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martedì 31 marzo 2015

(Exit) Poll Fiction






Una recente tendenza della politica nostrana è quella di anticipare una notizia economica allo scopo di guadagnare punti nei sondaggi o credibilità nei mercati. Come se non bastassero i danni che i “rapporti trimestrali” fanno alle aziende e all'azionariato, ecco che il sistema si rinnova aumentando gli strumenti a disposizione. Se il mercato mondiale fosse uno smartphone si potrebbe affermare che si è arricchito di una nuova app: la (Exit) Poll Fiction. Il meccanismo è semplicissimo. Pur di anticipare dei risultati positivi da sbattere in prima pagina e da portare trionfalmente in televisione, si è inventata la pre-notizia, il pre-annuncio, il pre-dato. Così, con abilità di consumati prestigiatori, i mezzi di informazione hanno diffuso ipotesi e congetture, idee e presupposti, che fino a ieri erano di dominio di chi giocava d'azzardo con la finanza. Oggi, la paternità di questo movimento di fiches è (anche) dell'Esecutivo. Confusi e sorpresi leggiamo e ascoltiamo notizie che ci illuminano sul futuro in questo modo: “Dopo i dati preliminari diffusi a metà marzo dal presidente dell’Inps Tito Boeri”(Il fatto quotidiano, 27-3-15), “dalle stime Istat emerge come il tasso di disoccupazione a dicembre risulti in forte calo. Si parla del 12,9%” (Si24, 30-1-15), “Abbiamo attraversato una fase emergenziale di crisi economica. Ne siamo fuori? Credo di sì, perché segnali univoci vanno in quella direzione” (Renzi su Il messaggero, 17-3-15), “Il Pil italiano crescerà dell'1,1% nel 2015 e dell'1,4% nel 2016. Lo rende noto il direttore dell'ufficio studi di Confcommercio” (Tgcom24, 28-3-15). Fare una previsione (spacciandola per dato di fatto), parzializzare un'analisi statistica, dare un'interpretazione emotiva a formule matematiche, sono esempi di pura manipolazione. Di per sé, non è cosa sbagliata a meno che non lo sia il motivo per il quale viene fatta. Su questo tema intendo giudicare l'operato dell'Esecutivo, della politica italiana e degli analisti. Se questa frenesia ed imprecisione servirà a convincere gli stranieri ad investire ed a credere nell'Italia e nei suoi abitanti allora penso che questo comportamento sia giustificabile e degno di indulgenza. Nel caso gli obiettivi fossero differenti, invece...
Pier Giorgio Tomatis

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