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giovedì 10 ottobre 2024

Luca de Meo: ecco perché la mobilità sostenibile parte dalle auto elettriche compatte

In un intervento pubblicato su “Il Sole 24 Ore”, Luca de Meo, CEO di Renault Group e Presidente dell’ACEA, ha lanciato un appello per una maggiore attenzione al segmento delle auto piccole, fondamentali per ridurre l'impatto ambientale e migliorare la competitività dell'industria automobilistica europea.

Luca de Meo

Luca de Meo: “Innovazione e dimensioni compatte per una vera transizione”

Vetture ecologiche ma anche più compatte: è il cambiamento che Luca de Meo, Presidente dell'ACEA e CEO di Renault Group, auspica per il futuro della mobilità europea. Puntare sul segmento delle piccole, finora fortemente limitato dalle normative europee, è la giusta direzione per un trasporto veramente sostenibile. In un articolo su “Il Sole 24 Ore”, il manager ha preso spunto dal recente report di Mario Draghi sulla competitività dell'Europa, lanciando un appello per un nuovo modello di mobilità che associ sostenibilità e innovazione tecnologica. Secondo il CEO di Renault Group, la transizione verso veicoli elettrici o ibridi non è quindi sufficiente per ridurre significativamente l’impatto ambientale del trasporto. Ed è dunque cruciale optare per automobili più leggere e di dimensioni contenute. “Se davvero vogliamo ridurre l’impatto del trasporto, non possiamo limitarci a cambiare il tipo di motore. Dobbiamo anche ripensare le dimensioni e il peso dei veicoli che utilizziamo,” ha rimarcato il manager, sottolineando come la scelta rappresenti un passo essenziale verso una mobilità più green.

Sforzo comune per rilanciare il segmento: l’appello di Luca de Meo

C’è un motivo se finora le Case automobilistiche hanno diminuito l’attenzione verso il segmento delle auto compatte. Ed è presto detto: le regolamentazioni europee rendono sempre più difficile produrle in modo profittevole, sostiene Luca de Meo. Il risultato? Una drastica riduzione dell’offerta e un aumento del 60% dei prezzi d’ingresso per i nuovi modelli nel corso dell'ultimo decennio. Tale fenomeno, ha spiegato, ha portato alla delocalizzazione della produzione verso Paesi come quelli del Mediterraneo meridionale e dell'Est Europa, provocando un calo significativo della produzione di automobili in Francia, Italia e Spagna. Il CEO di Renault Group non poteva quindi che accogliere positivamente una delle proposte chiave di Draghi: la necessità di una maggiore collaborazione tra il mondo della ricerca, i regolatori e gli attori economici per definire standard tecnologici europei unificati. "Per competere globalmente, l'Europa ha bisogno di più investimenti in innovazione, di una strategia industriale solida e di una semplificazione delle normative," ha ribadito Luca de Meo, allineandosi alle richieste formulate nel rapporto di Draghi. L’appello del Presidente dei costruttori europei è chiaro: solo attraverso una stretta collaborazione tra le diverse forze economiche e istituzionali, l'industria automobilistica potrà mantenere la sua rilevanza sullo scenario internazionale. Per farlo, però, sarà necessario sviluppare tecnologie che siano non solo sostenibili, ma anche accessibili e in grado di rispondere alle esigenze del mercato.

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