, un suo mood ed un suo arrangiamento, sono tutti molto diversi tra loro. Ho puntato molto su questo aspetto sia per il mio continuo sperimentare cose nuove, sia perchè si tratta di un disco d'esordio, devo ancora trovare la mia strada. Anche se mi chiedo, perchè deve essere solo una?» Michele Bellano. 





Etichetta: VISORY RECORDS

Radiodate: 29 giugno 2021



Contatti e social


Instagram https://www.instagram.com/michelebellano/?hl=it

Facebook https://www.facebook.com/BellanoMichele

Spotify https://open.spotify.com/artist/3hyayGIubdUHJZYpdqhujD?si=oK-mRG5STgCpLy95ijAFKg&dl_branch=1

Youtube https://www.youtube.com/channel/UCVp_BS_9QHECCePvVz1mykg



BIO

Michele Bellano è un cantautore abruzzese di 29 anni. La sua carriera inizia a 19 anni con la chiamata da parte di una ska band, i VattelapeSka, fatta di grandi amici e musicisti. Un progetto immersivo ed esaltante, durato 8 anni, che ha portato alla pubblicazione di diversi brani inediti. All'età di 25 anni si appassiona allo studio della chitarra, del songwriting e della produzione musicale. Nel 2019 fonda, insieme all'amico di una vita Davide Sciascia, batterista e creativo, la pop/rock band Agnosia. Con gli Agnosia si rafforza il rapporto di stima reciproca e amicizia con Francesco Gallo, talentuoso chitarrista. Da settembre 2015 è membro del cast artistico della Compagnia Orizzonte Teatro, con la quale porta in scena diversi grandi musical. Durante il primo lockdown, marzo 2020, Michele scrive 9 canzoni, che avrebbero dato vita al suo primo album da solista. Un progetto chiuso in un cassetto per anni, che finalmente vede luce forse anche grazie ai tempi sospesi concessi dalla pandemia. La forte collaborazione con Francesco Gallo porta Michele a produrre tutto il suo primo album presso il Garone Studios, di Piero Garone. Dopo un anno di duro ed esaltante lavoro il disco è finalmente pronto. Il 19 marzo 2021 è uscito il primo singolo, “Ci ho ripensato”, title track dell’album. Michele è già a lavoro sul suo secondo album. 


lunedì 28 giugno 2021

Green New Deal: SACE si occuperà della valutazione degli investimenti green delle aziende

SACE, l'AD Pierfrancesco Latini: "Banche e finanza possono giocare un ruolo centrale per la transizione ecologica".

Pierfrancesco Latini

SACE: nel 2020 mobilitate risorse per 46 miliardi

SACE ha svolto un ruolo fondamentale contro gli effetti della pandemia in Italia. Nel 2020 la società ha mobilitato risorse per 46 miliardi di euro, destinate a circa 15.000 imprese. Secondo i dati del bilancio di sostenibilità, presentato la scorsa settimana, 25 sono stati dedicati alle attività tradizionali come export credit e internazionalizzazione, mentre 21 alle coperture di "Garanzia Italia". Sono invece 300 i milioni stanziati per le garanzie green. Un'evoluzione che ha portato SACE oltre i confini operativi tradizionali, estendendo i suoi servizi a supporto di tutto il Sistema Paese. Un impegno al quale si aggiungerà anche la valutazione degli investimenti sostenibili delle aziende. Con il DL Semplificazioni di luglio, il Governo ha infatti affidato al Gruppo anche il compito di rilasciare garanzie verdi a supporto di progetti in linea con gli obiettivi del Green New Deal e del Recovery plan italiano.

SACE: la valutazione degli investimenti sostenibili

Attualmente SACE si occupa infatti di verificare che i progetti presentati siano "eligibile" per quanto riguarda il perimetro della sostenibilità. La società emette dei rating green, sulla base dei quali potranno intervenire a loro volta gli istituti di credito. "Il rating - ha spiegato Pierfrancesco Latini - rappresenta in generale un giudizio di affidabilità al quale le aziende tengono particolarmente in quanto ne evidenzia in un certo senso la sintesi della loro qualità sul mercato. Tiene conto di tutti gli aspetti caratterizzanti l'impresa, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo". Grazie ai criteri e alle metodologie adottate da SACE, a essere premiate sono le aziende che attuano progetti sostenibili. Gli effetti positivi della Garanzia Verde sono già stati registrati per iniziative che hanno riguardato realtà come EF Solare Italia. L'azienda operativa nel settore del fotovoltaico è stata infatti destinataria di un finanziamento multi-tranche di 160 milioni di euro complessivi erogati da Crédit Agricole Corporate and Investment Ban, Ing Italia e Intesa Sanpaolo. Ciò a dimostrazione del ruolo "centrale" di banche e finanza nella transizione energetica.

Francesco Milleri nominato Amministratore Delegato di EssilorLuxottica

"Ringrazio il Consiglio e l'azienda intera per aver creduto in me e in tutto il management team del Gruppo": così Francesco Milleri esprime la sua soddisfazione per la conferma come Amministratore Delegato di EssilorLuxottica.

Francesco Milleri

Francesco Milleri: il CdA lo nomina AD di EssilorLuxottica

Durante l'Assemblea annuale degli Azionisti di EssilorLuxottica, riunita in data 21 maggio 2021, il CdA ha conferito a Francesco Milleri l'incarico di Amministratore Delegato del Gruppo. Ad affiancarlo Paul du Saillant nel ruolo di Vice AD, anch'egli eletto nel corso della prima seduta del CdA presieduto nuovamente da Leonardo Del Vecchio. "Sono felice di continuare a lavorare con Paul e di guidare EssilorLuxottica attraverso un nuovo capitolo della sua storia", ha dichiarato, "raggiungendo ulteriori traguardi e creando valore per tutti i nostri stakeholder". In un messaggio scritto insieme al Vice AD e rivolto agli azionisti, Francesco Milleri ha inoltre commentato positivamente i risultati conseguiti nel 2020, sottolineando come EssilorLuxottica sia ben posizionata oggi "per sovraperformare e trasformare il settore dell'eyewear e dell'eyecare".

Focus su obiettivi e capitale umano: la riflessione di Francesco Milleri

Proiettata verso il futuro e guidata dall'AD Francesco Milleri, EssilorLuxottica continuerà dunque a guardare con fiducia verso nuovi traguardi. Dopo aver superato con successo il 2020 caratterizzato dalla pandemia, il Gruppo è infatti più che mai intenzionato a raggiungere nuovi e importanti obiettivi: "Continueremo a lavorare per garantire il benessere della nostra azienda e dei suoi dipendenti", ha commentato in merito l'AD, "con una tabella di marcia chiara in modo da raggiungere tutti i nostri obiettivi nel 2021 e oltre". Focus dunque orientato al futuro e, come sottolineato da Francesco Milleri, grande rilevanza per la componente umana: "Al nostro fianco avremo migliaia di talenti per realizzare la nostra Mission: aiutare le persone a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita".

Italgas, Paolo Gallo: prossime acquisizioni destinate a gas, acqua ed efficienza energetica

L'AD Paolo Gallo ha commentato il nuovo Piano strategico di Italgas che mette al centro digitale e transizione energetica: "Puntiamo a ridurre del 30% le emissioni di Co2 rispetto al dato del 2020 e del 25% i consumi di energia".

Paolo Gallo

Paolo Gallo: gli obiettivi del Piano 2021-2027 di Italgas

Presentato lo scorso 15 giugno, il nuovo Piano strategico 2021-2027 di Italgas si basa su un obiettivo ben preciso: "estendere il network, completare la trasformazione digitale e guidare la transizione energetica dando impulso allo sviluppo di gas rinnovabili e all'efficienza energetica". Sono 7,9 i miliardi che l'azienda guidata da Paolo Gallo ha deciso di investire nei prossimi sette anni: 1,4 andranno alla digitalizzazione delle reti per accogliere gas rinnovabili e oltre 2 alle gare Atem (Ambito Territoriale Minimo). In tema di sostenibilità, il Gruppo intende ridurre del 30% le emissioni di gas a effetto serra e del 25% il consumo energetico. "Italgas punta a completare nel 2022 la digitalizzazione del network - ha spiegato l'AD - e disegnare la roadmap che confermerà il ruolo strategico delle reti del gas quale volano della transizione energetica". Per raggiungere i target prefissati, nel Piano promosso da Paolo Gallo anche una strategia dedicata alle acquisizioni future.

