Ernia Roma – la
chirurgia dell’ernia inguinale Dott. Carlo Farina.
Ernia Roma – la chirurgia dell’ernia inguinale:
tempi operatori ridotti e minimo trauma per l’organismo.
Ecco perché i chirurghi preferiscono il metodo “open” rispetto alla laparoscopia per gli interventi di ernia inguinale semplice.
Ernia Roma
Tempi operatori ridotti e minimo trauma per l’organismo. Ecco perché i chirurghi preferiscono il metodo “open” rispetto alla laparoscopia per gli interventi di ernia inguinale semplice. La laparoscopia è invece indicata nelle ernie bilaterali o nelle recidive.
Cos’è
l’ernia inguinale? Quando parliamo di ernia intendiamo quella condizione in cui
una parte del contenuto della cavità addominale fuoriesce attraverso una zona
di debolezza della parete addominale. Poiché all'interno dell'addome tutti i
visceri sono contenuti in un sottile rivestimento, il peritoneo, che forma una
sorta di"sacco" che li avvolge completamente, anche l'ernia è
caratterizzata dalla fuoriuscita di un "sacco" che può contenere un
tratto di intestino, grasso,vescica o altro. La zona di maggiore debolezza
della parete addominale e quindi sede di maggiore frequenza di ernia è la
regione inguinale. Ernia Roma – la chirurgia dell’ernia inguinale:
tempi operatori ridotti e minimo trauma per l’organismo.
Ecco perché i chirurghi preferiscono il metodo “open” rispetto alla laparoscopia per gli interventi di ernia inguinale semplice.
Ernia Roma
Tempi operatori ridotti e minimo trauma per l’organismo. Ecco perché i chirurghi preferiscono il metodo “open” rispetto alla laparoscopia per gli interventi di ernia inguinale semplice. La laparoscopia è invece indicata nelle ernie bilaterali o nelle recidive.
Perché: Nell’uomo, tutti gli elementi (arterie, vene, dotto spermatico) che provengono dal testicolo, che è fuori dall'addome, devono necessariamente entrare nell'addome attraverso un "foro" un anello, detto anello inguinale che se si indebolisce o si slarga, sotto l'effetto della pressione addominale, da la possibilità alla fuoriuscita di un'ernia. Il sesso maschile è perciò maggiormente predisposto di quello femminile all’insorgenza di ernia inguinale. Al contrario, le donne sono più predisposte all’insorgenza di un altro tipo di ernia, più bassa rispetto all'inguinale, che è chiamata crurale o femorale.
Perché viene l’ernia inguinale e come si presenta?
I fenomeni che possono causare la comparsa di un'ernia inguinale sono molteplici. Oltre ad una predisposizione familiare, sono imputati gli sforzi fisici, l'obesità, il rapido dimagrimento, la debolezza muscolare. Spesso però una causa trascurata dell'ernia inguinale è rappresentata dagli sforzi per evacuare, infatti si presenta maggiormente nelle persone affette da stitichezza! I sintomi consistono generalmente in un aumento di volume della zona inguinale che può andare da un modesto gonfiore alle voluminose ernie che occupano l'intero scroto. Caratteristica delle ernie iniziali è che il gonfiore inguinale scompare in posizione sdraiata e ricompare in piedi. A questo si accompagnano un senso di peso, dolore e bruciore inguinale e testicolare che se trascurati possono evolvere verso le complicanze tra cui lo strozzamento erniario che necessita di un intervento chirurgico urgente! Il problema dell'ernia inguinale è molto più frequente di quanto si pensi: ogni uomo nel corso della propria vita ha una altissima possibilità di sviluppare un’ernia inguinale circa il 30% mentre nelle donne è meno del 5%. Nel mondo ogni anno si eseguono circa 20 milioni interventi di ernioplastica inguinale! Basta una semplice visita specialistica in cui il chirurgo semplicemente palando la parte può fare diagnosi di ernia inguinale. Solo nei pazienti in sovrappeso e nelle ernie dubbie si ci può avvalere dell'ausilio della Ecografia.
Come si cura:
Premetto che non c'è nessuna terapia oltre l'intervento chirurgico per la cura dell'ernia inguinale. Viene definita "ernioplastica con rete”. Oggi è possibile eseguire questo tipo di intervento in due modalità differenti: con taglio (open) oppure in laparoscopia. Il dottor Carlo Farina, Chirurgo Generale, specializzato in tutte le tecniche chirurgiche miniinvasive, che assicurano un rapido ripristino dell’integrità corporea , negli ultimi dieci anni eseguito circa tremila ernioplastiche con varie metodiche. Ernioplastica con tecnica open:
L'ernioplastica inguinale eseguita con tecnica open prevede un intervento in day hospital con anestesia locale, della durata di circa 30 minuti, con un piccolo taglio sopra l’inguine. Quindi questo tipo di intervento è di fatto mininvasivo, di facile esecuzione e poco traumatico. Inoltre per fare in modo che non si viva l’evento chirurgico in modo troppo stressante ‒ l’anestesista somministrerà farmaci sedativi che non impediscono una rapida dimissione. L’operazione mira a ripristinare una condizione di integrità, riducendo al minimo l’invasione dell’organismo. Attraverso una piccola incisione sopra l’inguine che può variare dai 3 ai 6 centimetri a seconda dell’ernia e del soggetto da operare viene reintrodotto nella cavità addominale il sacco erniario e il suo contenuto. Una rete in materiale non riassorbibile viene posizionata in modo da creare una barriera che impedirà un’ulteriore formazione erniaria. Infine, la chiusura viene eseguita con punti interni riassorbibili - non ci sono punti visibili da asportare ma solo cerotti impermeabili. Ernioplastica con rete tecnica laparoscopica:
Eseguo questa tecnica prevalentemente nei casi di ernie inguinali bilaterali o recidive. L'intervento consiste nel riparare il difetto erniario con una rete inserita nella parte interna del difetto invece che dalla parte esterna come nell'ernioplastica tradizionale. La riparazione viene eseguita per via laparoscopica, inserendo gli strumenti e la rete attraverso tre piccoli fori di 0,5 cm , insufflando gas nell'addome . La tecnica dal punto di vista funzionale ha un suo razionale: E' come riparare un foro in un pneumatico: generalmente si posiziona una "pezza" all'esterno del foro (ernioplastica tradizionale con rete) ma se potessimo posizionare la "pezza" dall'interno a chiudere il foro la riparazione sarebbe molto più resistente. Gli svantaggi rispetto alla tecnica tradizionale sono rappresentati dalla necessità di un'anestesia generale e dai tempi operatori più lunghi. Quindi il confronto con la tecnica tradizionale è a favore di quest'ultima per le ernie singole, mentre è sicuramente la tecnica più vantaggiosa per riparare le Ernie bilaterali.
Ernia Roma
Un discorso a parte merita la riparazione delle Ernie recidive.
E' un intervento che richiede una certa esperienza poiché la zona da riparare è ricca di aderenze specialmente se è stata posizionata precedentemente una rete. Reincidere esternamente è infatti molto complesso, mentre eseguire l'intervento dall'interno, per via laparoscopica permette di lavorare in una zona ancora vergine. Al momento della dimissione, forniremo un dettagliato foglio di informazioni postoperatorie che tranquillizza l'operato sull'atteggiamento da seguire nei giorni successivi ed anche i recapiti telefonici cui il paziente deve fare riferimento in caso di necessità.
www.carlofarina.it
Nessun commento:
Posta un commento