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venerdì 21 maggio 2021

Che cosa indicano le quote massime per le scommesse?


 

Oggi proveremo a spiegare un po' meglio di cosa parliamo quando ci riferiamo alle quote delle scommesse, i famosi numerini che sono associati alle indicazioni delle singole partite di calcio, tennis e di molti altri generi di eventi sportivi. Ovviamente il nostro scopo è puramente divulgativo, ed è incentrato sull'idea di far capire meglio come funzionano queste cose, quali rischi sono annessi (quello di perdere soldi nella maggioranza dei casi, di fatto) e come effettivamente debbano essere stimate queste attività per evitare che possano instaurare false aspettative o addirittura dipendenza (ludopatia).

Le scommesse sono generalmente espresse mediante quote, ovvero numeri decimali come 1.67 che indicano di quante volte viene moltiplicata la posta in gioco in caso di vincita. Su molti siti si trovano indicazioni sulle quote massime per le scommesse, e tale indicazione viene fornita mediante un numero decimale che è associato alla "probabilità" del verificarsi di un risultato. Il fatto che siano quote massime indica, di fatto, che viene fatta una stima sul numero di bookmakers che propongono delle quote che possono essere leggermente variabili tra di loro (quindi numeri decimali o moltiplicatori diversi). Tutto si riconduce, in altri termini, ad una forma di "moltiplicatore"che poi è associato, inizialmente come stima variabile e poi come numero effettivo, alla realizzazione della scommessa stessa. Se ad esempio scommetto 5€ su 5 risultati le cui quote saranno del tipo 1.90, 1.80, 1.54, 2.25 e 5,2, la vincita sarà calcolata su un ammontare pari esattamente a 5 x 1.90 x 1.80 x 1.54 x 2.25 x 5.2 = 308,11€. 

Ovviamente il moltiplicatore in questione sarà sempre un numero pari almeno ad 1, il che indica nello specifico un risultato abbastanza "facile da indovinare" o favorito: più il numero è prossimo ad 1, più sarà probabile che l'evento si verifichi. Se invece il numero aumenta e procede verso 2, 3 o oltre, la scommessa sarà pagate 2, 3 volte tanto, ovviamente a più riprese nel caso in cui si proceda ad indicare più di un pronostico, con lo "scotto" da pagare che risiede nel fatto che ogni moltiplicatore aumenta anche il rischio di una probabilità di perdita. Basta infatti sbagliare anche una singola scommessa per invalidare la schedina, e questo dovrebbe far riflettere anche di per sè sul fatto che il banco vince sempre e che solo raramente si riesce a ricavare qualcosa da un'attività del genere.

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