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lunedì 20 marzo 2023

Chirurgia Plastica del Dott. Vincenzo Galante: professionalità e competenza al tuo servizio

 

Chirurgia Plastica

La Chirurgia Plastica è un campo medico che si occupa della correzione e della modifica di difetti fisici, lesioni e deformità estetiche. Il Dott. Vincenzo Galante è un chirurgo plastico altamente qualificato e rinomato a Roma e in Italia, Europa e Stati Uniti con anni di esperienza nel campo della Chirurgia Plastica e Ricostruttiva.

Il Dott. Vincenzo Galante è noto per la sua precisione, la sua attenzione ai dettagli e il suo approccio personalizzato per ogni paziente; è in grado di offrire una vasta gamma di procedure chirurgiche, tra cui la chirurgia del viso, la chirurgia estetica del corpo, la ricostruzione del seno, la chirurgia del naso e molte altre.

In particolare, il Dott. Vincenzo Galante è specializzato nella chirurgia estetica del viso, tra cui il lifting del viso, il lifting del collo, la blefaroplastica (chirurgia delle palpebre) e la rinoplastica (chirurgia del naso). Egli è in grado di fornire ai suoi pazienti risultati naturali e duraturi, utilizzando tecniche all'avanguardia e tecniche chirurgiche avanzate.

Chirurgia Plastica

La chirurgia estetica del corpo è un altro campo in cui il Dott. Vincenzo Galante ha una vasta esperienza. Egli offre una gamma di procedure per migliorare la forma del corpo, tra cui la liposuzione, l'addominoplastica (chirurgia della pancia), la mastoplastica additiva (aumento del seno), la mastoplastica riduttiva (riduzione del seno) e la mastopessi (lifting del seno).

Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica

Il Dott. Vincenzo Galante Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica di consolidata esperienza frequentando prestigiosi reparti di chirurgia plastica e ricostruttiva in Italia, Europa e Stati Uniti.

Mastoplastica Additiva

La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia plastica volgarmente chiamato anche ingrandimento del seno, uno degli interventi estetici più richiesti dalle adolescenti insieme alla liposuzione.

È sicuramente l’intervento più richiesto dalle donne in chirurgia estetica. Permette di aumentare le dimensioni del seno esaltandone peraltro le forme, attraverso il posizionamento di una coppia di protesi mammarie accuratamente selezionate durante il consulto preoperatorio in base alle dimensioni del torace e del seno prima dell’intervento.

Le indicazioni
Questo tipo di intervento è indicato per le donne che presentano:
- un seno piccolo
- un seno svuotato
- un seno lievemente rilassato
- che desiderano semplicemente un seno più appariscente

La visita
Si valutano attentamente le dimensioni del seno, la grandezza del torace, la consistenza della pelle. In base a queste caratteristiche durante la visita si cerca di trovare il giusto compromesso tra le esigenze della paziente e i limiti anatomici che ogni corpo pone al lavoro del chirurgo. Si selezionano dunque le protesi più adatte per dimensioni e forme.
La visita è inoltre fondamentale per illustrare alla paziente tutte le fasi dell’intervento, i comportamenti che dovrà osservare nelle fasi immediatamente successive all’intervento, e assolutamente non meno importante il tipo di risultato che si potrà raggiungere.

Protesi
Sono disponibili differenti tipi di protesi che possono soddisfare i desideri dei pazienti e soprattutto garantire risultati naturali e duraturi, con elevatissimi standard di sicurezza.
Sono riempite con un gel coesivo preformato di ultima generazione che anche nella remota ipotesi di rottura mantiene la sua forma senza rischio di disseminazione nei tessuti circostanti







Forma
- Tonde: garantiscono un riempimento volumetrico omogeneo su tutta la mammella esaltando la definizione del seno a livello del decoltè.
- Anatomica: riproducono un seno estremamente naturale esaltando la rotondità del polo inferiore delle mammelle.
Superficie
- Testurizzata: garantisce morbidezza e una perfetta stabilità della protesi prevenendo eventuali rotazioni e dislocazioni.
- Poliuretano: riduce il rischio di contrattura capsulare, assicurando la massima adesione della protesi ai tessuti circostanti.