Paolo Gallo: acquisizioni Italgas dirette verso tre settori

"Le nostre operazioni di acquisizione, a cui abbiamo destinato 400 milioni di euro al 2027, sono dirette verso tre settori - ha dichiarato Paolo Gallo - la distribuzione del gas naturale e dell'acqua, nonché l'efficienza energetica. Proprio quest'ultimo - ha aggiunto - si presenta come un ambito molto frammentato, nel quale intendiamo ricoprire un ruolo di consolidatore, così da poter contribuire anche nell'efficienza agli obiettivi fissati dall'Unione europea". Un programma avviato lo scorso 14 giugno con l'acquisizione della torinese ESCo Ceresa, leader nei servizi energetici, che rappresenta una delle prime tappe della strategia di crescita portata avanti dal Gruppo verso la transizione energetica. Nel futuro di Italgas spazio anche per la finanza green: "L'obiettivo - ha detto Paolo Gallo - è andare sul mercato ed emettere i sustainability bond che sono legati al raggiungimento di target anche intermedi di sostenibilità".

Municipia S.p.A.: la partnership con Be Your Essence

Municipia S.p.A.: la partnership con Be Your Essence (BYE) punta a sostenere i Comuni nella ripresa post Covid per un rilancio più verde ed equo.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: la partnership all'insegna della sostenibilità, dello sviluppo economico-sociale e della tecnologia

Insieme per la ripresa post Covid. È l'impegno preso da Municipia S.p.A., società del Gruppo Engineering leader in progetti per smart city e trasformazione digitale delle città di ogni dimensione, con Be Your Essence (BYE). La partnership nasce dalla necessità sempre più evidente di improntare un nuovo paradigma che metta al centro le persone e accompagni gli Enti verso una trasformazione digitale sostenibile. Le scelte quotidiane delle Pubbliche Amministrazioni locali producono effetti a lungo termine sull'ambiente e sulla vita dei cittadini: un sistema di cui la pandemia ha fatto emergere le fragilità. Insieme a BYE, società del Gruppo Be Shaping The Future S.p.A. che promuove l'evoluzione delle città da "Smart" a "Wise" Cities in grado di avere comportamenti virtuosi in ambito ambientale e sociale, Municipia S.p.A. si propone dunque in questa delicata fase di rilancio di affiancare i Comuni e le loro partecipate nel percorso di rigenerazione urbana e offrire nuovi modelli di crescita in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile anche attraverso l'uso delle nuove tecnologie.

Municipia S.p.A.: la partnership con BYE per accompagnare i Comuni nel percorso di rigenerazione urbana

La lunga esperienza di Municipia S.p.A. insegna come la tecnologia possa giocare un ruolo decisivo nel migliorare l'efficienza della Pubblica Amministrazione, a beneficio di cittadini e imprese: dalla mobilità all'efficientamento energetico, dalla sicurezza urbana alla gestione dei rifiuti fino alla valorizzazione dei beni culturali, al welfare e al turismo. È quanto ha sottolineato anche il Presidente Stefano De Capitani parlando dell'iniziativa: "Non può esserci cambiamento senza l'unione tra obiettivi di sostenibilità ambientale, sviluppo economico-sociale e tecnologia". È in questa direzione che guarda la partnership con BYE, al fine di "offrire agli Enti visione e concretezza, sfruttando al meglio anche i fondi europei". La ripartenza del Paese e la trasformazione per la Next Generation, come ricordato anche dal Presidente di Municipia S.p.A., passano attraverso "la collaborazione tra Pubblico e Privato e i Comuni sono le fondamenta della nostra società, il primo gradino nella scala del cambiamento".

Focus sulla carriera di Gianni Lettieri, imprenditore alla guida di Meridie S.p.A.

Gianni Lettieri è attualmente Presidente e Amministratore Delegato di Meridie S.p.A., prima investment company del Sud Italia quotata sul segmento MIV di Borsa Italiana. L'imprenditore è appassionato di lettura, musica e sport.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: i primi anni della carriera

Sposato e padre di tre figli, Gianni Lettieri è un imprenditore di origini napoletane. A 19 anni entra nel mondo dell'imprenditoria, in particolare nell'ambito tessile. Nel 1979 apre un nuovo stabilimento produttivo per la lavorazione di tessuti, tintoria e finissaggio. Questa prima avventura ha grande successo, tanto da riuscire ad esportare i prodotti anche all'estero, in particolare negli Stati Uniti. Nel 1995 Gianni Lettieri avvia una joint venture con il gruppo indiano Raymond, costituendo la Raymond Calitri Denim. Successivamente, comincia a operare anche in ambito istituzionale: dal 2004 al 2010 è Presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli, è l'unico ad aver mantenuto questo ruolo così a lungo. Ha ricoperto inoltre diverse cariche per Confindustria, come quelle di Presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Avellino e di Membro del Consiglio Direttivo di Confindustria Campania.

Gianni Lettieri: l'esperienza nei settori dell'energia rinnovabile e della finanza

Gianni Lettieri inizia una nuova avventura imprenditoriale nel 2006 nel settore delle rinnovabili. Grazie alla holding di famiglia entra nel comparto finanziario e, con altri soci, fonda Meridie S.p.A. (già Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S.p.A.), prima investment company del Sud Italia a essere quotata sul segmento MIV di Borsa italiana. Attraverso Meridie, nel 2008, Gianni Lettieri avvia Medsolar S.p.A., pur rimanendo Presidente e Amministratore Delegato di Meridie. Acquisisce inoltre Atitech S.p.A., azienda italiana leader nella manutenzione degli aeromobili (sia civili che militari). La sede principale è a Napoli. Nel gennaio 2011 l'imprenditore è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Amministrazione e Legislazione di Impresa dall'Università degli Studi di Napoli "Parthenope". Appassionato di lettura e musica, è inoltre uno sportivo: ha partecipato alla Maratona di New York ottenendo un tempo di 3h 21'. È autore di un libro autobiografico: "L'imprenditore Scugnizzo. La mia Napoli, le mie sfide".

Ernia Roma | Dott. Carlo Farina

 

Ernia Roma 

Ernia Roma | Dott. Carlo Farina 

Ernia e Laparocele o Ernia Addominale Post-operatoria

Ernia Roma | Dott. Carlo Farina 
Per Laparocele si intende un'ernia addominale post-operatoria, cioè un'ernia che è sopraggiunta in seguito ad una rottura della sutura dei due lembi di parete muscolare ( per precisione della fascia che avvolge i muscoli) già interrotti durante un precedente intervento addominale. Pertanto si presenta SOLTANTO nelle zone dell'addome già sottoposte ad un intervento.
Può comparire anche a distanza di anni dall'intervento e per qualsiasi ferita anche se sono più frequenti per quelle al di sotto dell'ombelico.

Anche dopo la LAPAROSCOPIA può comparire un laparocele: il cosiddetto LAPAROCELE DA TROCAR ( il trocar è un piccolo cilindro che viene utilizzato in laparoscopia per introdurre in addome gli strumenti chirurgici.)
L'unica terapia è chirurgica.
Se non operato può complicarsi come per qualsiasi ernia con uno strozzamento od una occlusione intestinale.
Generalmente prescrivo un esame TAC addome per visualizzare con più precisione le caratteristiche della porta di ingresso del laparocele e quindi per una migliore programmazione dell'intervento.

Tecnica chirurgica:
1. Plastica per laparocele con rete

2. Plastica per laparocele Laparoscopica

3. Plastica per laparocele Robotica


1) Plastica Open per laparocele con rete:
Consiste nell'incidere la precedente cicatrice, isolare il sacco del laparocele ed eventualmente controllare la vitalità del suo contenuto.
Ridurre il contenuto del laparocele in addome.
Applicare una rete che viene ancorata alla parete sana con serie di punti o di clips al titanio.
Chiudere la parete addominale posizionando uno o due tubi di drenaggio in aspirazione.
Suturare la cute con punti intradermici, non visibili sulla pelle.


