Alimentare impianti siderurgici con gas metano o idrogeno non è una tecnologia fantascientifica: a Buttrio (UD) ha sede Gruppo Danieli, protagonista nel comparto siderurgico su scala globale e fautore di processi produttivi basati sui principi della sostenibilità.
Il futuro della siderurgia, Gruppo Danieli: puntare su decarbonizzazione
L’impiego di energie rinnovabili e l’attenzione verso un uso razionale delle risorse deve essere la strada per guidare il presente e il futuro dell’industria sostenibile. Il tema è molto dibattuto e anche a livello europeo la transizione energetica tiene banco nelle indicazioni su come il Recovery Plan possa orientare le scelte verso un’economia sempre più sostenibile. Quel che è certo è che la transizione è già in atto e l’industria sostenibile è una realtà di cui Gruppo Danieli costituisce un esempio consolidato. Attiva a livello globale nel settore siderurgico, la società di Buttrio è infatti produttrice di impianti con un focus particolare verso il tema dell’economia sostenibile. Il suo alto tasso di innovazione e specializzazione ha conquistato anche i mercati esteri, dove il Gruppo ha stretto accordi di rilevanza internazionale come quelli siglati negli Stati Uniti e in Russia. “L’acciaio verde ormai esiste, per noi esiste già da qualche anno”, sottolinea Rolando Paolone, Direttore Tecnico di Gruppo Danieli e Responsabile dell’Innovazione Tecnologica, che a riguardo aggiunge: “Abbiamo introdotto la tecnologia del gas metano, impianti di riduzione diretta che riducono di un quarto le emissioni”.
Gruppo Danieli: con il Recovery Plan si favorisce la transizione energetica
Le tecnologie introdotte hanno fornito un contributo importante verso l’indirizzo sostenibile nella produzione di acciaio e, grazie agli sforzi in ricerca e sviluppo compiuti da Gruppo Danieli, hanno permesso di mettere a punto il Q-ONE, forno elettrico che consente di ridurre significativamente i consumi di energia. L’innovazione ha riscosso grande interesse anche all’estero, come testimoniano le importanti commesse negli Stati Uniti, dove il Gruppo realizzerà per Cmc la prima acciaieria ibrida al mondo, e in Russia, dove sarà avviata la prima acciaieria alimentata a gas e idrogeno. “CO2 ridotta significa ridotto effetto serra”, segnala Rolando Paolone, “e di conseguenza proseguiamo verso questa direzione”. Ora ciò che emerge da più fronti è la necessità di coordinamento e accelerazione a livello europeo, e anche lo strumento del Recovery Plan può contribuire in modo significativo verso lo sviluppo di un’economia incentrata su pratiche di tipo sostenibile. “Queste tecnologie per noi sono consolidate, non c’è nulla da inventare. Se ci sono i fondi possiamo garantire acciaio verde e cielo azzurro”, conclude il Direttore Tecnico di Gruppo Danieli.
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