Registrati subito gratis:

Potrai inserire nella directory tutti i siti che vorrai! L'inserimento è: gratuito, semplice ed immediato
:
:

Garanzia di qualità: non riceverai mai SPAM e potrai cancellarti in qualsiasi momento con 1 semplice click!

domenica 26 aprile 2020

Telegram: ragioniamo, prima di parlare

Da molto tempo Telegram è nell'occhio del ciclone per via dei casi di pedofilia e revenge porn: un problema ovviamente molto sentito, da una parte, assieme alla possibilità che molti canali offrono di procurarsi link di streaming illegali e partite gratis.






Ma davvero la soluzione è quella di chiudere Telegram come hanno suggerito alcuni, anche autorevoli a volte? Ecco dieci motivi per cui, senza qualunquismo, è opportuno ragionare un po' prima di parlare.

Prima di tutto, Telegram è una tecnologia e, come tale, non andrebbe criminalizzata nello specifico. Il discorso è complicato ma deve essere inquadrato nle modo corretto: la tecnologia è uno strumento, non va incolpata di per sè di nulla. Qualche tempo fa, ad esempio, sempre a proposito di revenge porn, si parlava molto dei gruppi privati Facebook (per dire) che pubblicavano foto intime di ragazze provocando loro, ovviamente, un problema enorme. In quel caso, pero', nessuno ha osato dire "chiudiamo Facebook", e se ne sono guardati bene dal farlo sia gli inserzionisti che investono soldi in pubblicità che, direi, anche i vari politici italiani (perchè Facebook gli serve, probabilmente).

Telegram fa paura perchè, da sempre, è associato ad una mitologia del crimine che ricorda molto quella sul dark web: quasi nessuno di quelli che ne erano spaventati e ne invocavano, anche lì, la "chiusura", sapevano bene di che cosa stessero parlando, bensì preferivano dare per buono che fosse qualcosa di cattivo a prescindere. Insomma, è sempre la solita storia: si parla senza sapere nulla sull'argomento.

Altro punto cruciale: le ricerche di gruppi Telegram illegali, da quando se ne parla sui media, ha provocato come unico effetto (probabilmente indiretto, ma tant'è) l'incremento di ricerca su Google di gruppi e canai porno illegali, di revenge porn dai nomi decisamente pesanti e questo, ovviamente, ha dato ancora più visibilità a quei gruppi.  Se guardate Google Trends, parla da solo:


Quindi io scommetto che anche da parte dei moralisti che, probabilmente in buonafede (anche se non sempre...) parlano di chiudere questo e quello, poi alla fine un giretto su quei gruppi se lo facciano, o comunque ne siano morbosamente attratti nel chiuso delle loro camerette. Ipocriti, insomma.

Del resto dovrebbero essere gli amministratori a prendersi un po' di responsabilità in più per evitare che succedano abusi: cosa che Telegram fa da sempre, per inciso, quando lo scrive pure chiaramente nelle sue condizioni d'uso.

Chiudere Telegram, peraltro, è molto difficile da fare tecnicamente parlando, per lo stesso motivo per cui si può "limitare" l'accesso all'app in modi molto contorti che pero' Telegram aggira: proprio perchè è uno strumento libero pensato per combattere la censura. E se pensate che la censura sia una robetta da intellettuali radical chic, provate a pensare che conseguenze avrebbe avuto aggirare la censura del regime cinese all'esplosione dei primi casi di contagio da Covid-2019, saremmo senza dubbio stati più pronti e preparati all'evenienza, non vi pare?


Su internet, per inciso, trovate molte liste dei migliori canali Telegram già redatte e pronte all'uso, suddivise per genere e per tipologia di contenuti che vengono offerti.

Nessun commento:

Posta un commento