INFORMAZIONI POST-OPERATORIE PER IL PAZIENTE DOPO L'INTERVENTO DI PLASTICA OPEN PER LAPAROCELE CON RETE del Dott Carlo Farina.
L'intervento generalmente prevede da 1 a 4 giorni di degenza a seconda della grandezza e del tipo di laparocele.
Durante i primi giorni le sono stati somministrati farmaci antibiotici, antidolorifici e antitrombotici.
Se la degenza non è breve, le sono stati estratti anche il tubo o i tubi di drenaggio.
L'incisione chirurgica generalmente è chiusa con punti intradermici ovvero interni che si riassorbono da soli (non ci sono punti visibili sulla pelle) .
I cerottini (steristrips) di tela impermeabile bianca, proteggono la ferita e consentono, se non è presente il drenaggio, di poter fare la doccia solo dopo tre giorni dall'intervento.




E' normale sentire fastidi durante i cambi di posizione ovvero dalla posizione sdraiata a seduta e da questa alla posizione retta e viceversa.
Una volta assunta la posizione desiderata vi sentirete subito meglio.
Nel periodo postoperatorio è consentito camminare, senza eseguire sforzi, sollevamenti di pesi oltre i 5 Kg a meno di altre indicazioni del chirurgo.
L'attività sportiva può essere ripresa gradualmente dopo 2 mesi dall'intervento.
E' indicato l'uso di una panciera elastica postoperatoria piuttosto stretta, da indossare giorno e notte per 15 giorni, poi solo di giorno per 30 giorni.
Eviti pasti abbondanti e cibi troppo pesanti e beva almeno due litri di liquidi - acqua non gasata, the, succhi di frutta, brodo, ecc. - per i primi giorni, al fine di favorire e funzioni intestinali.
Eventualmente potrà usare microclismi, supposte oppure assumere un blando lassativo.
Si consiglia di evitare la guida della macchina per circa 7giorni. Nei giorni successivi l'intervento il paziente potrebbe osservare una serie di possibili situazioni:
- Dolore nella regione addominale, di varia intensità e controllabile con gli antidolorifici.
- Lievi bruciori, specialmente nelle zone al lato della ferita che a volte compaiono dopo alcune settimane e spesso coincidono con la ripresa dell'attività sportiva.
Si attenuano e scompaiono lentamente. Sono causati da assestamenti della rete sul muscolo in contrazione.
-Gonfiore, talvolta molto evidente, nelle stesse regioni. Il contatto della rete con i suoi tessuti, può creare una produzione anche molto abbondante di siero che viene riassorbito dal suo stesso organismo. Questa evenienza non compromette la riuscita dell' intervento sebbene a volte necessita di più aspirazioni che il chirurgo effettuerà in maniera indolore, ambulatoriamente nel corso delle medicazioni post-operatorie. Regredisce dopo 4-8 settimane.
- Febbre (sino a 38°C senza tremori e/o brividi di freddo):
- la normale reazione dell'organismo allo stress operatorio;
- Qualche goccia di sangue sulla medicazione;
- Ecchimosi (colorazione blu-nerastra) sulla pelle intorno alla ferita e nelle regioni inferiori dell' addome: tende a scomparire in un paio di settimane;
-Nella regione addominale interessata, nel giro di una settimana si formerà un duro piastrone: ciò è dovuto alla normale reazione cicatriziale dei tessuti da noi volutamente indotta con la rete.
Tenderà a scomparire nel giro di 3- 6 mesi. Tali situazioni sono normali e previste e non devono destare alcuna preoccupazione altrimenti il paziente dovrà avvisare prontamente l'équipe chirurgica, fermo restando che nei primi tre giorni dall'intervento dovrà necessariamente telefonare tra le 19.00 e le 20.00 ad uno dei chirurghi della sua equipe operatoria per riferire sul suo stato e per leggere al chirurgo la quantità di liquido presente nel drenaggio (eventualmente lasci un messaggio in segreteria telefonica).

2) Plastica per laparocele Laparoscopica
Consiste nell'introdursi all'interno dell'addome utilizzando la tecnica laparoscopica, cioè eseguendo tre ferite da 5 o 10 mm attraverso cui introdurre gli strumenti ed un'ottica.
Si può quindi riportare il contenuto del laparocele nella cavità addominale liberandolo dalle aderenze, osservare la sua porta dall'interno, ed applicare una rete con delle ancorette metalliche o riassorcontro i bordi del difetto.
Non è necessario il tubo di drenaggio.
L'intervento è molto meno invasivo della tecnica "open" ed il decorso post-operatorio è considerevolmente migliore.

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE DOPO L'INTERVENTO DI PLASTICA PER LAPAROCELE PER VIA LAPAROSCOPICA del Dott Carlo Farina:
L'intervento generalmente prevede da 1 a 4 giorni di degenza a seconda della grandezza e del tipo di laparocele.
Durante i primi giorni le sono stati somministrati farmaci antibiotici, antidolorifici e antitrombotici.
Le microincisioni chirurgiche sono chiuse con punti intradermici ovvero interni che si riassorbono da soli (non ci sono punti visibili sulla pelle) .
I cerottini (steristrips) di tela impermeabile bianca, proteggono la ferita e consentono di poter fare la doccia solo dopo tre giorni dall'intervento.
E' normale sentire fastidi durante i cambi di posizione ovvero dalla posizione sdraiata a seduta e da questa alla posizione retta e viceversa.
Una volta assunta la posizione desiderata vi sentirete subito meglio.
Nel periodo postoperatorio è consentito camminare, senza eseguire sforzi, sollevamenti di pesi oltre i 5 Kg a meno di altre indicazioni del chirurgo. L'attività sportiva può essere ripresa gradualmente dopo 2 mesi dall'intervento.
E' indicato l'uso di una panciera elastica postoperatoria piuttosto stretta, da indossare giorno e notte per 15 giorni, poi solo di giorno per 30 giorni. Eviti pasti abbondanti e cibi troppo pesanti e beva almeno due litri di liquidi - acqua non gasata, the, succhi di frutta, brodo, ecc. - per i primi giorni, al fine di favorire e funzioni intestinali.
Eventualmente potrà assumere un blando lassativo.
Si consiglia di evitare la guida della macchina per circa 7giorni. Nei giorni successivi l'intervento il paziente potrebbe osservare una serie di possibili situazioni:
- Dolore nella regione addominale, di varia intensità e controllabile con gli antidolorifici.
- Raramente possono essere presenti dopo l'intervento lievi bruciori, specialmente nelle zone al lato della ferita che a volte coincidono con la ripresa dell'attività sportiva e che si attenuano e scompaiono lentamente.
Sono causati da assestamenti della rete sul muscolo in contrazione.
- Gonfiore, talvolta molto evidente nella zona del laparocele. Il contatto della rete con i suoi tessuti, può creare una produzione anche molto abbondante di siero che viene riassorbito dal suo stesso organismo.
Questa evenienza non compromette la riuscita dell' intervento sebbene a volte necessita di più aspirazioni che il chirurgo effettuerà in maniera indolore, ambulatoriamente nel corso delle medicazioni post-operatorie. Regredisce dopo 4-8 settimane.
- Febbre (sino a 38°C senza tremori e/o brividi di freddo): la normale reazione dell'organismo allo stress operatorio; 
- Qualche goccia di sangue sulla medicazione; - Ecchimosi (colorazione blu-nerastra) sulla pelle intorno alla ferita e nelle regioni inferiori dell'addome: tende a scomparire in un paio di settimane.  Nella regione addominale interessata, nel giro di una settimana si formerà un duro piastrone: ciò è dovuto alla normale reazione cicatriziale dei tessuti da noi volutamente indotta con la rete.
Tenderà a scomparire nel giro di 3- 6 mesi.
Tali situazioni sono normali e previste e non devono destare alcuna preoccupazione altrimenti il paziente dovrà avvisare prontamente l'équipe chirurgica, fermo restando che nei primi tre giorni dall'intervento dovrà necessariamente telefonare tra le 19.00 e le 20.00 ad uno dei chirurghi della sua equipe operatoria per riferire sul suo stato (eventualmente lasci un messaggio in segreteria telefonica).

