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lunedì 14 marzo 2022

Trasporto e Sdoganamento Deperibili AIRIMPEX a Fiumicino

 

Trasporto e Sdoganamento Deperibili 

Trasporto e Sdoganamento Deperibili AIRIMPEX a Fiumicino

Per un Trasporto e Sdoganamento Deperibili i nostri esperti operano all'insegna della professionalità e dell'attenzione di ogni dettaglio per poter effettuare il trasporto di merce deperibile in totale sicurezza e tranquillità.

Quando si deve fare una spedizione internazionale verso un Paese al di fuori delle Comunità europea, è necessario, infatti, seguire tutta una serie di procedure burocratiche di sdoganamento.
L’Agenzia doganale di ogni Stato ha tra i suoi compiti quello controllare l’ingresso delle merci su territorio nazionale, per questo i carichi devono essere sempre abbinati a un documento di spedizione, che indichi la natura e una descrizione della merce, la tipologia, il valore reale e le spese di trasporto. Solo dopo aver effettuato tutte le attività di sdoganamento del carico e le varie verifiche, con eventuale ispezione della merce, se si ottiene un esito positivo, la merce può essere rilasciata e proseguire il viaggio fino a destino.

Per le tue procedure doganali, affidati a chi ha esperienza.
La nostra azienda curerà tutte le fasi per lo sdoganamento della merce, garantendoti un servizio sicuro e puntuale.

Oltre al Trasporto e Sdoganamento Deperibili AIRIMPEX a Fiumicino offre la possibilità di sdoganare animali vivi di tutti i tipi, ovviamente per alcune specie sono necessarie delle autorizzazioni speciali e documentazioni speciali CITES.

Trasporto e Sdoganamento Deperibili

CITES - Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione
La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, solitamente indicata con l’acronimo (sigla) C.I.T.E.S. (Convention on International Trade of Endagered Species), venne firmata in quella città degli Stati Uniti da numerosi Paesi, con lo scopo di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto la cattura, sino ad allora indiscriminata, e lo sfruttamento commerciale sono, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, le principali cause dell’estinzione o rarefazione in natura di numerose specie.

Essa é attualmente applicata da oltre 130 Stati.

Il Trattato di Washington (altro nome con cui è conosciuta la Convenzione) prevede tre Appendici, nelle quali sono elencate tutte le specie sottoposte a regolamentazione.
Nell’Appendice I sono elencate le specie “minacciate”, circa mille, il cui commercio è vietato a livello internazionale e la loro utilizzazione può essere consentita solo per circostanze eccezionali;
Le Appendice II e III riportano invece le specie “controllate”, quasi diecimila, il cui commercio deve essere compatibile con la sopravvivenza delle stesse in natura.

Il Italia l’attuazione della Convenzione, ratificata con Legge n. 874 del 19/12/1975, è affidata a diversi Ministeri: Ambiente, Economia, Commercio con l’Estero, ma la parte più importante è svolta dal Ministero delle Politiche Agricole, come prevede la legge, tramite il Servizio CITES, che cura la gestione amministrativa ai fini della certificazione e del controllo tecnico-specialistico. Il Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato è strutturato in un Centro di Coordinamento denominato Commissione Scientifica Centrale e in quaranta Uffici periferici di cui 24 territoriali, a distribuzione regionale, e 16 operativi presso le Dogane.

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