Il Centro Diagnostico Italiano celebra i 50 anni dalla nascita. Nel discorso tenuto in occasione dell’anniversario, Diana Bracco ha elogiato il modello pionieristico introdotto con il CDI nel 1975: “Un'idea innovativa per quell'epoca che ebbe subito un grande successo perché puntava sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulla medicina di prossimità”
Diana Bracco: il CDI ha cambiato il modo di fare prevenzione in Italia
Nel maggio di 50 anni fa nasceva, su iniziativa di Fulvio Bracco e Sergio Chiappa, il Centro Diagnostico Italiano, modello pionieristico di medicina di prossimità e punto di riferimento per la prevenzione e la diagnosi precoce. “Non celebriamo solo una ricorrenza ma un'idea di sanità che ci guida da mezzo secolo: un'idea innovativa per quell'epoca che ebbe subito un grande successo perché puntava sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulla medicina di prossimità – ha evidenziato Diana Bracco, Presidente e CEO del Gruppo Bracco e del Centro Diagnostico Italiano – Il CDI metteva per la prima volta le persone al centro. Dal 1975 a oggi sono stati visitati oltre 20 milioni di pazienti, e siamo orgogliosi di essere diventati nel corso del tempo parte integrante della vita dei milanesi e di tanti italiani che continuano a sceglierci. In questi 50 anni abbiamo contribuito a cambiare il modo di fare prevenzione e diagnosi in Italia, e vogliamo continuare a farlo, con lo stesso spirito pionieristico con cui siamo nati”. I festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario del CDI hanno coinvolto tutta la città, con eventi e iniziative a cui ha preso parte anche il Sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Il CDI da Fulvio a Diana Bracco: in 50 anni assistiti 20 milioni di pazienti
Prevenzione, diagnosi precoce e medicina di prossimità: fu questa l’idea che ispirò il patron del Gruppo Bracco e il professore di Radiologia dell’Università di Milano a dare vita al CDI nel 1975. All’epoca, il concetto di medicina territoriale non era per niente sviluppato e ciò che proponevano Fulvio Bracco e Sergio Chiappa si presentava come una novità assoluta. In 50 anni sono state erogate 165 milioni di prestazioni e sono stati assistiti 20 milioni di pazienti, di cui 5 milioni in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, 5 milioni con fondi assicurativi, 6 milioni in solvenza e 4,3 milioni attraverso la medicina del lavoro. Oggi, il Centro Diagnostico Italiano conta 35 sedi in Lombardia e un team composto da oltre 2.000 professionisti. Ogni anno accoglie più di 1.300.000 pazienti, di cui 600.000 utenti unici. Sotto la guida di Diana Bracco, figlia del fondatore, nel 2024 il CDI ha effettuato 5,7 milioni di test di laboratorio, 300.000 prestazioni di diagnostica per immagini, 700 sedute di radioterapia e 1,15 milioni di visite ambulatoriali, per un fatturato di oltre 150 milioni di euro.
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