3) Plastica per laparocele  ROBOTICA
Consiste nell'introdursi all'interno dell'addome utilizzando sempre la tecnica laparoscopica ma con l'ausilio del ROBOT. l'intervento chirurgico di per se e' simile a quello laparoscopico, ma la precisione del Robot permette di avere dei vantaggi:

I movimenti degli strumenti robotici sono estremamente precisi.
Gli strumenti sonoi articolabili  , cioè  riproducono esattamente i movimenti della mano e del polso ed in questo modo permettono di eseguire con precisione millimetrica la separazione dei vari piani in cui riporre la rete, o di staccare le aderenze riducendo di molto i rischi di danni all'intestino.
L'intervento e' ancora meno invasivo di quello laparoscopico e sia la degenza che i fastidi nel postoperatorio sono notevolmente ridotti

Il decorso postoperatorio riproduce quello Laparoscopico sebbene i pazienti avranno una ripresa più rapida rispetto a qualsiasi altra tecnica.

 

 

venerdì 25 giugno 2021

HELLE “Disonore” è il nuovo album della cantautrice e produttrice bolognese che segna la sua rinascita

 Una serie di singoli hanno cadenzato l’arrivo di questo disco electro pop, un punto di svolta nella carriera della producer e cantautrice



Release album 25 giugno 


«Disonore è il viaggio sporco nella periferia di noi stessi. È un esilio forzato, una vergogna che diventa uno scrigno abominevole nel cuore. È prendere coscienza del fatto che nella vita non si faccia altro che scendere a patti con la gente: per sopravvivere ci incastriamo nei meccanismi di chi non ci capirà mai». Helle 

La scoperta delle parti più profonde dell’animo umano è al centro dell’attuale ricerca sonora e artistica di Helle. Una perlustrazione che porta a riconoscere le maschere indossate nelle diverse occasioni della vita, mettendo a confronto di volta in volta, le due facce della stessa medaglia. 

Sulle diverse scene si accende una sorta di occhio di bue, con il ritmo cadenzato dall’electro pop che caratterizza il suono dell’intero album. 


Track by track 

DISONORE

Una risposta alla vergogna. 


RISPETTO

La parte infima di noi stessi parla e ha la nostra voce. 


SELVAGGIO

“La gloria di ogni vizio è sentirsi una persona peggiore”. 


FIGLIA DELLE NUBI

I dubbi di fede di un fedele; essere sporchi e ambire alla perfezione è “un’incoerenza senza fine”.


CAROVANE

L’esilio, la condizione umana come passeggero grido al cielo di un animo non consacrato. 


TOM

L’alcolismo visto da dentro e quello visto da fuori. 


CHIMERE

La peggiore parte di noi è anch’essa umana.


TU MI VOLEVI BENE

Il nostro segreto disonore.


BARBIE

L’apparenza e i social sono molto spesso la stessa cosa. 


2,107

L’impossibilità di agire contro un sistema che non concede spazio a chi non s’inchina ciecamente a lui.


Etichetta: Volume!

Release album: 25 giugno 2021 



CONTATTI E SOCIAL 

Facebook www.facebook.com/Helle.musica/

Instagram www.instagram.com/helle.musica/?hl=it

Canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCUyHqlN2KJZZaI13abFhQhQ



BIO

Lisa Brunetti, in arte Helle, nasce a Bologna il 14 Giugno 1994. Comincia a scrivere poesie ad 11 anni, a suonare la chitarra dall’adolescenza. Ha lavorato per quattro anni in Fonoprint, dove ha avuto l’opportunità di conoscere e collaborare con Bruno Mariani. Negli stessi anni ha suonato con Ricky Portera. Nel 2016 partecipa ad Area Sanremo arrivando fra i 70 finalisti del concorso. Dopo la pubblicazione di vari singoli in inglese e in italiano, arriva per Helle il momento di intraprendere una nuova fase della sua carriera artistica. Il 19 maggio 2020 esce in radio il singolo “Tra le strade della mia città”, il 27 novembre 2020 arriva il nuovo singolo “Al Pacino”, entrambi prodotti, suonati e arrangiati dalla stessa Helle


Differenze tra porta blindata e porta corazzata, quale è meglio installare?

 


Porta blindata o porta corazzata? Quale è la soluzione migliore per la sicurezza della tua abitazione? È possibile che tu sia in procinto di traslocare in una nuova abitazione oppure desideri una maggiore sicurezza per te o i tuoi cari.

Videoconferenza: la formazione a distanza ai tempi del Covid-19

 


Perchè la videoconferenza sta diventando uno strumento essenziale per la didattica a distanza? Mai come in questo momento storico così particolare, con il Covid-19 che limita fortemente gli spostamenti ed il contatto tra le persone, il mondo del lavoro si è così rapidamente evoluto spingendo la tecnologia ad innovarsi per stare al passo con le nuove esigenze professionali.

giovedì 24 giugno 2021

Banca Generali: online l’incontro di #BG4SDGs su energia pulita e investimenti sostenibili ESG

Banca Generali: panoramica su sostenibilità, energia e benefici degli investimenti sostenibili ESG nell'ultimo incontro del ciclo dedicato agli obiettivi Onu.

Banca Generali: riduttivo focalizzarsi solo su rendimenti, investimenti sostenibili ESG necessari

"Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni": recita così il settimo obiettivo dell'Agenda Onu 2030. Sostenibilità e responsabilità sociale devono essere dunque i driver della strada verso un nuovo modello di sviluppo economico, che dovrà erigere le sue fondamenta su energia pulita e zero emissioni. Anche i mercati vanno in questa direzione: sono infatti sempre di più le realtà che si affidano agli investimenti sostenibili ESG, che si basano non solo sulle analisi finanziare ma su attenzione all'ambiente, agli equilibri sociali e alla buona governance. Di questo e dello sviluppo del settore energetico si è parlato durante l'ultimo talk promosso da Banca Generali sul tema degli SDGs. Ospite del terzo appuntamento del ciclo #BG4SDGs, dedicato al goal "Energia pulita e accessibile", Luigi Crema, Head of Research Unit presso la Fondazione Bruno Kessler. Un dialogo che offre una panoramica sugli sviluppi dell'idrogeno e sul ruolo di questa nuova fonte nella transizione energetica. Temi oggi centrali anche per il risparmio gestito, sempre più attento agli investimenti sostenibili ESG e ai benefici verso la collettività.

Banca Generali: "Con investimenti sostenibili ESG risparmiati 1.572 milioni di kg di CO2"

Da anni Banca Generali è impegnata a dare il suo contributo allo sviluppo sostenibile, adoperandosi in un percorso di crescita che mette al centro trasparenza, responsabilità sociale e innovazione. I recenti risultati degli investimenti sostenibili ESG parlano chiaro. "Nel 2020 i nostri clienti - si legge sul sito ufficiale del Gruppo - hanno contribuito a far risparmiare 1.572 milioni di kg di CO2 (pari al consumo medio di 11,1 milioni di viaggi in auto da Milano a Roma) 272 miliardi di litri d'acqua (pari a 3,9 miliardi di docce) e ha permesso di distribuire oltre 2 milioni di pasti biologici e offrire cure sanitarie a quasi 80mila pazienti". Ma cosa si intende per investimenti sostenibili ESG? La sigla sta per Environmental, Social, Governance: si tratta di investimenti che perseguono, oltre ad obiettivi tradizionali di tipo economico, anche risultati in tema di ambiente, responsabilità sociale e trasparenza della governance. È importante, secondo Banca Generali, rendersi conto che oggi "focalizzare la propria attenzione esclusivamente sui rendimenti finanziari e i fondamentali di un determinato settore o azienda è ormai diventato un esercizio riduttivo".

Acalasia esofagea | Dott. Carlo Farina

 

Acalasia esofagea 

Acalasia esofagea | Dott. Carlo Farina
L'Acalasia consiste nel mancato rilasciamento della parte distale dell' esofago al passaggio del cibo ingerito.
Praticamente quando il cibo decorre lungo l'esofago, si ferma subito al di sopra dello stomaco perchè non si apre lo Sfintere esofageo inferiore (LES) una sorta di valvola presente tra esofago e stomaco.

