La cromoterapia è una
“medicina alternativa” volta al trattamento dei disturbi di varia
entità.
Secondo i praticanti della
cromoterapia i colori sono in grado di influenzare le funzioni
dell'organismo, agendo a livello immunitario, metabolico e nervoso.
Vesna Pavan, l'artista che
dipinge le donne, ha studiato a fondo la cromoterapia e il lavoro sui
chakra e ha deciso di produrre le sue opere considerando anche la
funzione terapeutica dei colori.
Il “Cromatismo Pavaniano”
è un lavoro sui colori puri e sul gioco tonale dei contrasti che
crea vibrazioni positive. Non è solo la scelta dei colori, ma anche
l'affiancamento degli stessi che deve generare sensazioni
psico-fisiche nell'osservatore.
Il
colore viene percepito dall'occhio di chi guarda, ma anche l'ambiente
può modificare la percezione del colore. Utilizzando colori puri
Vesna riduce al minimo questo rischio.
Il
giallo e l'arancione
ad
esempio suscitano vitalità, il giallo
e l'azzurro
provocano
serenità, il bianco dona equilibrio e relax mentale, il marrone
comunica calore, il verde aiuta la concentrazione, il rosso genera
una senso di leggerezza e distrazione e il magenta regala entusiasmo.
I
colori dialogano con le frequenze del nostro corpo, ad esempio il
blu genera frequenze che si collocano tra i 430/490 nanometri, di
conseguenza
ha
effetti benefici sulla mente, aiuta la concentrazione e
l’introspezione, infonde un'alta qualità di energia favorendo la
comunicazione.
Il viola invece, essendo un
colore con una doppia personalità, deve essere armonizzato con
colori d’affiancamento come il verde e il giallo, che riportano la
frequenza e la forza di questo colore a livelli ottimali per una
lunga serenità.
Quando l'artista lavora ai
suoi monocromi pensa sempre a dove potrebbero essere collocati e a
che cosa dovrebbero comunicare. Il lavoro diviene più complesso
nelle opere pluricromatiche, dove bisogna tenere sempre presente la
quantità di energia che deve irradiare un opera, in modo da non
creare disturbi sul lungo periodo.
Immaginare un'opera già
inserita nel suo contesto oggi è più difficile, in quanto non c’è
più un vero e proprio confine tra ambiente domestico e lavorativo;
quindi è fondamentale introdurre negli spazi, dove si vive o si
lavora, opere dai colori nutrienti e disintossicanti per la mente, lo
spirito e il corpo, in base all’attività che si andrà a svolgere
in quell’ambiente ed alle ore di permanenza in esso.
Secondo
la Pavan “Il
colore è una medicina e lavora in risonanza con il nostro campo
elettrico, avvolgendoci in un moto perenne di cessione ed
assorbimento neuro-psicofisico”
Adriana
Fenzi
Ufficio
Stampa e Comunicazione
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