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venerdì 28 agosto 2015

l filo interdentale o l’idropulsore dentale SoWash - idropulsore per la tua igiene dentale che si collega al rubinetto. L'ideale per l’igiene orale di tutta la famiglia, efficace e portatile

SoWash - idropulsore per la tua igiene dentale che si collega al rubinetto. L'ideale per l’igiene orale di tutta la famiglia, efficace e portatile
dropulsore dentale - idrogetto SoWash per la tua igiene orale che si collega al rubinetto! Ideale per l’igiene dentale di tutta la famiglia, leggero e portatile.L' idorpulsore SOWASH garantisce una perfetta igiene orale: pulisce a fondo gli spazi tra i denti, aiuta a combattere la placca sotto gengivale e risciacqua massaggiando le gengive.http://www.sowash.it/

l filo interdentale o l’idropulsore dentale

l filo interdentale o l’idropulsore dentale

Cosa è il filo interdentale e come usarlo?
Il filo interdentale è un nastro costituito da un insieme di sottili filamenti di nylon o di plastica (teflon o polietilene), usato per rimuovere la placca dentale ed il cibo dai denti.
Il filo è lo strumento per la corretta pulizia degli spazi interdentali stretti, con la gengiva integra. Può essere cerato o non-cerato, e può essere montato su forcelle tendifilo per facilitarne le manovre d’utilizzo. Inoltre, esiste anche di diversi “taste”, ad esempio, al gusto di menta, clorexidina o fluoro.
Il prezzo del filo interdentale è estremamente contenuto, le farmacie e le parafarmacie lo vendono a prezzi che vanno dai 3 Euro ai 5 Euro (mediamente). Anche attraverso Internet è possibile acquistare il filo interdentale così come altri prodotti per l’igiene orale risparmiando qualcosa.
Dopo aver spazzolato i denti per circa due minuti il filo interdentale, meglio se cerato, va fatto scorrere attraverso il punto di contatto tra dente e dente. Si noterà che anche dopo aver spazzolato a lungo e bene i denti verranno fuori dagli spazi interstiziali residui di placca e cibo è per questo che diventa necessario usare l’idropulsore.

Idropulsore o filo interdentale: cosa scegliere
Il filo interdentale ha delle lacune, che l’idropulsore è riuscito progressivamente a colmare, come:
  • La capacità di ripulire i denti dai residui di cibo, che si accumulano negli spazi interdentali difficili da raggiungere con un semplice spazzolino;
  • Evita il sanguinamento delle gengive, che il filo intertendale provoca inevitabilmente;
  • La difficoltà di ripulire lo spazio interdentale in caso di affollamento dentale o per l’uso di apparecchi correttivi ed ortodontici.
Inoltre, anche gli esperti consigliano l’idropulsore rispetto al vecchio filo interdentale.
Negli Usa la Mayo Clinic (organizzazione no-profit per la pratica e ricerca medica) ha esplicitato l’interrogativo: per una buona pulizia dei denti è più efficace l’idropulsore o il filo interdentale? Per Alan Carr, docente di odontoiatria al College of Medicine Mayo Clinic, «un irrigatore orale se usato correttamente può coadiuvare le altre manovre d’igiene, contribuire a rimuovere le particelle di cibo dai denti e potrebbe contribuire a ridurre sanguinamento e malattie gengivali».
In definitiva, una corretta igiene orale prevede l’uso dell’idropulsore orale con l’utilizzo di un buon collutorio dopo i pasti e la sera prima di andare a letto. Per la salute della nostra bocca andrebbe abolito il fumo, l’abuso di caffè e di bevande superalcoliche. Queste semplici regole ci aiutano a vivere meglio e a sorridere alla vita.