Acalasia esofagea | Dott. Carlo Farina
L’Acalasia rappresenta, insieme ai diverticoli Esofagei, una delle più importanti cause di cattiva deglutizione (Disfagia), difficoltà al passaggio del cibo lungo l’esofago, dolore durante la deglutizione (Odinofagia), rigurgito di cibo non digerito spesso associato ad alitosi e perdita di peso.
Non se ne conosce la causa se non in alcuni paesi del Sud America dove è provocato da un’infezione parassitaria e si chiama : Malattia di Chagas.
Con il progredire della malattia, l’esofago che è un tubo uniforme, si dilata e si allunga in maniera abnorme. (dolico-megaesofago). Vedi foto.
I Sintomi sono quelli descritti, e la disfagia, cioè la difficoltà di deglutire è spesso chiamata “disfagia paradossa” perché il paziente riesce a deglutire meglio i cibi solidi di quelli liquidi.
La diagnosi di acalasia si pone sulla base della l’ EsofagoGastroDuodenoscopia (EGDS) , dell' Esofagogramma con pasto Baritato  (mezzo di contrasto) , e di alcuni esami pù complessi come la Impedenziometria o la Manometria esofagea che permette di studiare la motilità dell'esofago,

Acalasia esofagea | Dott. Carlo Farina

TERAPIA:
La terapia ha lo scopo di ridurre il tono dell’ultimo tratto dell’esofago (LES) per permettere un facile passaggio del cibo nello stomaco.
Dopo un tentativo di terapia medica e se le condizioni generali lo consentono si può tentare una :

1) Dilatazione pneumatica con palloncino
Attraverso la Endoscopia si posiziona un palloncino gonfiabile nella zona malata dell’esofago e si  "sfianca“ la muscolatura del viscere .
La procedura è efficace nel 70% dei pazienti ma ha un rischio di circa il 3% di provocare una perforazione dell’esofago.

2) Iniezione di tossina botulinica
La tossina botulinica è utilizzata per molti scopi per la sua capacità di paralizzare le fibre muscolari nel luogo dell’iniezione.
Pertanto anche nell’Acalasia viene utilizzata per rilasciare le fibre muscolari dell’esofago distale.
Ha pochissime controindicazioni ma l’effetto perdura fino ad una media di 6 mesi.

3) Esofagomiotomia
La procedura chirurgia viene definita MIOTOMIA SECONDO HELLER e consiste in una delicata e selettiva sezione delle fibre muscolari della parte finale dell’esofago.
Il successo è immediato e risolve il problema nel 95% dei casi.
Come conseguenza del rilasciamento si sviluppa un reflusso gastroesofageo.
Questo è il motivo per cui alla Miotonia, si associa una plastica antireflusso.
Come per altri interventi ci sono due  TECNICHE CHIRURGICHE: una Laparotomica, eseguita routinariamente fino a circa 10 anni fa, ed una Laparoscopica che rappresenta la tecnica da me utilizzata:

MIOTOMIA LAPAROSCOPICA con PLASTICA ANTIREFLUSSO SECONDO DOR.

Viene eseguita con miniincisioni di pochi mm nell’addome, si prepara la parte finale dell’esofago e con estrema precisione si sezionano le fibre muscolari che decorrono esternamente al viscere come a ricoprirlo.
Al termine si prepara un tratto di stomaco che si avvolge a manicotto attorno all’esofago per costruire una nuova valvola che impedisce il reflusso di succo acido tra stomaco ed esofago. Comunque al paziente verrà consigliata una terapia con farmaci che impediscono la produzione di succo acido.
Per dovere di informazione vorrei aggiungere che esiste una nuova tecnica endoscopica definita P.O.E.M. ( Per Oral Endoscopic Miotomy).
Durante la Endoscopia, si effettua una miniincisione dell’esofago più in alto della zona da trattare e si crea un tunnel tra la mucosa e la muscolatura dell’esofago fino a raggiungere la zona da trattare dove si incidono le fibre coinvolte.
La mucosa incisa si sutura con delle clips.
Esiste anche in questo caso la possibilità di una perforazione esofagea e dobbiamo aspettare i risultati di studi clinici che indichino la superiorità di questa metodica rispetto a quella tradizionale.

 

 

mercoledì 23 giugno 2021

L’AD di Kiko Cristina Scocchia insignita della Legion d’Onore

Cristina Scocchia si è detta "onorata ed emozionata": la Legion d'Onore è una delle più alte onorificenze conferite dalla Francia.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: "Riconoscimento che cercherò di onorare con impegno e orgoglio"

Istituito da Napoleone Bonaparte, oggi l'Ordine nazionale della Legion d'Onore viene conferito a uomini e donne di tutte le nazionalità che si sono distinti per meriti straordinari nella vita militare e civile. Tra gli italiani insigniti anche Cristina Scocchia, attuale AD di Kiko Milano. La manager ha ricevuto l'onorificenza di "Chevalier dans l'ordre de la Légion d'Honneur" durante una cerimonia che si è tenuta a Palazzo Farnese, sede romana dell'Ambasciata francese. A consegnare il titolo l'ambasciatore Christian Masset, che ha definito "straordinario" e "sempre orientato verso il futuro" il percorso della dirigente, lodando in particolare il suo operato nel gruppo L'Oréal. "Sono onorata ed emozionata - ha commentato Cristina Scocchia a margine dell'evento - ricevere la Legione d'Onore è un grande privilegio". Dopo aver ringraziato sia l'ambasciatore che le istituzioni francesi, l'AD di Kiko si è detta pronta ad "onorare questo pregioso riconoscimento con impegno e orgoglio".

Cristina Scocchia: il percorso manageriale

Il conferimento a Cristina Scocchia del titolo di Cavaliere testimonia l'evoluzione della carriera professionale della manager. Nata in un piccolo paese della provincia di Sanremo, in Liguria, si trasferisce a Milano per frequentare l'Università Bocconi, dove si laurea a pieni voti in Economia e Commercio. Si specializza in seguito a Torino, dove consegue un Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale. La svolta già durante gli anni di formazione: inizia, infatti, a lavorare per Procter&Gamble, passando in pochi anni dai prodotti per le pulizie al settore beauty, diventando Responsabile delle Cosmetics International Operations. Un'esperienza che la porta, nel 2014, ad assumere la guida di L'Oréal Italia in qualità di AD. Sotto la sua gestione, la divisione italiana ritorna a crescere, soprattutto grazie ad una strategia basata su innovazione e digitale. Nel 2017 Cristina Scocchia passa a Kiko Milano. Fin dai primi mesi della sua guida, si impegna per rafforzare efficacia finanziaria e operativa, raggiungendo risultati che oggi, nonostante la crisi pandemica, hanno permesso al Gruppo di programmare l'apertura di ulteriori 300 negozi entro il 2022.

Luiss, il Rettore Andrea Prencipe intervistato da “Huffington Post”

"Questa crisi ci ha permesso di fare un corso accelerato di futuro, e di velocizzare alcuni processi già avviati": le considerazioni del Rettore Andrea Prencipe sulla necessità di modelli innovativi per formare i professionisti del futuro.

Andrea Prencipe

Luiss, Andrea Prencipe: cruciale sapere intercettare e gestire le tendenze dell'innovazione

Considerare l'attuale periodo di crisi come un punto di partenza per cercare strade nuove e più efficaci: "Mai lasciarsi sfuggire una crisi", ricorda Andrea Prencipe citando Winston Churchill in una recente intervista rilasciata a "Huffington Post". Per l'occasione il Rettore dell'Università Luiss Guido Carli ha condiviso alcune riflessioni sul complicato contesto della pandemia e su ciò che questa può insegnare. "In effetti la pandemia ci ha offerto la grande opportunità di rivisitare non solo i contenuti della nostra offerta formativa, ma anche le modalità con cui raggiungiamo i nostri studenti": una sorta di "corso accelerato di futuro", così come definito dal Rettore, che ha permesso di velocizzare processi e percorsi già intrapresi da tempo dalla Luiss. Si considerino ad esempio le tre parole chiave quali interdisciplinarietà, digitalizzazione e internazionalizzazione, al centro dei programmi "Global Management and Politics", "Data Science and Management" e "Law, Digital Innovation and Sustainability" offerti dall'Ateneo. L'esigenza è quella di "formare professionisti abili a intercettare e gestire le tendenze dell'innovazione e della sostenibilità, della giurisprudenza e della scienza dei dati", ha specificato Andrea Prencipe, sottolineando la grande importanza di formare professionisti "poliedrici e 'future-ready', ricercati oggi da aziende ed istituzioni".

