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martedì 18 ottobre 2016

Tarocchi e alchimia



Per colpa dei finti cartomanti e finti maghi, con più promesse che risultati, molte persone sono finite per diffidare dalla cartomanzia. Ma ad ogni modo in giro è anche possibile trovare un servizio di cartomanzia veramente serio e a basso costo.

E difatti i tarocchi son roba seria e si rifanno pure alla via alchemica, per chi è in grado di leggere questo libro segreto, il libro del Dio Thot.

Le figure, i colori, hanno tutti dei significati ben precisi. Come nelle cattedrali, l’alchimia si trova anche simbolicamente nei tarocchi, c’è alchimia ovunque, anche nel Cristianesimo, dove il Cristo morto e risorto rappresenta la fine della nigredo e l’inizio dell’albedo, il sangue rappresenta la rubredo, ovvero la creazione del corpo di gloria immortale o anche detto corpo Cristico.

Ritroviamo i 4 colori dell’alchimia pure nei tarocchi: nero, bianco, giallo e rosso. Ma più che altro troviamo il rosso e il blu, ovvero le due correnti energetiche che partono da ogni emisfero cerebrale e che per gli induisti prendono il nome di Ida e Pingala. Quando queste due correnti energetiche si ritrovano nel sesto chakra, o terzo occhio, si hanno le nozze alchemiche che nei tarocchi sono rappresentati dalla carta degli Amanti. Maschio e femmina si uniscono, come si uniscono Iside e Osiride nel mito egiziano, per dare alla nascita Horus, il figlio, il corpo immortale.

Ecco che i tarocchi ripercorrono la via alchemica dall’inizio della nigredo alla coronazione della rubredo. I tarocchi rappresentano tutto il percorso per giungere al compimento della Grande Opera.

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