Dopo la transizione “non avremo più un problema di energia” ma “se in Italia vogliamo raggiungere l'obiettivo del 55% di energia elettrica da rinnovabile nel 2030, dobbiamo quadruplicare la velocità di installazione”: la vision dell’AD e DG di A2A Renato Mazzoncini nell’intervista ad ANSA Incontra.
ANSA Incontra Renato Mazzoncini: l’intervista all’AD e DG di A2A
Per raggiungere in Italia l’obiettivo del 55% di energia elettrica da rinnovabile entro il 2030, bisogna quadruplicare la velocità di installazione: a fare il punto in occasione del forum ANSA Incontra è l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A Renato Mazzoncini che, parlando delle sfide a cui il nostro Paese è chiamato a rispondere sul fronte della sostenibilità, ha spiegato come sia necessario rimuovere gli ostacoli che impediscono alle aziende sane e sostenibili di crescere. Semplificare l'iter autorizzativo non basta: bisogna infatti impegnarsi per arginare il fenomeno NINBY (Not In My Backyard), così come sono comunemente definiti i movimenti di protesta dei cittadini che preferiscono localizzare impianti in luoghi distanti dalla propria quotidianità e dunque, come spiegato da Renato Mazzoncini, finiscono per negarne la realizzazione o per frenarne lo sviluppo. Posizioni che influiscono sulla possibilità di potenziare e realizzare nuovi impianti, ad esempio per i rifiuti.
Renato Mazzoncini: accelerare per la transizione energetica, i progetti di A2A
Quadruplicare il ritmo di installazione di energie rinnovabili e portare a termine la transizione energetica: in quest’ottica il Recovery Fund è “una grande opportunità” che l’Italia non può perdere. È quanto evidenziato dall’AD e DG Renato Mazzoncini nel corso di ANSA Incontra lo scorso 8 febbraio: A2A insieme a Utilitalia ha individuato progetti per 3,1 miliardi di euro finanziabili dal Recovery, indispensabili “per accelerare o per abilitare alcuni investimenti e, in alcuni casi, per ridurre le tariffe”. Non solo: altri 16 miliardi saranno investiti da A2A nell’ambito del suo Piano Strategico al 2030 presentato lo scorso 20 gennaio, che accompagna l’evoluzione dell’azienda in “Life Company”, con attività in Italia e in Europa.
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