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giovedì 1 febbraio 2018

Centro procreazione medicalmente assistita Roma Nuova Villa Claudia - Diagnosi e trattamenti all’avanguardia delle sterilità maschili e femminili

Centro procreazione medicalmente assistita Roma Nuova Villa Claudia - Diagnosi e trattamenti all’avanguardia delle sterilità maschili e femminili.
PMA il Centro procreazione medicalmente assistita Roma in Via Flaminia Nuova 280 Casa di Cura Nuova Villa Claudia.

Quello che è un sogno per molti facilmente raggiungibile, per altri può diventare un motivo di sofferenza, di lacerazione profonda dinanzi all’incapacità di mettere al mondo un figlio. Oggi le aspettative per chi, uomo o donna, ha problemi di sterilità sono confortanti verso la soluzione e la Casa di Cura “Nuova Villa Claudia” è in grado non solo di affrontare la situazione nel modo scientificamente più corretto e all’avanguardia, ma anche di tenere in grande considerazione l’approccio psicologico con i pazienti.
L’aumento dell’età materna è, però, direttamente proporzionale alla diminuzione delle probabilità di successo in termini di gravidanza e se, dopo un anno di rapporti sessuali intenzionalmente fecondi, la coppia non ottiene la gravidanza, si dichiara infertile.
In questo caso si consiglia di rivolgersi a uno specialista per accertare la causa di infertilità e cominciare il trattamento presso un Centro procreazione medicalmente assistita Roma - PMA -  dove il risultato è, in media, di 1,66 gravidanze ogni cento.
Normalmente le coppie che decidono di sottoporsi alla fecondazione assistita hanno già effettuato altri tentativi: prima di optare per questo genere di cura si sono sottoposte a numerose analisi per determinare le cause dell’infertilità e hanno probabilmente assunto farmaci o sperimentato trattamenti alternativi. La speranza di ottenere finalmente una gravidanza è grande e di conseguenza accompagnata anche da una comprensibile e pronunciata tensione.
Il Centro procreazione medicalmente assistita Roma presso la Casa di Cura Nuova Villa Claudia nasce con lo scopo di offrire alle coppie la possibilità di avere un bambino sano, utilizzando tecnologie all’avanguardia e un’équipe medico-biologica costituita da esperti nel settore, salvaguardando inoltre i principi ispiratori di trasparenza, sicurezza, ascolto, informazione, condivisione con i pazienti e nel totale rispetto della legislazione vigente nel nostro Paese.

Prima visita
Il primo incontro avviene con i ginecologi del Centro procreazione medicalmente assistita Roma Nuova Villa Claudia che, dopo un’accurata valutazione anamnestica - visionando gli esami diagnostici eventualmente svolti in precedenza e i trattamenti pregressi di PMA - provvede a prescrivere, se indicato, esami ematochimici e strumentali per il completamento dell’iter  diagnostico.
Inoltre, viene effettuata un’ecografia pelvica per valutare l’utero, gli annessi, la riserva ovarica della paziente e uno spermiogramma per considerare i parametri del liquido seminale quali numero di spermatozoi, motilità e morfologia.

Trattamenti di primo livello
L’équipe di ginecologi e di biologi del Centro procreazione medicalmente assistita Roma presso la Casa di Cura Nuova Villa Claudia lavora in totale sinergia con l’obiettivo comune di ottenere la nascita di un bambino sano: è evidente che un ruolo fondamentale lo gioca l’efficienza del laboratorio.
Ecco perché il Centro di PMA propone le principali e più innovative tecniche nell’intento di cercare una risposta adeguata a tutte le situazioni che si propongono. L’induzione all’ovulazione (o Rapporto Mirato) prevede che, successivamente ad una stimolazione venga monitorata la crescita follicolare fino alla fase di follicolo pre-ovulatorio programmando così la data per il rapporto sessuale. L’inseminazione intrauterina (IUI) prevede una lieve stimolazione della crescita follicolare che viene controllata con ecografie e dosaggi ormonali. Quando il diametro dei follicoli e il valore degli ormoni prodotti sono adeguati, viene programmata la raccolta del liquido seminale che, dopo adeguata preparazione
in laboratorio, viene inserito nella cavità uterina attraverso un catetere con una procedura del tutto indolore e della durata di pochi minuti.

Trattamenti di secondo e terzo livello
Nei trattamenti di secondo livello l’incontro tra i gameti (ovociti e spermatozoi) avviene “in vitro", in laboratorio, e gli embrioni ottenuti vengono trasferiti all’interno della cavità uterina.
Le procedure hanno una comune fase iniziale che prevede lo svolgimento di una serie di esami preliminari a cominciare dalla stimolazione e dal monitoraggio. Durante questa fase si stimola la crescita dei follicoli con farmaci sottocutanei. Il loro dosaggio viene indirettamente controllato tramite il monitoraggio della crescita dei follicoli stessi, effettuato con ecografia transvaginale e con dosaggi ormonali, a giorni alterni, a cominciare, solitamente, dopo i primi cinque giorni di terapia.
Pick-up ovocitario
Dopo aver indotto la maturazione dei follicoli, si procede alla loro aspirazione (“pick-up”) tramite un ago montato sulla sonda transvaginale.
All’interno del liquido follicolare aspirato vi sono gli ovociti che vengono opportunamente raccolti, lavati e posti nell’incubatore dall’équipe biologica. Il pick-up viene effettuato in anestesia locale, con blanda sedazione, in ambulatorio chirurgico.
Contestualmente il partner effettua una raccolta del liquido seminale che viene capacitato in laboratorio per ottenere una frazione concentrata di spermatozoi motili.
Nelle ore successive vengono applicate le tecniche di fecondazione (FIVET o ICSI) opportunamente suggerite dal ginecologo.
Fecondazione Eterologa
Le tecniche di PMA di I° e II° livello possono essere eseguite al Centro procreazione medicalmente assistita Roma presso la Casa di Cura Nuova Villa Claudia anche con gameti offerti in donazione (Fecondazione Eterologa).
Si ricorre a questa tecnica quando uno dei due partner è sterile e si necessita quindi l’utilizzo di gameti (ovociti o uno spermatozoi) provenienti da una donatrice/donatore esterno alla coppia.

I gameti provengono tutti da donazioni spontanee di pazienti accuratamente selezionate sulla base dell’età (20-35 anni per le donatrici e 18-40 anni per i donatori), delle caratteristiche fenotipiche, del gruppo sanguigno e del fattore Rh, di un’accurata anamnesi, di analisi chimico-cliniche e genetiche.

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