Andrea Prencipe: digitale e sostenibilità nell'identità Luiss

Ricordando inoltre come l'apprendimento sia "un processo sociale e socializzante", in cui la presenza deve essere valorizzata, il Rettore Andrea Prencipe ha evidenziato che la grande sfida oggi è "combinare in modo virtuoso la didattica in presenza con quella online e accogliere il digitale in modo strategico". Quello stesso digitale che, aggiunge, "deve avere una dimensione trasversale nei processi formativi" e che ormai è "stabilmente presente in tutti i nostri corsi di studio". La sfida della formazione e del lavoro, dunque, si giocherà in futuro anche per mezzo delle competenze digitali: ma, avverte, "oggi non basta più un livello di user capability". In altri termini, l'uso di uno smartphone, ad esempio, è sì fondamentale ma non può bastare: necessario è invece "saper utilizzare gli strumenti digitali in modo strategico". Digitale da un lato, quindi, e sostenibilità dall'altro: due aspetti su cui Andrea Prencipe si è soffermato nell'intervista e che fanno parte del focus su cui l'Ateneo romano è fortemente incentrato. "In Luiss il tema della sostenibilità è inteso in una dimensione ampia, sullo stesso piano dell'interdisciplinarietà e del digitale", sottolinea il Rettore: centrale nella didattica, la sostenibilità è cruciale anche sul piano della ricerca, dove "è oggetto di confine, non appartiene a nessuna disciplina ma sconfina in tutte, ha bisogno di diversi punti di osservazione". Non solo, la sostenibilità è anche "un principio organizzativo cardine della attività dell'Università: le iniziative che hanno una curvatura di sostenibilità sono sempre più importanti, sin dal progetto Plastic Less lanciato già due anni fa, e rimarrà un principio guida della nostra azione futura".

Gruppo Danieli, ABS inaugura a Cargnacco il nuovo impianto Quality Wire Rod 4.0

Con un investimento da 190 milioni di euro, Gruppo Danieli ha ottenuto un impianto capace di produrre vergella di qualità con acciai speciali: alta flessibilità e basso impatto ambientale le caratteristiche che lo rendono uno dei più performanti al mondo.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: i dettagli del nuovo impianto ABS

Una produttività annua di 500.000 tonnellate a velocità massima di 400km/h, basso impatto ambientale e possibilità di offrire l'intera gamma dimensionale di vergella in acciaio speciale e di qualità. Sono le caratteristiche del Quality Wire Rod 4.0, il nuovo impianto targato Gruppo Danieli. Inaugurato lo scorso 8 giugno a Cargnacco, in provincia di Udine, l'impianto è stato realizzato per conto di Acciaierie Bertoli Safau (ABS), divisione di lavorazione dell'acciaio appartenente alla multinazionale. Dopo 20 mesi di lavori, un investimento totale di 190 milioni di euro e le più avanzate tecnologie, il QWR 4.0 è pronto a trasformare ABS in uno dei leader mondiali del settore siderurgico. La vergella che verrà prodotta differisce dalle tradizionali: il nuovo impianto è infatti specializzato nell'utilizzo di particolari tipologie di acciaio, dedicate principalmente all'automotive. Con il livello di produzione previsto e la capacità di offrire un "intero range dimensionale", il nuovo Quality Wire Rod di Gruppo Danieli è in grado di sviluppare, secondo le previsioni, un fatturato di 200 milioni di euro. Durante l'evento di inaugurazione, il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga lo ha definito "il miglior impianto al mondo del settore".

Gruppo Danieli: con QWR basso impatto ambientale e intelligenza artificiale

Flessibilità e innovazione sono le parole chiave del nuovo laminatoio di Gruppo Danieli. La maggioranza delle attività di processo e di controllo dell'impianto sono infatti totalmente automatizzate, grazie sia all'intelligenza artificiale che ai nuovi strumenti di "Human-machine interface". Un sistema che consente, oltre che ad operare secondo logica "tailor-made", di ottenere maggiore sicurezza ed efficienza in fase di produzione attraverso un approccio definito "Zero man on the floor". A completamento dell'opera anche un magazzino automatico in grado di ospitare circa 12.000 tonnellate di bobine. Ma il QWR 4.0 porta novità soprattutto in materia di riduzione dell'impatto ambientale. Sarà infatti minimo l'utilizzo di gas, con il risultato di ottenere emissioni estremamente ridotte. Per riscaldare la billetta il laminatoio non utilizza più sali di piombo ma acqua a temperature controllate da un forno "Zero scale", capace di dimezzare il quantitativo di scaglia generata durante la lavorazione dei semi-prodotti. Anche Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo economico, ha commentato con soddisfazione il nuovo impianto di Gruppo Danieli: "Un grande segnale per tutta la politica italiana, non solo per l'industria", ha dichiarato all'inaugurazione.

Fibra ottica in Trentino: i progetti di Open Fiber nelle parole dell’AD Elisabetta Ripa

"La sinergia con la Provincia Autonoma di Trento, i Sindaci e Trentino Digitale rappresenta un fattore vincente del piano #BUL in questo territorio": così l'AD di Open Fiber Elisabetta Ripa intervenendo all'incontro sul progetto Banda Ultra Larga in Trentino.

Elisabetta Ripa

Open Fiber, l'AD Elisabetta Ripa sul piano BUL: "Progetto eccezionale" per imprese e famiglie

La fibra ottica entro il 2022 in tutti i Comuni delle aree bianche, le valli, del Trentino: è quanto annunciato dall'AD Elisabetta Ripa in merito all'avanzamento del piano BUL (Banda Ultra Larga) nella regione subalpina. L'obiettivo è quello di trasformare la Provincia Autonoma di Trento nella prima "Digital Smart Land" dell'arco alpino: un territorio dunque che ricopra un ruolo da protagonista in quanto a sviluppo digitale, inclusione e sostenibilità. Gli sviluppi del progetto sono stati presentati durante una conferenza online a cui hanno preso parte, oltre all'AD di Open Fiber, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e il Presidente del Consorzio Comuni Trentini Paride Gianmoena, insieme a Sindaci e autorità del territorio. Come segnalato dall'AD Elisabetta Ripa, proprio la cooperazione con gli Enti locali ha rappresentato "un fattore vincente del piano #BUL in questo territorio": ciò ha consentito di "superare insieme tutte le difficoltà tecniche e burocratiche connesse alla realizzazione di un'opera di queste dimensioni", ha aggiunto, "e di attuare un progetto eccezionale: rendere cioè questa fantastica provincia una Smart Land, con servizi digitali e all'avanguardia a disposizione di imprese e famiglie".

Elisabetta Ripa: rete FTTH in Trentino, i dettagli del progetto di Open Fiber

"La rete FTTH è un'alleata fondamentale non solo in un'epoca segnata dal Covid-19", ha rimarcato l'AD di Open Fiber, "ma è uno strumento necessario per la costruzione della Gigabit Society, di cui la Commissione ha aggiornato gli obiettivi al 2025". In questa direzione sono orientati i progetti della società guidata da Elisabetta Ripa che, nella Provincia Autonoma di Trento, è al lavoro nelle cosiddette "aree bianche" in qualità di concessionaria del bando pubblico di Infratel, in-house del Ministero per lo Sviluppo Economico. Le attività condurranno alla realizzazione di una rete FTTH (Fiber To The Home) nei Comuni inclusi nel piano, con un'infrastruttura che permette di raggiungere una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo. Come indicato dall'AD Elisabetta Ripa, 28 sono oggi le aree bianche in Trentino che dispongono di una rete interamente in fibra ottica, a cui si aggiungono 37 località che beneficiano di una connettività di tipo ultrabroadband: il totale ammonta a circa 33.000 utenze già in vendibilità con gli operatori partner di Open Fiber.

Fondo da 500.000 euro messo a disposizione dal Presidente di Atitech Gianni Lettieri

Gianni Lettieri, Presidente della società di manutenzione aeronautica Atitech, ha istituito un fondo per i suoi dipendenti e le loro famiglie con l'intento di assicurare un futuro migliore ai giovani.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: un fondo per aiutare i genitori del Mezzogiorno

Gianni Lettieri ha deciso di istituire un fondo di 500.000 euro del quale potranno beneficiare i dipendenti di Atitech. Nello specifico, il fondo sarebbe destinato ai lavoratori con almeno dieci anni di anzianità aziendale e servirebbe a coprire i costi di avviamento per le attività professionali e imprenditoriali dei giovani, contribuire al pagamento delle rette universitarie per i figli dei lavoratori che vogliono studiare fuori sede o all'estero e, infine, sostenere le spese mediche non coperte dagli istituti previdenziali e assicurativi. Il Presidente di Atitech ha molto a cuore il benessere dei suoi dipendenti e cerca di creare le condizioni per aiutare chi è in difficoltà, convinto che l'azienda sia composta non solo da azionisti e manager ma soprattutto di maestranze, che devono sentirti supportati e devono sentirla un po' anche loro. In merito al fondo istituito spiega: "In particolare abbiamo voluto investire su una migliore copertura sanitaria del nostro personale e sull'avvenire lavorativo dei figli, che resta il principale problema dei padri e delle madri della Campania e di tutto il Mezzogiorno".

