Avvocato tutela minori e donne – Studio
associato Biagi.
L’area legale dello Studio associato Biagi si occupa di
fornire consulenza ed assistenza in tutte le aree del diritto civile ed in
particolare nel diritto della famiglia,si propone di garantire e promuovere la
tutela e la difesa dei diritti delle persone e dei minori con particolare
riguardo alle donne che stanno affrontando una separazione, alle vittime di
maltrattamenti, di violenze fisiche e morali, alle vittime di atti persecutori,
stalking ed di abusi sessuali, di mobbing e di bullismo.
6 consigli utili in caso di violenza domestica:
1) CONOSCERE E RICONOSCERE IL CICLO DELLA VIOLENZA:
normalmente, gli episodi di violenza si susseguono secondo uno schema “a
cerchio”. Inizialmente la tensione sale e si incrementa il nervosismo. E’
necessario imparare a capire quali siano i segnali che ci dicono che si sta
accumulando tensione per proteggersi al meglio.
2) PARLARE CON UNA PERSONA DI FIDUCIA. Non è mai molto
facile raccontare ad una persona quello che sta succedendo per paura o vergogna
ma è importante avere qualcuno con cui confidarsi ci aiuta a sentirsi meno soli
e a prendere il coraggio di uscire dal silenzio.
3) ATTENZIONE ALLE STANZE: Se si scatena un litigio che
mette in agitazione o che si pensa possa degenerare, è importante cercare di
evitare di scappare in quei posti della casa in cui poi ci si troverà in
trappola o pieni di "armi" come la cucina. Non avvicinarsi a finestre
e/o balconi (una spinta può essere fatale). La porta di casa è sempre una
possibile via di fuga efficace.
4) NIENTE MINACCE. L’uomo che agisce con violenza, lo fa
perché vuole stabilire un controllo sulla donna, vuole avere la certezza che
lui sia il padrone della sua vita e di quella di lei. Le minacce quindi fanno
solo aumentare le violenze
6)PREPARARE DOCUMENTI E MESSAGGI E/O REGISTRAZIONI DELLE
MINACCE tutto servirà per la denuncia.
Ricordatevi sempre che è importante parlarne con qualcuno
Insieme è più facile uscire dal silenzio e denunciare.
Avvocato tutela minori e donne -
Stalking
se il padre assilla la ex con la scusa di vedere il figlio.
Chi strumentalizza il suo bisogno di fare il padre, per
perseguitare la sua ex commette reato di Stalking.
Principio ribadito dalla Cassazione con la sentenza n.
10904/2020 con la quale gli Ermellini hanno ritenuto priva di rilievo la
doglianza sollevata dall'imputato in cui ha dichiarato di aver messo in atto le
condotte vessatorie in danno della ex solo per esercitare il proprio diritto di
fare il padre. La Corte invece ha considerato le condotte poste in essere
dall'imputato integranti il reato di cui all'art. 612 bis c.p.
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