Tutte le religioni hanno dato da sempre un ruolo centrale alla sacralità dell’acqua.
In
 essa si ritiene si manifestino, in modo simbolico, i segni del divino: 
da essa nascono le tutte le forme e a essa tornano; simbolo cosmogonico 
per eccellenza, assume in tutte le culture, una pluralità di significati
 spirituali.
Quello
 dell’acqua è un simbolo così potente da essere mantenuto 
nell’immaginario collettivo delle varie culture del pianeta in maniera 
trasversale, ad esempio fiumi e sorgenti manifestano il divino per greci
 e babilonesi, in Africa si offrono sacrifici ai fiumi, quasi tutte le 
religioni integrano il diluvio universale come una delle loro tradizioni
 in funzione di punizione e purificazione.
L’acqua
 per i nativi americani è incarnazione del divino, lega gli elementi 
della terra e con essi è in relazione comunicativa. In queste comunità 
l’acqua assume il ruolo di legame con le generazioni precedenti; ad 
esempio, lo scorrere del fiume rappresenta il sangue degli antenati, 
oppure il mormorio delle onde è il bisbiglio dei parenti trapassati, i 
fiumi che abbracciano la terra sono i fratelli perduti.
Per
 gli Indù il fiume per eccellenza è il Gange che, non a caso, è punto 
centrale della loro professione di fede, questo è l’emanazione di un 
fiume celeste e ha un ruolo principale di purificazione nella vita e 
nella morte.
Nella religione cinese taoista, 
l’acqua polarizza l’essere umano nelle forme Yin e Yang, è il fondamento
 della materia di cui è composta la Terra: il suo sangue e il suo 
respiro e scorre in lei come i nervi e le vene percorrono il corpo 
umano.
Nella mitologia greca, l’acqua salata 
degli oceani e quella dolce costituiscono la coppia da cui scaturisce 
l’essere umano; per i Babilonesi gli Dei comunicano con le acque e 
tramite queste compiono i loro atti di creazione.
L’Islam ritiene l’acqua sana e pura
 elemento di base della vita, “Non vedono dunque gli empi che una volta i
 cieli e la terra erano confusi insieme e noi (Dio) li abbiamo separati e
 dall’acqua abbiamo fatto germinare ogni cosa vivente?” (Corano, XXI, 
30).
Il nuovo testamento le da un carattere 
simbolico plurale: essa è presente come simbolo di dio stesso incarnato,
 “Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete; l’acqua che io
 gli darò, diverrà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita 
eterna” (Gv., 4,14) e simbolo di purificazione con il battesimo.
Tutto
 ciò ci mostra com’è permeata la nostra esistenza dall’acqua, elemento 
simbolico di vita ma anche fonte imprescindibile della salute del nostro
 pianeta e del nostro corpo. Per questo è importante che se ne faccia 
l’uso corretto e che si prevengano comportamenti che ne pregiudichino la
 qualità; la tecnologia oggi ci aiuta in questo compito, i depuratori d’acqua civili e industriali
 difendono la nostra dimora da calcare e sostanze nocive mentre i 
potabilizzatori ci consentono di attingere nutrimento anche dalle acque 
altrimenti imbevibili.