Come potranno accedere al fondo i lavoratori interessati? Gianni Lettieri chiarisce alcuni dubbi

Per accedere al fondo i dipendenti non dovranno fare altro che compilare un modulo da inoltrare all'azienda, dopodiché la domanda passerà al vaglio di una commissione, composta dal Direttore Finanziario, dal Direttore Generale, da quello dei servizi di manutenzione e del personale, che si occuperà di valutare la compatibilità della richiesta. Qualora questa venga approvata, dovrà poi ricevere la conferma del Presidente. Alla domanda sul motivo che ha portato all'istituzione del fondo, Gianni Lettieri risponde che lo ha fatto per "aiutare i giovani a mettersi in proprio, ad avviare una nuova attività facendo leva sulle proprie capacità", dato che questo costituisce "il modo migliore per sottrarre il Mezzogiorno alla pratica della ricerca del posto fisso" e rappresenta l'unica via per colmare "la distanza che continua a separarci dal nord e dall'Europa".

A2A: il focus dell’AD e DG Renato Mazzoncini su sfide e opportunità del Next Generation EU

"Transizione energetica e Next Generation EU: sfide e opportunità": la partecipazione dell'AD e DG di A2A Renato Mazzoncini alla IX conferenza di IAERE, Italian Association of Environmental and Resource Economists.

Renato Mazzoncini

L'AD e DG Renato Mazzoncini: accelerare sulla transizione energetica, le soluzioni di A2A

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A Renato Mazzoncini è intervenuto lo scorso 23 aprile alla tavola rotonda internazionale "Transizione energetica e Next Generation EU: sfide e opportunità", organizzata in occasione della IX conferenza di IAERE, Italian Association of Environmental and Resource Economists. L'AD e DG di A2A si è definito "un forte sostenitore dell'elettrificazione. Ma se pensiamo al 2050 e a un mondo a emissioni zero, occorre pensare che l'elettrificazione arriverà a coprire al massimo il 50% dei fabbisogni energetici". È necessario quindi "ripensare alle nostre reti di distribuzione di gas, anche se non sappiamo ancora quale sarà il tipo preponderante: se idrogeno, biocarburanti, biogas, biometano, gas naturale". Individuare "come investire sulla rete, in uno scenario di transizione molto importante, con investimenti per l'adattamento a gas diversi" è la sfida a cui è chiamata anche A2A, come ha evidenziato Renato Mazzoncini.

Il parere di Renato Mazzoncini: necessaria la semplificazione burocratica di cui si parla da decenni nel nostro Paese

Nel corso della tavola rotonda, Renato Mazzoncini si è espresso anche sulla regolamentazione del sistema: "Servirebbe omogeneità tra i player del settore e maggiore chiarezza su quali siano gli investimenti in sostenibilità davvero utili". L'AD e DG di A2A ha auspicato l'introduzione di misure più efficienti nell'orientare verso la conversione ecologica i comportamenti delle persone e delle aziende. Regolamentazione ma anche sburocratizzazione, come ha sottolineato Renato Mazzoncini parlando di "una necessaria semplificazione burocratica, di cui si parla da decenni nel nostro Paese". Nel corso dell'evento sono intervenuti anche il professor Robert Pindyck, Sloan School of Management MIT, il professor Rick van der Ploeg, Research Director Oxford Centre for Analysis of Resource Rich Economies, Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Giuseppe Pasini, Presidente Gruppo Feralpi e Presidente Confindustria Brescia, e Gianluca Delbarba, Presidente di Acque Bresciane S.r.l.

Nicola Bedin ha dato vita a Lifenet Healthcare: il profilo del Top Manager

Lifenet Healthcare, nuova e moderna realtà nel panorama della sanità italiana, è nata nel 2017 su iniziativa di Nicola Bedin, da giugno 2020 Presidente di Snam.

Nicola Bedin

Lifenet Healthcare: focus sull'iniziativa imprenditoriale promossa da Nicola Bedin

Fondatore di Lifenet Healthcare, Nicola Bedin vanta una lunga esperienza manageriale in ambito ospedaliero. Ha lavorato per 12 anni all'interno del Gruppo Ospedaliero San Donato: dal 2005 Amministratore Delegato della capogruppo, ne ha coordinato la crescita portandola nel 2017 a conseguire ricavi annui per circa 1,6 miliardi di euro (erano circa 600 milioni nel 2005). È stato inoltre Amministratore Delegato all'interno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele (2012-2017) e dell'Università Vita-Salute San Raffaele (2015-2017). Nel 2018 Nicola Bedin dà vita a Lifenet Healthcare: focalizzato nel settore della salute con particolare riferimento alle attività ambulatoriali ed ospedaliere e con un orizzonte temporale di lungo periodo, il Gruppo è presente in Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, con dieci aziende ospedaliere ed ambulatoriali al cui interno lavorano circa 800 persone.

Nicola Bedin: il profilo formativo e professionale del fondatore di Lifenet Healthcare

Originario di Montebelluna, in provincia di Treviso, Nicola Bedin si è laureato in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano. Nell'ambito del suo percorso formativo ha modo di prendere parte a diverse esperienze di studio all'estero: dopo aver frequentato il quarto anno di scuola superiore presso la Charter Oak High School, ritorna negli Stati Uniti per seguire ulteriori corsi presso atenei di rilievo mondiale come la University of Texas di Austin e la University of California di Berkeley. Nel 2001 inizia a lavorare come analista finanziario in Mediobanca. È il 2004 quando entra nel Gruppo Ospedaliero San Donato, principale operatore italiano nel settore ospedaliero, dove lavorerà fino al 2017. Tra il 2016 e la fine del 2019 è Amministratore non esecutivo della quotata Italgas S.p.A., nonché Presidente del Comitato Sostenibilità e componente del Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate. Il 18 giugno 2020 Nicola Bedin è stato nominato Presidente di Snam. Lavora anche in ambito accademico: insegna oggi Economia Applicata presso l'Università degli Studi di Pavia in qualità di professore a contratto.

martedì 22 giugno 2021

Stefano Donnarumma e l’ambizioso obiettivo di Terna al 2030: “Taglio delle emissioni del 30%”

Terna, l'AD e DG Stefano Donnarumma illustra il programma del Gruppo su taglio delle emissioni e integrazione delle rinnovabili: "Abbiamo già iniziato a lavorare su tutti i fattori produttivi e organizzativi".

Stefano Donnarumma

Terna, Stefano Donnarumma: "Con Science Based Target fatta promessa al pianeta, la rispetteremo"

In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, Terna ha rinnovato il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico. Il gestore della rete elettrica ha un nuovo obiettivo, che l'AD e DG Stefano Donnarumma ha definito "ambizioso": ridurre le emissioni di CO2 del 30% entro il 2030. Il piano della società prevede un taglio di oltre 460mila tonnellate di anidride carbonica all'anno. Un risultato in linea con gli accordi di Parigi che sarà possibile grazie all'adozione di Science-based target (Sbt). In collaborazione con Carbonsink, Terna ha infatti delineato una strategia verso un'economia carbon neutral. Oltre a raggiungere la piena integrazione delle fonti rinnovabili grazie a ulteriori investimenti per lo sviluppo della rete elettrica, il progetto prevede attività per l'efficientamento dei consumi elettrici ed energetici, il contenimento delle perdite di gas "climalteranti" utilizzati in alcuni impianti, il taglio delle emissioni della flotta aziendale e quelle legate alla mobilità dei dipendenti. "Per centrare questo ambizioso obiettivo al 2030 - ha commentato Stefano Donnarumma - e dare il nostro contributo alla sfida globale per cercare di contenere l'emergenza climatica, abbiamo già iniziato a lavorare su tutti i fattori produttivi e organizzativi, con l'obiettivo di tagliare le emissioni del 30%, e anche di più se ci sarà possibile. Con il nostro Science-based target abbiamo fatto una promessa al pianeta, e la rispetteremo".

