Sostenibilità, mercati europei, un nuovo riposizionamento: l’AD Renato Mazzoncini spiega i dettagli del percorso tracciato dal nuovo Piano Industriale di A2A.
Renato Mazzoncini: A2A esce dalla zona di comfort e punta tutto su economia circolare e transizione green
Un Piano di investimenti da 16 miliardi per affrontare le sfide del prossimo futuro. Un nuovo corso che trasforma l’azienda da multiutility a “Life Company” che si occupa di energia, acqua e ambiente, grazie all’uso circolare delle risorse naturali, prendendosi cura delle condizioni necessarie alla vita e alla sua qualità. Infine, uno sguardo oltre i confini nazionali alla ricerca di nuovi promettenti mercati. Sul magazine “Industria Italiana” le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini sugli obiettivi principali di A2A al 2030. Consolidamento del Gruppo su economia circolare e transizione energetica in primis. Sulla prima verranno investiti 6 miliardi, che verranno utilizzati principalmente per la gestione dei rifiuti, il recupero di calore disperso, la riduzione delle perdite idriche. 10 i miliardi destinati, invece, alla transizione energetica con al centro decarbonizzazione, riduzione delle emissioni e rinnovabili. Per quest’ultime il Piano Industriale prevede oltre 4 miliardi, che andranno a finanziare anche operazioni di M&A in piattaforme di sviluppo. Investimenti che secondo il manager porteranno a risultati estremamente positivi. Previsti infatti, il raddoppio della base clienti da 2,9 a 6 milioni -complice la fine del mercato tutelato-, l’assunzione di 6mila persone e una crescita media del margine operativo lordo annuale dell’8%. “Alla fine del piano ci attendiamo il raddoppio dell’Ebitda – ha dichiarato Renato Mazzoncini – che passerà da 1,2 a 2,5 miliardi. L’orizzonte temporale di dieci anni impone di uscire dalla zona di comfort e di confrontarsi con le grandi rivoluzioni che nel settore dell’energia ci attendono, dalla transizione verde all’economia circolare”.
Renato Mazzoncini: A2A cambia paradigma
La crescita attesa di A2A passa anche per la sua nuova identità. Il Gruppo guidato da Renato Mazzoncini ha abbandonato il termine “multiutility” per abbracciare definitivamente quello di “Life Company”. La nuova mission va a definire e rafforzare valori come vicinanza alle persone, conoscenza dei territori e sostenibilità di lungo periodo. “Quello che stiamo facendo oggi – ha spiegato il manager – è cambiare paradigma, passando dal mezzo al fine. Il mezzo sono i servizi, luci stradali, il gas della cucina di casa, la strada pulita, la smart city, ma il fine è garantire una qualità della vita sempre maggiore”. Dietro l’evoluzione del Gruppo anche l’obiettivo di puntare ai mercati europei. Per farlo, A2A si concentra sulla semplificazione: “Le business unit diventano tre, da cinque: energia, ambienti, reti. Abbiamo inserito l’estero in maniera trasversale in tutte le altre Bu – ha annunciato Renato Mazzoncini – perché il terreno di gioco diventa l’Europa e nella divisione di energia sono confluite generazione e mercato. Nel Piano è previsto lo sviluppo delle rinnovabili e del waste to energy anche nel resto del continente”.
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