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giovedì 5 gennaio 2023

SCIA apertura Ristorante Pizzeria Tavola calda Bar Studio Tecnico Bastianelli a Roma

 

SCIA apertura Ristorante

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Come aprire un ristorante a Roma

Aprire un esercizio es. ristorante, tavola calda, pizzeria o bar mediante la vendita per il consumo sul posto, che comprende tutti i casi in cui gli acquirenti consumano i prodotti nei locali dell’esercizio (pizzeria, tavola calda, ristorante ecc..) in una superficie aperta al pubblico, appositamente attrezzata significa aprire un' attività di somministrazione.

SCIA apertura Ristorante Ad oggi, per svolgere l’attività di somministrazione di alimenti e bevande (quale attività pizzeria, tavola calda, ristorante ecc..) è necessario presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.). Il Regolamento di Roma Capitale (art. 9 della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35/2010 ) stabilisce, per la presentazione dell’autorizzazione, oggi SCIA, in base al D.lgs 147/2012, la presenza di requisiti strutturali che afferiscono ai locali in cui viene svolta l’attività e che interessano sia la superficie destinata alla somministrazione che quella destinata ai servizi, con particolare riguardo agli spazi dedicati alla manipolazione degli alimenti. 

SCIA apertura ristorante

SCIA apertura Ristorante SCIA Somministrazione alimenti e bevande - Come aprire Ristorante o bar a Roma
SCIA somministrazione di alimenti e bevande: vuoi aprire un ristorante a Roma ma non sai quale iter bisogna seguire?

Per aprire un ristorante, una pizzeria, un bar, una tavola calda o una qualsiasi altro locale in cui vengano somministrati alimenti e bevande mediante la vendita per il consumo sul posto vi sono una serie di informazioni che bisogna tenere in considerazione.

Ecco dunque quali sono tutte le pratiche burocratiche per aprire un ristorante a Roma.

Cosa serve per aprire un Ristorante a Roma
Per esercizio di somministrazione di alimenti e bevande si intende ogni qual volta in cui gli acquirenti consumano i prodotti in un locale aperto al pubblico e appositamente attrezzata.

Per il Comune di Roma, l’attività di somministrazione di alimenti e bevande sono regolamentate dalla LEGGE DELLA REGIONE LAZIO N. 21/2006 e successive modifiche ed integrazioni (s.m.i.), dal REGOLAMENTO REGIONALE 19 GENNAIO 2009, N. 1, dal Regolamento Comunale adottato con DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 35/2010, dal D. LGS. N. 59/2010 s.m.i., e da ultimo dal D. LGS. 147/2012.

Per svolgere tale attività è dunque necessario presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.). Il Regolamento di Roma Capitale, in particolare l’art. 9 della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35/2010, prevede la presenza di alcuni requisiti strutturali inerenti ai locali in cui viene svolta l’attività e che riguardano la superficie destinata alla somministrazione e quella destinata ai servizi, in particolare gli spazi riservati alla manipolazione degli alimenti.

Tale autorizzazione all’apertura di un ristorante a Roma ha sostituito la licenza e sul Comune di Roma viene rilasciata dal Municipio nel quale è ubicato il locale.

Quali sono i requisiti per la S.C.I.A. Somministrazione di Alimenti e Bevande a Roma

La S.C.I.A. ristorante Roma prevede il rispetto di criteri di qualità riconducibili sia al titolare che agli addetti del servizio di somministrazione, alle caratteristiche del locale e alla qualità del servizio offerto, ai quali viene attribuito un punteggio specifico.

Con la S.C.I.A. si richiede dunque al municipio l’autorizzazione per aprire l’attività di somministrazione di alimenti e bevande, sia essa un ristorante, un bar o altro. Ricevuta la S.C.I.A., il comune controllerà il rispetto dei requisiti e la completezza di tutta la documentazione.

Requisiti strutturali

·        Assenza di barriere architettoniche inteso come facilitazione all'accesso al locale

·        Dimensione minima dell'ambiente dove avviene la manipolazione delle materie prime non inferiori ai 16 mq per i locali dove avviene somministrazione di alimenti e bevande con cucina

·        Dimensione minima dell'ambiente dove avviene la manipolazione delle materie prime non inferiori ai 8 mq per i locali dove avviene somministrazione di alimenti e bevande senza cucina

Per tali requisiti non è previsto punteggio.

Criteri di Qualità

Per ognuno dei criteri di qualità è stato previsto un differente punteggio (40, 30, 20, 15, 10, 5, punti) secondo il grado di rilevanza dell’indicatore. Data la somma totale dei punteggi pari a 200, per aprire un ristorante a Roma, fatta salva la sussistenza dei requisiti strutturali, deve essere garantito il rispetto di un punteggio minimo che varia a seconda della ZONA di appartenenza A, B o C. L’elenco delle zone urbanistiche che costituiscono le ZONE A, B e C è riportato nello SCHEMA 1 del Regolamento per l'esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, di cui alla Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35/2010 (fonte COMUNE DI ROMA)

Descrizione dei punteggi dei criteri di qualità
Attestati di partecipazione del titolare di uno o più corsi per somministrazione di alimenti e bevande (10 punti)

Possesso di attestato di formazione in materia di sicurezza e prevenzione dgls 81/08 (10 punti)     

Bagni destinati al pubblico separati per i due sessi (20 punti)

Pulizia costante dei bagni e presenza fasciatoio negli stessi (10 punti)

Area giochi per bambini coperta o scoperta opportunamente attrezzata (5 punti)

Numero di posti a sedere in ragione di un posto 1,5 mq di superficie somministrazione (10 punti)

Insonorizzazione del locale certificata da tecnico iscritto all'albo professionale realizzata con pannelli fonoisolanti (40 punti)

Climatizzazione del locale (10 punti)

Utilizzo di sistemi per risparmio idrico (15 punti)

Utilizzo di strumentazione per il risparmio energetico es: fotocellula nel bagno per autospegnimento (15 punti)

Disponibilità di parcheggio su area privata distante dal locale non meno di 300 mt non inferiore alla superficie di somministrazione (30 punti)

Assenza di videogiochi o apparecchi automatici (10 punti)

Descrizione nei banchi espositivi o nel menu degli ingredienti usati e loro provenienza (5 punti)

Menu in diverse lingue e possibilità di pagamento elettronico (5 punti)

Servizio di vigilanza nelle ore di apertura del locale (5 punti)

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