Posizionamento
- Sottoghiandolare: protesi posizionata sotto la ghiandola e sopra il muscolo grande pettorale, ideale per le pazienti che hanno ghiandola ben rappresentata.
- Dual plane: protesi posizionata nella sua metà superiore sotto il muscolo grande pettorale e nella sua metà inferiore sotto la ghiandola, consigliata nelle pazienti particolarmente magre.

Scarpe Sposa come scegliere il modello giusto? Fleur d'Oranger

 

Scarpe Sposa

Scarpe Sposa come scegliere il modello giusto? Fleur d'Oranger per il giorno del tuo matrimonio!

Ma come scegliere le Scarpe Sposa? Un consiglio riguardo la scelta delle Scarpe Sposa  è quello di considerare che le calzature da sposa devono essere ben inserite nel contesto generale del matrimonio e che ovviamente siano comode per te!

Se ad esempio hai scelto un matrimonio nel rispetto della tradizione, sicuramente le tue scarpe da sposa dovranno essere in linea con le regole dettate dal Galateo, ovvero chiuse e indossate con le calze!

Se il matrimonio è divertente, moderno e colorato potresti optare per indossare delle scarpe meno classiche. 

Calzature da Sposa e abito. Le scarpe devono stare bene anche con l’abito che hai o che dovrai scegliere.

Se hai in mente di indossare dei sandali, uscendo totalmente dalle regole del galateo, devi prima valutare se possa star bene con il modello di abito che hai scelto. È importantissimo!

Se invece hai scelto di indossare un abito scivolato un bellissimo sandalo gioiello può essere appropriato.

Un’altra cosa fondamentale da considerare è la proporzione della coppia. Non è bellissimo vedere la sposa che svetta sul suo fidanzato.

Scarpa da sposa pratica e comoda 
Praticità e comodità sono due caratteristiche che la scarpa per il tuo matrimonio deve avere per non trasformare in un incubo il tuo grande giorno, perché il male ai piedi è insopportabile!

Ricordati inoltre che la scarpa da sposa deve essere pronta e scelta per la prima prova dell'abito!

Fleur D’Oranger è prodotta in Italia

Partendo da modelli essenziali, Fleur d’Oranger allarga incessantemente la propria offerta di scarpe da sposa grazie a una ricerca continua, registrando con interesse gli input della clientela più esigente in anni di esperienza nel settore, con un amore continuo per l’innovazione di prodotto e soprattutto il MADE IN ITALY.

Comporre una calzatura da sposa che possa ben interpretare lo spirito di chi sceglie di sposarsi oggi vuol dire infatti saper coniugare le migliori materie prime lavorate in Italia con una realizzazione artigianale sapiente e accurata, che nulla lascia al caso.

Scarpe Sposa

Fleur d'Oranger La nostra storia
Offrire un prodotto di altissima qualità, realizzato su disegno originale con sapienza e amore per il TUO giorno più bello. Da questo obiettivo nasce il brand Fleur d’Oranger.

Il marchio è frutto della sinergia tra due imprenditori affermati nel settore calzature, un brillante designer italiano e un’azienda storica della distribuzione e vendita, che hanno così interpretato l’esigenza di indossare scarpe uniche e al giusto prezzo. Entra nel nostro shop on line per verificare la bellezza e l’assortimento completo delle calzature pensate per il Tuo giorno speciale. 







Creazioni Made in Italy

Ogni nostra Scarpa da Sposa Fleur d’Oranger segue la tradizione dell’artigianato italiano. Scegliamo con cura i migliori materiali per raggiungere la qualità che contraddistingue i nostri prodotti. Dalla scelta del pellame alla tecnica di cucitura fino all’applicazione della suola, tutti i passaggi sono fatti a mano in Italia.

Offrire un prodotto di altissima qualità, realizzato su disegno originale con sapienza e amore per il TUO giorno più bello. Da questo obiettivo nasce il brand Fleur d’Oranger.
Fleur D’Oranger è prodotta in Italia

Hotel con idromassaggio in camera


Sito specializzato nella ricerca degli hotel con idromassaggio in camera più lussuosi e confortevoli. Qui troverete una vasta selezione di alloggi, tutti dotati di vasche idromassaggio private per garantirvi un'esperienza di relax e benessere indimenticabile.

venerdì 17 marzo 2023

Lotta al cybercrime, Paola Severino: “Alla PA serve ricambio generazionale”

Diminuiscono furti e rapine ma aumentano i reati informatici. Paola Severino, oggi alla guida della SNA, ne ha parlato a “Unomattina Estate”.

