Un
quadro musicale che raccoglie le immagini sonore di uno stesso
disegno, ritraendo così le emozioni facenti parte del percorso di
vita dell’artista.
«Quando
sono entrato in studio per lavorare a questo nuovo album avevo
solamente la convinzione di registrare canzoni che parlassero di
tutto quello che c’era stato nella mia vita dal mio ultimo album di
inediti uscito nel 2008 a oggi. Volevo raccontarmi, senza sconti,
senza risparmiarmi». Riccardo
Maffoni
Questo
album assume le caratteristiche di un grande quadro con tante
immagini facenti parte dello stesso grande disegno. Le immagini sono
le canzoni, il quadro è l’album. E un quadro grande va guardato da
lontano, dedicandogli il giusto tempo per mettere a fuoco tutta
l’opera. Lo stesso vale per un disco, va
ascoltato, messo a fuoco, percepito.
Ogni canzone è un mondo a sé, ovviamente, ma ognuna di esse è
legata da questa urgenza di comunicare ogni stato d’animo, dalla
rabbia alla frustrazione, alla solitudine, all’abbandono, alla
voglia di reagire, alla voglia di ripartire, alla voglia di esserci e
non smettere.
«Questo
è Faccia. Non è metterci solo la Faccia, è metterci tutto quello
che sono, metterlo nelle mie canzoni, nella mia voce, nella mia
chitarra, nelle mie parole. Registrare quest’album è stato un
lavoro costante di ricerca, un lavoro costante di creatività, senza
scadenze temporali se non il mio appagamento artistico. Per me la
musica è tutto questo, è la condivisione di una emozione».
Riccardo
Maffoni
TRACK BY
TRACK
PROVATE
VOI
“Brano
provocatorio. Il testo è caratterizzato dal continuo ripetersi del
titolo, Provate Voi, alternato da immagini forti, lontane dalle
nostre vite, situazioni che non fanno parte dei nostri salotti.
L’idea è nata dalla superficialità con cui oggi giudichiamo tutto
e tutti, con presunzione, senza sapere nulla, senza aver vissuto
quello che stiamo giudicando, ma credendo di averne il diritto sulla
base di una nostra radicata convinzione”.
FACCIA
“Faccia
è una ballata rock, con un ritmo medio lento caratterizzato da una
batteria molto presente che accompagna il cantato, quasi come una
sorta di cammino, lento, profondo, costante. Le parole sono un
susseguirsi di immagini e la faccia è forse più una metafora legata
alla vita, legata alle varie situazioni che si affrontano tutti i
giorni, in ogni ambito. Primo singolo estratto”.
CAMBIARE
“Puoi
essere quello che vuoi, puoi arrivare ovunque, ma devi cambiare, non
puoi continuare a fare le stesse cose, non puoi continuare ad
ascoltare gli stessi discorsi, devi ascoltare i saggi, e loro ti
stanno dicendo di cambiare, oggi”.
L’UOMO
SULLA MONTAGNA
“ ‘Come
una notte di piena estate, quando il sonno non vuole arrivare, e quei
pensieri non ti lasciano stare’ ed è così che è nato il testo di
questa canzone, di notte. Introversa, riflessiva, ma con un finale
positivo dove c’è la voglia di aprirsi, anzi, di scendere dalla
montagna, per affrontare il mondo. Musicalmente è divisa in due
parti. La prima intima, il cantato è quasi un sussurro, la seconda
intensa, forte, il cantato quasi gridato, sofferto, come l’uomo
sceso dalla montagna, vissuto, stremato, ma finalmente contento di
poter guardare da lontano quel posto dove si era nascosto per così
tanto tempo”.
SOTTO
LA LUNA
“Sotto
la luna, con la donna dei desideri, vicini, stretti, e il resto non
importa. L’inizio del brano è affidato alle chitarre e alla voce,
ma subito dalla seconda strofa entrano tutti gli strumenti, ad
accompagnare i due personaggi, nel loro sogno reale”.
QUELLO
CHE SEI
“La
consapevolezza di quello che sei veramente, l’accettazione del tuo
valore, il guardarti intorno, il guardare fuori, il risvegliarsi”.
