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mercoledì 20 gennaio 2016

Tecnologia e Arte, come l’ingegneria getta un ponte fra due mondi



Nella storia il sollevamento industriale s’inquadra in una visione molto ampia, che inizia dall’alba della nostra civiltà dalle sue prime, più grandi, realizzazioni.
Sono state svolte ricerche accurate sui sistemi di costruzione impiegati nel 500 a.C. per l’edificazione dei capolavori architettonici che costituiscono la Valle dei Templi di Agrigento.

Il sito archeologico risalente al periodo della Magna Grecia è stato annoverato, nel 1998, come Patrimonio dell’Umanità, secondo la lista redatta e aggiornata periodicamente dall’Unesco. Un vanto dunque per l’Italia e un luogo di grande attrazione per il turismo internazionale che attira visitatori da ogni parte del mondo.

Ingegno operoso
Gli studiosi hanno notato dai segni lasciati sulle strutture che per procedere alla costruzione dei templi di Giove Olimpico e di Giunone, uno dei sistemi adottati per sollevare i grandi blocchi di tufo consisteva nel far passare corde di fibra negli incavi che erano incisi a forma di u nei blocchi stessi. In seguito, tramite forza e fisica e mezzi meccanici di base, i blocchi erano sollevati e posti nel luogo previsto.
Questo sistema consentiva di disporre in modo preciso le pietre secondo le necessità e, in un secondo momento, di sfilare le corde utilizzate per il posizionamento senza difficoltà eccessive. In questo modo sono stati eretti svariati templi tra cui quello di Giunone che è quello in assoluto più apprezzato degli esempi di epoca dorica occidentale, con trentaquattro colonne della peristasi alte 6,44 m.
Il Tempio di Ercole, invece, è senz’altro il più antico risalente al 520 avanti cristo. In stile dorico arcaico, era dedicato a Eracle, una delle divinità più importanti per il culto nell’antica Acragas. Oggi ci è rimasto un impianto formato da appena otto colonne, dall’altezza ragguardevole di 10,07 m.

Tecnologia Moderna
In età moderna, per realizzare strutture ragguardevoli e proiettate nel lasciare un segno nella storia, si usano fondamentalmente gli stessi principi di base, anche se questi concetti senza tempo sono realizzati tramite le più moderne tecnologie ingegneristiche e meccaniche, questo diminuisce la necessità di manodopera i rischi per chi lavora e riduce considerevolmente di tempi di realizzazione rispetto a prima, un esempio di queste tecnologie sono i paranchi Milano e gli argani meccanici che fanno gran parte del lavoro di movimentazione e sollevamento che prima era delegato alla forza fisica.
Senza questi mezzi, oggi, non avremmo edifici dal design elegante e audace come la Sydney Opera House, la Tour Eiffel e svariati altri che hanno fatto epoca e tuttora sono punti di ritrovo per il turismo internazionale esattamente come lo sono stati e lo sono tuttora i templi dell'antica Agregas.
La Sydney Opera House per esempio è il più famoso teatro al mondo per la sua struttura architettonica particolare e unica, inaugurato quaranta anni fa nel 1973 dalla regina di Inghilterra, e realizzato da un architetto danese, Jørn Utzon.
La struttura incorpora più di mille sale concerti e altri ambienti, tra cui spicca la sala principale che ospita 2679 posti a sedere.
La Tour Eiffel è il principale monumento francese e il simbolo con cui viene un'universalmente riconosciuto quel paese, inaugurata nel 1789 e alta 324 m.
Ecco che da questi soli due esempi è possibile capire come, usando la metodologia di realizzazione per i templi di Agrigento, sarebbe già stato possibile realizzare questo tipo di edifici a livello teorico; tuttavia è solo con lo sviluppo delle moderne tecnologie meccaniche e delle attrezzature sempre più potenti e raffinate, che oggi è possibile realizzare edifici impensabili fino alcuni decenni fa.