Oggi Gianni Lettieri guida una delle aziende più importanti del Sud Italia nel settore della manutenzione di aeromobili. Un successo che prende forma fin dalla giovane età grazie alle esperienze nel tessile.
Gianni Lettieri: lo “scugnizzo” che conquista il tessile
Nasce in un quartiere popolare di Napoli, in zona Piazza Garibaldi, e quarant’anni più tardi si trova a pochi chilometri di distanza a gestire l’Atitech nell’Aeroporto di Capodichino. Gianni Lettieri è il classico imprenditore che si è fatto da sé. Una storia professionale che ha voluto condividere scrivendo un libro dal titolo “L’imprenditore scugnizzo. La mia Napoli, le mie sfide”, pubblicato da Iuppiter Edizioni. 21 capitoli dedicati agli step più importanti della sua vita. Un processo di crescita che parte dalla sua Napoli, che proseguirà in 4 continenti, ma senza abbandonare lo spirito di scugnizzo napoletano che, ancora oggi, lo accompagna. Lettieri farà il suo ingresso nel mondo del lavoro subito dopo il diploma. In poco tempo il giovane si scopre portato per la carriera imprenditoriale: a soli 23 anni, con l’aiuto di un industriale lombardo, avvia un nuovo stabilimento produttivo per la lavorazione dei tessuti a Casandrino e a Monza. Per Gianni Lettieri è l’inizio di un percorso importante nella produzione tessile, nello specifico di tessuto denim-ring, che riuscirà ad esportare in Paesi come Stati Uniti e India.
Gianni Lettieri: l’obiettivo del libro
Il successo di Gianni Lettieri continua anche nel settore finanziario. Nel 2007 è tra i fondatori di Meridie S.p.A., la prima società di investimenti del Sud quotata in borsa. Due anni più tardi arriverà la presidenza di Atitech. Contemporaneamente inizia anche l’impegno sociale e politico. Dopo esser stato Presidente dell'Unione degli Industriali prima della provincia di Avellino e poi di quella di Napoli, l’imprenditore decide che è arrivato il momento di mettersi a disposizione della sua città. Esperienze che risulteranno fondamentali per la stesura della sua autobiografia. “Mi sono interrogato spesso sull’opportunità di scrivere un’autobiografia – evidenzia Gianni Lettieri nelle note – più volte mi è stato proposto ma ho sempre rifiutato: forse non mi sentivo pronto o forse credevo che le mie esperienze di vita dovessero rimanere nel mio bagaglio personale, che non fosse necessario condividerle. Durante la campagna elettorale per le comunali a Napoli del 2011, però, qualcosa in me è cambiato […] In quei mesi ho iniziato a pensare che raccontare il mio percorso personale e professionale potesse essere utile a chi si lascia scoraggiare dagli eventi negativi, ai giovani che si affacciano alla vita lavorativa con tanti sogni e poche speranze, a chi deve vivere lontano dalla propria città e dagli affetti più cari per garantire un presente alla famiglia e un futuro ai figli”.
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