Il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita presso
la Casa di Cura Nuova Villa Claudia nasce con lo scopo di accompagnare le
coppie con problemi di infertilità, attraverso un percorso finalizzato alla
nascita di un bambino sano avvalendosi delle più moderne tecnologie e di un servizio
professionale di altissima qualità.
Primo incontro: Prenotazione, accettazione ed obiettivi
della prima visita
La prenotazione della prima visita può avvenire
telefonicamente o di persona presso il servizio di Segreteria del Centro di
P.M.A. e può essere effettuata dal paziente, dal medico di famiglia oppure dal
medico specialista.
Il primo incontro è finalizzato alla raccolta dei dati
anamnestici, alla valutazione degli esami pregressi, dei referti di eventuali
precedenti tentativi e vengono inoltre prescritti, nel caso sia indicato, esami
ematochimici e strumentali per completare l’iter diagnostico.
È un
momento importante per stabilire un legame tra la coppia e i medici dell’equipe
del Centro di Procreazione
medicalmente assistita Roma - di Nuova Villa
Claudia che ne seguiranno
passo dopo passo l’intero iter. Successivamente, alla
luce di questi dati e confermata o indicata la necessità di accedere ad un percorso
di PMA, vengono discussi con la coppia i passaggi necessari per accedere al
programma, le implicazioni etiche e gli obblighi di Legge.
Sin dal primo incontro è possibile avvalersi di
consulenze da parte di altri specialisti presenti nella Casa di Cura che
affiancano l’equipe del Centro di P.M.A e se necessario anche un supporto
psicologico.
Procreazione
medicalmente assistita Roma -
Secondo incontro:Visione esami ed iter terapeutico
Nel successivo incontro vengono raccolti e controllati
dallo specialista del Centro di P.M.A gli accertamenti richiesti, viene
discussa l’eventuale necessità di accedere ad una procedura di PMA e viene
formulato e spiegato l’iter terapeutico più opportuno, che può essere
rappresentato da:
- rapporti mirati con modesta stimolazione ormonale
- inseminazione intrauterina (tecnica di I livello)
- inseminazione intrauterina (tecnica di I livello)
- fecondazione in vitro (tecnica di II o III livello)
Vengono inoltre spiegati gli eventuali rischi della
tecnica, si risponde alle domande della coppia e viene consegnato il consenso
informato firmato dal medico che ha svolto il colloquio. In alcune condizioni
vengono richiesti accertamenti aggiuntivi, che permettono una migliore
conoscenza delle condizioni anatomiche del canale cervicale e della cavità uterina,
consentendo di ottimizzare il trasferimento degli embrioni.
Alcuni accertamenti si rendono necessari per la presenza
di difetti congeniti o acquisiti della cavità uterina o per difficoltà
riscontrate in transfer precedenti.
Possono dunque essere richiesti:
- isteroscopia diagnostica od operativa
- biopsia dell’endometrio
- transfer di prova
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medicalmente assistita Roma -
Tecniche di primo livello - IUI – Inseminazione Intrauterina:
L’inseminazione intrauterina è una tecnica di primo livello
che simula l’esito di un rapporto naturale ed ha lo scopo di facilitare
l’incontro tra spermatozoo e ovocita all’interno della tuba (fecondazione in
vivo).
Viene svolta in regime ambulatoriale e senza anestesia.
Le fasi della procedura:
- Induzione di una blanda crescita follicolare multipla
(massimo 3-4 follicoli) attraverso l’iniezione sottocutanea di basse dosi di
gonadotropine (ormone follicolo-stimolante)
- Svolgimento di un monitoraggio ecografico dell’ovulazione per la valutazione del numero e delle dimensioni dei follicoli e ove ritenuto indispensabile un dosaggio di estradiolo e progesterone plasmatico.
- Svolgimento di un monitoraggio ecografico dell’ovulazione per la valutazione del numero e delle dimensioni dei follicoli e ove ritenuto indispensabile un dosaggio di estradiolo e progesterone plasmatico.
- Induzione dell’ovulazione, dopo aver valutato un
diametro follicolare corretto (intorno ai 18 mm), mediante l’iniezione
sottocutanea o intramuscolare di HCG e si procede (circa 36 ore dopo) alla
inseminazione, ossia al trasferimento in cavità utererina degli spematozoi,
opportunamente trattati in laboratorio.
- Inseminazione attraverso l’utilizzo di un catetere
morbido introdotto attraverso la vagina e il collo dell’utero.
IUI: Con una sottile catetere si deposita lentamente un
volume di 0.3 – 0.5 ml di liquido seminale previamente trattato all’interno
della cervice uterina.
- In genere, dalla sera dell’inseminazione si inizia una
terapia di supporto
della fase luteale mediante l’assunzione di progesterone
per i
14 giorni successivi all’inseminazione stessa.
L’assunzione del progesterone
ha lo scopo di sostenere l’endometrio (la mucosa di
rivestimento
della cavità uterina) e renderlo maggiormente adatto
all’eventuale
impianto di una gravidanza.
- 14 giorni dopo l’esecuzione della procedura, viene
richiesto alla
donna di eseguire un prelievo ematico per la rilevazione
dell’HGG e
valutare quindi un eventuale stato di gravidanza.
Per maggiori informazioni contatta www.nuovavillaclaudia.it
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