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venerdì 15 marzo 2019

Calcoli della colecisti Roma – Cisti epatiche e chirurgia laparoscopica



Calcoli della colecisti Roma – Cisti epatiche e chirurgia laparoscopica.
Calcoli della colecisti RomaCosa sono le cisti epatiche?
Le cisti epatiche sono delle formazioni rotondeggianti ripieni di liquido che generalmente sono solitarie e non producono sintomi.
In alcuni casi sono cisti giganti e possono creare senso di ingombro in addome poiché spostano gli altri organi.
Cisti epatiche o cisti del fegato – Dott. Carlo Farina:
Il fegato policistico è invece caratterizzato dalla presenza di una multitudine di cisti ed è spesso associato ad una malattia policistica del rene.
Più frequenti in passato e rare attualmente sono le cisti da echinococco di cui peraltro è stata scoperta una cura medica efficace nella maggioranza dei casi.
Le cisti epatiche complesse cioè quelle con dei setti o del sangue all'interno devono essere studiate più accuratamente per la possibilità di trovarsi di fronte a neoplasie, a dei tumori benigni o maligni del fegato.

Quale la tecnica chirurgica?
E' inutile l'aspirazione delle cisti perché si riformano subito. L'alcolizzazione cioè l'aspirazione del liquido con una siringa seguito dall'inoculazione di una soluzione alcoolica è efficace per le cisti di piccole dimensioni che però sono asintomatiche.
Le grosse cisti epatiche si trattano con l' intervento di:
Cistectomia epatica laparoscopica.
E' un intervento che si esegue in laparoscopia, attraverso tre mini incisioni addominali e si propone di asportare solo la parte della parete cistica superficiale (basta il 20-40%).
Si aspira il contenuto e si posiziona del grasso omentale all'interno della cavità residua.
Calcoli della colecisti Roma – Dott. Carlo Farina:
Non tutti hanno necessità di essere operati.
Si sottopongono ad asportazione della colecisti prevalentemente i soggetti che hanno avuto dei dolori o coliche addominali.
Lo stesso vale per soggetti giovani (a persistenza di calcoli nella colecisti per molti anni è da molti considerato un fattore predisponente il Cancro della colecisti) o che hanno molti calcoli piccoli che sono associati a maggior probabilità di complicanze.
La presenza di polipi della colecisti, può rendere necessario l’intervento. Esistono alcuni farmaci che possono ridurre di volume alcuni tipi di calcoli della colecisti.
Alla loro sospensione i calcoli si riformano in meno di un anno.
Tecniche chirurgiche:
Colecistectomia laparoscopica, l’intervento chirurgico di Colicistectomia Laparoscopica o videolaparocolecistactomia, ricalca in grandi linee quello tradizionale, solo che viene eseguito attraverso incisioni di pochi mm mentre lo spazio operativo si ottiene “gonfiando l’addome" (pnemoperitoneo) con un gas l’anidride carbonica.
Si isolano il dotto cistico un piccolo “tubicino” che unisce la colecisti con un importante dotto che porta la bile del fegato all’intestino e l’arteria cistica che fornisce di sangue la colecisti.
Queste due importanti strutture si sezionano dopo averle chiuse tra “clips”.
Quindi si stacca la colecisti (che appare come un sacchetto a forma di pera) dal fegato dove è alloggiata in un “letto” il letto epatico.
La colecisti con tutto il suo contenuto viene quindi introdotto in un sacchetto di plastica ed estratto dall’incisione ombelicale.
Se i calcoli sono troppo voluminosi per essere estratti, questi vengono prima frantumati e poi estratti.
Le ferite vengono chiuse solo con dei cerottini, non ci sono punti visibili sulla pelle. L'operato dopo poche ore si alimenta, si alza e viene dimesso il giorno successivo.
Colecistectomia laparoscopica con tecnica SILS o LESS con un UNICO ACCESSO OMBELICALE.
E' una colecistectomia laparoscopica che viene eseguita attraverso un unico accesso ombelicale con degli strumenti speciali articolati o ricurvi. Il vantaggio è prevalentemente estetico, ma è stato valutato anche una ulteriore riduzione dei dolori post-operatori.
L’intervento è stato eseguito in anestesia generale, praticando 3 o 4 microincisioni di 0,5 o 1 cm nell’addome di cui una a livello dell’ombelico. Le micro ferite sono chiuse con punti interni che si riassorbono spontaneamente (non ci sono punti sulla pelle) e sono protette da cerotti impermeabili che le consentono di poter fare la doccia dal terzo giorno post-operatorio.
Generalmente il ricovero è di 24-48 ore dopodiché potrà andare a casa, accompagnato.
Per guidare si consiglia di aspettare 4-5 giorni (importante per gli aspetti medico-legali in caso di contenziosi stradali per il rimborso assicurativo!)
Nel periodo postoperatorio si potrà svolgere una vita regolare.
Per le prime 2 -3 settimane alcuni riferiscono un'astenia
(senso di debolezza) ed un gonfiore addominale, che scompaiono spontaneamente.
Evitare sforzi ed attività sportiva per tutto questo periodo.
E’ consigliato favorire un’alimentazione leggera, bere almeno 2 litri di liquidi al dì eliminando gli alcolici, fino alla regolarizzazione delle funzioni intestinali.
Eventualmente si potrà utilizzare un microclistere o una supposta lassativa dopo il secondo giorno.
Dopo questo periodo non si dovranno più seguire diete specifiche. Il paziente potrà, ma non necessariamente osservare una delle seguenti situazioni:
• Dolori, di modesta entità sia a livello delle ferite , specialmente quella ombelicale, sia a livello della zona della colecisti (a destra sotto il costato). Si riducono d’intensità e scompaiono in circa sette giorni; la tolleranza e la soglia del dolore variano sensibilmente da paziente a paziente, per cui noi somministriamo comunque una base di antidolorifici a dosi e orari fissi che rendono il periodo postoperatorio il più normale possibile.




• Dolore di intensità variabile a livello delle spalle, specialmente quella destra che si riducono da distesi e si accentuano con i cambi di posizione, con una sensazione di non poter eseguire respiri troppo profondi.
E’ un riflesso da distensione del diaframma, tipico degli interventi in laparoscopia.
In alcuni casi può essere molto intenso per i primi giorni, poi andrà diminuendo fino a scomparire in 5-7 giorni. Compare in circa il 15 % dei casi e necessita una dose maggiore di antidolorifici.
• Qualche goccia di sangue sulle medicazioni.
• Febbre: fino a 38°C senza tremori o brividi. E' la normale reazione dell’organismo allo stress operatorio, e scompare in 3-5 giorni .
• Raramente alcuni pazienti riferiscono un aumento delle evacuazioni giornaliere fino ad una vera diarrea che può durare da una settimana ad un mese. Succede prevalentemente ai soggetti in cui la colecisti ancora aveva una seppur modesta funzione di serbatoio. Dovrà essere trattata con farmaci adeguati.

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