Paola Severino

Paola Severino: la presenza delle forze dell’ordine sul territorio come deterrente

In Italia durante i mesi del lockdown sono drasticamente diminuiti furti, rapine e omicidi. Di contro, si è assistito ad un boom dei crimini informatici. A dirlo i dati del Viminale raccolti tra luglio 2019 e luglio 2020, che riportano un calo dell’indice di delittuosità del 55% a fronte di un aumento di frodi informatiche. Paola Severino, Vicepresidente dell’Università Luiss, è stata intervistata sul tema durante una puntata di “Unomattina Estate”, in onda su Rai 1. Per la Professoressa la diminuzione di furti (-26%), rapine (-21%) e omicidi (16,9%) è imputabile sì al periodo di emergenza sanitaria ma anche all’intensificazione dei controlli sul territorio: “La presenza delle forze dell'ordine per la verifica e la prevenzione dei reati costituisce una strada da percorrere e da continuare a percorrere per il futuro – ha commentato Paola SeverinoQuanto ai reati informatici, abbiamo avuto un aumento del 20% dei delitti e del 12% delle frodi. Abbiamo usato molto di più internet, spesso con dei mezzi non particolarmente tutelati come accade invece negli uffici pubblici o comunque negli uffici aperti al pubblico. Per il futuro – è il monito dell’ex Ministro – dobbiamo essere tutti molto attenti a non cedere i nostri dati a nessuno, a fare in modo che nessuno realizzi attività di hackeraggio sui nostri sistemi informatici: l'autoprotezione credo che sia la prima tappa verso la lotta ai reati informatici”.

Paola Severino: PA, contro i reati informatici piano di assunzione destinato ai giovani

L’aumento dei crimini informatici deriva anche dalle attività della criminalità organizzata, aggiunge Paola Severino, che soprattutto in momenti di crisi economica è alla ricerca di nuove fonti di guadagno illecito online. Alta è anche l’attenzione sui fondi europei in arrivo nei prossimi mesi: “Il Ministero dell'Interno sta implementando tutte le attività di prevenzione rispetto alle organizzazioni criminali: la costituzione dell’Organismo permanente di monitoraggio e di analisi sulle attività delle organizzazioni criminali dimostra la tempestività con cui in Italia sappiamo affrontare questi fenomeni”. Fondamentale nella lotta al cybercrime il ruolo della Pubblica Amministrazione, che per farsi trovare pronta deve accelerare sulla trasformazione digitale e puntare sui giovani: “Il ricambio generazionale è necessario per rendere più innovative e brillanti le attività della PA – ha spiegato Paola Severino e i cosiddetti nativi digitali sanno molto meglio di noi come difendere le istituzioni dagli attacchi informatici. Credo che un progetto articolato di assunzione di giovani che siano esperti di questa materia sia importantissima, così come credo che le nostre università si debbano impegnare in questo compito, perché andrà a sostituire al pronto soccorso dei sussidi dei rimedi strutturali che invece sono la vera cura alla crisi economica nata dopo la pandemia”.

giovedì 16 marzo 2023

Paolo Gallo: digitale ed efficienza energetica i driver strategici di Italgas

Per gestire i nuovi gas rinnovabili occorre puntare sul digitale: a spiegarlo l’AD di Italgas Paolo Gallo sul palco dell’Assemblea annuale di Proxigas. 