Terna: nel Piano illustrato da Stefano Donnarumma spazio a digitalizzazione e innovazione

Dei 9 miliardi previsti dal Piano 2021-2025 di Terna, il 95% è di natura sostenibile. Inoltre, parallelamente agli interventi dedicati alle rinnovabili, la società guidata da Stefano Donnarumma ha avviato anche diverse iniziative in tema di tutela e valorizzazione ambientale. Nel comunicato ufficiale si legge ad esempio di un progetto di piantumazione di alberi sul territorio italiano in collaborazione con la società AzzeroCO2, oltre a un piano di economia circolare traguardato al 2030. Lo scopo ultimo del gestore è guidare il Paese verso il raggiungimento degli obiettivi europei sulla lotta ai cambiamenti climatici. Per riuscirci, parte delle risorse messe in campo verranno investite in innovazione e digitalizzazione. 900 milioni sullo sviluppo digitale di azienda e infrastrutture, che verranno adeguate con l'obiettivo di sfruttare le potenzialità di big data, intelligenza artificiale e controlli da remoto. Nella strategia portata avanti da Stefano Donnarumma spazio anche per Open Innovation e ricerca di start up in grado di accelerare la trasformazione digitale, per il Gruppo un presupposto fondamentale per proseguire verso la transizione energetica.

Francesco Milleri, arriva la conferma: guiderà ancora EssilorLuxottica come AD

In Luxottica dal 2016, prima con funzioni vicarie e poi come Vice Presidente, Francesco Milleri guida il Gruppo come Amministratore Delegato dal 2018.

Francesco Milleri

EssilorLuxottica, Francesco Milleri: "Felice di guidare il gruppo verso un nuovo capitolo"

Dati i risultati positivi della fusione, portata a compimento negli anni della sua gestione, EssilorLuxottica ha deciso di affidarsi nuovamente a Francesco Milleri. Lo scorso 21 maggio il nuovo CdA, nominato dall'Assemblea degli Azionisti, ha infatti riconfermato il manager come Amministratore Delegato del Gruppo. Proseguirà con il suo incarico anche Paul du Saillant, che continuerà a ricoprire il ruolo di Vice AD. "Sono felice di continuare a lavorare con Paul e di guidare EssilorLuxottica attraverso un nuovo capitolo della sua storia raggiungendo ulteriori traguardi e creando valore per tutti i nostri stakeholder − è stato il commento dell'AD, che ha poi aggiunto − Al nostro fianco avremo migliaia di talenti per realizzare la nostra Mission: aiutare le persone a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita". Francesco Milleri è stato uno dei protagonisti del processo di integrazione iniziato nel 2018 tra l'italiana Luxottica e la francese Essilor. Un percorso di crescita a doppie cifre che ha permesso al Gruppo di affrontare al meglio un anno particolare come il 2020: "Lo scorso anno abbiamo dimostrato una forte resilienza e potenziale di crescita - ha dichiarato du Saillant - non vedo l'ora di continuare a lavorare al fianco di Francesco e dei nostri 140.000 dipendenti per mettere a fattor comune le nostre risorse, a vantaggio di clienti e consumatori".

EssilorLuxottica: da Francesco Milleri un messaggio di fiducia

Gli effetti positivi della gestione di Francesco Milleri e Paul du Saillant hanno avuto un ulteriore riscontro nel 2021. EssilorLuxottica ha infatti chiuso il primo trimestre in positivo, registrando un +7,3% rispetto all'anno precedente sui ricavi consolidati, che hanno raggiunto quota 4.060 milioni. Nel messaggio agli Azionisti, AD e Vice AD hanno definito la pandemia il primo vero test del Gruppo. I risultati, si legge, "dimostrano la forza del modello di business e i benefici dell'integrazione". Oggi, grazie ai "passi da gigante" compiuti, il Gruppo è in grado di confermare "sinergie cumulative per 300-350 milioni di euro entro la fine del 2021 e per 420-600 milioni entro la fine del 2023". La posizione raggiunta da EssilorLuxottica nel settore dell'eyewear e dell'eyecare consente alla società di guardare al futuro con un sentimento di fiducia: "Siamo in grado di sovraperformare e trasformare il settore dell'eyewear e dell'eyecare. Continueremo a lavorare - concludono Francesco Milleri e Paul du Saillant - per garantire il benessere della nostra azienda e dei suoi dipendenti grazie ad una roadmap chiara e che consentirà alla nostra società di raggiungere e superare gli obiettivi posti per il 2021".

Il ritorno dei LOMBROSO: "Spiegarsi" è il nuovo singolo del duo composto da Dario Ciffo e Agostino Nascimbeni

 L’incomunicabilità affrontata con un sound ironico e un testo dolceamaro 



Photo e Artwork Franz Pastore 


In radio dal 22 giugno


Dopo diversi anni di inattività i Lombroso annunciano il loro ritorno con il primo di una serie di inediti. “Spiegarsi” è un brano ispirato alle sonorità anni ‘60 di Phil Spector che fa ampio utilizzo di fiati ed archi. 

Prodotto da Cristopher Bacco, il brano vede anche la collaborazione al theremin di Vincenzo Vasi. Il testo riveste con tono ironico una frustrazione latente, in pieno stile “lombrosiano” è una sorta di racconto autobiografico in prima persona, che può essere sintetizzato in maniera tragicomica dal verso “Una vita passata a spiegarsi”. 


Etichetta: Volume!

Radio date: 22 giugno 2021



Contatti e social


Facebook: https://www.facebook.com/Lombroso-125897367437622

Instagram: https://www.instagram.com/lombrosoofficial/?utm_medium=copy_link





BIO

Il duo si forma nel 2003. Dario Ciffo è stato violinista degli Afterhours dal 1997 al 2007, anno in cui decide di lasciare la band per dedicarsi al progetto “Lombroso” e viene così sostituito con Rodrigo D'Erasmo. Agostino Nascimbeni invece ha militato in diverse cover band dei Beatles e ha suonato la batteria per Will Young nella suo tournée del 2003/2004. I due amici decidono di formare la band dopo aver improvvisato un concerto in poche ore e decidono anche di non aggiungere altri elementi al gruppo, che rimane un duo, salvo alcune rare occasioni. Il rock della band, pur influenzato dal genere melodico italiano degli anni sessanta e settanta, si spinge fino alle sonorità più crude soprattutto nei concerti dal vivo. Nel 2004 pubblicano con Mescal il loro album d'esordio, l'omonimo “Lombroso”, al quale segue il singolo “Insieme a te sto bene”.

Nel 2007 pubblicano per la V2 il secondo album intitolato “Credi di conoscermi”caratterizzato da sonorità ispirate al garage rock ed alla musica beat italiana. In questi due lavori i Lombroso rivelano anche la loro passione per Battisti, realizzando una cover per ciascuno dei due LP (“Insieme a te sto bene” e “Il Paradiso”). Importante è anche il contributo creativo apportato da Morgan, quale coautore di alcuni brani, nonché occasionale terzo elemento del gruppo nei primi periodi. Buona parte delle liriche e delle melodie delle canzoni dell'album di debutto e dei due loro album successivi sono di Gianni Resta. Nel 2008 collaborano con i Marta sui tubi nella canzone “Ma come fanno i marinai” (cover di Lucio Dalla e Francesco De Gregori), contenuta nell'Ep “Nudi e crudi”. Nel 2010 aprono il concerto di Luciano Ligabue a Bari nello "Stadi 2010 Tour". Lo stesso anni esce per l'etichetta italiana indipendente Niegazowana il loro terzo album, “Una vita non mi basta”, che ribadisce l'attitudine rock and roll unita a sonorità indie dallo stampo anni Novanta. Il disco vede la partecipazione dei fiati di Enrico Gabrielli che realizza l'assolo di sassofono in “Non mi fido di lei”, di Mauro Otto Ottolini (Vinicio Capossela) e Enrico Molteni (Tre allegri ragazzi morti) che suona le percussioni ed il basso in alcuni brani. Al disco seguono i singoli “Fissazione” e “Il tempo non è sempre magnifico”. Dopo molti anni di inattività i Lombroso annunciano il loro ritorno con un nuovo singolo “Spiegarsi” prodotto da Cristopher Bacco, che vede anche la collaborazione al theremin di Vincenzo Vasi.