Curiosità: la top ten dei cibi più dannosi all’igiene orale
Mantenere una buona igiene orale comporta alcuni sacrifici, non tanto perché alcuni cibi sono più dannosi di altri, ma perché bisogna adottare certe abitudini dopo averli mangiati. Consigli sul mantenimento di una buona igiene orale arrivano dall’ultimo Congresso Nazionale dell’Andi, l’Associazione Dentisti Italiani.
Partendo dai cibi più dannosi per lo smalto dei nostri denti, il primo ad essere sul banco degli imputati è ovviamente il saccarosio, chiamato comunemente zucchero. Ad esso si aggiungono i suoi “dolci cugini” glucosiofruttosio lattosio. Nemico dello smalto, e che quindi favorisce formazione della carie, l’amido contenuto principalmente in pane e pasta. Questo particolare tipo di carboidrato non è pericoloso di per sé ma se permane sui denti, in quanto non vengono lavati dopo la sua assunzione, la flora batterica del cavo orale lo trasforma in zuccheri.
Da qui la necessità di lavare sempre i denti dopo ogni pasto anche dopo aver ingerito cibi da sempre ritenuti sani come il latte, la verdura, la frutta, ecc.
Ma bisogna “armarsi” di spazzolino e dentifricio immediatamente dopo il pasto? NO. I medici dell’associazione, che come ogni anno saranno nelle principali piazze italiane dall’8 al 16 ottobre con la campagna “Tutti in piazza sorridenti”, spiegano che conviene farlo dopo circa 30 minuti in quanto, specialmente se si hanno ingerito cibi contenenti sostanze acide, lo sfregamento dello spazzolino sui denti li consumerebbe. Al contrario, lavarli troppo tempo dopo, consentirebbe ai batteri di “proliferare” all’interno della nostra bocca.
Se saltuariamente capita di non essere in possesso di spazzolino e dentifricio, è possibile utilizzare colluttori chewing-gum allo xilitolo.
Altra sana abitudine è l’utilizzo del filo interdentale, che arriva laddove non può lo spazzolino. In alternativa, può essere utilizzato l’idropulsore, che spruzza acqua negli interstizi tra un dente ed un altro.
Di seguito la top ten dei cibi più dannosi per la salute dei nostri denti se questi non vengono lavati in tempo:
  • frutta, succhi e polpe di frutta;
  • bevande zuccherate acide, spesso gassate;
  • bevande dolci a base di malto, soft-drink;
  • zucchero e miele utilizzati per dolcificare cibi e bevande;
  • confetture di frutta, gelatine, miele, creme dolci;
  • caramelle e dolciumi vari;
  • cioccolato al latte e derivati;
  • sciroppi e farmaci pediatrici zuccherati al fine di migliorarne il gusto;
  • alimenti confezionati (merendine dolci, biscotti, snack, ecc.);
  • alimenti molto acidi: agrumi, mele, ananas, uva, fragole, aceto, vino, pomodori.
Di seguito, invece, il decalogo per una corretta igiene dentale:
  1. diminuire la frequenza del consumo giornaliero di zuccheri ed aumentare il consumo di verdure e fibre: la masticazione e la salivazione contribuiscono a rimuovere i residui alimentari e a neutralizzare le sostanze acide, che possono intaccare lo smalto dei denti;
  2. preferire i dolci a ridotto contenuto di grassi e a maggior contenuto in carboidrati complessi, come di prodotti da forno casalinghi;
  1. evitare prodotti contenenti alte concentrazioni di zuccheri (soprattutto saccarosio) e dalla consistenza “appiccicosa” (caramelle gommose);
  2. limitare i prodotti dolci da spalmare su pane e fette biscottate (marmellate, nutella, miele);
  3.   evitare alimenti ricchi di carboidrati a lunga permanenza in cavità orale (come le caramelle, che si sciolgono lentamente in bocca);
  4. attendere sempre 25-30 minuti prima di lavarsi sempre i denti dopo il consumo di cibi dolci e contemporaneamente acidi (agrumi, succhi di frutta, marmellate, pomodori): l’acidità, infatti, indebolisce lo smalto. Un consiglio: a colazione consumare la classica spremuta d’arancia – che fa benissimo – sempre prima del latte (basico) o del the;
  1. Lavare i denti con l’idropulsore 30 minuti dopo ogni pasto e la sera prima di andare a letto;
  2. usare sostanze sostitutive dello zucchero in dose limitata;
  3. usare gomme da masticare allo xilitolo;
  4. per i genitori, far sciacquare la bocca al bambino dopo assunzione di farmaci orali zuccherati;
  5. sottoporsi almeno 2 volte l’anno a visite di controllo con sedute di igiene orale professionale, facendo attenzione che ad eseguire la prestazione sia un vero igienista dentale o un vero odontoiatra.






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