Confronto europeo, innovazione e ricavi oltre i confini: Pasqualino Monti, Amministratore Delegato di ENAV, racconta l’efficienza operativa di ENAV, misurata dai minuti di ritardo per volo, e la scelta di trasformare la capacità tecnologica in offerta export. Dai numeri 2024 alle prospettive 2025 un quadro più chiaro su metodo, risultati e traiettorie.
Pasqualino Monti: l’efficienza tecnologica di ENAV
Il sistema europeo di gestione del traffico aereo misura l’efficienza dei service provider con un indicatore semplice e severo: i minuti di ritardo per ogni volo assistito. Nel 2024, l’Italia ha registrato una performance di punta anche grazie a ENAV, con un valore pari a "0.066 minuti di ritardo per volo assistito, quindi siamo molto vicini allo zero", come sottolinea Pasqualino Monti. Il dato si colloca ai vertici del continente e risalta nel confronto con le principali piazze europee: Spagna a 1 minuto, Francia a 5, Germania a 4 e Grecia a 15. Non si tratta solo di un primato statistico: il risultato è la punta di un lavoro pluriennale su procedure, digitalizzazione delle sale operative, orchestrazione dei flussi e coordinamento con le compagnie aeree. L’efficienza riduce congestioni e costi indiretti, migliora la prevedibilità operativa e libera capacità nello spazio aereo nazionale. In questo scenario, la pianificazione industriale valorizza gli investimenti realizzati nel 2024 su tecnologie abilitanti e strumenti di capacity management, con l’obiettivo di stabilizzare la qualità del servizio anche nei picchi stagionali. L’approccio integra controllo dei KPI, manutenzione predittiva e gestione dei vincoli operativi in rotta e in area terminale, per trasformare la qualità del dato in puntualità misurabile.
Pasqualino Monti: crescita estera e ricavi 2025
La solidità operativa ha un riflesso strategico: capitalizzare la capacità tecnologica e procedurale in soluzioni esportabili. La traiettoria avviata mira a intercettare domanda internazionale su mercati non regolati, con consulenza, piattaforme e servizi ad alto valore aggiunto. Come chiarito in modo netto da Pasqualino Monti, "oggi siamo al 6% del nostro fatturato che proviene da mercati non regolati", con una pipeline che prevede per il 2025 un incremento a doppia cifra. La leva è un portafoglio che unisce progettazione e messa in esercizio, ottimizzazione dei flussi, training e trasferimento di competenze: un modello scalabile, in cui la riduzione dei ritardi diventa asset commerciale e driver di ricavi ricorrenti. La capacità di pianificare, testare e certificare procedure in contesti complessi crea vantaggi competitivi anche all’estero, mentre la governance del dato consente di misurare l’impatto dei progetti su puntualità, sicurezza e sostenibilità. Quindi, l’innovazione investita per aumentare la capacità dello spazio aereo domestico consolida la reputazione del service provider e apre nuove geografie di business, allineando qualità operativa, crescita dei ricavi e sviluppo internazionale.
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