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giovedì 14 gennaio 2021

Renato Ravanelli: IRIDEOS, il nuovo polo italiano ICT nato su iniziativa di F2i

 Renato Ravanelli: IRIDEOS, controllata da F2i e dal fondo Marguerite, completa il processo di integrazione di Clouditalia: il focus sull'operazione.

Renato Ravanelli, integrazione Clouditalia

TLC: i progetti con IRIDEOS di F2i, guidata da Renato Ravanelli

IRIDEOS, il polo italiano ICT nato nel maggio 2018 dall'aggregazione delle controllate tlc di F2i e del fondo Marguerite (Infracom, KPNQWest Italia, MC-link, Enter e BigTLC), conclude il processo di integrazione delle realtà acquisite negli ultimi anni con la fusione per incorporazione di Clouditalia e della controllata Noitel Italia, l'operatore mobile virtuale (MVNO), con efficacia dal primo novembre 2020. Il progetto fortemente voluto dalla SGR guidata da Renato Ravanelli raggiunge dunque una tappa fondamentale, come si legge nella nota diffusa da IRIDEOS: la creazione di un nuovo polo ICT italiano dedicato alle aziende e alla Pubblica Amministrazione tramite l'aggregazione di diversi Operatori di telecomunicazioni attivi sul territorio italiano, tra cui Clouditalia. Con IRIDEOS, F2i punta quindi a realizzare le infrastrutture ICT del futuro per supportare lo sviluppo e la competitività delle aziende, attraverso soluzioni abilitanti che coniugano cloud, data center, fibra ottica, sicurezza e innovazione.

Renato Ravanelli: profilo storico e attività di F2i

Attualmente guidata da Renato Ravanelli, F2i SGR (Società di Gestione del Risparmio) nasce nel 2007 in occasione del lancio dell'omonimo fondo infrastrutturale, il più grande in Italia. Con una dotazione di 1.852 milioni di euro, il Primo Fondo F2i è il maggiore fondo infrastrutturale focalizzato su un singolo Paese e annovera tra i propri azionisti di riferimento alcune delle principali banche italiane e istituzioni, Istituti di credito primari, Fondazioni bancarie e Casse di previdenza azionisti. Nel 2012 la società ha istituito un Secondo Fondo: il target iniziale, stimato in 1.200 milioni di Euro, non solo è stato raggiunto ma anche superato tanto che nel luglio 2015 è arrivato a 1.242,5 milioni di euro. Negli anni sono stati istituiti anche un Terzo e un Quarto Fondo. Renato Ravanelli è Amministratore Delegato di F2i SGR da ottobre 2014: in precedenza è stato CFO e direttore delle strategie del Gruppo AEM, CFO del Gruppo Edison (2005-2007) e Direttore Generale di A2A (2008-2014).

martedì 27 agosto 2019

F2i punta su Ei Towers: l’intervista di Renato Ravanelli sull’Opa

F2i e Mediaset si impegnano nell’Opa a sostegno dello sviluppo di Ei Towers. L’Amministratore Delegato del fondo, Renato Ravanelli, illustra l’operazione.

Renato Ravanelli, in occasione dell'Opa di F2i con Mediaset finalizzata all'acquisizione del controllo di Ei Towers, ha rilasciato un'intervista a "Il Sole 24 Ore": "L'obiettivo di delisting per noi è fondamentale e irrinunciabile. Consente di far crescere la società più rapidamente e con maggiore flessibilità".

