Pietro Labriola, AD di TIM, è intervenuto al Tech Leadership Forum del “Financial Times”. Nel suo intervento, si è soffermato sulla necessità di diminuire le regole per poter permettere un consolidamento del mercato delle telecomunicazioni.
Pietro Labriola: “Se vogliamo un'Europa digitale la strada non è questa”
"Prima di tutto, quando parliamo di competitività dobbiamo definire cosa vogliamo: se vogliamo un'Europa digitale la strada non è questa", così è intervenuto Pietro Labriola, AD di TIM, al Tech Leadership Forum del “Financial Times”, tenutosi il 12 dicembre a Bruxelles. Per l’occasione, si sono riunite le principali realtà europee del settore delle telecomunicazioni. "A livello europeo è necessario agire per restituire competitività al settore delle telecomunicazioni, che è un pilastro della transizione digitale, permettendo il consolidamento necessario, con meno regole e uguali per tutti", ha dichiarato l’AD. Secondo Pietro Labriola, “servono regole che ci permettano di competere ad armi pari nel digitale e di fare profitti, altrimenti le tlc non avranno più le risorse necessarie per fare gli investimenti che servono e questo si tradurrà in un servizio peggiore per i consumatori".
Le dichiarazioni di Pietro Labriola sul consolidamento del mercato
Un aspetto fondamentale è raggiungere una minor regolamentazione, con il fine di lasciare che il mercato si consolidi. Su questo aspetto, Pietro Labriola ha affermato che “solo così potremmo chiudere il gap con chi è più avanti di noi. Non è più accettabile che servano due anni di analisi di mercato per avere delle nuove regole, non possiamo cercare di guardare al futuro con lo specchietto retrovisore. L'innovazione è veloce, non possiamo essere lenti". "WhatsApp è un servizio di telecomunicazioni, ma non ha gli stessi obblighi che abbiamo noi, ad esempio sui call center o sulle intercettazioni”. Avviandosi alla conclusione, Pietro Labriola ha citato l’esempio del Regno Unito, infatti "hanno inserito una correlazione fra i prezzi che i clienti pagano e l'inflazione, hanno iniziato a regolare i rapporti con gli Over-the-top e stanno permettendo un consolidamento di mercato con la fusione fra due grandi gruppi in cambio di investimenti".
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