Registrati subito gratis:

Potrai inserire nella directory tutti i siti che vorrai! L'inserimento è: gratuito, semplice ed immediato
:
:

Garanzia di qualità: non riceverai mai SPAM e potrai cancellarti in qualsiasi momento con 1 semplice click!

sabato 11 aprile 2015

PIL fiction



Perché in questo periodo di crisi profonda della nostra economia le imposte e tasse non vengono ridotte e, anzi, sono aumentate? Si dirà, a parità di costi fissi pubblici (la spesa dello Stato per garantire i servizi) col diminuire degli introiti privati (proprio perché l'economia non riesce a sostenerne lo sforzo come faceva prima) occorre colmare il differenziale che si viene a creare tra queste due voci. In questo modo, basterebbe ridurre molto semplicemente la spesa pubblica (magari con una seria spending review) ed il gioco sarebbe fatto. In realtà... no. Le cose non stanno proprio così. Una componente di cui non teniamo conto autorizza lo Stato ad aumentare la pressione fiscale proprio in funzione di un rallentamento del motore dell'economia, della cosiddetta crescita. Per spiegarlo, non abbiamo che da ricercare la formula grazie al quale viene calcolato il PIL:Y=C+G+I (X-M). Y è il valore del PIL, C è quello dei consumi finali, G è la spesa dello Stato, I gli investimenti privati, X le esportazioni e M le importazioni). Come si evince da questa semplice raffigurazione, se calano tutti gli indici economici (C, I, X, M) lo Stato può dichiarare ufficialmente di essere in crisi e, quindi, in recessione o cercare di mascherare il risultato aumentando il valore di G. Ricordiamoci che ogni variazione negativa del PIL si traduce (per quei Paesi col fardello di un pesante debito pubblico) in un aumento di interessi passivi. Lo Stato, da diversi anni, chiude il bilancio con un avanzo (ovverossia raccoglie più denaro di quanto ne spende), tuttavia, il debito pubblico è continuato a salire perché l'economia è in recesso o (quando va meglio) è ferma. Bob Kennedy, il 18 Marzo del 1968, pronunciò presso l'università del Kansas un memorabile discorso sui difetti del sistema PIL. Tutto il resto... è fiction.
Pier Giorgio Tomatis

Nessun commento:

Posta un commento