LE
RAGAZZE SONO ANDATE
“Si
può amare una donna senza coglierne la reale bellezza, si può far
male ad una donna senza averne la consapevolezza. Puoi essere un
uomo, senza esserlo fino in fondo. Voce e chitarra. Il finale è uno
strumentale. E’ l’addio, è lo schiaffo”.
MI
MANCHI DI PIU’
“’Una
batteria elettronica, poche note di piano, la mia voce, e tu che sei
ancora presente, dentro me…’ e il tuo viso che ricordo, e non
scordo, è la cosa più bella che c’è, ancora dentro me…”.
Passa il tempo, ma resti e non posso fare a meno di pensarti, di
pensare a noi, a tutto quello che c’è stato, che se ne è andato,
o forse no e mi manchi, di più”.
SETTE
GRANDI
“Musicalmente
un rock ‘n roll, anche se non nella forma più classica, ma
l’intenzione è proprio quella, con chitarre elettriche e piano in
evidenza. Dietro un testo ironico si nasconde del sarcasmo, contro
quei Sette Grandi che vogliono anche il petrolio sotto casa mia. E
allora non mi resta che scappare con la mia donna mentre il
Caterpillar è pronto a distruggere tutto quello costruito in una
vita. Ecco cos’è quel petrolio, la ricchezza guadagnata senza
sconti, sudata, lavorata giorno per giorno”.
LA
MIA PRIMA CONSTATAZIONE
“Il
tema dell’abbandono trattato con leggerezza e un filo di amarezza,
spinta giù da un bel bicchiere bevuto alla sua salute, ripensando
alle nottate passate e alle sue balle inventate e anche la musica
riflette questo stato d’animo, leggero, o forse sospeso ma
finalmente, più sereno”.
IL
MONDO VA AVANTI
“L’idea
del brano è nata per strada, camminando, osservando la gente, nei
negozi, nei bar, al lavoro e riflettendo sul tempo che passa, sulla
vita che continua, appunto, sul mondo che va avanti, nonostante
tutto, nonostante “qualcuno è rimasto indietro, qualcuno proprio
non ce la fa. E’ però una canzone piena di speranza, piena di
voglia di provarci ancora, di credere sempre e comunque nella vita.
SENZA
DI TE
Il
tema della mancanza, in una giornata di pioggia, quando tutto intorno
è come sospeso, e la persona che si vorrebbe accanto sembra ancora
più lontano ed è difficile trovare una strada da percorrere. La
musica riflette questo stato d’animo. L’inizio è intimo, solo
voce e poche note di chitarra, è solitudine, è un cammino lento,
che diventa insopportabile, come è insopportabile stare senza di
te”.
SCALA
D
“Brano
strumentale, dalle sonorità folk, un ultimo sguardo prima di
rientrare a casa, dopo un lungo viaggio, dopo esser stato in tanti
posti, dopo aver incontrato nuovi e vecchi amici. L’attimo prima di
varcare la soglia di casa, o di fare il primo passo su quella scala,
immerso nella notte, nella quiete, quando si è soli, ma ancora in
compagnia di tutti i momenti passati a cercare quello che era già
dentro di noi”.
TOMMY
E’ FELICE
“Tommy
è un uomo che le ha passate tutte nella vita, ma ora sembra
attraversare un buon momento, sembra felice, ha una donna, ha un
lavoro. Ho registrato il brano in diretta, suonando il piano e
cantando questa ultima canzone pensando di essere solo, a casa mia,
di notte, dopo una lunga giornata, senza spettatori, senza rumori,
solo il piano, io, e questa canzone, a chiudere questo viaggio
iniziato 14 canzoni fa”.
PRODOTTO
E ARRANGIATO DA RICCARDO MAFFONI E MICHELE CORATELLA
TESTI
E MUSICHE DI RICCARDO MAFFONI
REGISTRATO
E MISSATO DA MICHELE CORATELLA AL MIKORSTUDIO DI BRESCIA, MARZO -
AGOSTO 2017
MASTERIZZATO
DA DANIELE SALODINI AL WOODPECKER MASTERING STUDIO DI BRESCIA,
SETTEMBRE 2017
Pubblicazione
album: 6 aprile 2018
BIO
Riccardo
Maffoni nasce il 2 giugno 1977 a
Orzinuovi, in provincia di Brescia.
