- Danimarca
- Norvegia
- Svizzera
- Paesi Bassi
- Svezia
- Canada
- Finlandia
- Austria
- Islanda
- AustraliaLa seconda, invece, le Nazioni che investono meno per la Difesa e il cui livello di violenza (interno ed estero) è molto basso:
Una
classifica elaborata dalla CNN con un Istituto di Ricerca
internazionale ha rivelato che dei dieci Paesi in cui la popolazione
si sente più felice 8 sono dell'Europa geografica e 6 hanno l'Euro
come moneta. Questo sorprendente sondaggio (perché di questo si
tratta) ha usato come parametri di giudizio: il Supporto sociale,
l'Aspettativa di vita, la Libertà di scelta per la propria vita, la
Generosità e il Basso livello di corruzione (e qui, noi italiani
siamo finiti a fondo classifica). Se dovessimo prendere questo dato
come valore assoluto ci sono due considerazioni che occorre
doverosamente fare. La prima è che, curiosamente, tale classifica
assomiglia a quella del Global
Peace Index (GPI)
ovvero l'Indice di Pace Globale, il quale misura il livello di
violenza di un Paese. Confrontiamo le due classifiche. La prima
indica le nazioni con i cittadini più felici:
1.Islanda
2.Danimarca
3.Austria
4.Nuova
Zelanda
5.Svizzera
6.Finlandia
7.Canada
8.Giappone
9.Belgio
10.Norvegia.
Per
8/10 si tratta della stessa classifica. La seconda considerazione da
fare è verificare quanti soldi l'Italia versa all'Europa e quanto
rientra sotto forma di finanziamenti, ecc. La classifica dei primi 8
(ma i dati sono del 2011, la situazione è peggiorata... per noi) è
la seguente:
Italia
(16 miliardi versati-9,5 miliardi fondi rientrati)
Germania (23,7
miliardi-11,8)
Francia
(19,5 miliardi-13)
Gran
Bretagna (14,6 miliardi-6,75)
Polonia
(3,5 miliardi-14,4)
Ungheria
(937 milioni - 5,3)
Grecia (1,9
miliardi-6,5)
Spagna
(11 miliardi-13,5).
Per
aggiungere un nuovo motivo di lagnanza che non rende gli italiani
felici vi aggiungo una classifica più aggiornata dei versamenti
NETTI che il nostro Paese ha fatto dall'ingresso nell UE. La
differenza passiva è stata:
anno
2000: meno 1.098,13 MILIONI di euro;
anno 2001: meno 3.730,55 MILIONI di euro;
anno 2002: meno 3.496,92 MILIONI di euro;
anno 2003: meno 2.253,15 MILIONI di euro;
anno 2004: meno 3.370,61 MILIONI di euro;
anno 2005: meno 4.298,13 MILIONI di euro;
anno 2006: meno 3.928,88 MILIONI di euro;
anno 2007: meno 3.715,19 MILIONI di euro;
anno 2008: meno 6.020,92 MILIONI di euro;
anno 2009: meno 7.225,68 MILIONI di euro;
anno 2010: meno 6.539,26 MILIONI di euro;
anno 2011: meno 7.570,40 MILIONI di euro;
anno 2012: meno 6.204,25 MILIONI di euro;
anno 2013: meno 5.246,83 MILIONI di euro.
anno 2001: meno 3.730,55 MILIONI di euro;
anno 2002: meno 3.496,92 MILIONI di euro;
anno 2003: meno 2.253,15 MILIONI di euro;
anno 2004: meno 3.370,61 MILIONI di euro;
anno 2005: meno 4.298,13 MILIONI di euro;
anno 2006: meno 3.928,88 MILIONI di euro;
anno 2007: meno 3.715,19 MILIONI di euro;
anno 2008: meno 6.020,92 MILIONI di euro;
anno 2009: meno 7.225,68 MILIONI di euro;
anno 2010: meno 6.539,26 MILIONI di euro;
anno 2011: meno 7.570,40 MILIONI di euro;
anno 2012: meno 6.204,25 MILIONI di euro;
anno 2013: meno 5.246,83 MILIONI di euro.
Per
un totale di quasi 64,7 MILIARDI DI EURO. Se il denaro non fa la
felicità è pur vero che privarsene così ha contribuito a renderci tutti più infelici.
Pier Giorgio Tomatis
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