Paolo Gallo

Paolo Gallo: Italgas e la scommessa su digitalizzazione e biometano

In vista del possibile utilizzo di nuove fonti energetiche green è necessario rendere sempre più flessibili le infrastrutture di trasporto del gas creando un network in grado di gestire più commodity contemporaneamente. Un obiettivo sfidante che può essere raggiunto solo grazie al digitale. È il messaggio lanciato da Paolo Gallo in occasione della prima Assemblea annuale di Proxigas. Per l’Amministratore Delegato di Italgas digitalizzare le reti è l’unico modo per accogliere i nuovi gasi rinnovabili come il biometano e nel prossimo futuro anche l’idrogeno. Ma oggi è soprattutto sul primo che il Paese deve puntare: “Il biometano ha enormi potenzialità di copertura del fabbisogno energetico dell'Italia – ha spiegato Paolo GalloIn Europa, Francia e Germania sono i Paesi più avanti: i primi avendo quasi la metà dell'intera dotazione impiantistica europea per il biometano, i secondi per la quantità produttiva di circa 1,2 miliardi di metri cubi l'anno".

Paolo Gallo: oggi anche l’efficienza energetica è un driver strategico

Sfruttando le risorse in arrivo con il PNRR l’Italia, che dal punto di vista della produzione è al secondo posto in Europa, potrà arrivare a coprire grazie al biometano circa l’8% dell’attuale domanda di gas a livello nazionale. Due tuttavia le criticità da affrontare, secondo Paolo Gallo: i tempi troppo lunghi delle procedure autorizzative e l’assenza di una politica di incentivi, con i produttori di biometano che oggi affrontano l’80% dei costi di connessione alla rete: “Altrove la situazione è diversa: in Germania, per esempio, sulle spalle del produttore pesa solo il 25% dei costi, in Irlanda il 30%”. Sul palco dell’Assemblea Proxigas l’AD di Italgas ha voluto sottolineare anche il peso sempre più importante dell’efficienza energetica, “driver strategico in questo particolare periodo storico”. Il rincaro dei prezzi dell’energia ha dato il via ad un deciso contenimento dei consumi: “Un trend che va monitorato e alimentato – ha aggiunto Paolo GalloRispetto allo scorso anno, in Italgas siamo riusciti a risparmiare il 30% di consumi di elettricità e gas attraverso il proseguimento di azioni di efficientamento già avviate”.

Trasporti, Luigi Ferraris (Gruppo FS): “Serve offerta integrata, Ferrovie punta alla logistica europea”

L’AD Luigi Ferraris a Catania per il 12° Congresso Filt Cgil: “Gruppo FS pronto a rafforzare la propria presenza nel mercato europeo della logistica”.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: il ruolo della logistica italiana tra Mediterraneo ed Europa

Nel suo ruolo naturale di hub del Mediterraneo, l’Italia è destinata a giocare un ruolo fondamentale nella logistica europea. Per questo è necessario che il Paese si doti di un’area logistica a capo dell’intera catena del valore e di un’offerta integrata. È il monito lanciato da Luigi Ferraris sul palco del 12° Congresso Filt Cgil tenutosi a Catania. Nell’ambito della tre giorni, l’Amministratore Delegato del Gruppo FS ha preso parte al panel “Un nuovo patto per i trasporti del futuro: salari, diritti, regole”. Il manager ha ricordato che uno dei principali scopi del Gruppo è raggiungere entro il 2030 l’obiettivo europeo del 30% di merci trasportate su rotaia e diventare operatore di sistema grazie allo sviluppo di una logistica sempre più integrata, sostenibile e innovativa e alla promozione di un trasporto sempre più intermodale. Ora che anche il mercato europeo per la logistica inizia a espandersi, Gruppo FS punta a rafforzare la sua presenza. “Siamo già in centro Europa con Tx logistik, ma bisogna fare di più – ha detto Luigi FerrarisPer essere protagonisti dobbiamo fare il primo passo”. Su questa linea il recente accordo siglato con la svizzera Hupac con l’obiettivo di aumentare l’offerta di servizi intermodali, terrestri e marittimi in Italia e verso l’Europa e in particolare sulle relazioni Italia-Europa nordorientale ed Europa sudorientale-Balcani.