Inizia a suonare da autodidatta nel 1991: la sua prima chitarra, una
Fender Redondo acustica che ancora possiede, gli viene regalata dai
suoi genitori il giorno della Cresima. Inizia a fare esperienza con
diversi gruppi locali, fra i quali vanno ricordati i Killjoy,
rockblues band con cui incide una demo nel 1995, e gli Stone Angels,
duo acustico con il musicista Enrico
Mantovani,
per poi dedicarsi all’attività
solista nel 1997.
Da allora incide tre demo di composizioni per chitarra e voce: “Demo
Primo” nel 1999 (8 canzoni), “Riky 2.5” nel 2000 (9 brani) e
“Altri tipi di canzoni Vol.1” nel 2001 (8 pezzi).
Il debutto solista avviene in un’esibizione acustica nella città
di Crema durante uno show tributo a Bruce
Springsteen.
Nella sua intensa attività live, apre i concerti di numerosi artisti
italiani e stranieri, fra cui Willie
Nile, Graham Parker, Cheap Wine, Joe D’Urso e Jaime Dolce.
Anche
la PFM
e
i Nomadi
chiamano
Riccardo
Maffoni come
supporter:
il 30 gennaio 1999 suona a Lumezzane in una serata speciale con la
Premiata
Forneria Marconi;
mentre la band di Novellara, gli eredi del grande Augusto
Daolio,
lo invitano a esibirsi prima di ogni loro concerto tra il novembre e
il dicembre 2003: è la prima volta che i Nomadi vogliono un
supporter unico in un loro tour. Il live con la PFM
è
frutto della vittoria del “Premio
Speciale Fandango”,
una competizione locale che però ha il merito di segnalarlo
all’attenzione dei colleghi musicisti. Negli anni successivi
Riccardo conquista altri riconoscimenti importanti: nel 2000 riceve
il “Premio
Piero Ciampi, Città di Livorno, Omaggio a Stefano Ronzani”
(il
grande giornalista scomparso, a cui ha reso omaggio anche Ligabue con
il brano “Il giorno di dolore che uno ha”), che gli viene
assegnato, si legge nella motivazione ufficiale, per aver dimostrato
di possedere originalità e un talento artistico musicalmente nuovo.
L’anno successivo (2001) è fra gli otto finalisti del “Premio
Città di Recanati”,
ricevendo la Targa Stream come vincitore delle selezioni televisive:
il suo brano “Una grande rosa rossa” viene inserito nel cd
ufficiale della rassegna di Recanati. Nel 2002 trionfa al Festival
di Castrocaro
con
la canzone “Le circostanze di Napoleone” e partecipa
successivamente al programma “Destinazione
Sanremo” (RAI 2),
ricevendo critiche lusinghiere dalla giuria tecnica. Nel 2002 firma
il suo primo contratto discografico con la CGD
East-West (WARNER MUSIC ITALIA) e
nel 2003 entra in studio per incidere il disco di debutto. Il 13
febbraio 2004 Riccardo Maffoni pubblica l’album “Storie
di chi vince a metà”,
preceduto dal singolo radiofonico “Viaggio
libero”.
Il giorno dopo la pubblicazione dell’album, partecipa al “XII°
tributo ad Augusto”,
raduno annuale dei Nomadi
che
si svolge puntualmente a Novellara. Suona la sera del 14 febbraio
accompagnandosi solo con la chitarra e il pomeriggio del giorno
seguente insieme alla sua band davanti a più di cinquemila persone.
Del singolo “Viaggio libero” viene girato un videoclip dal
regista veronese Gaetano Morbioli. A marzo apre i concerti della star
internazionale Van
Morrison;
il 17 all’Auditorium di Roma e il 18 al Teatro Smeraldo di Milano.
In primavera riceve la targa di riconoscimento quale primo
classificato del “Gran
Premio di Primavera 2004”
indetto da Radio
Italia e Video Italia con
il singolo “Viaggio
libero”.
