In occasione degli 80 anni di storia dell’Università di Salerno, Stefano Donnarumma è stato premiato dall’ateneo presso cui si è laureato in Ingegneria Meccanica. All’evento ha raccontato le tappe della sua carriera, dispensando consigli agli studenti.
L’Università di Salerno premia Stefano Donnarumma
Stefano Donnarumma, AD del Gruppo FS, è tornato lo scorso 29 novembre all’Università di Salerno, presso la quale si è laureato nel 1993 in Ingegneria Meccanica. A invitarlo è stato lo stesso ateneo che nel 2024 festeggia i suoi 80 anni: per l’occasione, l’AD ha ricevuto un riconoscimento per i traguardi professionali raggiunti. Durante l’evento, il manager ha raccontato la sua esperienza sia professionale che universitaria, rispondendo alle curiosità degli studenti presenti. “L’esperienza universitaria mi ha insegnato a sviluppare tre qualità: innanzitutto quella della capacità d’approfondimento, scendere davvero a fondo delle questioni e capire l’origine dei fenomeni. Altra qualità – ha rivelato Stefano Donnarumma – è stata lo sviluppo del senso di comunità. E poi è stato il valore dell'ambizione, quella pura e bella di un ragazzo il cui intento più grande era quello di essere un giorno chiamato “ingegnere””.
Stefano Donnarumma: i consigli agli studenti
“La carriera la fa chi nella vita si dedica alle cose che più piacciono, non chi la programma”, ha raccontato Stefano Donnarumma: dedizione e talento sono importanti nel riconoscere quella cosa che ti appassiona e ti riesce facile. “Imparate tutto ciò che potete imparare, studiate non solo per fare l'esame, ma per acquisire conoscenza e cercate di capire cosa vi piace di più”, ha aggiunto l’AD del Gruppo FS. Stefano Donnarumma ha poi dispensato alcuni consigli fondamentali per la gestione di un team o per organizzazioni complesse, tra cui il saper delegare e le capacità di leadership: “Credere che una persona, un tuo collaboratore, un tuo collega sia quello giusto per fare una determinata cosa, di affidare e quindi affidarsi. Cercando di organizzare al meglio le cose, comunicando bene, facendo sentire le persone partecipi di un qualcosa. Il mio stile di leadership è quello sempre di portare a bordo gli altri, dando la possibilità di essere ascoltati. Lasciando che le persone facciano i loro errori, in modo da potere poi capire come aggiustare le cose e apprendere sempre più da tutto questo".
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