Luigi Ferraris: investimenti su nuovi terminali e infrastrutture le priorità del Gruppo FS

Il Memorandum of Understanding prevede anche una collaborazione attiva tra Gruppo FS e Hupac per lo sviluppo e la gestione dei terminal: “Dobbiamo fare investimenti soprattutto in nuovi terminali – ha sottolineato Luigi Ferrarische consentano di collegare il trasporto su gomma con il trasporto ferroviario. Stiamo facendo anche delle partnership con grandi operatori, anche transfrontalieri, per sviluppare un’offerta integrata”. Prosegue l’impegno del Gruppo FS anche sulla realizzazione di nuove infrastrutture, con la società che si è detta pronta a rispondere alle nuove esigenze di efficienza e sicurezza sorte con la pandemia. Nel prossimo decennio il Gruppo guidato da Luigi Ferraris è pronta a investire 160 miliardi di euro in infrastrutture ferroviarie e stradali: “Siamo all’inizio di un percorso che ci vede fare investimenti importanti, di trasformazione, per i prossimi dieci anni ed oltre – ha concluso l’AD – per questo ci aspettiamo di avere un aumento della capacità di trasporto ferroviario del 20% e un aumento del 30% dei passeggeri su mezzi di trasporto multimodali, treni e bus”.

Claudio Descalzi, l’intervista: rinnovabili e decarbonizzazione, soluzioni per un futuro green

Eni, QN intervista l’AD Claudio Descalzi: “L’Europa sta dando l'esempio, ma occorre coinvolgere tutti i Paesi. Puntiamo sulla tecnologia che non può essere ostaggio dell'ideologia”.

Claudio Descalzi

Il futuro sarà green: l’intervista a Claudio Descalzi

L’AD Claudio Descalzi, intervistato lo scorso 26 gennaio da QN ad Abu Dhabi in occasione della XIII assemblea dell’Irena, ha sottolineato il valore delle rinnovabili e dell’idrogeno nella decarbonizzazione. Ricoprono infatti un ruolo fondamentale per riuscire ad arrivare all’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050 con uno step al 2030 attorno al -45%. Dai dati condivisi dall’Agenzia internazionale per le rinnovabili emerge però che i Paesi puntano entro il 2030 a raggiungere 5,4 TW di capacità installata di fonti rinnovabili: la metà dei 10,8 TW necessari a quella data per decarbonizzare il mix elettrico e rimanere in linea con lo scenario 1,5 °C. Necessario quindi aumentare l’impegno, come sottolinea anche Claudio Descalzi secondo cui la Cop 28, la conferenza sul clima che si svolgerà a novembre a Dubai, non dovrà “solo fissare i target” ma “fare una grande apertura alla neutralità tecnologica, senza preclusioni” nell’ottica di raggiungere “l’obiettivo finale di abbattere la Co2”. Parlare dei target, per quanto importante, non basta: occorre discutere anche di “come si raggiungono questi target, quali sono gli investimenti, quali sono le attività, chi le fa, perché se non decliniamo tutto il sottostante dei target continuiamo a parlare di qualcosa che è monodimensionale. E invece bisogna dare profondità”.

Claudio Descalzi: decarbonizzazione, serve una vision condivisa

Il ruolo delle aziende è essenziale quasi come quello degli Stati”, sottolinea Claudio Descalzi nell’intervista. “La decarbonizzazione è un fatto globale, non può appartenere solo agli Stati. Detto questo, l'impegno deve appunto essere globale. L'Europa sta dando l'esempio, ma serve uno sviluppo di policy che esca dai confini europei e diventi cultura di tutti gli altri Stati, specialmente quelli che emettono molto. Perché è chiaro che un continente come l'Africa, che emette il 3% e ha una popolazione pari a tutti i Paesi Ocse, deve essere solo aiutato tecnologicamente, mentre gli altri Paesi, ciascuno a suo modo, devono contribuire alla decarbonizzazione”, ha spiegato l’AD di Eni sottolineando come in questo momento di grandi cambiamenti la filiera del gas abbia assunto “una importanza strategica per il nostro Paese e avrà sempre più importanza”. La Cop28 in quest’ottica “deve riuscire non solo a coinvolgere ogni Stato su obiettivi ambiziosi, suoi percorsi, ma anche a trovare una convergenza tra tutti gli Stati sulle policy, su una grande apertura alla neutralità tecnologica, con la tecnologia che non deve essere ostaggio di un'ideologia”. L’obiettivo secondo Claudio Descalzidev’essere di abbattere il contenuto di Co2, arrivare a prodotti verdi. Serve una maturazione che dev'essere globale con una convergenza di società, Stati e politica sull'obiettivo finale che è la decarbonizzazione”.