Ambientazioni
dance ed un funk rivisitato sotto il velo del rock e dell’elettronica
formano canzoni dirette e ricercate dotate di un groove che coinvolge
l’ascoltatore fin dal primo ascolto.
“Post
shock” è un disco denso di emozioni e coloriture, un amalgama
musicale che segue pedissequamente gli otto brani della track list
nelle loro varie sfumature e diversità.
L’album
affonda la propria emotività nel
synth rock e nel synth pop con le loro varie derive newyorkesi e di
casa europea, londinese e berlinese.
Un progetto solista quello di YATO, cantautore electro vocal, che ci
rimanda alle dimensioni caratteristiche della sua musica e della sua
editoria in ogni minima sfaccettatura.
“Post
Shock” è un lavoro
autoprodotto
anche grazie alla campagna di raccolta fondi e promozione realizzata
attraverso il portale Music
Raiser.
TRACK
BY TRACK
ELECTRO
HARDORE:
Primo singolo
lanciato, una musica aliena che si carica di un beat ed un mood
etereo e leggero, quasi da viaggio in barca, quando si è pronti a
salpare verso l’affascinante ignoto che esiste solo nei propri
sogni.
IDOLATRINA:
L’idolatrina è quella “sostanza immaginaria” che senza
coscienza assumiamo quotidianamente nel continuo rapporto con il
virtuale. Gli effetti possono essere molteplici: incanala e direziona
tutte le nostre energie, i nostri pensieri ed emozioni verso
l’estremo tentativo di raggiungere un’immagine o un’idea che ci
affascina e seduce. Il brano musicale ha sonorità ed atmosfere rock
e dell’elettronica, una fusione mediterranea dell’electrorock
inglese, con un testo diretto e ricercato: chitarre distorte e synth
sotto e sovra pelle su un beat dance e sincopato ed una vocalità con
un pizzico di “graffio” in più!
DUB-BI
SONG
(instrumental):
brano strumentale n.1 nella tracklist di “Post Shock” ed alla sua
posizione n. 3. Parte con un beat ed una groovy profonda, ben
cadenzata, che si satura e desatura oscillando fra queste due
polarità fino a riassorbirsi in un nuovo nucleo di suoni ed
immagini…per riesplodere, poi, nella sua seconda parte: una dub-bi
song che non ha dubbi su come e dove spingere l’acceleratore.
LE
TEORIE POSSIBILI:
Tinte darkrock con una spunta di prog messa solo ad evidenziare un
particolare stato d’animo, un beat, un vero e proprio cross
over
rock e dance. “Le Teorie Possibili” si aggiudica il titolo di
singolo vorticoso, estraneo e così vicino allo stesso tempo
all’amalgama sonora di “Post Shock”. Una canzone che parla
degli “alibi”, di quelle maschere e giustificazioni che diamo per
fuggire via da una verità che tocca, che può far male e che, poi
alla fin fine, non ci fa neanche “…volare dentro i nostri guai”.
CONSCIOCK:
Consciock è un brano dal caldo beat dance su una groovy funk e rock
che si dipana lungo tutto il brano in una maglia calda ed avvolgente.
Un brano dalle atmosfere sonore calde, dolci e a tratti spigolose,
taglienti. Il testo parla di quell’istante, di quei momenti in cui
la pressione è talmente alta da inondare tutto lo spazio dove siamo,
un istante di spaesamento totale in cui quel che ci circonda non ci
riguarda, lo percepiamo come diverso, estraneo…pronti per uno shock
che sta per arrivare.
INTRO
ME (instrumental):
Vivere
uno shock, in quel tempo, senza tempo che ci pone sempre di fronte a
quel che, in realtà, non possiamo aspettarci perché sfugge al
controllo, ai nostri, anche quotidiani, “sistemi di controllo”
del mondo. “Intro Me” coinvolge le sonorità pop di questo album
in un amalgama misteriosa di rock, pop e prog, con sapienti
coloriture elettroniche. La sua latitudine è decisamente quella del
nord europa ed abbraccia sonorità eteree dei Sigur Ross fino ai
crescendi electro-pop dei Coldplay, il tutto con una spinta ed
un’accelerata potente verso un rock che si fa anche descrittivo,
colora e ricolora la stanza o il luogo dove lo stiamo ascoltando.
POST:
Una settima canzone dell’album che è un vero e proprio “Post”.
Un testo incisivo, ammaliante, che scava la mente ed il cuore, con
una voce così grave e rude, nelle strofe, da ricordarne alcune note
importanti del panorama cantautorale internazionale, nella loro
intenzione di raccontare cose non comuni di un’esperienza, di non
offrire una sua didascalia ma un suo taglio, unico, un racconto
totalmente soggettivo. Basti pensare ai grandi maestri ed alle voci
segnate dalla propria vita e dalla propria esperienza tanto da darne
un colore ed un timbro magistralmente unico come quello di Tom Waits
e Leonard Cohen.
