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mercoledì 10 settembre 2025

Energia pulita per l’Africa: i progetti di Eni e la vision di Claudio Descalzi

Accesso all’energia, sostenibilità e crescita condivisa tra Europa e continente africano nella vision di Eni. Le considerazioni dell’AD Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi, il Clean Cooking Programme di Eni: già 500mila persone coinvolte in Angola

Ne ha parlato recentemente anche “Il Sole 24 Ore”: il Clean Cooking Programme avviato nel 2018 è una delle iniziative che Eni promuove in Africa nell’ottica di contribuire allo sviluppo del continente, con particolare attenzione a comunità e territori. Sono numerosi oggi i progetti promossi dal Gruppo guidato da Claudio Descalzi che guardano nella direzione di una crescita sostenibile e inclusiva, anche e soprattutto per quanto concerne il settore agricolo, unitamente alle attività funzionali a promuovere l’accesso all’energia. Tra questi anche il Clean Cooking Programme, nato per migliorare la vita delle famiglie in Africa: attivo in diversi Paesi, tra cui Mozambico, Congo, Costa d’Avorio, Ruanda e Angola, punta attraverso la distribuzione gratuita di fornelli migliorati a ridurre l’uso della legna per cucinare con notevoli benefici per la salute delle persone e per l’ambiente: risparmio di tempi e costi, riduzione dell’esposizione ai fumi tossici (con impatti positivi soprattutto per la salute delle donne) e nuove opportunità di lavoro per i giovani. Prevede inoltre attività di formazione e sensibilizzazione, realizzate in collaborazione con Medici con l’Africa Cuamm e Dom Bosco, per promuovere un uso sicuro ed efficiente dei fornelli e una maggiore consapevolezza su salute e nutrizione. I fornelli sono realizzati localmente nei centri di formazione Dom Bosco. Solo in Angola, sottolinea “Il Sole 24 Ore”, l’iniziativa ha già raggiunto 500mila persone e punta a coinvolgerne oltre 2 milioni entro il 2030.

Claudio Descalzi: Eni in Africa, la vision dell’AD

La strategia di Eni in Africa riflette la vision del suo Amministratore Delegato Claudio Descalzi che, in più occasioni, ha ribadito la necessità di un rapporto equilibrato e di lungo termine con il continente. “Prima di parlare di Africa bisogna conoscere questo Paese e prima di pensare ad uno scambio alla pari bisogna dare quello che abbiamo preso per 100 anni. Non possiamo andare in Africa solo per prendere energia, dobbiamo prima dare puntando sull’istruzione, l’accesso all’energia e all’acqua”, aveva dichiarato lo scorso anno al B7 Italy, il summit organizzato da Confindustria. Attiva nel continente sin dagli anni ’50, Eni oggi opera in un’ottica integrata che abbraccia energie tradizionali, rinnovabili e bioenergie, con l’obiettivo di raggiungere il Net Zero entro il 2050. Claudio Descalzi ha più volte evidenziato che “il destino dell’Africa è legato al nostro”, ponendo l’accento sulla creazione di valore condiviso. In quest’ottica, si inseriscono progetti su scala continentale: dal fotovoltaico in Nigeria e Congo ai biocarburanti in Kenya e Mozambico, dalla costruzione di centri di ricerca come Oyo e il Solar Lab in Algeria fino ai programmi educativi e professionali nei settori energetici (in Egitto, Mozambico e Costa d'Avorio). Una visione che mette al centro lo sviluppo sostenibile, l’empowerment delle comunità locali e la costruzione di un futuro condiviso tra Africa ed Europa.

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