E’ supporter per le uniche due date italiane della rockstar Alanis
Morissette:
il 7 luglio a Faenza e il 10 a Taormina nella splendida cornice
dell’anfiteatro greco. Il 23 luglio è invitato a partecipare alla
13° edizione del festival “L’isola
in collina”
notte di note d’autore, tributo
a Luigi Tenco a
Ricaldone (Al). Il 22 ottobre 2004 esce il secondo singolo intitolato
“Uomo
in fuga” che
viene scelto dalla Fondazione
Marco Pantani Onlus per
rappresentare qualsiasi manifestazione ufficiale riconducibile al
ciclista, come colonna sonora del sito ufficiale e per la promozione
di ogni attività benefica. Di “Uomo
in fuga”
è stato girato anche un video (sempre col regista Gaetano Morbioli)
nel quale, oltre a Riccardo e ad altre comparse ci sono immagini del
pirata durante alcune delle sue gesta ormai diventate leggenda. Lo
stesso titolo della canzone è utilizzato per il libro di Manuela
Ronchi (manager del ciclista) che narra la vita di Pantani. Dopo
l’uscita del secondo singolo si esibisce in vari locali del nord
Italia ed in seguito viene chiamato come supporter per due musicisti
di culto della musica rock, quali Elliott
Murphy e Garland
Jeffreys. Nel
Marzo
2006 partecipa
e vince
il 56° Festival di Sanremo nella
sezione giovani con il brano "Sole
negli occhi".
Il 28 Febbraio viene pubblicata la nuova versione dell'album "Storie
di chi vince a metà", nel quale è inserito il brano "Sole
negli occhi" ed un secondo inedito dal titolo T'aspetterò.
Trascorre l'estate del 2006 in giro per l'Italia a fare concerti sia
con la sua band che in versione unplugged, solo con la chitarra. Nel
settembre 2006 partecipa al 'Terzo
Gran Galà della Solidarietà' presso
il Teatro Donizetti di Bergamo: una serata organizzata a scopo
benefico dall'Associazione Nepios, presentata da Pippo
Baudo e
Luisa
Corna con
la direzione artistica di Roby
Facchinetti.
L’orchestra è diretta dal Maestro Bruno Santori, già con Riccardo
al Festival di Sanremo. Tra gli altri ospiti anche Nomadi,
Zero Assoluto, Francesco Facchinetti e
molti altri. Nel mese di novembre una sua poesia dal titolo 'Dentro
un uomo, dentro un bambino'.
Viene inserita nella raccolta 'Non sono io il principe azzurro'
antologia tributo a Luigi
Tenco.
All'interno del volume vi sono racconti scritti da vari musicisti
(Francesco Gazzè, Giulio Casale, Diego Galeri, Enrico Ghedi, Stefano
Giaccone, Gigi Giancursi) che prendono spunto da canzoni del
cantautore genovese. L'unica poesia è quella di Riccardo, ispirata
dalla splendida 'Vedrai, vedrai'. Il
2007 allo
studio e alla composizione delle nuove canzoni che faranno parte del
suo nuovo cd album in uscita nella primavera del 2008. Marco
Guarnerio è
il produttore artistico che ha affiancato Riccardo nella produzione,
durata tre mesi, del nuovo cd album composta da undici brani inediti
tra cui il primo singolo estratto dal titolo “Vorrei
Sapere”
scritto con la collaborazione dell’amico compositore Sergio
Vinci,
che a poche settimane dalla pubblicazione digitale si posiziona al
n°5 della classifica di vendita. Il 30
Maggio 2008 viene
pubblicato il nuovo album dal titolo “Ho
preso uno spavento”,
il
suo secondo lavoro discografico nato da un’attenta scelta tra
gli oltre 60 brani inediti scritti e composti negli ultimi anni.
Giugno
2008 debutta
da Brescia la sua città natale il tour estivo promozionale che lo
vede in tantissime piazze italiane, sia da solo che con la band,
anche grazie alla notizia che da luglio a settembre 2008
farà
da supporter
nelle date del tour estivo dell’artista Francesco
Renga.