F2i: Renato Ravanelli commenta l'Opa pro Ei Towers

L'Opa di F2i (insieme a Mediaset) su Ei Towers ha come obiettivo il delisting, necessario per poter procedere con maggiore fluidità e rapidità verso un processo di crescita. È ciò che ha specificato Renato Ravanelli, Amministratore Delegato del fondo infrastrutturale, in un'intervista a "Il Sole 24 Ore". "Io credo che il mercato abbia capito lo sforzo importante di valorizzazione che abbiamo fatto", ha osservato l'AD. "L'obiettivo del delisting per noi è fondamentale e irrinunciabile in questa fase, perché consente di far crescere la società più rapidamente e con maggior flessibilità. Non può escludersi in futuro un eventuale ritorno in Borsa, ma a questo punto sarà una società completamente diversa: il nostro scopo è valorizzare tutte le competenze che ha". Renato Ravanelli ha confermato la disponibilità di capitale che F2i può investire nel progetto. "Per noi conta la crescita dell'investimento nel lungo termine". In questo contesto, il consolidamento del settore delle torri rimane fondamentale, in quanto "è un business che sta raggiungendo un grado di maturità importante".

lunedì 16 novembre 2015

F2i SGR, nata nel 2007, opera nella raccolta di fondi dedicati al comparto delle infrastrutture italiane

La società F2i - Fondi Italiani per le infrastrutture SGR, guidata dal CEO Renato Ravanelli e dal Presidente, Bernardo Bini Smaghi, chiude il Secondo Fondo F2i raggiungendo 1.242,5 milioni di euro.

La nascita e i fondi di F2i

F2i - Fondi italiani per le infrastruttureF2i, società attiva nella gestione di fondi dedicati alle infrastrutture italiane, nasce nel 2007 grazie ad un progetto manageriale condiviso da istituti di credito nazionali ed esteri, fondazioni, casse di previdenza ed assicurazioni. I settori nei quali F2i SGR opera investimenti di rilevanza strategica per elevare lo sviluppo infrastrutturale dell'Italia sono: aeroporti, autostrade, distribuzione del gas, servizi idrici integrati, TLC, waste-to-energy ed energie rinnovabili. La società F2i SGR SpA è stata protagonista della creazione di due importanti fondi di investimento, il Primo Fondo F2i, nato nel 2007, e il Secondo Fondo F2i, costituito nel 2012, entrambi con una previsione temporale di investimento di 15 anni e la missione di affermarsi come mediatori di investimenti di lungo periodo nel settore delle infrastrutture in Italia da parte di investitori nazionali e internazionali. Il Primo Fondo F2i, con una raccolta di 1.852 milioni di Euro, è stato il più grande fondo comune di investimento mobiliare di tipo chiuso in Italia, con investimenti che hanno riguardato quote di controllo di importanti aziende del comparto infrastrutturale. Il Secondo Fondo F2i, nato con un obiettivo di raccolta pari a 1.200 milioni di Euro, nel 2015 ha chiuso la raccolta di capitali raggiungendo 1.242,5 milioni di euro, superando così l'obiettivo iniziale. Dal 2014, F2i SGR è guidata dall'Amministratore Delegato, Renato Ravanelli e, dal 2015, Bernardo Bini Smaghi è Presidente del Consiglio d'Amministrazione.

Il Fondo F2i stimola investimenti internazionali

L'Amministratore Delegato di F2i SGR SpA, Renato Ravanelli, intervistato dal Corriere della Sera, ha fatto il punto sulla situazione degli investimenti che hanno interessato il Secondo Fondo F2i, che ha di recente superato l'obiettivo di raccolta iniziale (1,2 mld di euro), totalizzando capitali per 1,25 miliardi di euro.
Le ultime operazioni hanno fatto registrare un incremento degli investimenti internazionali - il 40% della dotazione del fondo deriva infatti da investimenti provenienti dall'estero - grazie all'ingresso di grandi colossi come il fondo sovrano di Pechino, China Investment Corporation, e il fondo pensione sudcoreano, National Pension Services, oltre alle società francesi BnpParibas ed Edf Investments. Renato Ravanelli afferma che tali investimenti siano stati attratti sostanzialmente da due fattori: la qualità dei soci e sottoscrittori italiani e i risultati conseguiti dai precedenti investimenti del fondo F2i.
Per maggiori informazioni sulle attività di F2i, visita il blog ufficiale della società di gestione del risparmio.