Nuova vita per le raffinerie di Porto Marghera e Gela: il punto dell'AD Claudio Descalzi sui progetti di conversione green avviati da Eni.
Claudio Descalzi: il valore dei progetti di riconversione degli impianti di Porto Marghera e Gela
L'impegno di Eni nel promuovere ed incentivare la sostenibilità si esprime su diversi fronti. La realizzazione di progetti, la sottoscrizione di accordi con atenei ed enti di ricerca, lo sviluppo di tecnologie innovative funzionali al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Non a caso, il gruppo guidato da
Claudio Descalzi è stato il primo ad aver sperimentato la riconversione di un impianto di raffinazione tradizionale in raffineria green. Quello di Porto Marghera, per riprendere le parole pronunciate dall'AD lo scorso dicembre in occasione della visita del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, è il
"primo esempio di economia circolare sulla parte della raffinazione". L'impianto di Porto Marghera e quello di Gela, come sottolineato in diverse occasioni anche dall'AD
Claudio Descalzi, sono stati riconfigurati individuando soluzioni innovative e utilizzando metodi di produzione verdi sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico.
Claudio Descalzi: il green darà sempre più utile operativo ad Eni
"Venezia è stata la prima ma ora ci sarà Gela sul trattamento del rifiuto organico in combustibile e sul trattamento del rifiuto non organico, le plastiche, la componente non biodegradabile" ha spiegato
Claudio Descalzi lo scorso dicembre.
"Qui a Venezia stiamo lavorando su questo trattamento, in un impianto dal quale ricavare idrogeno che utilizziamo nella chimica verde. Un ciclo completamente integrato di seconda e terza generazione" ha annunciato l'AD di Eni parlando anche delle ricadute occupazionali.
"Tutte le innovazioni necessiteranno di nuove professionalità, quindi nuovo personale specializzato da reperire anche nelle università" ha evidenziato
Claudio Descalzi precisando che il segmento green
"darà sempre più utile operativo ad Eni".