Il
31 Dicembre 2009 è tra gli ospiti del “Capodanno Dei Fiori” sul
palco
del
Teatro del Casinò di Sanremo,
con l’orchestra stabile di Sanremo diretta dal Uno in maestro Bruno
Santori, in
diretta audio e video su RTL e in collegamento con il Capodanno di
Rai Uno
in una serata dedicata ai 60 anni del festival. Nel Giugno 2010 a
chiusura del tour unplugged iniziato nell’ottobre del 2009 che lo
ha visto protagonista in vari club italiani per la prima volta
intraprende un mini tour
negli Stati Uniti, che lo porta ad esibirsi in Florida e nella Grande
Mela, New York. Settembre
2010: una versione del brano “It’s hard to be a saint in the
city” di Bruce Springsteen interpretata da Riccardo viene
inclusanel cd “For You, a tribute to Bruce Springsteen”, una
raccolta di brani del rocker americano tutti rivisitati da artisti
italiani per l’etichetta Route 61. Nel marzo del 2011 pubblica per
l’etichetta Evento Musica un EP di cover in inglese dal titolo 1977
con brani di Van Morrison, Rolling Stones, Bruce Springsteen, Sam
Cooke più un inedito dal titolo “You’re so good to me”.
Inizialmente distribuito solamente in digitale, nel mese di dicembre
viene stampato su cd in edizione limitata con l’aggiunta di 3 bonus
tracks. “1977” è stato prodotto e arrangiato da Riccardo che per
l’occasione ha suonato tutti gli strumenti. Il tour che ne consegue
lo vede impegnato per tutto il 2011 e 2012 e per la prima volta si
spinge anche in Svezia. 8ottobre 2011, Bosco Dei Faggi, Linate:
durante la commemorazione del decimo anniversario della strage di
Linate 2001, Riccardo esegue e presenta per la prima volta il brano
“A Saperlo Prima”, brano scritto con il giornalista Fabrizio
Tummolillo, autore del testo, musicato poi da Riccardo, in ricordo
delle vittime. Sempre nel mese di ottobre viene pubblicato il libro
“Brucetellers”, una raccolta di “storie” al quale ha
contribuito anche Riccardo con il racconto “Nel Palmo Della Mia
Mano”. Al progetto benefico, tutto il ricavato verrà devoluto in
beneficenza, hanno “aderito” 90 tra giornalisti, scrittori,
musicisti, disegnatori, fotografi, liutai, grafologi, collezionisti e
semplici fan, uniti dalla comune passione per la musica di Bruce
Springsteen. 6
dicembre 2011:
Trieste. Riccardo è l'ospite italiano nella data di Trieste del
Light
Of Day Benefit Tour,
tour benefico itinerante della Light Of Day Foundation, fondazione
americana con lo scopo di raccogliere fondi destinati alla lotta
contro il parkinson. Per l’importante occasione divide il palco
con rinomati artisti del cantautorato americano quali Willie
Nile, Joe D'Urso, James Maddock
e Israel
Nash Gripka.
Da cantautore sempre attento alle tematiche sociali quanto alle
proprie origini nel 2013 e nel 2015 due suoi brani in dialetto “La
vita l'è öna" e "Ön pit de nó" quest’ultimo con
testo del poeta Lino Marconi, vengono inseriti in due raccolte dal
titolo "Goi De Contala - Vol.13 & 15” dedicate alla
valorizzazione della lingua della sua terra. Molto impegnato
nell’ambito live, in due occasioni, nel 2013 e nel 2015 si esibisce
in due concerti molto speciali, all’interno delle due rispettive
carceri di Mombello e Verziano della città di Brescia. Il 2016 e
2017 sono anni molto importanti, dedicati soprattutto alla scrittura
del nuovo materiale e alla registrazione del suo nuovo album che
vedrà la pubblicazione nel mese di aprile del 2018.
Il titolo del nuovo album è “Faccia”. Tutti
i brani contenuti nell’album, sia musiche che testi, sono firmati
da Riccardo che ha prodotto e arrangiato l’album insieme al
produttore e musicista Michele
Coratella.
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