ORMONAUTI
remix:
YATO feat. Dj Bassound. Take di chiusura di questo nuovo album 2017,
un featuring che remixa il singolo “Ormonauti” uscito nel primo
album “Fuck Simile” del 2016 (Regia Video: Jacopo Jenna, French
Friess Studio). Brano con una groovy ripetitiva, ipnotica e tirata,
con stop and go che affondano il loro sound nel cuore dell’Europa
fra Berlino, Londra, Copenaghen! Una featuring groovosa che coinvolge
lo YATO-J-Set al beat sincopato di DJ Bassound.
Autoproduzione
Pubblicazione
album: 9 ottobre
BIO
Stefano
Mazzei, è di
origini versiliesi e marine, adottato da Firenze.
Suona
fin dalla giovanissima età in band locali del panorama versiliese
tutte volte alla scrittura e composizione di brani inediti dall’hard
rock, al cross over ed al pop-rock, in inglese ed in italiano, mentre
persegue in privato le lezioni di canto lirico sotto la docenza di
Marta Pini.
Successivamente,
con l’avvicendarsi della vita di città, a Firenze, si dedica alle
varie forme della canzone d’autore, in italiano ed in lingua
straniera collaborando anche con Tommaso Talarico, autore calabrese
adottato fiorentino, in progetti di trio acustico ed elettronico
sperimentale. Nel panorama di Firenze continua la sua formazione
canora, in privato, sotto la guida di Stefania Scarinzi e le varie
attitudini della Vocal Power Accademy di Los Angeles (Elizabeth
Howard).
Coltiva
gli studi legati al jazz ed ai gruppi di armonia vocale, nonché
all’impiego della voce come strumento ponendosi in scia con voci e
sperimentalisti quali Stratos, Mcferrin, Sajncho.
In
questo periodo partecipa attivamente come cantante nella zona di
Firenze in band alternative
rock
come La Fabbrica e Mood Garden Celluloid e si dedica alla scrittura
e composizione di colonne sonore per reading di poesia e teatro.
Nel
2011 torna in Versilia e fonda il progetto “Sea
Sound Radio”,
un primo importantissimo passaggio in cui Mazzei integra una
composizione ed un arrangiamento che si rifà alla dance e ad
atmosfere maggiormente surreali come quelle dei Sigur RÓs
fino ad alcune derive del synth rock. Di questo progetto viene
pubblicato il primo ed unico album in limited edition e con il suo
successivo mini tour che va dall’open
live set di Richard Dorfmeister
alla partecipazione al Festival
Internazionali di Surf (SingleFinn)
e raduni motociclistici fino ai concerti propri nell’area
versiliese e fiorentina in locali, club ed anche location suggestive
quali Rocca d’Aghinolfi (MassaCarrara), Piazza del Duomo
(Pietrasanta), “Le Murate” (Firenze).
Dopo
alcune vicende gruppali, inizia un periodo tormentato dell’artista
in cui riemerge presentandosi al pubblico sotto la veste di YATO,
cantautore
electro vocal,
ed un cortometraggio dal titolo “Città
Aperta in un Mondo Corrotto”
in cui dieci giovani parlano dai propri angoli della città di
Firenze, da quelle prospettive e luoghi intimi cari perché vissuti
da stranieri, non nativi, bensì quasi da “adottati” chi per un
motivo chi per un altro. Una nuova età iniziava.
Quel
che aveva vissuto fino ad allora in tutti I vari progetti diventavano
forme canzoni con una
struttura dei brani non convenzionale! Così nascono “In-Nocuo” e
“Servo di un’idea” e le varie takes che usciranno in “Fuck
Simile”, primo album autoprodotto (2016), con testi e sonorità
ricercate per un’espressione viva sulla sua generazione. Dalle
vocal version ad un’elettronica raffinata come un vero e proprio
life
motif per
testi con riferimenti a condizioni sociali e soggettive della ”X”
generation!
Un
primo album autoprodotto con cui si presenta nelle città di Trento,
Verona, Mantova (Festival Nazionale-Mantova, Capitale Europea della
Cultura 2016 di MEI ed ExitWell, con Ministero dei Beni Culturali),
Firenze, Massa-Carrara, Pistoia (ospite semifinali nazionali del
Pistoia Blues Festival), Roma sia attraverso performance live con
altri musicisti che in versione YATO-J-set.
In
attesa del nuovo album 2017, in uscita subito dopo l’estate, la
pubblicazione del singolo “Electro Hardore”, contenuto al suo
interno.
Contatti e social
Sito
http://www.yato.it/
Facebook
https://www.facebook.com/yato.music
Canale Youtube
www.youtube.com/yatoofficialchannel
Twitter
https://twitter.com/YATOtweet
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